Mercato immobiliare 2008 secondo Nomisma. La congiuntura nelle 13 città intermedie

 L’ analisi di Nomisma sul trend del mercato immobiliare 2008 con un campione di 13 città intermedie si focalizza su compravendite e locazioni di abitazioni, uffici, negozi, capannoni industriali e box auto / garage. In termini generali, si rileva un peggioramento complessivo in tutti i comparti con una riduzione della domanda e del numero di compravendite che, secondo i dati più recenti dell’ Agenzia del Territorio, è andato a radicalizzarsi nell’ ultimo quarto dell’ anno.

Edilizia. La maxi – alleanza di Federcostruzioni contro la crisi

 Tempi d’ azione rapidi per i cantieri anticrisi e nuove strategie per garantire un futuro al settore delle costruzioni. Questo chiederà al Governo, il 22 aprile, la Federcostruzioni, costituita fra costruttori edili (Ance), società di progettazione (Oice) e altre associazioni di imprese specializzate. Federcostruzioni rappresenta in realtà una rinascita. Infatti, una federazione di filiera con lo stesso nome era nata tre anni fa, con l’ identico obiettivo di concentrare la rappresentanza per meglio incidere sulle scelte di politica economica.

Mercato immobiliare. Gli effetti della crisi sul fronte della domanda di immobili

 Dal primo Rapporto Nomisma 2009 risulta che nel 2008 e, in particolare nell’ ultimo trimestre dell’ anno, la maggior parte dei paesi più sviluppati ha visto calare, assieme al fattore fiduciario, il reddito prodotto, con la conseguenza di una brusca frenata dell’ economia mondiale. Il peggioramento dell’ intonazione economica mondiale ha imposto la revisione al ribasso delle stime prodotte sulla crescita del PIL per il 2009 ed il 2010.

Il settore delle costruzioni: rilanciare il mercato

 Promuovere e accelerare la ripresa economica e superare la crisi, puntando sull’ edilizia, significa non solo scommettere sul comparto industriale che per anni ha continuato a produrre ricchezza e occupazione, trainando, anche nei momenti più difficili, la crescita del Paese, ma anche e soprattutto dare risposte importanti e attese a due fabbisogni forti dei cittadini e dell’ economia: da una parte quello abitativo, dall’ altro quello di adeguamento e rilancio del sistema delle infrastrutture.

Il mercato immobiliare secondo il primo Rapporto Nomisma 2009

 Nel 2008 e, in particolare, a partire dall’ ultimo trimestre dell’ anno la maggior parte dei paesi più sviluppati ha visto calare, assieme al fattore fiduciario, il reddito prodotto, mente l’ intera economia mondiale registrava una vera e propria frenata. Le previsioni per il 2009 rimangono fortemente negative sia a livello mondiale sia per l’ area Euro al cui interno l’ Italia si colloca ancora una volta fra i paesi con andamento peggiore della media.

Usa: in ripresa il mercato immobiliare. Le case spingono i mercati azionari

 Negli Stati Uniti riprende l’ attività immobiliare: l’ aumento della costruzione di nuove case (il 22% in febbraio) e il recupero dell’ esistente hanno incoraggiato i mercati azionari. Altri dati allontanano paure di deflazione, evidenziando i prezzi alla produzione lievitati dello 0,1% nel mese scorso. E quindi vari i segnali di schiarita all’ orizzonte della recessione, che mostrano agli investitori indicazioni di maggiore stabilità e di una situazione che non sta più peggiorando.

Toscana, contro la crisi nuova legge sulle case popolari

 È stata approvata dalla giunta regionale toscana la proposta di legge intitolata “Norme sull’ edilizia residenziale sociale”. La proposta, che è stata illustrata in una conferenza stampa dall’ assessore Eugenio Baronti, attraverserà ora la fase della “concertazione” e poi andrà all’ approvazione definitiva in Consiglio regionale. Intanto però, l’ assessore Baronti ha annunciato che per fronteggiare l’ emergenza abitativa, partirà al più presto un “intervento straordinario” per la casa con una dotazione di 130 milioni di euro.

Crisi economica: firmato all’ Ance un Protocollo di Intesa per il rilancio del settore delle costruzioni

 È stato siglato nella sede dell’ Ance fra le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali di tutta la filiera delle costruzioni un Protocollo di Intesa sugli interventi da mettere in campo per contrastare la gravissima crisi recessiva che investe l’ edilizia e l’ intero Paese. Al centro dell’ intesa la necessità di salvaguardare un’ industria che dà lavoro ad oltre 2 milioni di persone – comprendendo l’ indotto si toccano i 3 milioni – e che con un tessuto imprenditoriale capillarmente diffuso su tutto il territorio nazionale rappresenta circa il 12% del prodotto interno lordo.

