News. Affitti concordati: torna la cedolare secca

 La commissione Finanze della Camera dei deputati ha adottato un testo base per la discussione di un argomento sul quale sono state presentate varie proposte di legge da parte di parlamentari di diversa tendenza politica. Al Governo è stata chiesta una relazione tecnica sulla proposta per stimare gli effetti economici dell’ adozione della cedolare secca.

Come testo base è stato scelto quello presentato dalla deputata del Pd, Paola De Micheli, per il suo contenuto “minimale”. La proposta infatti prevede la cedolare secca con aliquota al 20% solo per i contratti di affitto concordati e una detrazione del 19% per gli inquilini. L’ idea di fondo è quella di una sperimentazione, per vedere se effettivamente la “cedolare” può portare alla riduzione del nero negli affitti.

La proposta prevede che sia applicata un’ aliquota unica del 20% sui canoni di locazione relativi a unità immobiliari adibite ad abitazione principale dagli affittuari. Inoltre gli stessi canoni, secondo la proposta, non concorrono alla determinazione del reddito complessivo anche ai fini dell’ applicazione delle addizionali all’ imposta sul reddito delle persone fisiche. Per gli inquilini si prevede l’ eliminazione del tetto di detraibilità, consentendo la detrazione dall’ imposta lorda del 19% dell’ intero ammontare del canone di locazione.

Sardegna: dieci milioni di euro per abbattere i canoni di locazione

 Sono 6.300 le famiglie sarde disagiate (il 73% delle richiedenti) che quest’anno beneficeranno del contributo. La Regione ha previsto un finanziamento di sei milioni di euro (è il massimo sforzo economico mai compiuto in questo tipo di intervento) e ha ottenuto una buona premialità dallo Stato. Duecentocinquanta i Comuni che riceveranno e distribuiranno i fondi. Due le fasce di reddito per l’accesso ai benefìci. Oltre dieci milioni di euro per 6.300 famiglie sarde disagiate, per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. La Giunta regionale anche quest’anno cofinanzia il Fondo nazionale, con un intervento pari a sei milioni di euro che va a sommarsi ai tre milioni 973mila 407 euro garantiti dallo Stato. Quest’ultimo, secondo quanto previsto dalla legge 431 del 9 dicembre 1998, ha riconosciuto alla Regione una premialità di 834mila 292 euro per l’intervento della stessa amministrazione regionale. Pertanto, la consistenza del Fondo per il 2008 ammonta complessivamente a dieci milioni 807mila 699 euro, che andranno ripartiti tra i 250 Comuni che hanno redatto le graduatorie e riusciranno a soddisfare il 73% delle richieste pervenute agli Enti locali. Quello previsto nella delibera di ieri è il massimo sforzo economico mai compiuto dalla Regione in questo tipo di intervento a forte valenza sociale. Due le fasce di reddito per l’accesso ai benefìci. Nella fascia A rientra il reddito familiare pari a due pensioni minime dell’Inps (complessivi 11.521,12 euro all’anno): in questo caso il canone deve incidere in misura superiore al 14% del reddito imponibile. Nella fascia B, invece, il limite di reddito è pari a 13.643 euro (il canone non deve superare il 24% del reddito imponibile, ma sono previsti ulteriori sgravi a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare). Per ciascun figlio a carico, inoltre, è previsto un abbattimento del reddito di 516,46 euro.

