Sembra aver evidenziato ulteriori contrazioni della domanda per acquisto, in particolare per quanto concerne i comparti direzionali e commerciali, a fronte di un’ offerta in generale più consistente rispetto ai livelli di inizio anno, con la conseguente flessione dei contratti di compravendita stipulati.
Non molto dissimile, rispetto a quello descritto, il mercato della locazione, lievemente più improntato alla stazionarietà rispetto a quello della compravendita ma, comunque, non certo entusiasmante, soprattutto per quanto riguarda gli uffici del capoluogo pugliese, comparto, questo, che sembra soffrire maggiormente l’ attuale congiuntura economica negativa.
Questo scenario tracciato dagli operatori del settore, come logica conseguenza, ha prodotto un generale seppur lieve ridimensionamento di prezzi (si tratta di qualche decimo di punto su base semestrale con un profilo analogo a quanto osservato nel I semestre dell’ anno) e canoni (i cali sono più pronunciati rispetto ai prezzi, con l’ eccezione dei negozi che rimangono stazionari).