Casa. Prezzi in ribasso nel 2009 secondo idealista.it

 Lo sconto medio sulla richiesta iniziale è stato del 7,4%, il prezzo di 14.584 immobili sui 94.746 pubblicati su idealista.it nel 2009 è stato ribassato dai proprietari. A Bologna sconto record per un appartamento ribassato del 59,4% rispetto alla richiesta iniziale.

Nel corso del 2009 sono stati 14.584 gli immobili di idealista.it il cui prezzo è stato rivisto a ribasso dai proprietari, pari al 15,4% dell’ intera offerta di case di seconda mano pubblicata nel portale, per uno sconto medio del 7,4%

È quanto emerge dall’ ultima indagine dell’ Ufficio Studi di idealista.it condotta su 94.746 immobili annunciati sul portale nell’ arco dell’ anno appena trascorso

Dal monitoraggio degli immobili soggetti a variazioni di prezzo sono state rilevate alcune linee di tendenza:

*gli immobili di fascia medio – bassa sono stati quelli che hanno sofferto di più. Le revisioni a ribasso più frequenti (nell’ 84% dei casi) si sono verificate per gli immobili dal valore inferiore a 200.000 euro e tra i 200.000 e i 400.000 euro.

Rilanciare le costruzioni per la ripresa dell’ economia

 Housing sociale, qualità degli immobili, risposte concrete alle fasce più deboli della popolazione che non riescono ad accedere al mercato abitativo: questo e altro alla base di un rilancio del settore costruzioni. In verità, vari sono stati nel 2009 i provvedimenti per ridare ossigeno al comparto dell’ edilizia in panne: emergenza Abruzzo, delibera Cipe per opere e scuole, Piano casa 2, sblocco del social housing. E tuttavia non tutti i provvedimenti sono stati concretizzati.

I costruttori sono preoccupati: “Stanno per esaurirsi i portafogli ordini delle imprese, sia nel campo dell’ edilizia privata sia in quello degli appalti pubblici, molte aziende stanno chiudendo, soprattutto quelle più piccole. Sul piano occupazionale siamo già arrivati a 100mila posti di lavoro in meno. I vincoli del patto di stabilità, che fanno aumentare i tempi di attesa con cui le amministrazioni pubbliche pagano i lavori svolti e il problema del credito, che si sta drasticamente restringendo, non fanno che aggravare una situazione già di per sé molto preoccupante”.

Per dare una risposta alle fasce sociali più deboli – giovani coppie, anziani, studenti fuori sede – che non possono accedere al mercato abitativo, Ance pensa ad un’ attuazione il più possibile veloce del piano per il social housing, un piano che non solo consentirebbe di rispondere al fabbisogno di case in vendita e in affitto, ma permetterebbe anche la riqualificazione delle aree urbane in degrado. Ma finora, nonostante le pressanti sollecitazioni di Ance per far partire il piano, non si è fatto nulla.

News. Frimm e Italiancase insieme per creare una solida rete immobiliare in Abruzzo

 I 20 Affiliati all’ azienda del gruppo Centorame Holding entrano nel terzo network italiano del settore per usufruire di visibilità, strumenti e servizi. E il franchising creato da Roberto Barbato rafforza la propria presenza nel Centro Italia

Frimm Group S.p.A. e Italiancase S.r.l. hanno trovato l’ intesa per dare vita a un’ ampia e solida rete di agenzie immobiliari nel Centro Italia e particolarmente in Abruzzo. Il franchising creato nel 2000 dall’ attuale presidente di Frimm Holding, Roberto Barbato, ha infatti rilevato tutti i contratti del network appartenente al gruppo Centorame Holding.

L’ intento dell’ operazione è duplice. Da una parte gli Affiliati Italiancase potranno fare affidamento tanto sulla visibilità del marchio Frimm a livello nazionale, quanto sugli strumenti e i servizi che in meno di dieci anni hanno portato quest’ ultimo a essere il terzo player del mercato. Dall’ altra, Frimm potrà contare su una rete di 20 punti vendita immobiliari già conosciuti e apprezzati nel Centro Italia e poter dare così il via allo sviluppo del proprio network in quest’area con un’ attenzione particolare all’ Abruzzo.

Mercato immobiliare. I tempi di vendita degli immobili

 Un’ analisi realizzata dall’ Ufficio Studi Tecnocasa ha preso in esame l’ andamento dei tempi medi di vendita degli immobili nell’ ultimo anno. Il periodo analizzato va da Gennaio 2009 a Gennaio 2010. Si sono considerate le grandi città ed i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati ci dicono che nelle grandi città le tempistiche di vendita sono intorno a 156 giorni contro i 137 giorni registrati esattamente un anno fa.

Stabili i tempi di vendita nei capoluoghi di provincia con una media di 167 gg contro i 168 di Gennaio 2009 ed infine i comuni dell’ hinterland delle grandi città che hanno fatto registrare 188 gg contro 174 di Gennaio 2009. In un anno si evidenzia quindi una sostanziale stabilità dei tempi di vendita nei capoluoghi di provincia ed un aumento nelle Grandi Città e nell’ Hinterland.

