Borsino Immobiliare Confedilizia: mercato immobiliare in ripresa nella seconda parte del 2010

 La Confedilizia ha presentato sabato i risultati di “Un anno di quotazioni del Borsino immobiliare Confedilizia”, raccolti in una apposita pubblicazione. Il Borsino immobiliare Confedilizia rileva, ogni semestre, i valori di compravendita degli immobili adibiti ad uso abitativo di 103 province (47 città del Nord, 24 del Centro e 32 del Sud). La quinta edizione della pubblicazione riporta i dati che emergono dalla media della rilevazione dei due semestri del 2009. I valori minimi sono riferiti ad immobili da ristrutturare completamente. I valori massimi sono riferiti ad immobili nuovi o ristrutturati.

Fra i valori massimi di compravendita registrati si segnalano – per le zone centrali – Venezia (con una media di 9.570 euro al metro quadro), Roma (8.000 euro mq) e Milano (7.570 euro mq); per le zone semi centrali, Venezia (6.300 euro mq), Milano (5.100 euro mq) e Roma (4.800 euro mq); per le zone periferiche, Venezia (3.900 euro mq), Roma (3.800 euro mq) e Siena (3.500 euro mq).

Assoedilizia Informa. Bilancio settore immobiliare / casa 2009. Milano, Roma e le principali città italiane. Previsioni 2010

 Immobiliare: continua il segno meno; segnali di inversione a fine 2010. Ma i nuovi investitori sono “alla finestra”

Achille Colombo Clerici: “Basta costi politici sugli immobili. Non è il momento per penalizzare il mercato con riclassamenti catastali, certificazione energetica ed opere obbligatorie di ammodernamento e sostituzione degli impianti tecnologici non strettamente necessarie“.

La programmazione urbanistica comunale, se errata, può provocare scompensi nell’economia del settore ed aggravare le conseguenze della crisi.

Secondo un sondaggio di fine anno, il 13% degli italiani vede la ripresa nel 2010 (i pessimisti sono molti di più, il 39%). Ma la grande maggioranza, il 71%, se potesse, investirebbe nel mattone.

Questa, in sintesi, la speranza del settore immobiliare nel 2010. Che vedrà ancora un calo, sia pure ridotto rispetto al biennio 2008 – 2009, in valori e compravendite nel primo semestre, per stabilizzarsi e cominciare la ripresa nel secondo semestre – ma solo per immobili di qualità – a partire dai due più grandi mercati nazionali, Milano e Roma.

Possibile ma settoriale ripresa anche per Venezia e Firenze e per il centro di Torino, Genova e Bologna; però al sud, con Napoli, Bari e Palermo in testa, attesi ulteriori ribassi dei prezzi.

Finanziaria. Il provvedimento approda in Aula questa settimana. Tra gli emendamenti rispunta la cedolare secca

 Mentre in Parlamento si comincia a capire se la Finanziaria leggera da tre articoli voluta da Giulio Tremonti, ministro dell’ Economia, rimarrà sostanzialmente invariata o se invece ci saranno margini di manovra nella stessa maggioranza qualcuno mette in campo nuove misure per il rilancio dell’ economia a partire dai tagli fiscali.

In commissione Bilancio del Senato si inizieranno infatti a votare i circa 160 emendamenti al Bilancio e ad illustrare gli oltre 750 emendamenti alla Finanziaria. I lavori dovranno concludersi entro la settimana, mentre l’ approdo nell’ Aula di Palazzo Madama è previsto per oggi.

A quanto pare il Viceministro dell’ Economia, Giuseppe Vegas, che sarà la voce del Governo in commissione Bilancio, assicura che gli emendamenti verranno esaminati accuratamente, ma ribadisce che la situazione della finanza pubblica impone il massimo rigore.

Sette buone ragioni per incrementare le case in locazione

 La cedolare secca applicata solo ai contratti concordati – agevolati (come previsto dal testo adottato dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati) non basta allo scopo.

