Per il Codacons bisogna fare le leggi, non codici etici. Il governo non propone nulla per i consumatori. Tra le misure per fronteggiare la crisi economica illustrate dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti in Parlamento, c’è quella di un codice etico che le banche dovrebbero adottare in favore dei clienti. Per il Codacons, però, si tratta di un provvedimento assolutamente inutile ed insignificante. Le banche da sempre ostacolano persino l’applicazione delle leggi esistenti, figurarsi che ne farebbero di un codice etico. Dalla legge sulla portabilità a quella secondo la quale le variazioni dei tassi di interesse conseguenti a decisioni di politica monetaria devono riguardare contestualmente sia i tassi debitori che quelli creditori, sono tutte norme vigenti sistematicamente violate dalle banche. I consumatori sono stufi di Patti chiari & company e chiedono leggi precise che stabiliscano anche sanzioni specifiche per chi poi non le applica, anche se la soluzione vera ci sarà solo quando verrà introdotta una class action con il danno punitivo.
caro mutui
Crisi mutui, bene l’abbattimento dei tassi BCE, che potrebbero scendere
Inaccettabile la speculazione sul tasso euribor fissato arbitrariamente. cartello bancario al 4,91% con differenziale di 1,16 punti quando 2005- 2007 il differenziale tassi bce euribor era 0.2%. Mancato taglio euribor pesa su mutuo 58 euro al mese, 696 euro medi anno. Se la Bce dovesse tagliare di almeno mezzo punto il tasso di riferimento,nella riunione del 6 novembre p.v. portandolo al 3,25%, sarebbe un sollievo per i prenditori del credito, a patto che la sforbiciata si trasferisca,immediatamente, simmetricamente e con analoga velocità di quando vengono aumentati i tassi, sui prestiti bancari e soprattutto su 3,2 milioni di famiglie indebitate a tasso variabile, un esercito di mutuatari che non riescono più a pagare le rate cresciute del 50-60% dal dicembre 2005. Il timore è che il cartello bancario europeo, che manovra i tassi euribor peggio dei petrolieri, lepri o tartarughe nell’adeguare i prezzi delle benzine con il teorema della doppia velocità nell’abbassare o aumentare i prezzi secondo le proprie convenienze, mentre trasferisce immediatamente allo sportello le manovre di aumento della Bce, dimentica di registrare le diminuzioni, con movimenti impercettibile, come è dimostrato dal tasso euribor a tre mesi, sceso oggi al 4,91% dal 4,92, con un differenziale di ben 1,16 punti rispetto al tasso di riferimento (3,75%), quando nel triennio 2005-2007 è stato in media di uno 0,20 per cento.
Federconsumatori: terapia d’urto per ridare fiato al mercato
BASTA CON LA SOTTOVALUTAZIONE DELLA CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA, SIA A LIVELLO INTERNAZIONALE CHE NAZIONALE, DOVE È ANCORA PIÙ GRAVE. Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti il tempo delle chiacchiere è terminato. È ormai diventata improcrastinabile una manovre che avvii un rilancio della nostra economia, nella quale, la convergenza di tasso di inflazione da un lato e la crisi finanziaria dall’altro, hanno ridotto il potere di acquisto delle famiglie italiane a livelli infimi. A ciò si aggiungono le gravi ripercussioni sull’intero sistema industriale causate della caduta verticale dei consumi, non solo per quanto riguarda l’aspetto quantitativo, ma anche per quanto riguarda quello qualitativo. Bisogna quindi intervenire in maniera decisa e determinata, mettendo in atto una terapia d’urto, sia sul lato dell’offerta che della domanda di mercato, quali prime risposte per un’inversione di tendenza dell’attuale fase recessiva.
