CASA dolce CASA 2010. Torna il salone dedicato a casa e accessori

 CASA dolce CASA 14^ edizione
25 – 29 marzo 2010
Piazzale Europa
Palazzo delle Esposizioni
Pavia

Ritorna a Pavia il salone dedicato alla casa, all’ arredamento, al design e agli accessori. Dal 25 al 29 marzo prossimi il Palazzo delle Esposizioni di Piazzale Europa ospiterà CASA dolce CASA 2010. L’ appuntamento giunto alla 14^ edizione si conferma come uno dei più importanti eventi fieristici del panorama pavese. L’ area esterna ospiterà il “MONDO DEI BAMBINI”. Allestita anche la mostra BAUHAUS 2010. Più spazio, più iniziative e più aree tematiche.

Anche quest’ anno la manifestazione è organizzata da DEA SERVIZI. La scorsa edizione ha avuto uno straordinario successo superando le 35.000 presenze con la partecipazione di oltre 250 espositori. Sono numeri importanti che hanno spinto gli organizzatori ad inserire molte novità per il 2010. L’ area fieristica ospiterà, come di consueto, stand dedicati a tutti gli aspetti del mondo della casa: arredi per interni, arredi da giardino, complementi, illuminazione, pannelli solari, elettronica ed artigianato.

Bioedilizia. Da Anab e Icea una nuova certificazione

 Nasce la prima certificazione interamente italiana nel campo dell’ edilizia bioecologica: 10 aziende edili e 26 classi di prodotti già certificati: dagli intonaci con calce naturale agli isolanti in sughero, dalle ceramiche ai laterizi porizzati con materiali naturali. Protagonisti dell’ iniziativa Anab (Associazione nazionale architettura bioecologica) e Icea (Istituto per la certificazione etica ed ambientale). Nel Modenese il primo incontro tra produttori e certificatori.

Bioedilizia: l’ energy building, il nuovo modo di costruire e vivere la casa

 Arriva anche in Italia l’ energy building. Nasce dal mix tra le più moderne tecniche di costruzione, materiali sostenibili e filosofie come il Feng Shui. Oltre 5 milioni di pagine web dedicate all’ edilizia sostenibile, i più grandi nomi dell’ architettura che stanno creando grattacieli “verdi”, mentre in tutto il mondo esplode il nuovo trend che mixa ecologia e sostenibilità nei materiali e negli arredi con le antiche filosofie come il feng shui per realizzare case che “creano benessere”. Dalla Cable News Network al New York Times, passando per i giornali e i magazine di tutto il mondo. Basta navigare sui più importanti siti di informazione per rendersi conto che il boom per la bioarchitettura sta diventando un vero e proprio fenomeno di costume che si rivolge sempre più al grande pubblico. Digitando “green building” sui motori di ricerca si trovano quasi 5 milioni di pagine web e nomi eccellenti che si legano ad essa: dai guru dell’ architettura e del design internazionali a star come Brad Pitt o la super model Gisele.

Un’abitazione biocompatibile ed ecosostenibile: le caratteristiche

 La casa deve essere uno spazio sano, non energivoro e rispettoso dell’ ecosistema terra. Per un’ edificio “climaticamente responsabile” due sono le strategie più reali e immediate: il risparmio energetico e la correttezza ecologica nella fase gestionale.
Il risparmio energetico è una vera e propria fonte di energia alternativa: consente una concreta indipendenza dalle energie fossili e che una reale riduzione dell’ inquinamento. La climatizzazione degli ambienti (riscaldamento invernale e raffrescamento estivo) produce un’ alta percentuale dei consumi energetici dell’ abitazione, pertanto una progettazione attenta e l’ utilizzo di materiali idonei possono produrre non solo un notevole risparmio nelle future spese di gestione, ma anche un maggiore comfort abitativo. Questi consumi possono essere ridotti mediante l’ utilizzo corretto dell’ energia e intervenendo sulle abitazioni già esistenti con accorgimenti tecnici a basso costo.

Costruire sostenibile. I materiali e la biocompatibilità

 Da oltre trent’ anni vengono prodotti per l’ edilizia materiali nuovi, in genere di sintesi chimica o derivanti da idrocarburi, che si sono scoperti nocivi se non addirittura cancerogeni per l’ uomo. Parliamo di amianto, formaldeide, alcuni tipi di cemento, vari tipi di piastrelle di monocottura, gres e clinker (radioattivi), vernici e prodotti per la pulizia della casa. Molti dei quali impediscono la traspirazione dell’ edificio e, quindi, il naturale ricambio d’ aria, provocando l’ insorgenza di muffe. Senza parlare poi dell’ alterazione del campo magnetico naturale provocato dalle armature in acciaio e dagli impianti elettrici, gli elettrodomestici, la vicinanza di elettrodotti, dei quali ultimi tuttavia non si conosce il grado di pericolosità.