Intervenendo alla Tavola Rotonda Emergenza casa. Una società senza tetto? organizzata, all’ Ambrosianeum di Milano, da MCL Movimento Cristiano Lavoratori, in occasione del Congresso provinciale, il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici ha affermato:

“L’ Italia in Europa è il Paese che ha meno case in affitto. Siamo al livello dei paesi economicamente meno evoluti: la Turchia, l’ Irlanda. E siamo superati dalla Spagna. Ne discutiamo qui tra addetti ai lavori che ormai hanno sentito quasi tutto in argomento. Vorrei perciò semplicemente ricordare 7 buone ragioni perché si debba ritenere che in Italia occorre incrementare il numero degli alloggi offerti in locazione.

1) Anzitutto, primo effetto positivo sarebbe automaticamente quello di un calmieramento dei prezzi, non solo della locazione, ma anche della compravendita, perché anche in questo campo la domanda viene alleggerita di una pressione impropria. Disporre di una minor offerta abitativa in locazione significa (per via del fenomeno di mercato conseguente alla rarefazione dell’ offerta), tener alto il livello dei prezzi del prodotto. E viceversa.

News. Affitti concordati: torna la cedolare secca

 La commissione Finanze della Camera dei deputati ha adottato un testo base per la discussione di un argomento sul quale sono state presentate varie proposte di legge da parte di parlamentari di diversa tendenza politica. Al Governo è stata chiesta una relazione tecnica sulla proposta per stimare gli effetti economici dell’ adozione della cedolare secca.

Come testo base è stato scelto quello presentato dalla deputata del Pd, Paola De Micheli, per il suo contenuto “minimale”. La proposta infatti prevede la cedolare secca con aliquota al 20% solo per i contratti di affitto concordati e una detrazione del 19% per gli inquilini. L’ idea di fondo è quella di una sperimentazione, per vedere se effettivamente la “cedolare” può portare alla riduzione del nero negli affitti.

La proposta prevede che sia applicata un’ aliquota unica del 20% sui canoni di locazione relativi a unità immobiliari adibite ad abitazione principale dagli affittuari. Inoltre gli stessi canoni, secondo la proposta, non concorrono alla determinazione del reddito complessivo anche ai fini dell’ applicazione delle addizionali all’ imposta sul reddito delle persone fisiche. Per gli inquilini si prevede l’ eliminazione del tetto di detraibilità, consentendo la detrazione dall’ imposta lorda del 19% dell’ intero ammontare del canone di locazione.

Indagine conoscitiva sul mercato immobiliare. Fiaip in Audizione presso la Camera dei Deputati

 Si è svolta di recente a Roma, presso la Commisione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati, l’ audizione dei rappresentanti di Fiaip, Fimaa, Anama, Ance e della Consulta nazionale interassociativa per l’ intermediazione immobiliare, oltre che di Confedilizia e Assoimmobiliare, nell’ ambito dell’ indagine conoscitiva sul mercato immobiliare.

Franco Arosio, presidente nazionale Fiaip, Paolo Bellini, presidente nazionale Anama e Santino Taverna della Fimaa, attuale coordinatore della Consulta nazionale dell’ intermediazione immobiliare, sono stati sentiti dai membri della Commissione VIII della Camera dei Deputati. I partecipanti hanno spiegato ai parlamentari le problematiche del settore immobiliare, che versa in stato di crisi, ed hanno illustrato chiare proposte di soluzione per il rilancio del settore, oltre a rispondere ha chi voleva capire meglio le esigenze dei players del mercato immobiliare.

Tra le varie proposte è emersa all’ unisono la cedolare secca al 20% come imposta sostitutiva per i redditi da locazione abitativa, rivendicata da Fiaip ormai da alcuni anni. Nei mesi scorsi infatti nel decreto anti crisi – grazie all’ azione della dirigenza Fiaip – l’ on. Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei Deputati, insieme ad altri parlamentari ha presentato un’ ordine del giorno accolto dal Governo in Aula per cercare di impegnare Palazzo Chigi sull’ imposta sostitutiva.

Cedolare secca e Piano casa. Senza rilancio della locazione già sfumati lavori per 7,5 miliardi di euro

 Nei sette mesi passati da quando la Confedilizia ha fatto le relative proposte, il mancato rilancio della locazione attraverso misure di incentivo fiscale ha fatto già sfumare circa 7 miliardi e mezzo di euro di interventi edilizi.

