News. L’ ostello sostenibile. Economico ed ecologico: il binomio vincente di Hostelsclub.com

 Una “guida” speciale per viaggiatori attenti all’ ambiente e al portafoglio: ecco la selezione di www.hostelsclub.com! Una serie di ostelli europei “sostenibili” dove scegliere le prossime vacanze ecofriendly, nel rispetto del pianeta e dei protocolli di salvaguardia ambientale. Queste strutture hanno deciso di abbinare al divertimento e ai prezzi bassi una forte attenzione alla natura.

In Italia, a Milano, lo storico ostello Piero Rotta ha deciso di abbinare i lavori di restauro con lo sviluppo di strategie e tecniche per convertire la struttura in un ostello ad impatto zero. I lavori di adeguamento sono stati realizzati con la consulenza del Politecnico di Milano e gli interventi riguardano risparmio energetico, bioedilizia, sostenibilità ambientale e materiali innovativi (vengono utilizzati sia sistemi di pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica e acqua calda, sia fonti energetiche geotermiche per la refrigerazione in estate). Un esempio da seguire per un ostello che mira ad ottenere la green key, il marchio internazionale di certificazione per lo sviluppo sostenibile del turismo, rilasciato dalla FEE (Foundation for Environmental Education, ovvero Fondazione per l’educazione Ambientale). Stanze private da 52 euro a coppia, e camerate da 16 euro a persona.

A Barcellona, l’ Urbany Hostel è nuovo di zecca, e propone camere da 50 euro e camerate da 12 euro. La sostenibilità ecologica è il suo fiore all’ occhiello: facciata in grado di assorbire il livello di rumore; sistema di raccolta dell’ acqua piovana; riciclo e riutilizzo del 50% delle acque; impiego di impianti ad elevata efficienza energetica e lampade a basso consumo; costruzione con i materiali maggiormente ecocompatibili; illuminazione interamente ricavata da energia prodotta da pannelli solari…e madre natura ringrazia!

Trentino Alto Adige. Il mercato immobiliare turistico nel 1° semestre 2009

 Stabili, nella prima parte del 2009, le quotazioni degli immobili a Madonna di Campiglio dove la domanda è sempre molto vivace, soprattutto sul segmento degli immobili di prestigio, dal valore superiore al milione di euro. Ad acquistarli sono prevalentemente imprenditori italiani (lombardi, emiliani, marchigiani) alla ricerca di appartamenti in piccoli contesti condominiali, ville ristrutturate o appartamenti in villa. Sono anche ricercati monolocali e bilocali ad uso investimento. La famiglia predilige il trilocale. Vanno soprattutto le tipologie posizionate nel centro della località o nei pressi del centro, possibilmente vicino agli impianti.

Un’ altra località apprezzata è quella di Passo Campo Carlo Magno, adiacente alle piste da sci e ben servito. L’ offerta abitativa è bassa e si conta la presenza di piccoli condomini, alberghi ed alcune ville. La maggioranza delle abitazioni risale agli anni ’60 – ’70, una soluzione ristrutturata costa da 5500 a 7000 euro al mq se c’ è l’ esposizione verso le Dolomiti del Brenta da poco dichiarate dall’ UNESCO patrimonio dell’ Umanità.

Nel centro di Campiglio le quotazioni delle tipologie usate oscillano da 12000 a 12500 euro al mq se sono in discreto stato di conservazione altrimenti si possono toccare valori di 18 – 20 mila euro al mq per le nuove costruzioni la cui offerta sul mercato è bassissima. Nel 2010 dovrebbe essere ultimato il collegamento delle piste tra Madonna di Campiglio e Pinzolo con la conseguente rivalutazione delle abitazioni situate a ridosso della stazione intermedia nella zona sud del paese.

Piano Casa nel Molise: premiata l’ efficienza energetica

 Il Consiglio regionale del Molise ha dato il via libera al disegno di legge recante “Intervento regionale straordinario volto a rilanciare il settore edilizio, a promuovere le tecniche di bioedilizia e l’ utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili, nonché a sostenere l’ edilizia sociale da destinare alle categorie svantaggiate e l’ edilizia scolastica”.

Sono così 17 le Regioni che hanno definitivamente approvato la propria legge, insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano.

Regione Lazio: parte il progetto “Energia dai tetti”

 Il Programma “Energia dai tetti” prevede per la prima volta in Italia un intervento integrato di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle coperture di edifici delle Ater del Lazio ed installazione e gestione di pannelli fotovoltaici.