REplat introduce l’ indice dei prezzi, termometro e bussola del mercato del mattone

 Vivo, presidente dell’ azienda: “Il mercato letto attraverso gli indici dà una fotografia del lavoro quotidiano degli agenti immobiliari. Nel 2010 il prezzo sarà la variabile fondamentale per il rilancio del settore”

Il Centro Studi di REplat S.p.A. introduce l’ indice dei prezzi, ovvero la variazione percentuale della media dei prezzi degli immobili divisi per tipologia in una data zona cittadina, inseriti sul Multiple Listing Service dalle oltre 1.700 agenzie che lo utilizzano (indipendenti, membri di associazioni di categoria, affiliati a network in franchising), rispetto allo stesso mese dell’ anno precedente.

Questo indicatore completa la visione del mercato del MLS REplat che si concretizza attraverso i dati estrapolati dalla piattaforma per la collaborazione nella compravendita tra agenti immobiliari: una visione basata sugli indici percentuali della domanda, dell’ offerta e del prezzo – bussole reali e attuali che permettono non solo agli operatori ma anche a chi cerca casa di sapere cosa sta accadendo nel mercato del mattone e come esso sta cambiando – e sulla rilevazione del prezzo più probabile per gli immobili condivisi presenti in piattaforma in una data zona, l’ unico indicatore che prende in considerazione sia la media dei prezzi dell’ offerta sia quella dei prezzi della domanda per la tipologia dell’ immobile prescelto.

Indagine REplat sull’ andamento del mercato immobiliare di Roma e Milano nel 2009

 L’ atteso calo generale dei prezzi non si è ancora del tutto verificato né a Roma né a Milano: con le zone centrali e gli immobili di pregio, i prezzi tengono anche in alcune aree cittadine soprattutto per i bilocali che, insieme con i trilocali, rappresentano oltre il 70% del mercato.

Bilocali richiestissimi a Milano, soprattutto al centro (+101,79% nell’ arco del 2009) e in zona Fiera San Siro. Nella Capitale, invece, le richieste maggiori si sono verificate per i trilocali al centro (+75.40%), a Villa Ada – Monte Sacro (122,04%) e a Monteverde – Aurelio.

Per accelerare le compravendite il mercato dovrebbe seguire i prezzi più probabili per zona rilevati dal Centro Studi: a Milano si dovrebbe poter acquistare un bilocale a Bovisa – Sempione al costo di 209.500 euro, e a Città Studi – Indipendenza un trilo a 267.310 euro.

A Roma, invece, i prezzi più probabili migliori si dovrebbero poter trovare a San Giovanni – Roma Est (bilo da 190.180 euro) e a Monteverde – Aurelio (trilo da 301.855 euro)

Comprar casa a Roma. Nella capitale prevale il segno meno

 Secondo l’ ultimo rapporto di idealista.it i prezzi delle case a Roma hanno registrato un ribasso dello 0,7% nell’ ultimo trimestre del 2009 fissando prezzo medio degli immobili a 4.359 euro / m²

Nell’ ultimo trimestre 2009 solo 6 quartieri dei 18 monitorati hanno resistito alla tendenza a ribasso dei prezzi. Le zone che hanno sofferto di più sono Monte Verde (-4,7%) e Monte Mario (-3,9%). Giù i prezzi anche nel centro storico (-3,6%). L’ analisi condotta su un campione di 1.780 abitazioni di seconda mano in vendita sul portale nel periodo tra settembre e dicembre del 2009 evidenzia la prevalenza di segni meno nella capitale.

Solo 6 quartieri dei 18 monitorati hanno resistito alla tendenza a ribasso dei prezzi con la performance migliore su base trimestrale (+5,3%) Monte Sacro porta il prezzo medio delle case nella zona sopra la media cittadina, a 4.557 euro / m². salgono le quotazioni anche nell’ area di Roma est (+4,2%; 2.676 euro / m²) – la zona oltre il raccordo anulare rimane più economica della capitale -, l’ Eur (+2,9%; 4.273 euro / m²), e il Quartiere Prati (+2,5%; 6.235 euro / m²) i cui prezzi in ascesa sono sempre più vicini a quelli del centro.

Borsino Immobiliare Confedilizia: mercato immobiliare in ripresa nella seconda parte del 2010

 La Confedilizia ha presentato sabato i risultati di “Un anno di quotazioni del Borsino immobiliare Confedilizia”, raccolti in una apposita pubblicazione. Il Borsino immobiliare Confedilizia rileva, ogni semestre, i valori di compravendita degli immobili adibiti ad uso abitativo di 103 province (47 città del Nord, 24 del Centro e 32 del Sud). La quinta edizione della pubblicazione riporta i dati che emergono dalla media della rilevazione dei due semestri del 2009. I valori minimi sono riferiti ad immobili da ristrutturare completamente. I valori massimi sono riferiti ad immobili nuovi o ristrutturati.

