Regione Lombardia. Famiglia, pacchetto di interventi: buono da 1300 euro per nuclei bisognosi, sostegno alla maternità e lotta all’ abbandono scolastico

 “Regione Lombardia mette a disposizione della famiglie lombarde un pacchetto di interventi del valore di 27 milioni; un aiuto alle famiglie in difficoltà per affrontare la difficile situazione economica del momento. La famiglia, che è un bene in sé e perciò un bene per tutti, da salvaguardare e proteggere, è infatti il vero soggetto debole della società contemporanea”. Lo ha detto il presidente della regione Roberto Formigoni presentando alla stampa il pacchetto di interventi, in una conferenza stampa al Palazzo Pirelli, cui hanno partecipato i vertici regionali di Cgil, Cisl e Uil (Elena Lattuada, Gigi Petteni e Walter Galbusera) e i segretari dei sindacati pensionati.

Dei 27 milioni messi, a disposizione della famiglia, 17 milioni sono per il “Buono famiglia 2010” per nuclei disagiati; 7 milioni per progetti di sostegno delle responsabilità familiari e di contrasto al disagio adolescenziale e all’ abbandono scolastico e 3 milioni per realizzare progetti di “aiuto alla vita“, destinati a sostenere le madri in difficoltà, durante la gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino.

Buono famiglia
Prosegue anche quest’ anno, con nuove caratteristiche, l’ erogazione del “Buono famiglia“, avviata lo scorso anno. “In particolare, per il corrente anno, le caratteristiche dell’ intervento – ha voluto precisare l’ assessore regionale alla famiglia e solidarietà sociale Giulio Boscagli – sono il frutto di un proficuo confronto tra il mio assessorato e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, regionali e di categoria. L’ esito di questo confronto è stata la stesura di un Accordo, che ho sottoscritto con loro, insieme al presidente Formigoni, che contiene gli obiettivi condivisi tra le parti e presenta alle famiglie lombarde i nuovi requisiti per poter ottenere il contributo”.

Social Housing. Formigoni: un patto regionale per nuove opportunità

 Un patto regionale per la casa che, nel rispetto delle competenze di ciascuno dei soggetti cui sarà proposto (Comuni, Aler, cooperative, imprese e sindacati), metta a sistema strategie condivise per offrire nuove possibilità di alloggi a prezzo calmierato. Lo ha proposto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, chiudendo i lavori del convegno “Housing sociale: innovazioni necessarie e prospettive possibili in Lombardia”, cui ha partecipato anche l’ assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti.

Un’ idea che nasce dalla constatazione che il solo intervento legislativo non è più sufficiente per risolvere il problema casa che, complice il perdurante momento di crisi, sta assumendo dimensioni importanti arrivando a coinvolgere talvolta anche quel ceto medio che, invece, si immaginava potesse esserne al riparo.

“La collaborazione costante tra le istituzioni e tutti i soggetti interessati – ha detto Formigoni – ci consentirà di sperimentare nuove forme di politica per la casa. Per questo auspico si possa arrivare presto a una sorta di patto che metta a sistema alcune strategie condivise”.

Milano. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Nel secondo semestre del 2009, il mercato immobiliare milanese si mostra ancora debole: la domanda di immobili in acquisto, soprattutto se si tratta dei segmenti non residenziali, è depressa, mentre pare più prossima una certa stabilizzazione in corrispondenza del settore abitativo, il primo che probabilmente dovrebbe risollevarsi, toccato, sì, ma in misura meno pesante, dalla difficile congiuntura economica.

Sempre con riferimento a questo comparto, va inoltre sottolineato che il segmento della locazione dimostra una buona reazione alla crisi, manifestando un rafforzamento della richiesta con contratti in fase di stabilizzazione ed offerta che, sebbene ancora abbondante, si sta progressivamente assorbendo.

In termini contrattuali, la flessione delle transazioni è ancora significativa, con una tendenza alla stabilizzazione solo in relazione al comparto abitativo

Cagliari. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Nel 2° semestre dell’ anno il mercato immobiliare cagliaritano è caratterizzato da una generale tendenziale flessione della domanda in tutti i segmenti con conseguente rallentamento dell’ attività transattiva

L’ inacessibilità del mercato della compravendita ha in qualche modo determinato un timido maggior interesse da parte della domanda verso il segmento locativo che, tuttavia, non ha ancora avuto effetti concreti in termini di contratti stipulati.

Alla base della riduzione degli scambi devono essere poste non solo una domanda deficitaria quanto la rigidità con cui l’ offerta, stabile nel comparto della compravendita e con lievi segnali di vivacità nella locazione, si adegua alle mutate condizioni di mercato.