Interessata alla bioedilizia nel Piano Casa, la Regione Lazio ha pensato di sfruttare questa occasione per dimostrare che le politiche per la tutela dell’ ambiente e la riduzione delle emissioni si coniugano perfettamente con gli investimenti e provvedimenti pubblici mirati a valorizzare il patrimonio edilizio e a favorire la ripresa economica.

L’ assessore alle Politiche della Casa Mario Di Carlo dichiara: “Grazie progetto Energia dai tetti realizzeremo un intervento di manutenzione straordinaria, che coinvolgerà oltre 350 edifici, per una superficie di 64.000 mq, per i quali abbiamo attivato risorse per oltre 22 milioni di euro, 15 dei quali stanziati dall’ assessorato alla Casa e 7 dall’ assessorato all’ Ambiente. Grazie all’ ottimo lavoro svolto dal tavolo tecnico che ha messo a punto il programma è stata poi introdotta una procedura nuova, conveniente per tutti i soggetti interessati, sia in termini ecologici che economici.

News edilizia. Piano Casa, possibili ampliamenti del 22%

 Le novità riguardano monolocali e bilocali con la costruzione di due o tre camere. E questo fa sorgere qualche dubbio: monolocali e bilocali sono appartamenti costituiti da uno o due soli vani e dai servizi igienici e normalmente si trovano all’ interno di condomini, categoria esclusa da molte leggi regionali per l’ aumento delle cubature.

Una prima difficoltà, alla quale si aggiungono difficoltà strutturali di spazio, determinate da confini di proprietà ben delineati, in quanto per aggiungere nuove stanze a un monolocale o bilocale si dovrebbe prevedere la possibilità di intervenire sui condomini.

Finora, l’ unico riferimento normativo certo viene dalle leggi regionali, che hanno esteso o limitato i contenuti dell’ accordo Stato – Regioni del 31 marzo scorso, al quale avrebbe dovuto far seguito un DL governativo di semplificazione, rimasto inevaso, con conseguenti lamentele sulle disparità territoriali da parte delle associazioni di settore, che incoraggiano una norma unitaria in grado di dare risalto alla sostituzione edilizia.

Incentivi dalle regioni a chi rispetta gli standard del Protocollo Itaca. Premi alla casa ecocompatibile

 Nonostante le varie definizioni legislative utilizzate in passato – bioarchitettura, bioedilizia, edilizia bioclimatica – le norme regionali si stanno allineando a uno standard unitario, al quale sempre più spesso è legata l’ erogazione di bonus e incentivi vari. In sintesi, uno standard comune per valutare (e premiare) gli interventi di edilizia sostenibile.

L’ edilizia sostenibile è un passo in avanti rispetto alla riduzione dei bisogni energetici degli edifici, perché non guarda solo al taglio dei consumi di metano, gasolio ed elettricità – e alla conseguente riduzione dell’ anidride carbonica nell’ aria – ma anche a tutti i tipi di impatto nell’ ambiente di un edificio.

Ma se è più semplice constatare un risparmio energetico, controllando quanti litri di gasolio, metri cubi di metano o kw di elettricità si sono utilizzati, pur tenendo conto delle varianti climatiche di anno in anno, più complicato è trasformare in numeri un minore impatto ambientale.

Ad esempio, il calo di sostanze inquinanti nelle stanze di casa dato dall’ uso di materiali edili naturali, la riduzione delle emissioni sonore, il recupero delle acque da pioggia sono difficili da quantificare.

Eppure, se si vuole sostenere l’ edilizia di alto livello ecologico con incentivi pubblici, diventa indispensabile distinguere, con criteri non ambigui, se tra due abitazioni una abbia una qualità ambientale maggiore dell’ altra.

La soluzione: gli standard del Protocollo Itaca
A vararlo è stato la Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, il 16 gennaio 2004. Itaca è un ente tecnico della Conferenza stessa che, rifacendosi a esperienze estere, ha redatto un metodo di valutazione delle prestazioni energetico – ambientali degli edifici a punteggio, che sta divenendo il punto di riferimento di tutta la normativa regionale sull’ edilizia sostenibile e viene costantemente aggiornato (l’ ultima edizione è stata approvata due mesi fa).

Il cohousing, un nuovo concetto dell’ abitare

 È uno stile di abitazione collaborativo per superare l’ emarginazione dell’ individuo nel quartiere, in cui nessun conosce bene il suo vicino e dove non si trova nessun senso di socialità.
Il cohousing è un concetto di abitare nuovo nel nostro Paese, ma già ampiamente diffuso negli Stati Uniti e nel centro – nord Europa (Olanda, Regno Unito e soprattutto in Danimarca, dove nasce intorno agli anni ’60).