Tassazione dei canoni di locazione non percepiti

 La tassazione, ai fini Irpef, dei canoni di locazione dal locatore non percepiti è una questione che anima da tempo la giurisprudenza. La materia trova la sua disciplina giuridica nell’art. 26 del Tuir (d.p.r. n. 917 del 22.12.’86) nonché nelle diverse disposizioni contenute nel medesimo Testo unico che individuano il reddito dei fabbricati da assumere come base imponibile dell’Irpef (art. 36, c. 1 e art. 37, cc. 1 e 4-bis). Dette norme sono state oggetto di un’attenta analisi da parte della Corte Costituzionale che, chiamata a pronunciarsi sulla loro legittimità alla luce degli artt. 3, 24 e 53 della Costituzione, ha offerto una puntuale interpretazione delle stesse nella parte in cui assumono quale base imponibile, ai fini della tassazione Irpef del reddito fondiario di un immobile locato, l’importo del canone locativo convenuto in contratto, anziché il reddito medio ordinario desunto dalla rendita catastale, anche quando, a causa della morosità del conduttore, tale canone non sia stato effettivamente percepito. I giudici delle leggi hanno rilevato, così, che tale impianto è coerente con “il principio di uguaglianza e con il correlativo parametro di ragionevolezza” se si valuta il ristretto ambito applicativo della disciplina e “se si considera la naturale forza espansiva del precetto generale che utilizza il reddito medio catastale”. Conseguenza di ciò è che il riferimento operato dalle predette norme al canone di locazione (anziché alla rendita catastale), come base imponibile Irpef, “potrà operare nel tempo – ha testualmente detto la Consulta – solo fin quando risulterà in vita un contratto di locazione e quindi sarà dovuto un canone in senso tecnico”.

Milano. Nascono l’Osservatorio Casa e l’Agenzia per l’Affitto

L’assessore Verga: “L’obiettivo prioritario è la ricerca di soluzioni alloggiative idonee e sostenibili, per una fascia sempre più ampia di famiglie milanesi, soprattutto giovani”

“Nascerà a Milano un Osservatorio casa come strumento per monitorare e analizzare le caratteristiche della domanda e dell’offerta di edilizia pubblica in locazione in Città”, lo ha annunciato l’assessore alla Casa Gianni Verga.

Con l’Osservatorio casa l’Amministrazione comunale promuove un insieme differenziato di azioni che, oltre al potenziamento dell’offerta e alla riqualificazione del patrimonio pubblico esistente, prevede misure di monitoraggio e moderazione del mercato in locazione. Azioni volte a favorire l’accesso delle fasce deboli alla locazione privata.

Tecnocasa: gli inquilini ricercano immobili di qualità

 L’Ufficio Studi Tecnocasa ha svolto una ricerca che evidenzia un aumento dei canoni di locazione degli immobili dello 0.9% per i bilocali e dello 0.7% per i trilocali; nelle grandi città la variazione dei canoni di locazione per i bilocali è stata dello 0.2%, stabili i trilocali. In particolare Palermo ha messo a segno una crescita dei canoni dei bilocali del 3.8% e dei trilocali del 2.2%. Valori negativi, invece, si sono riscontrati a Bologna (-3.3% e -2.9%), Roma (-0.1% e -0.1%), Genova (-1.5% e -2.6%), Milano (-0.8% e -1.1%) e Napoli (-0.6% e +0.9%).

Case popolari, l’inquilino non paga l’Ici

 Risoluzione n. 5/Dpf del 18 ottobre 2007.

Stesso discorso per l’assegnatario, a seguito di separazione o divorzio, della casa coniugale.

Gli assegnatari di casa popolare o di immobile pervenuto nella disponibilità del contribuente per effetto di un provvedimento giudiziale di separazione o di divorzio sono esentati dal pagamento dell’Ici. Lo ha chiarito il dipartimento per le Politiche fiscali con la risoluzione n. 5/Dpf del 18 ottobre. L’ufficio Federalismo fiscale ha dissipato i dubbi sulla soggettività passiva ai fini del tributo comunale di coloro che risultano assegnatari di un immobile concesso in locazione con patto di futura vendita e riscatto ovvero assegnatari della casa coniugale a seguito di provvedimento giudiziale emanato nel corso di una causa di separazione o di divorzio.

Lombardia: La Commissione Territorio approva la revisione dei canoni di affitto ERP

 La riforma riguarderà 170mila alloggi ERP presenti nella regione.

Approvate a maggioranza dalla Commissione Territorio del Consiglio Regionale della Lombardia, le norme sulla revisione dei canoni d’affitto dell’edilizia residenziale pubblica. Il progetto di legge prevede modifiche nel sistema di calcolo del canone oltre a norme sulla vendita del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Per circa 20mila famiglie il canone applicato sara’ quello minimo, ossia inferiore a 20 euro. In ogni caso il canone massimo sara’ di circa 450 euro.