Risparmio energetico. Nuove disposizioni sugli impianti termici centralizzati

 Dal 25 giugno sono in vigore nuove norme in materia di risparmio energetico, con particolare riferimento agli impianti termici centralizzati. Lo comunica la Confedilizia, segnalando le disposizioni di maggiore interesse del provvedimento – uno dei decreti del uno dei decreti del Presidente della Repubblica attuativi del decreto legislativo 192 / 2005 – e precisando che lo stesso si applica in assenza di diverse disposizioni regionali.

In particolare, viene previsto che in tutti gli edifici esistenti con un numero di unità abitative superiore a 4 – e, comunque, nel caso in cui sia presente un impianto di riscaldamento centralizzato di potenza di almeno 100 kW – sia preferibile il mantenimento di impianti termici centralizzati, ove esistenti.

Le cause tecniche o di forza maggiore che giustifichino la dismissione della caldaia centralizzata e la sua sostituzione con impianti di riscaldamento autonomi, dovranno essere dichiarate in una relazione tecnica attestante la rispondenza alle prescrizioni di legge per il contenimento del consumo energetico.

News. Consorzi di bonifica. Opinioni in tre tempi. Confedilizia: “Calderoli abroghi le tasse”

 Roma, 11 luglio 2009. Il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “Prendiamo atto delle buone intenzioni del ministro Calderoli (destinate, peraltro, a rimanere “pie” intenzioni) e della tardiva scoperta dell’ “impossibilità a provvedere” (dopo mesi e mesi di pubblici annunci in senso contrario).

In realtà, la Corte costituzionale si è pronunciata prima della riforma costituzionale del 2001 che ha cambiato radicalmente regime normativo e si è pronunciata comunque solo nel senso di escludere che possano essere trasferite alle Province funzioni di competenza privata (sentenza n. 326 / ’98).

In ogni caso, se anche le cose stessero come ha detto il ministro, una cosa è pacificamente certa: che il potere impositivo di tributi spetto allo Stato e basta, in virtù di quanto dispone l’ articolo 23 della Costituzione. Sfidiamo allora Calderoli e Brunetta ad abrogare il R.D. 13.2.1933 n. 215 o, quanto meno, l’ articolo 21 di tale legge statale, che consente ai Consorzi di esigere i contributi imposti ai proprietari di alloggi e agli agricoltori con ruoli immediatamente esecutivi, che i Consorzi da sé soli si approvano.

Ci attendiamo che queste ultime proposte, coerentemente con quanto fatto presente dal ministro Calderoli e, comunque, coerentemente con il dettato costituzionale, siano accettate ed inserite già nel Codice delle autonomie, così come ci attendiamo che – in ogni caso – si stabilisca un termine massimo di sei mesi alle Regioni per decidere sull’ attribuzione delle competenze consortili”.

Codice autonomie, niente soppressione dei consorzi di bonifica

 Il provvedimento del ministro Calderoli sulle autonomie locali perde il suo elemento più qualificante: la soppressione dei Consorzi di bonifica ed il trasferimento delle relative funzioni alla Province.

Così risulta a Confedilizia, che in un comunicato commenta: “Il Codice delle autonomie come concepito da Calderoli aveva una carica fortemente innovatrice, veniva incontro ad esigenze diffuse, reprimeva lo spreco, ripristinava il controllo politico su funzioni demandate ad organi autoreferenziali, che si approvano da sé soli le tasse che vogliono imporre ed hanno il potere di imporle con ruoli immediatamente esecutivi, senza nessun controllo. Chi non vuole pagare perché non gode di alcun beneficio dall’ azione dei Consorzi, deve imbarcarsi in una causa. E il più delle volte, subisce l’ ingiustizia”.

In proposito, il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, dichiara: “Le notizie che abbiamo sono sconfortanti. Si sarebbe imposta a Calderoli una marcia indietro avvilente, la sorte dei Consorzi verrebbe decisa neanche dalle Province, ma dalle Regioni: e si sa già che, fatta qualche lodevole eccezione (come le Marche), le Regioni lascerebbero tutto come prima perché per molte di esse i Consorzi sono lo strumento per scaricare sui soli condomini, proprietari di casa e agricoltori il costo di opere pubbliche – che vengono strumentalmente definite di bonifica – che dovrebbero essere finanziate dalla fiscalità generale”.