Il cohousing consiste in una scelta preventiva e comune, da parte dei potenziali acquirenti, delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche ideali di una casa, con particolare attenzione allo stile di abitazione collettiva mediante lo sfruttamento di ampie zone condominiali da gestire in modo da soddisfare le esigenze di tutta la comunità. In tali spazi comuni si possono coltivare hobby e sport, ci si relaziona con gli altri vicini di casa, viene solitamente gestito uno spazio gioco per i bambini, ci si rilassa mediante un bagno in piscina, senza trascurare alcuni temi importanti quali la bioedilizia e l’ architettura sostenibile.

Per aderire a tale progetto il primo step è l’ iscrizione a pagamento ad un’ associazione o società di consulenza, che ha il duplice compito di reperire opportunità immobiliari valide sul mercato (ad esempio le riconversioni di ex stabilimenti industriali mediante la creazione di loft abitativi) e di proporre tali operazioni ai clienti e / o associati (gli esperti di tale realtà ci informano essere migliaia i nominativi dei potenziali acquirenti disponibili a valutare una soluzione cohousing). C’ è un tempo tecnico per aderire o meno alla proposta. In caso affermativo (impegnandosi nero su bianco ad acquistare l’ edificato), si potrà poi intervenire fattivamente sul progetto richiedendo che gli spazi comuni vengano adibiti in un modo piuttosto che in altro.

Compito essenziale del promotore dell’ iniziativa è poi quello di fare socializzare maggiormente i futuri condomini, di incentivare una politica basata sull’ utilizzo comunitario degli spazi per ottimizzare i costi di gestione di ciascuna abitazione. Spesso i cohousers dispongono di un mezzo di trasporto comune che costa sensibilmente meno di una seconda macchina per famiglia. Non è raro poi che la comunità gestisca la spesa in maniera collettiva e preveda pasti per tutti i residenti, e che una parte degli spazi condivisi venga utilizzato come palestra, asilo condominiale o lavanderia collettiva.

Bioedilizia. Da Anab e Icea una nuova certificazione

 Sono ormai noti a tutti i danni causati alla nostra salute dalle polveri sottili contenute nei gas di scarico delle automobili, ma poco si parla delle polveri sottili domestiche e delle altre sostanze inquinanti, emesse da intonaci, pavimenti, parquet e altri materiali edili. Il contenimento delle polveri sottili da interno e delle altre sostanze inquinanti presenti in casa è uno dei molteplici problemi su cui si concentra l’ edilizia bioecologica, quella cioè che si prefigge l’ utilizzo di materiali rispettosi dell’ uomo e dell’ ambiente. L’ edilizia bioecologica fissa limiti e rigorosi criteri di misurazione delle emissioni di Cov da parte dei materiali, al fine di ridurre entro margini di sicurezza la presenza delle sostanze nocive nell’ ambiente domestico.

Lucca: edilizia in panne

 Si ferma anche l’ edilizia nella Provincia di Lucca. In sei mesi, dal primo semestre alla fine del 2008, le imprese edili perdono per strada quasi il 14% di fatturato (-13,6) contro l’ 8,5 regionale. È il secondo dato peggiore in Toscana (peggio ha fatto solo Prato con il 16,5%). Se solo sei mesi fa il comparto delle costruzioni (assieme alla cantieristica nautica che perde il 5,2%) era l’ unico a tenere alto l’ umore dell’ artigianato (aveva chiuso il primo semestre del 2008 con un +1%), sei mesi dopo il quadro è completamente stravolto.

Eventi. Fuori Salone 2009 “Interni Design Energies”. Tabu presenta “Endless Bricks: il legno diventa mattone”

 Interni Design Energies
21 – 30 aprile 2009
Loggiato dell’ Università degli Studi
Milano

L’ evento si configura come un confronto tra architetti e progettisti sull’ uso dell’ energia, con particolare attenzione agli aspetti legati alla casa, alla città e al paesaggio: sono installazioni che come Endless Bricks di Tabu si ispirano ai valori dell’ estetica sostenibile, dell’ Eco – emotional design e del risparmio energetico.

Edilizia. Aumento delle cubature: via libera della Regione Veneto

 La Giunta regionale del Veneto ha approvato il disegno di legge dal titolo “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere le tecniche di bioedilizia e l’ utilizzo di fonti di energia alternativa e rinnovabile”. Il testo del disegno di legge consente, in particolare, l’ ampliamento del 20% della volumetria (se ad uso residenziale) e della superficie coperta (se ad uso diverso) degli immobili ultimati entro il 31 dicembre 2008.