Trentino Alto Adige: aiuto provinciale per i mutui. Ecco le decisioni “tecniche” cassa del Trentino raccoglierà le domande dal 1° Dicembre
La Provincia autonoma di Trento ha adottato oggi una delibera che sviluppa e perfeziona, sul piano “tecnico”, la decisione assunta la scorsa settimana di sostenere economicamente chi abbia contratto un mutuo a tasso variabile fra il 1 gennaio 1997 e il 31 dicembre 2007 e si trovi ora in difficoltà a pagare la rata, a causa dell’aumento della stessa. Sottolineiamo innanzitutto che – conformemente a quanto già indicato nel conchiuso di Giunta della scorsa settimana – sarà Cassa del Trentino spa il soggetto a cui i cittadini potranno richiedere le informazioni di cui abbisognano e a cui potranno presentare la loro domanda di contributo. Il richiedente dovrà presentarsi all’apposito sportello, che sarà istituito prossimamente, munito di calcolo dell’Icef, del piano di ammortamento del mutuo e di autocertificazioni attestanti il fatto di non avere ottenuto altri mutui agevolati oltre a quello oggetto della domanda di sostegno e di non avere ottenuto altri contributi in conto capitale. L’ammontare massimo del mutuo non deve superare i 200.000 euro (gli eventuali interessi eccedenti saranno considerati a carico del richiedente). Le domande potranno essere presentate a Cassa del Trentino spa dal 1 dicembre 2008 al 30 giugno 2009. Cassa del Trentino ha sede in via Grazioli 25, a Trento. Può essere contattata telefonicamente al numero 0461-273240 o via email all’indirizzo: [email protected]. Il contributo provinciale – lo ricordiamo – interessa sia chi a suo tempo ha contratto il mutuo prima casa senza ricevere un contributo provinciale sia chi invece lo ha ricevuto. Riportiamo di seguito il contenuto del provvedimento varato dalla Provincia autonoma di Trento nella seduta dello scorso venerdì.
Federconsumatori: crisi mutui dopo il crack Lehman
Se i risparmiatori italiani,già scottati dalla lunga catena degli scandali e dai crack finanziari ed industriali,come Cirio,Parmalat,Bond argentini, Giacomelli,ecc. “non perderanno 1 solo euro”, come ha promesso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, governo e ministero dell’economia farebbero bene ad accantonare in bilancio, almeno 3,6 miliardi di euro per ripianare le perdite dei titoli tossici;che banche ed assicurazioni hanno appioppato a circa 230.000 utenti. Adusbef e Federconsumatori stimano infatti che almeno 170.000 cittadini, abbiano in portafoglio polizze tossiche strutturate con titoli Lehman avariati incorporati, per un controvalore di 1,9 miliardi di euro, mentre altri 60.000 risparmiatori possono avere acquistato bond Lehman ed affini, colpiti dal crack dei sub-prime e derivati, per un valore di 1,7 miliardi di euro.
Federconsumatori: mutui e bollette in rialzo
Mentre continuano ad aumentare le bollette di luce e gas, le rate dei mutui sono alle stelle per effetto dell’Euribor arrivato al 5,24%, il pane e la pasta rincarano del 10%, le polizze rc auto ed i costi dei servizi bancari aumentano del 4,7% e le famiglie ricevono richieste di aumento della Tarsu dai propri Comuni da un + 20 ad un + 30%, e la crisi dei mutui fa crollare le borse, l’Istat fa il miracolo di ridurre il carovita di settembre dello 0,3%, che passa così dal 4,1 al 3,8 per cento (nell’Europa dei 15 scende al 3,6 dal 3,8%).
Questo dato è in netto contrasto con quanto rilevato dal Price Monitor di Repubblica, condotto da Ipr marketing, che rileva una inflazione percepita su un campione rappresentativo di intervistati a due cifre, che comprende anche i mutui (certamente illusoria per la statistica ufficiale!) A differenza dell’Istat, che non include le spese per i mutui nella rilevazione dell’inflazione, l’Ipr considera anche le rate dell’acquisto della casa, che nella percezione dei consumatori a settembre sono aumentate su base annua dell’11,6 per cento, il 4,8 per cento in più rispetto al trimestre precedente (si tratta dell’aumento congiunturale maggiore). Infatti, il 57 per cento degli intervistati ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata negli ultimi 12 mesi, il 2 per cento in più rispetto a luglio. E il 43 per cento ritiene che non migliorerà nei prossimi 12 mesi, mentre il 41 ritiene che peggiorerà. Questi dati non fanno che confermare le denunce che Adusbef e Federconsumatori portano avanti da tempo, segnalando la profonda crisi in cui versa il potere di acquisto delle famiglie italiane.