Sicurezza: migliorata la norma sulle locazioni a stranieri

 È stato chiarito che c’ è reato solo se lo straniero è irregolare al momento della stipula o del rinnovo del contratto. Più precisamente, perché si configuri in capo al proprietario di casa il reato di locazione a straniero privo di titolo di soggiorno, la condizione è che la situazione di irregolarità dell’ inquilino sussista al momento della stipula o del rinnovo del contratto.

È quanto stabilisce la legge in materia di sicurezza in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, così correggendo la norma introdotta un anno fa, la cui imperfetta formulazione aveva dato luogo a forti incertezze interpretative, manifestatesi anche attraverso contraddittori provvedimenti dei giudici.

A segnalare la novità è la Confedilizia, che ringrazia Governo e Parlamento per avere accolto le sue richieste di modifica di una disposizione la cui ambiguità aveva reso più difficile locare in sicurezza immobili agli stessi immigrati regolari.

Affitti e condominio, Confedilizia risponde

 La rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti né a carattere personale né relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria.

I quesiti vanno inoltrati alla Confedilizia tramite le oltre 200 Associazioni territoriali aderenti alla stessa e presso le quali è possibile attingere anche ogni ulteriore informazione. Per gli indirizzi delle Associazioni consultare i siti www.confedilizia.it/www.confedilizia.eu oppure telefonare al numero 06.67.93.489

Diniego di rinnovo alla prima scadenza
Il proprietario di un appartamento locato con contratto 4 + 4 domanda se, alla scadenza del primo quadriennio, possa disdettare la locazione per destinare l’immobile ad abitazione della figlia.

L’ art. 3, comma 1, lett. a), della legge 431 / ’98 prevede espressamente che il locatore possa avvalersi della facoltà di diniego di rinnovo del contratto alla prima scadenza allorché “intenda destinare l’ immobile ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti entro il secondo grado”. La risposta al quesito è, dunque, positiva.

Risparmio energetico: da oggi in vigore nuove disposizioni sugli impianti termici centralizzati

 Da oggi sono in vigore nuove norme in materia di risparmio energetico, con particolare riferimento agli impianti termici centralizzati. Lo comunica la Confedilizia, segnalando le disposizioni di maggiore interesse del provvedimento – uno dei decreti del Presidente della Repubblica attuativi del decreto legislativo 192 / 2005 – e precisando che lo stesso si applica in assenza di diverse disposizioni regionali.

In particolare, viene previsto che in tutti gli edifici esistenti con un numero di unità abitative superiore a 4 – e, comunque, nel caso in cui sia presente un impianto di riscaldamento centralizzato di potenza di almeno 100 kW – sia preferibile il mantenimento di impianti termici centralizzati, ove esistenti. Le cause tecniche o di forza maggiore che giustifichino la dismissione della caldaia centralizzata e la sua sostituzione con impianti di riscaldamento autonomi, dovranno essere dichiarate in una relazione tecnica attestante la rispondenza alle prescrizioni di legge per il contenimento del consumo energetico.

Da Ebinprof borse di studio ai figli dei dipendenti da proprietari di fabbricati

 Si è svolta a Roma, nella biblioteca del Cnel, la consueta cerimonia di consegna delle borse di studio erogate dall’ Ebinprof, Ente Bilaterale Nazionale del comparto Proprietari di Fabbricati, costituito da Confedilizia, Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl, Uiltucs – Uil, ai figli dei dipendenti da proprietari di fabbricati (come portieri, pulitori, lavascale ecc.). Premiate tante storie di vita condominiale (i portieri e i loro figli si raccontano)

Nella stessa giornata, per la prima volta, sono stati anche premiati i portieri, provenienti da tutta Italia, che si sono distinti nell’ esercizio del loro mestiere per particolari motivi o per anzianità di servizio. Nel corso della cerimonia – aperta da Parmenio Stroppa e Pier Paolo Bosso (rispettivamente vice Presidente e Presidente dell’ Ente) – numerosi sono stati gli argomenti trattati dai relatori che via via hanno preso la parola portando il loro contributo per uno sviluppo positivo del settore (Carlo del Torre per Confedilizia; Mario Piovesan per la Cisl; Manlio Mazziotta per la Cgil; Parmenio Stroppa per la Uil). Si segnala, inoltre, l’ intervento dell’ on. Antonio Marzano, Presidente del Cnel, il quale ha evidenziato l’ importanza della formazione vista come forma di investimento che tutti possono fare per migliorare la propria realtà.