È quanto rileva la Confedilizia, ricordando di aver segnalato nel marzo scorso – in occasione dell’ annuncio da parte del Governo del Piano casa – che in Italia vi sono fra i 700 e gli 800 mila immobili inabitabili perché da ristrutturare o da rimettere in pristino, in gran parte situati nei centri storici.

Per effetto delle annunciate disposizioni del Governo in materia di edilizia, molti di questi immobili avrebbero potuto essere destinati all’ affitto a canoni agevolati, vale a dire stabiliti dagli accordi stipulati dalla Confedilizia in tutta Italia con i sindacati degli inquilini, come prevede la legge.

Ma perché tali immobili venissero destinati alla locazione, occorreva restituire redditività all’ affitto, attraverso l’ introduzione per i contratti di locazione agevolati di una cedolare secca del 18 – 20%.

Cernobbio Villa d’ Este. Workshop Ambrosetti sull’ Economia. Autunno caldo per le locazioni. Previsioni di Achille Colombo Clerici, Presidente Assoedilizia

 Il Presidente di Assoedilizia, a commento di un’ analisi del “Centro Studi Cittadino e Fisco” di Assoedilizia, esamina alcuni fattori incidenti sull’ andamento del comparto: la crisi generale dell’ economia, con il rallentamento del dinamismo della domanda – offerta di locazione, le difficoltà economiche di molte famiglie di lavoratori – inquilini, il blocco delle immigrazioni sia interne sia dall’ estero, il calo dei tassi di interesse sui mutui, il consistente turn – over degli inquilini, la progressiva riduzione del fondo sociale affitti, la mancata introduzione della cedolare secca.

Rispondendo innanzitutto ai dati forniti dai centri studi specializzati, secondo i quali nel decennio 1999 – 2008 i canoni di locazione abitativa in Italia sono aumentati mediamente del 60 – 70%, Assoedilizia precisa che nello stesso periodo l’ inflazione è stata del 38%: gli incrementi reali si riducono quindi al 20 – 30%, due o tre punti all’ anno; inferiori all’ incremento registrato da molti servizi e gravati oltretutto da un progressivo aumento della pressione fiscale.

Fra le cause principali della crisi del settore delle locazioni, la perdita o il cambiamento del posto di lavoro, la riduzione delle entrate assieme ad altri fattori creano difficoltà ai conduttori nel pagare l’ affitto con conseguente incremento degli sfratti per morosità, che oggi rappresentano il 70 – 80% del totale.

Per contro il fondo governativo di sostegno affitti per le famiglie in difficoltà si è dimezzato dal 2001.

Ma a ridurre la domanda di case in locazione residenziale e ad accentuare la rotazione degli inquilini concorrono altri fattori: i tassi dei mutui che hanno raggiunto livelli minimi e resteranno tali presumibilmente per lungo tempo e i valori di mercato degli immobili in discesa inducono chi cerca casa a puntare sull’ acquisto.

Tavola Rotonda Eire sul tema “Dinamica del settore immobiliare – costruttivo e ripresa del Pil: il caso italiano”

 Parere unanime alla Tavola Rotonda EIRE. Esperti e operatori del settore, a cominciare dal Presidente di Assoedilizia e Vice Presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, su una realtà: la locazione è un fattore propulsivo del Pil.

“La locazione immobiliare, unitamente all’ attività edilizia (nuova produzione e opere manutentive), è un fattore di dinamismo dell’ investimento immobiliare – ha affermato – e potrebbe imprimere un ulteriore impulso alla nostra economia a seguito dell’ introduzione di una misura incentivante l’ investimento immobiliare in locazione, qual è la cedolare secca”.

Aspesi, organizzatrice dell’ evento, ha affidato ai professori Carlo A. Ricciardi, Ordinario di Economia Politica della Facoltà di Scienze della Comunicazione IULM e Giuseppe Boari, Ordinario di Statistica della Facoltà di Economia della Cattolica di Milano, il compito non facile di dimostrare scientificamente con tabelle e diagrammi quanto il settore immobiliare in buona salute contribuisca alla crescita del benessere e quanto, al contrario, una sua depressione ne abbassi il livello. Almeno in Italia.