Fra i valori massimi di compravendita registrati si segnalano – per le zone centrali – Venezia (con una media di 9.570 euro al metro quadro), Roma (8.000 euro mq) e Milano (7.570 euro mq); per le zone semi centrali, Venezia (6.300 euro mq), Milano (5.100 euro mq) e Roma (4.800 euro mq); per le zone periferiche, Venezia (3.900 euro mq), Roma (3.800 euro mq) e Siena (3.500 euro mq).

Chi acquista dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa? Un’ indagine ad hoc

 L’ Ufficio Studi Tecnocasa ha condotto un’ analisi delle caratteristiche di coloro che hanno acquistato un immobile attraverso le agenzie del Gruppo

Nel corso del secondo semestre del 2009 il 77% delle compravendite realizzate tramite le agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno riguardato l’ abitazione principale e quindi la prima casa e la casa di sostituzione. Il 23% delle compravendite ha avuto per oggetto la seconda casa / immobile per investimento (con un aumento dell’ 1% rispetto al semestre precedente).

Per quanto riguarda la fascia di età, il 68% degli acquirenti ricade in quella compresa tra 18 e 44 anni, con una concentrazione maggiore nella fascia tra 18 e 34 anni. Nella fascia di età compresa tra 18 e 44 anni la maggioranza degli acquisti è destinata all’ abitazione principale e solo in parte minore è destinata all’ acquisto per investimento / seconda casa.

Mercato immobiliare 2009. I segnali di miglioramento

 In effetti, molti segnali sembrerebbero indicare che il mercato immobiliare stia migliorando. Lo dicono soprattutto le previsioni degli operatori che appaiono meno pessimistiche che in passato; essi sono maggiormente fiduciosi sul ritorno della domanda che progressivamente sembra riprendere, analogamente a quanto sta avvenendo a livello dell’ intera economia, così che prezzi, compravendite e locazioni sono valutati in condizione meno critica rispetto al giugno di quest’ anno. Soprattutto nelle aspettative sull’ evoluzione del mercato residenziale si legge il segno del miglioramento: pur non potendo essere definite ottimistiche, appaiono mutate in meglio rispetto a sei mesi addietro.

I segnali di superamento della congiuntura negativa sono invece più fiacchi nei segmenti degli immobili per le attività economiche i quali – evidentemente più deboli di quanto non accada per le abitazioni, che costituiscono il naturale sbocco di investimento della liquidità nelle mani delle famiglie ‐ risentono maggiormente della lenta evoluzione del quadro macroeconomico (le stime di crescita per il 2010 sono nell’ ordine dello 0,6% il che non consente di attendersi una ripresa significativa nella domanda di uffici, piuttosto che di negozi o di altri immobili per attività economico – produttive).

Tempi e sconti si ampliano
Comunque è ancora presto per poter sostenere che la correzione al ribasso dei prezzi stia esaurendosi, ma è un dato di fatto che, mentre il semestre precedente sembrava dominato dal senso di una preoccupante tendenza al peggioramento, questo sembrerebbe diversamente intonato. Vero è che non si legge un miglioramento del mercato in parametri classici, come il divario fra prezzo di offerta e di domanda, che continua a salire e che arriva a punte record nell’ ordine del 13%, o nei tempi di vendita e locazione, che continuano ad allungarsi (con l’ eccezione dei tempi di locazione delle abitazioni), superando ampiamente i 6 mesi in tutti i comparti.

Previsioni immobiliari 2010

 Il mercato immobiliare italiano, nel corso del 2009, è stato caratterizzato da una contrazione dei volumi di compravendita e dei prezzi. Dopo i primi mesi in cui ha predominato l’ incertezza, a partire dalla primavera si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni, sia nel segmento dell’ investimento che in quello della casa ad uso proprio

Per il 2010 le previsioni non indicano cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. Per quanto riguarda il numero delle compravendite riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del 2010 l’ oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra -3% e -1%.

Come più volte ribadito nel corso dell’ anno sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perché molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese e soprattutto dall’ andamento del mercato del lavoro.

Se quest’ ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l’ abitazione.

Venezia Terraferma. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Nel secondo semestre del 2009, il mercato immobiliare di Venezia Mestre continua a presentarsi come uno tra i più colpiti dalla crisi soprattutto nel comparto commerciale e direzionale, dove il tasso di crescita del livello di canoni e prezzi ha continuato a contrarsi ai ritmi già rilevati nella prima parte dell’ anno

Qualche segnale di fragile ripresa è, invece, emerso nel comparto residenziale dove la contrazione dei valori è rallentata. Il concomitante calo di canoni e prezzi si è, riflesso sull’ andamento dei rendimenti rimasti pressoché invariati su base semestrale e su livelli lievemente superiori alla media nazionale.

Nel comparto direzionale e in quello commerciale il calo dei prezzi e dei canoni, sia in termini nominali che reali, è proseguito su base semestrale, facendo della città una tra le peggiori performance del campione di città monitorate.