Tra i presenti premiati (e i loro accompagnatori) molta commozione e molte storie importanti raccontante (qualche volta con disinvoltura, altre volte con timidezza) ai microfoni della giornalista Dania Mondini, che ha coordinato la premiazione.

Libretto casa, non basta semplificare…

 Sull’ idea di istituire il libretto casa (da anni morta e sepolta, ma resuscitata sull’ onda emotiva del terremoto), l’ Anci (Associazione dei Comuni) si è buttata (naturalmente) a pesce. Anzi, ha preteso di dare anche indicazioni, per arrivare allo scopo.

L’ Anci ha così suggerito che il libretto casa venga redatto in una veste semplificata eliminando tutti gli aspetti problematici che hanno causato il ricorso al Tar (Lazio) della Confedilizia e la relativa sentenza di bocciatura. Peccato, però, che l’ Anci abbia la memoria corta. Non ricorda, cioè, che qua non si tratta per niente di semplificazioni.

“La legge – dice testualmente la sentenza del Tar – non ammette interventi ed opere generalizzate sugli edifici di qualunque genere, età e condizione, sicché gli accertamenti, al fine di evitare oneri eccessivi e senza riguardo al loro peso sulle condizioni economiche dei proprietari, devono essere suggeriti solo in caso di evidente, indifferibile ed inevitabile necessità, se del caso con graduazione dei rimedi da realizzare”. Quindi, libretto solo per casi di evidente, indifferibile ed inevitabile necessità.

Convegno Assoedilizia – Confedilizia. Pavia 26 maggio 2015

 Relazione introduttiva del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, al Convegno Confedilizia Pavia.

Due grandi occasioni, per la città di Pavia. Rappresentate dalla redazione del Piano di Governo del Territorio e dalla prospettiva dell’ Expo 2015. Due occasioni, due opportunità che devono agire in parallelo.

La prima permette di mettere a fuoco il ruolo della città. Come città storica, città d’ arte, città del sapere, della scienza e della tecnologia, ma anche città al centro di una provincia dalla profonda tradizione agricola: in grado di coniugare i valori agricoli a quelli ambientali e turistici. Con un forte radicamento culturale al territorio.

L’ altra, come vetrina internazionale volta alla promozione del territorio, consente l’ innesto della realtà pavese in un contesto sinergico di valenza regionale, in vista di quella sfida internazionale che l’ intero polo territoriale gravitante su Expo, sarà chiamato a giocare, in termini di concorrenzialità e di competitività.

E certamente il territorio pavese conquisterà uno spazio ed una funzione complementari di grande rilievo: solo che riesca a cogliere la giusta logica e ad assumere le opportune scelte.

E d’ altronde, il P.G.T., come strumento di pianificazione urbanistica estremamente flessibile, permetterà quel continuo adeguamento e aggiornamento delle scelte e degli obiettivi, che costituiscono la base di un processo decisionale efficace al fine del conseguimento del risultato.

L’ altr’ anno a Cernobbio, nel corso del meeting dell’ economia tenuto dallo studio Ambrosetti, nell’ ambito della sessione dal titolo La città motore di crescita, il business – guru Johnas Riddesträle appuntava la sua attenzione sul fatto che le città, per vincere la competizione internazionale che hanno di fronte, debbano essere i fattori di sogno, poli di immagine e di attrattività. E per essere vincenti, non debbono tanto essere migliori, quanto, viceversa, diverse.

È la diversità, dunque, (che spicca ad esempio nel caso delle città storiche, delle città d’ arte che non soffrono di alcuna concorrenza), la componente vincente. Diversità, sirena del mondo esclamava il poeta.

Edilizia news: affiancare al piano per la casa la cedolare secca sugli affitti

 La Confedilizia calcola che in Italia vi siano fra i 700 e gli 800 mila immobili inabitabili perché da ristrutturare o da rimettere in pristino, in gran parte situati nei centri storici. Le annunciate disposizioni del Governo in materia di edilizia, secondo l’ Organizzazione della proprietà immobiliare, renderebbero più facile l’ utilizzo di questi immobili per i casi in cui i proprietari siano intenzionati ad adibire gli stessi a loro abitazione.