Ancora sotto pressione il mercato degli affitti

 Secondo il primo rapporto Nomisma 2008, la diminuzione dei rendimenti perdura anche in questo segmento. Mentre la dinamica dei tempi di trattativa che si allungano conferma l’indebolimento della domanda. La forte incertezza circa la misura del rallentamento del mercato immobiliare italiano, dove le opinioni fluttuano fra la valutazione che ci si trovi di fronte a una pausa di riflessione, con conseguenti limitati aggiustamenti, e quella secondo cui ci si troverebbe già in un contesto di recessione deflattiva, si riscontra anche nel mercato locativo.
L’indagine Nomisma sui mercati, cosiddetti intermedi, mostra senza eccezione una riduzione
dei rendimenti medi delle diverse tipologie immobiliari. Ciò riflette andamenti – peraltro già
precedentemente osservati, a fine 2007, anche con riferimento alle città di maggiore dimensione – quasi piatti dei canoni di locazione monetari, andamenti che divengono negativi in termini reali.

Sunia: nessun segnale di diminuzione degli affitti

 Indagine semestrale fatta dal Sunia sulla situazione affitti in Italia.
I prezzi di mercato degli affitti continuano a crescere in maniera considerevole, in modo
particolare nelle grandi aree urbane, che oggi dispongono di un patrimonio di quasi 2 milioni di
abitazioni in affitto, circa il 50% del totale delle abitazioni in affitto in Italia: Roma e Milano sono
le capitali del caro-affitti. Dati del Sunia, dedotti da un’indagine compiuta su un campione di 5.000 offerte di locazione pubblicate su riviste specializzate del settore immobiliare, mettono in evidenza che il problema del caro affitti nel nostro Paese è molto grave, confermando un trend in aumento nonostante la stagnazione del mercato della compravendite. Dal confronto dei dati sui canoni tra il 2008 e il 2007 emerge che l’aumento medio nel nostro paese risulta pari +5,2 %.

Sicet: piano casa del governo effetti devastanti per i più deboli se non modificato

 Alla Camera dei Deputati è iniziata l’analisi della manovra economica sulla quale quasi certamente il Governo chiederà l’approvazione con il voto di fiducia. Il contenuto del provvedimento relativo alle politiche abitative, se non profondamente modificato, produrrà un effetto devastante sulle famiglie che versano in grave difficoltà economica e sono in attesa di poter accedere ad una casa in affitto a basso costo. Non assegna risorse: dopo l’enorme spreco di denaro dovuto all’annullamento dell’ICI, per la realizzazione del piano casa non viene stanziato nemmeno un centesimo di finanziamento, le uniche risorse messe in campo deriveranno dalla dismissione del patrimonio abitativo gestito dagli ex IACP oltre alla speranza di investimenti privati. Demolisce il servizio abitativo pubblico: la decisione di dismettere l’intero patrimonio abitativo pubblico, priva il Paese di un servizio già gravemente insufficiente quale quello della casa pubblica. Tra l’altro in contraddizione con la relazione di illustrazione del disegno di legge presentata dal governo, in cui si denuncia l’enorme gap tra la dotazione di case popolari dell’Italia e quella dei restanti paesi europei.

Locazioni: aiuti dalla regione Liguria

 Dal 4 giugno 2008, ha preso avvio la procedura relativa ai contributi per il sostegno alla locazione previsti dall’art.11 della legge 9 dicembre 1998 n.431 per il 2008 (fondo sociale affitti). Seguendo tutte le indicazioni contenute nella deliberazione della Giunta regionale n. 541 in data 23 maggio 2008, pubblicata sul Bur n.23 parte II del 4 giugno 2008, i Comuni liguri aprono i termini per la presentazione delle domande da parte dei cittadini interessati. Successivamente le Amministrazioni locali, in base alle domande ritenute ammissibili, trasmettono alla Regione la propria richiesta finanziaria. Qui di seguito sono riportate le disposizioni regionali alle quali ciascun comune deve attenersi per la predisposizione del proprio bando e degli atti ad esso collegati (modello di domanda e scheda di monitoraggio).

Roma: caro affitti e sfratti. I Sindacati Inquilini cercano il dialogo con Comune e Regione.

 Le organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Feder Casa cercano urgentemente, insistentemente e testardamente istituzioni e/o amministrazioni pubbliche a ogni livello territoriale, comunale e regionale, disponibili a concertare con le suddette organizzazioni, nel rigoroso rispetto dei ruoli, ogni tipo di strumento e/o intervento atto a migliorare concretamente la insostenibile situazione abitativa presente a Roma e in altre province del Lazio assicurando da subito contestualmente legalità, rispetto delle regole e certezze del diritto. Le organizzazioni sindacali si rendono disponibili a partecipare a tavoli finalizzati alla discussione di tali problematiche.
La richiesta urgente così provocatoriamente formulata è dettata:
– dall’attuale immobilismo delle istituzioni preposte in una situazione in cui il problema abitativo a Roma comincia ad assumere caratteri di drammaticità: oggi sono espulse dal mercato dell’affitto anche le famiglie con redditi medi; affittare un’abitazione nella nostra città costringe le famiglie ad impegnare oltre la metà del proprio reddito: per un bilocale in zona semicentrale vengono richiesti, in media, circa 1.000,00 euro;
– dall’inadeguatezza delle forme di sostegno alle famiglie in locazione a causa della scarsità dei fondi previsti e dai tempi di erogazione non conciliabili con le esigenze delle famiglie stesse;
– dalla recente decisione della Corte Costituzionale che, spostando alle Regioni le competenze in materia di graduazione degli sfratti e Commissioni prefettizie previste dalla Legge 9/2007, ha annullato di fatto le Commissioni di graduazione creando un vuoto normativo che, se non colmato tempestivamente, rischia di riproporre per molte famiglie, l’incubo dell’esecuzione;