Prezzi e canoni, infatti, registrano, in tutti i segmenti di mercato, flessioni anche se le variazioni negative risultano tra le più contenute di tutto il campione di città monitorato.

Dimensioni del disagio abitativo e strategie di intervento. Il caso di Bologna. Uno studio Nomisma

 Cresce significativamente il disagio abitativo nelle grandi città italiane del Centro e del Nord e arriva a coinvolgere almeno una famiglia in locazione su due e quasi una famiglia su quattro tra quelle impegnate nel pagamento di un mutuo. Tra le cause del fenomeno c’ è il forte accentuarsi negli ultimi vent’ anni della dinamica dei valori immobiliari (+164% i prezzi e +105% i canoni) su quella dei redditi (+18%).

Gli effetti della crisi sull’ occupazione e sul reddito non consentono di ipotizzare una riduzione significativa del divario creatosi, nonostante la recessione che caratterizza da oltre un anno il settore immobiliare. Sebbene la dimensione del fenomeno imponga l’ adozione di urgenti misure di contenimento del disagio, risultano ancora inadeguate le politiche volte a garantire risposte immediate all’ emergenza abitativa e la diminuzione graduale dei trasferimenti riduce ulteriormente lo spazio di manovra agli Enti locali.

A Bologna si calcola che il 75% delle famiglie in affitto sostenga un canone di locazione superiore al 30% del proprio reddito disponibile (soglia di sostenibilità fissata da Banca d’ Italia oltre la quale gli Istituti di credito non sono disposti ad erogare prestiti). Si stima inoltre che siano oltre il 50% le famiglie bolognesi per le quali l’ incidenza dei canoni di mercato sul reddito risulterebbe superiore alla soglia del 30%.

Abruzzo: ulteriore proroga per gli edifici B e C e consorzio obbligatorio per gli aggregati edilizi

 È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2009 l’ ordinanza n. 3820 del 12 novembre 2009 che introduce, in particolare, all’ art. 7, comma 1, un’ ulteriore proroga di 30 giorni, decorrenti dal 18 novembre, per potere presentare le domande di contributo per la riparazione o ricostruzione degli edifici classificati B e C.
 
Di particolare rilevanza i contenuti nei successivi commi del citato articolo che in caso di edifici inclusi in aggregati edilizi (in muratura senza soluzione di continuità) prevedono interventi unitari di rafforzamento o miglioramento sismico indipendentemente dalla diversa classificazione di agibilità attribuita alle singole parti.
 
Per eseguire i relativi lavori i proprietari delle singole unità immobiliari dovranno costituirsi in consorzio obbligatorio in tempo utile per presentare la domanda di contributo per la ricostruzione o riparazione delle parti comuni.
 
La costituzione del consorzio è valida con la partecipazione dei proprietari che rappresentino almeno il 51% delle superfici utili complessive dell’ aggregato, ricomprendendo anche le superfici ad uso non abitativo. Il consorzio, per l’ esecuzione degli interventi, si sostituisce ai proprietari che non hanno aderito e delibera con la maggioranza prevista per la riparazione delle parti comuni.

Mercato immobiliare: Roma e Milano città europee dell’ investimento sicuro. Uno studio di idealista.it

 Secondo l’ ultimo studio di idealista.it la redditività dell’ investimento immobiliare a Roma e Milano è tra le migliori d’ Europa. Al di fuori del vecchio continente, Mosca ai livelli di Londra. Tokyo è la vera opportunità

Milano e Roma sono tra le città europee dove investire nel mattone è più conveniente. Le due principali città italiane si collocano nella top 5 delle città più profittevoli d’ Europa sotto il profilo immobiliare, dopo Bruxelles, Amsterdam e Berlino.

Lo rileva l’ Ufficio Studi di idealista.it che ha stimato la redditività dell’ investimento immobiliare attraverso il calcolo del price earning ratio (p / e ratio), uno degli indici più utilizzati in finanza per valutare l’ ottimizzazione di un investimento con criteri oggettivi e misurabili.

Calato nel contesto immobiliare, questo semplice calcolo aiuta a valutare se il prezzo di un’ abitazione è quello giusto. idealista ha messo in relazione il prezzo medio di un immobile a Milano e a Roma (dato idealista.it del III trim. 2009) con il canone medio annuo che occorre pagare per affittarlo.

Risulta che acquistare un immobile da mettere a reddito sotto la Madonnina o nella Capitale ripagherebbe l’ investimento nel giro, rispettivamente, di 22 anni e 24 anni. Un risultato che comparato con i dati globalpropertyguide.com sulle città più care d’ Europa colloca Milano e Roma al top delle città più profittevoli relativamente al settore immobiliare.

