In un clima economico e finanziario alquanto difficile, connotato dal restringimento di accesso al credito, da bassissimi livelli di fiducia nell’intonazione economica da parte di imprese e famiglie, e da difficoltà nel piazzare il prodotto immobiliare esistente, rallentano anche gli investimenti in costruzioni e le nuove realizzazioni immobiliari. L’attività edilizia si è fermata nel corso del 2008 e retrocederà ulteriormente anche nel corso del prossimo anno (-1,1% gli investimenti in costruzione nel corso del 2008 con previsioni del -1,5% per il 2009), con una riduzione più evidente in corrispondenza della nuova edilizia abitativa, mentre quella riguardante la manutenzione del patrimonio esistente e la realizzazione di edifici di moderna concezione per le attività economiche (di cui il nostro paese è sottodotato) mostra maggiore tenuta Il dualismo fra il mercato abitativo, più in crisi sul fronte della nuova produzione, e quello per le attività economiche, è inoltre rappresentato dal numero di nuove unità immobiliari costruite, che dimostra la continuazione di produzione moderna per immobili direzionali e commerciali (+15,3% uffici, +0,6% per negozi, +6,2% magazzini), mentre si è arrestata quella per il residenziale
(-2,5%).
crisi economica
Anci: sistema di Gestione Agevolazioni Tariffe Energetiche per i comuni
Con la liberalizzazione del mercato dell’energia è stata assunta la necessità di prevedere agevolazioni delle tariffe energetiche rivolte ai cittadini economicamente svantaggiati e per coloro che utilizzano in casa apparecchiature elettromedicali. Com’è noto, i Comuni gestiscono le procedure di accesso ai servizi per i soggetti socialmente più deboli e pertanto è stata trovata nella forte relazione tra Comune e cittadini la soluzione per avviare le procedure utili al riconoscimento del “Bonus” che verrà erogato in forma compensativa direttamente in bolletta da parte dei distributori di energia elettrica. L’ANCI ha predisposto una Nota Esplicativa per i Comuni, con l’obiettivo di fornire alle Amministrazioni un compendio delle norme e delle prassi da seguire. E’ prevista infatti dalla suindicata disposizione della legge finanziaria 2007 la costituzione di un apposito fondo nazionale a copertura dei maggiori oneri sostenuti dai Comuni per l’espletamento delle procedure complessive, ivi comprese quelle ISEE, utili al riconoscimento del Bonus energia elettrica ai cittadini beneficiari.
Federconsumatori: terapia d’urto per ridare fiato al mercato
BASTA CON LA SOTTOVALUTAZIONE DELLA CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA, SIA A LIVELLO INTERNAZIONALE CHE NAZIONALE, DOVE È ANCORA PIÙ GRAVE. Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti il tempo delle chiacchiere è terminato. È ormai diventata improcrastinabile una manovre che avvii un rilancio della nostra economia, nella quale, la convergenza di tasso di inflazione da un lato e la crisi finanziaria dall’altro, hanno ridotto il potere di acquisto delle famiglie italiane a livelli infimi. A ciò si aggiungono le gravi ripercussioni sull’intero sistema industriale causate della caduta verticale dei consumi, non solo per quanto riguarda l’aspetto quantitativo, ma anche per quanto riguarda quello qualitativo. Bisogna quindi intervenire in maniera decisa e determinata, mettendo in atto una terapia d’urto, sia sul lato dell’offerta che della domanda di mercato, quali prime risposte per un’inversione di tendenza dell’attuale fase recessiva.
In arrivo la Zona Franca Urbana
Per favorire la “rinascita” di territori depressi o degradati. Le Zone franche urbane (Zfu) stanno per sbarcare anche in Italia dopo essere state già introdotte nella maggior parte dei Paesi Ue. Una circolare del ministero dello Sviluppo economico chiarisce modalità e tempistiche per i Comuni che intendono adottare la normativa, introdotta dalla Finanziaria 2007 e poi modificata dalla manovra del 2008, che ha l’obiettivo di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e favorire l’integrazione nel tessuto socioeconomico delle popolazioni residenti in aree svantaggiate. Ad individuare le Zfu, sulla base di parametri socioeconomici sarà il Cipe – Comitato interministeriale per la programmazione economica – su proposta del ministero dello Sviluppo economico, ma saranno i Comuni che dovranno presentare, entro il 21 luglio o altra data stabilita dalle singole Regioni, le proposte progettuali dopo aver accertato il possesso di tutti i requisiti per l’ammissibilità.
Appalti: Crollo del mercato a giugno. Ancora positivi i dati del semestre
Il primo semestre dell’osservatorio Oice/Informatel sugli appalti pubblici di ingegneria, architettura e consulenza tecnico economica si chiude con i dati di giugno che interrompono, con un vero e proprio crollo, la tendenza di moderata crescita del valore posto a base di gara nei primi cinque mesi dell’anno. Nonostante ciò rimane ancora positivo il confronto con il primo semestre 2007. Infatti, le gare indette nel mese sono state 344 (di cui 27 sopra soglia) per un importo complessivo di 32,9 milioni di euro (18,5 milioni di euro sopra soglia). Il confronto con giugno 2007 vede diminuire il numero delle gare del 34,7% (-52,6% sopra soglia e -32,6% sotto soglia) e ancor più drasticamente ridursi il loro valore con una flessione del 70,9% (-80,2% sopra soglia e -28,2% sotto soglia). L’importo medio unitario dei bandi è stato di 94.940 euro (-55,5%). Nel primo semestre risultano pubblicate 2.328 gare, per un valore di 380,7 milioni di euro. Il confronto con lo stesso periodo del 2007 mostra una flessione del 21,0% in numero (+22,4% sopra soglia e -24,4% sotto soglia) e una crescita del 13,3% in valore (+29,0% bandi sopra soglia e -15,3% sotto soglia).
Treviso: prezzi immobili bloccati
Dopo i prezzi stratosferici degli anni scorsi, ora è crisi del mattone. Il mercato della casa è in calo nella nostra provincia. Tra il 2006 e il 2007 il numero di transazioni immobiliari è diminuito del 7,4 per cento in tutta la provincia. Sono dati forniti dall’Agenzia del territorio che in questi giorni ha reso pubblico il suo rapporto annuale che confermano la sostanziale stagnazione del mercato immobiliare a causa della crisi economica in atto. La regione Veneto è la quarta regione in Italia per numero di compravendite preceduta solamente dalla Lombardia, dal Lazio e dall’Emilia Romagna e rappresenta il 9 per cento circa del mercato immobiliare residenziale italiano e i dati sono più o meno omologhi in tutte le province venete, segno di una omogeneità regionale per quanto riguarda il mercato immobiliare. Analizzando i dati su scala regionale si evince che la provincia di Belluno è l’unica ad aver registrato rispetto all’anno precedente un incremento, seppur minimo: +0,44 per cento del numero di transazioni immobiliari.