Antitrust: Catricalà punta il dito contro banche e assicurazioni Ok dai consumatori
Non fa sconti a nessuno il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà. E nella sua relazione annuale punta l’indice contro banche, assicurazioni e imprese che attuano una concorrenza scorretta. “La commissione di massimo scoperto applicata dalle banche è una prassi iniqua e penalizzante per i risparmiatori e per le imprese: deve essere abolita”: questo il primo affondo di Catricalà contro gli istituti di credito. Il presidente dell’Antitrust ha aggiunto che: “l’80% delle banche e assicurazioni quotate presenta problemi di conflitti di ruolo, legati alla presenza nei propri organi di amministrazione di persone che siedono contemporaneamente nei board dei concorrenti”. E ancora: “I cartelli non sono peccati veniali; sono gravi misfatti contro la società. perché corrompono la libera competizione delle forze economiche sul mercato: negli Stati Uniti sono considerati fatti criminosi, puniti con la prigione”.
Un monito, infine, Catricalà l’ha lanciato anche al governo: sulla causa di risarcimento collettiva. “Il rinvio della class action rischia di disattendere le speranze di migliaia di persone che chiedono tutela in tempi brevi. E ancora: “Il semestre che ci separa dall’entrata in vigore può essere utile a individuare le soluzioni tecniche che meglio corrispondono agli obiettivi di celerità dei processi di allargamento dell’intervento al settore pubblico”.
Mutui: Federconsumatori chiede piu garanzie contro i truffatori
Quando ci fu la truffa Enron sui risparmiatori negli Stati Uniti mandarono in galera i responsabili. Noi qui in Italia qualche arresto domiciliare. Con lo scandalo dei derivati in USA
In Liguria aiuti alle famiglie per il mutuo pesante
Un fondo di garanzia per aiutare chi ha difficoltà a pagare le rate del mutuo. Grazie a un accordo della Regione con l’Abi Liguria è possibile rinegoziare il mutuo o chiedere una sospensione per un massimo di diciotto mesi. La Regione dà respiro a chi è soffocato dal mutuo istituendo un fondo di garanzia a sostegno delle famiglie che sono momentaneamente in difficoltà economica e faticano a pagare la rata del mutuo. La Liguria è la prima Regione italiana a offire una misura di sostegno del genere, grazie alla quale sarà possibile, per esempio, sospendere i pagamenti delle rate fino a diciotto mesi: il fondo, attivato dall’Ente con la finanziaria regionale Filse, prevede uno stanziamento di un milione e trecentomila euro, che salgono a tre milioni e novecentomila grazie a un protocollo d’intesa stipulato con Abi Liguria. In base a questo accordo, inoltre, i cittadini che hanno stipulato un mutuo per l’acquisto o il restauro della prima casa tra il 2002 e il 13 dicembre 2007 possono rinegoziare il mutuo e sospendere il pagamento, in caso di difficoltà, per due volte (a patto che la banca che ha concesso il mutuo aderisca all’intesa).
Codacons: mutui aperte 10 istruttorie su portabilità
Mutui. Catricalà ‘, aperte 10 istruttorie su portabilità, il Codacons: danno pari a 5,9 miliardi di euro per i cittadini, Tremonti sospenda l’autorizzazione all’esercizio del credito per le banche scorrette.
Il caro mutui non frena, da un’ indagine trimestrale emergono i dati
Il caro mutui non frena, questi sono i dati del mese di Aprile. I tassi interbancari crescono, l’euribor a tre mesi è salito ancora con quote pari al 4,85%. Questo
Case: -12,6% e tempi acquisto piu’ lunghi in Emilia Romagna
In Emilia romagna il mercato è in affanno, ‘rallentato’ dagli interessi bancari sui mutui e con una domanda di alloggi in calo del 12,6% (nonostante una diminuzione dei prezzi pari al 3%). E ancora, un allungamento dei tempi di acquisto di almeno sei mesi e la fuga dal centro storico. E’ la fotografia del mercato immobiliare in Emilia-Romagna scattata dal primo osservatorio regionale della Federazione agenti immobiliari (Fiaip), presentato a Bologna. Non solo una rassegna dei prezzi di mercato ma anche altri parametri su tipologia, ubicazione e finanziamenti raccolti dal novembre scorso a marzo con il patrocinio dell’Ance.