“Accendi il risparmio”: una campagna di screening energetico. Dal Veneto un monitoraggio di qualità

 Il Veneto ha un altro primato: la campagna di screening energetico “Accendi il risparmio”, la prima azione in Italia di monitoraggio tecnico – scientifico su edifici pubblici portata avanti da un’ associazione ambientalista come Legambiente Veneto e un’ istituzione come la Regione Veneto in collaborazione con l’ Università IUAV di Venezia, l’ Ance Veneto e il centro di ricerca CMR di Schio. 52 i complessi edilizi in 37 comuni delle province venete che sono stati monitorati dalla squadra di tecnici di Legambiente, forniti di Termocamere, blower door test, termoflussimetri, sonde ambiente per temperatura e umidità, tutti coordinati da docenti delle Facoltà di Architettura di Venezia. Asili, scuole elementari, medie, superiori, alcuni comuni e biblioteche a Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia, Treviso, Belluno.

Mercato immobiliare: uffici in calo, ma meno che in Europa

 Indice puntato contro il settore immobiliare, che invece in Italia ha tenuto: nonostante il calo delle quotazioni in tutto il mondo nel 2008, la discesa è stata solo del 5%. Anche nell’ ultimo semestre, specie per quanto riguarda gli uffici. La crisi immobiliare ha lambito soltanto di striscio il segmento in Italia, grazie a quella che per anni era stata considerata una delle sue maggiori inefficienze, ovvero la scarsità dell’ offerta, e che oggi ne rappresenta invece uno dei punti di forza, riuscendo a contenere le perdite attorno al 5%. Roma e Milano, nell’ ultimo anno, sono riuscite a mettere a segno addirittura un incremento nel livello di assorbimento fino a occupare 300 mila metri quadrati di nuovi spazi. E questo proprio a causa della crisi economica e del credit crunch che non soltanto ha bloccato numerosi progetti già esistenti ma ha stoppato anche i costruttori interessati a investimenti nel comparto uffici.

No all’eliminazione degli incentivi sul risparmio energetico

 Il sistema delle costruzioni chiede lo stralcio dell`articolo 29 del dl 185/08. La decisione del governo di inserire nel dl anticrisi l`articolo 29 comporta di fatto l`eliminazione dal nostro ordinamento degli incentivi per promuovere gli interventi mirati al risparmio energetico. Si tratta di una scelta incomprensibile rispetto sia all`urgenza di sostenere l`economia reale del Paese nonche` rispetto agli stessi obiettivi di contenimento dei consumi di energia fissati dal protocollo di Kyoto. ANCE, ANIE, ANIMA, ASSISTAL, FEDERBETON, FEDERCHIMICA, FEDERLEGNO ARREDO, FINCO e OICE esprimono congiuntamente forte contrarieta` del sistema delle costruzioni al sostanziale depotenziamento dell`incentivo del 55% per il risparmio energetico deciso dal governo. E` necessario che il governo riveda questa scelta stralciando l`articolo 29 dal testo del provvedimento. Se cio` non avverra` ne deriveranno pesantissime conseguenze per l`economia complessiva del Paese. La norma infatti colpira` duramente non solo l`ampio tessuto imprenditoriale che opera in questo comparto, con gravi conseguenze anche a livello occupazionale, ma anche le tantissime famiglie che hanno in programma di realizzare, o hanno gia` realizzato, interventi di riqualificazione energetica della loro abitazione contando sui benefici previsti. Ne` possono bastare le ultime, seppur positive, dichiarazioni del ministro Tremonti, che ha annunciato l`intenzione di eliminare la retroattivita` al 2008 delle nuove norme, dal momento che si tratta di un atto dovuto nei confronti dei contribuenti, che non possono vedersi cambiare le regole in corsa.

Decreto anticrisi: un po’ di ossigeno per gli italiani

 Titoli non svalutabili e beni immobili rivalutabili per i soggetti che non adottano i principi internazionali. Titoli del circolante valutati come se la crisi dei mercati non ci fosse stata. Immobili che adeguano il loro valore, abbandonando il costo storico. Il decreto anticrisi dà, così, ossigeno anche ai bilanci dei soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, consentendo, nel primo caso, di non svalutare le azioni in portafoglio non iscritte fra le immobilizzazioni e, nel secondo, di rivalutare (anche se fiscalmente a pagamento) i beni immobili, a esclusione di quelli merce e delle aree fabbricabili. Nell’esercizio in corso alla data di entrata in vigore del Dl 185/2008 (29 novembre 2008), i soggetti che applicano i principi contabili nazionali possono contabilizzare i titoli dell’attivo circolante allo stesso valore a cui erano iscritti nell’ultimo bilancio approvato o, se presente, a quello risultante dall’ultima relazione semestrale approvata. La norma di favore (introdotta in considerazione della “eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari”) non opera se le perdite hanno carattere durevole. Si ricorda che, in generale, tutti i titoli non immobilizzati (in generale, obbligazioni, azioni e titoli assimilati) vanno iscritti, a fine esercizio, al minore fra costo e valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, valore costituito per i titoli quotati in mercati organizzati, dalla loro quotazione ufficiale (il principio contabile nazionale n. 20 dà l’indicazione di far riferimento alla media dell’ultimo mese o, se il mercato è in flessione, di valori medi per periodi inferiori, come, ad esempio, l’ultima settimana) per i titoli non quotati, dalla quotazione di titoli similari per affinità di emittente, durata e cedola o, in mancanza, dal valore nominale, rettificato per tener conto del rendimento espresso dal mercato con riferimento a titoli di pari durata e di pari affidabilità di emittente.