Libero l’ aggiornamento del canone per locazioni non abitative di durata superiore a 6 anni

 L’ articolo 41, comma 16 duodecies, contenuto nella Legge di conversione n. 14 del 27 / 2 / 2009 del DL 207 / 2008 (Milleproroghe) ha modificato in parte la disciplina prevista dall’ art.32 della Legge 392 / 1978 per quanto riguarda l’ aggiornamento del canone di locazione degli immobili adibiti ad uso non abitativo. Tale modifica, la seconda in ordine di tempo che interviene sull’ articolo 32 della Legge 392 / 1978 (la prima risale al DL 12 / 1985) si presta a dubbi interpretativi da chiarire. In sintesi le novità della nuova disciplina.

Locazioni non abitative di durata superiore a 6 anni: libero l’ aggiornamento del canone

 L’ articolo 41, comma 16 duodecies, contenuto nella Legge di conversione n. 14 del 27 / 2 / 2009 del DL 207 / 2008 (cd. Milleproroghe) ha, in parte, modificato la disciplina prevista dall’ art.32 della Legge 392/1978 per quanto riguarda l’ aggiornamento del canone di locazione degli immobili adibiti ad uso non abitativo. Tale modifica, la seconda in ordine di tempo che interviene sull’ articolo 32 della Legge 392 / 1978 (la prima risale al DL 12 / 1985) si presta per alcuni punti a dubbi interpretativi sui quali occorrerà fare chiarezza. In sintesi le novità della nuova disciplina.

Sunia: nessun segnale di diminuzione degli affitti

 Indagine semestrale fatta dal Sunia sulla situazione affitti in Italia.
I prezzi di mercato degli affitti continuano a crescere in maniera considerevole, in modo
particolare nelle grandi aree urbane, che oggi dispongono di un patrimonio di quasi 2 milioni di
abitazioni in affitto, circa il 50% del totale delle abitazioni in affitto in Italia: Roma e Milano sono
le capitali del caro-affitti. Dati del Sunia, dedotti da un’indagine compiuta su un campione di 5.000 offerte di locazione pubblicate su riviste specializzate del settore immobiliare, mettono in evidenza che il problema del caro affitti nel nostro Paese è molto grave, confermando un trend in aumento nonostante la stagnazione del mercato della compravendite. Dal confronto dei dati sui canoni tra il 2008 e il 2007 emerge che l’aumento medio nel nostro paese risulta pari +5,2 %.

Grosseto: acquisto a costo agevolato dopo 5 anni

 Ventidue appartamenti in affitto, con la previsione di acquisto a costo agevolato dopo cinque anni, disponibili al Casalone. Gli alloggi sono stati realizzati dal consorzio cooperative Acli di Arezzo e sono situati ai numeri civici 13 e 15 di via Eduardo de Filippo. I beneficiari saranno scelti sulla base di un bando pubblicato dal Comune: possono partecipare le famiglie residenti a Grosseto o che hanno almeno un componente che lavora nel territorio comunale. Le domande devono essere consegnate entro il 25 luglio. Il bando e i moduli per partecipare sono reperibili sul sito internet del Comune (www.comune.grosseto.it) oltre che all’Ufficio Patrimonio in piazza della Palma (al quarto piano). La documentazione da presentare è stata quanto più possibile ridotta e semplificata, con poche autocertificazioni e allegati. Per fare domanda è indispensabile aver dichiarato nel 2007 un reddito – calcolato con gli abbattimenti previsti dalla legge 457/78 – compreso fra 18.356 e 40.051,24 euro. Una limitazione resa necessaria dal fatto che gli alloggi, pur rientrando nell’edilizia libera, sono comunque stati costruiti dalle Acli nell’ambito di un programma concordato con Comune e Ministero dei Lavori Pubblici. I criteri per l’accesso e per l’assegnazione, quindi, si rifanno alle norme nazionali, regionali e comunali che disciplinano l’edilizia residenziale pubblica.

Lombardia: dal 15 luglio fondo sostegno affitti

 Da martedì 15 luglio a venerdì 31 ottobre, presso gli appositi “Sportelli affitti”, sarà possibile richiedere il contributo che la Giunta regionale destina alle famiglie che faticano a pagare il proprio canone di locazione. A disposizione ci sono circa 52 milioni di euro (14,5 dei quali di diretta provenienza regionale) che saranno erogati agli affittuari a seconda della loro reale situazione economica calcolata con il metodo Isee/fsa. Il provvedimento è contenuto in una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. “Anche quest’anno – commenta l’assessore – Regione Lombardia compie uno sforzo notevole attivando consistenti risorse per sostenere quei cittadini che, pur avendo i requisiti economici per poter accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, sono costretti ad affrontare i costi imposti dal libero mercato”.