Antitrust: Catricalà punta il dito contro banche e assicurazioni Ok dai consumatori

 Non fa sconti a nessuno il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà. E nella sua relazione annuale punta l’indice contro banche, assicurazioni e imprese che attuano una concorrenza scorretta. “La commissione di massimo scoperto applicata dalle banche è una prassi iniqua e penalizzante per i risparmiatori e per le imprese: deve essere abolita”: questo il primo affondo di Catricalà contro gli istituti di credito. Il presidente dell’Antitrust ha aggiunto che: “l’80% delle banche e assicurazioni quotate presenta problemi di conflitti di ruolo, legati alla presenza nei propri organi di amministrazione di persone che siedono contemporaneamente nei board dei concorrenti”. E ancora: “I cartelli non sono peccati veniali; sono gravi misfatti contro la società. perché corrompono la libera competizione delle forze economiche sul mercato: negli Stati Uniti sono considerati fatti criminosi, puniti con la prigione”.
Un monito, infine, Catricalà l’ha lanciato anche al governo: sulla causa di risarcimento collettiva. “Il rinvio della class action rischia di disattendere le speranze di migliaia di persone che chiedono tutela in tempi brevi. E ancora: “Il semestre che ci separa dall’entrata in vigore può essere utile a individuare le soluzioni tecniche che meglio corrispondono agli obiettivi di celerità dei processi di allargamento dell’intervento al settore pubblico”.

Telefonia: il Tar del Lazio sospende il blocco dei numeri a sovraprezzo

 Il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso presentato da alcuni gestori telefonici, ha sospeso la delibera dell’Agcom che prevedeva, a partire dal 30 giugno, il blocco automatico delle chiamate da fisso verso tutte le numerazioni a sovrapprezzo. Il Tribunale amministrativo, infatti, ritenendo che “per la questione sia necessario un approfondimento direttamente nel merito”, ha rimandato la decisione al prossimo 13 novembre.

Ma Altroconsumo, che – assieme a numerose altre associazioni di consumatori – era intervenuta davanti al Tar a supporto dell’Agcom, non ci sta: e annuncia già da oggi che il prossimo 30 giugno, a tutela degli interessi di tutti coloro che hanno ricevuto negli ultimi anni una bolletta gonfiata, notificherà l’atto introduttivo della class action contro Telecom Italia.

Portabilità del mutuo. Notariato: “Da Adusbef cifre immaginarie”

 Con riferimento alla iniziativa dell’Adusbef per la promozione di una non meglio chiarita class action contro il notariato in tema di portabilità dei mutui, il Consiglio Nazionale del Notariato rileva:

1) che le cifre addotte relativamente ai costi notarili (2-3000 euro) sono del tutto prive di fondamento e arbitrarie. Il costo di un atto di surroga, che può variare a seconda della minore o maggiore complessità delle attività richieste dalla banca (mero aggiornamento o nuova relazione ventennale), ha un costo medio indicativo rilevato sui 500-600 euro.

Class Action: L’ Asppi avrà modo di intervenire per la difesa degli interessi dei piccoli proprietari immobiliari


Presidente Nazionale: «CLASS ACTION, UN SUCCESSO PER L’ASPPI»
«Accolte le nostre richieste di estendere l’azione alle associazioni portatrici di interessi collettivi»

Con la Finanziaria 2008 è stata introdotta la Class Action, ovvero la possibilità di un’azione legale collettiva da parte di comitati ed associazioni a tutela dei cittadini. Un successo per l’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari che proprio in tal senso aveva scritto al senatore Bordon in fase di approvazione della legge di bilancio.
«Avevamo richiesto – spiega Luigi Ferdinando Giannini, presidente nazionale dell’Asppi – che la tutela degli interessi dei cittadini venisse estesa non solo alle associazioni a difesa dei consumatori ma anche a quelle Associazioni che, come la nostra, garantiscono i diritti dei proprietari immobiliari, nella loro veste di utenti. Auspicammo quindi che, in sede di definizione della legge, si tenesse conto anche degli altri soggetti portatori, da sempre, di interessi collettivi».