Politiche abitative. Un memorandum dell’ Asppi per le forze politiche

 In occasione delle elezioni Europee ed Amministrative del 6 e 7 giugno prossimi, l’ Asppi – Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari ha predisposto un documento da presentare alle forze politiche e ai candidati presidenti delle Province e sindaci dei Comuni chiamati al voto.

Il memorandum sottolinea la necessità di un Piano per l’ affitto e del rilancio delle politiche immobiliari per far fronte all’ attuale situazione di crisi, che vede in difficoltà molti piccoli proprietari ed allo stesso momento non favorisce la presenza di uno stock di alloggi in locazione a disposizione di particolari tipologie come i giovani, gli studenti e i lavoratori fuori sede, i precari e tutti coloro che necessitano di risposte alla mobilità territoriale.

Dieci i temi chiave individuati dall’ Asppi
Oltre al Piano per l’ affitto, c’ è la richiesta della cedolare secca sui redditi da locazione, accompagnata da detrazioni fiscali in favore degli inquilini, e la diffusione dei contratti a canone concordato su tutto il territorio nazionale. Inoltre si evidenzia l’ importanza delle Agenzie per l’ Affitto e della semplificazione di procedure e adempimenti normativi e fiscali per la casa.

Altro punto fondamentale
Il rilancio dell’ Edilizia Residenziale Pubblica, con l’ attivazione dell’ Osservatorio Nazionale e degli Osservatori locali sulla condizione abitativa. Quindi la riformulazione del sistema di tutela dei diritti della proprietà, anche con l’ adozione di ulteriori misure per la sostenibilità dei mutui, e la riforma della legislazione per il condominio, che si adegui alle attuali esigenze.

Edilizia news: affiancare al piano per la casa la cedolare secca sugli affitti

 La Confedilizia calcola che in Italia vi siano fra i 700 e gli 800 mila immobili inabitabili perché da ristrutturare o da rimettere in pristino, in gran parte situati nei centri storici. Le annunciate disposizioni del Governo in materia di edilizia, secondo l’ Organizzazione della proprietà immobiliare, renderebbero più facile l’ utilizzo di questi immobili per i casi in cui i proprietari siano intenzionati ad adibire gli stessi a loro abitazione.

L’ASPPI consegna a Francesco Rutelli il “Focus sulla casa”

 Luigi Ferdinando Giannini, Presidente Nazionale dell’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari, ha consegnato a Francesco Rutelli, capolista al Senato del Partito Democratico e candidato Sindaco di Roma, il Focus Casa, documento elaborato dall’Asppi in occasione delle elezioni, contenente un’approfondita analisi del settore immobiliare e le richieste dell’Associazione alle forze politiche. «La casa – ha affermato il professor Alberto Gambino, Consigliere Politico del Vicepresidente del Consiglio uscente, nonché candidato al Comune di Roma nella ‘Lista civica per Rutelli’ – è fra i temi portanti nel programma di governo del centro sinistra. Francesco Rutelli ha promosso in più occasioni la cosiddetta “cedolare secca” per la tassazione dei redditi da affitto ad aliquota fissa e non marginale, che ha trovato spazio fra le proposte del Pd. Molte delle richieste contenute nel Focus Casa dell’Asppi sono ampiamente condivise, come ad esempio il rilancio dell’Edilizia Residenziale Pubblica, con grande attenzione per i giovani. Da sindaco di Roma, Rutelli adotterà una nuova politica per la casa, poiché oggi è estremamente difficile trovare un’abitazione in affitto o comperarla, per chi ha un reddito medio-basso. Nel corso del mandato da sindaco, l’intendimento è quello di realizzare 10 mila case popolari, 10 mila case in affitto agevolato e 6 mila alloggi per studenti».
Il Presidente Nazionale dell’Asppi ha apprezzato le parole di Gambino, che sono in linea con molte delle proposte avanzate dall’Associazione.