L’ inquinamento indoor, come scientificamente accertato, è per le città più pericoloso di quello esterno. Cause principali: polvere, radioattività e batteri patogeni. E così la casa, definita in bioedilizia “la terza pelle dell’uomo”, non respira. È la sindrome dell’ edificio malato (sick building sindrom), che si traduce, per gli ignari abitanti, in broncopatie, allergie, asma, affanno, intossicazioni, stanchezza. Pertanto s’ impone, per la prevenzione e la tutela della salute, un’ attenzione consapevole ai materiali edili proposti dal mercato oltre che alla progettazione biocompatibile.

Le nuove frontiere dell’ edilizia: costruire sostenibile

 Poter comprare una casa che abbia tutti i requisiti di sicurezza e contemporaneamente abbia bassi costi di gestione e manutenzione sarebbe naturalmente un’ opportunità. Ma se la casa fosse anche innocua per l’ ambiente, consumando energie da fonti rinnovabili, non immettendo gas combusti nocivi in atmosfera, non inquinando suolo e acqua in tutto il suo ciclo di vita (dalla costruzione alla demolizione), sarebbe un’ ulteriore opportunità. In senso concreto. E non un’ utopia, ma un preciso dovere dell’ architettura. Oggi, infatti, esistono tecnologie e materiali per realizzare costruzioni sane e a bassi consumi energetici. Leggi nazionali e regionali incentivano e premiano chi usa le risorse rinnovabili e l’ energia in modo razionale.
Un obiettivo sociale nel quale devono sentirsi coinvolti tutti, da chi progetta, costruisce e abita le case a chi promuove le leggi e governa. Tutti consapevoli che bisogna correlare sinergicamente qualità dell’ abitare, ecosistema, risparmio di energia, ad evitare che tutto il mondo che abbiamo costruito, l’ economia e l’ equilibrio climatico ed ecologico precipitino vero il collasso.

Risparmio energetico. Record dell’ eolico in Italia

 Cresciuti di circa il 35% nel 2008 gli impianti, confermando la progressiva diffusione di questa fonte pulita nel sistema elettrico nazionale. Il successo della Fiera – Convegno internazionale svoltasi di recente a Stoccarda su energie eoliche e casa passiva lo conferma: il 2008 è stato l’ anno record per l’ energia eolica nel nostro Paese. Una crescita che non ha ancora raggiunto gli standard europei, ma certamente in linea con gli obiettivi comunitari per quanto riguarda le fonti rinnovabili al 2020.
Nell’ anno appena trascorso il settore eolico italiano ha registrato un record assoluto: la nuova potenza installata ha raggiunto i 3.736,47 MW e la produzione elettrica è pari a oltre 6 Twh, pari a quasi il 2% del Consumo Interno Lordo.

La domotica per tutelare famiglia e ambiente

 Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente proliferare, nell’ambiente domestico, di oggetti elettronici digitali che, in maniera sempre più sofisticata, assistono l’utente nello svolgimento delle attività di tutti i giorni: il Personal Computer è forse il fenomeno più appariscente di questa tendenza, ma non bisogna dimenticare i telefoni, le televisioni, i videoregistratori, i forni a microonde, le lavatrici, le lavastoviglie, insomma tutti gli apparecchi elettronici che riempiono le abitazioni. Il passo successivo è quello dell’ interconnessione e dell’integrazione impiantistica: poiché nella casa sono disponibili un gran numero di oggetti digitali, perché non pensare ad un qualche sistema di comunicazione in grado di far loro scambiare dati e servizi? La sfida è proprio questa: permettere ai vari dispositivi che ci circondano di comunicare fra loro. Ed è proprio questo il campo di azione della Domotica. Il termine “domotica” deriva dal neologismo francese “domotique”, a sua volta contrazione della parola greca “domos” e di “automatique” : quindi significa letteralmente “casa automatica” e definisce l’insieme delle tecnologie di integrazione e automazione degli impianti domestici. Domotica vuol quindi dire interazione fra la casa e l’uomo, vuol dire ricerca di una migliore accessibilità e fruibilità dell’abitazione, vuol dire fornire agli utenti tutti i mezzi necessari per tenere sotto controllo il sistema abitazione, dove i singoli dispositivi sono in grado di gestire tutto il lavoro e fornire in modo automatico i servizi, decidendo tra loro priorità, privilegi, modalità di uso ed eventuali collaborazioni e cooperazioni.

La casa Eco-sostenibile non è un sogno…

 Italcementi al fianco dell’architetto Mario Cucinella come partner tecnico per la casa da 100 mq a 100mila euro, costruita con i migliori materiali e le più avanzate tecniche eco-sostenibili. È questo l’impegno concreto che Italcementi ha presentato al Congresso Mondiale dell’Unione Internazionale degli Architetti svoltosi a Torino dal 29 giugno al 3 luglio 2008. Il nuovo modello di abitazione, ideato dall’architetto bolognese nel segno della sostenibilità in architettura, testimonia il continuo impegno di Italcementi nella ricerca e nell’innovazione. I tecnici del Centro Ricerca e Innovazione del Gruppo Italcementi lavorano infatti in stretta collaborazione con lo studio Cucinella per lo sviluppo di materiali da costruzione, tecniche per l’isolamento termico e acustico e processi di industrializzazione per la riduzione dei costi di costruzione della eco-casa.