Osservatorio Fiaip sul mercato immobiliare bergamasco

 Torna a soffiare un vento positivo per il mercato immobiliare bergamasco, con segnali di ripresa della domanda nei primi mesi del 2009 rispetto all’ anno scorso. È quanto sostiene il Comitato scientifico dell’ Osservatorio provinciale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), giunto alla sua quindicesima edizione, composto da Roberto Boffelli, Giuliano Olivati, Salvatore Ranucci, Roberto Tassetti.

“Nel 2008 rispetto all’ anno precedente si era registrato un calo delle compravendite – dice Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo e direttore responsabile –: meno 17 per cento in città e meno 20 per cento in provincia, con prezzi in calo mediamente del sette per cento. Ora c’ è una ripresa della domanda, in un mercato sempre più a macchia di leopardo, con le blue chips e le zone di massimo pregio (centrali o pedecollinari) che tengono bene il valore, mentre le estreme periferie urbanisticamente meno qualificate, con un parco immobiliare vetusto, subiscono cali più pronunciati”.

La fase è di incertezza, di crisi per tutta l’ economia. Ma è proprio l’ incertezza generale, secondo il Comitato scientifico, a ridare un certo impulso agli investimenti nel mattone, che può tornare ad essere un elemento di stabilità. E su questo punto la Fiaip lancia il suo appello, traccia le sue linee guida. “Premesso che ogni trattativa fa storia a sé, come linea di tendenza generale abbiamo rilevato che con un riduzione dei prezzi non drammatica, tra il 5 e il 10 per cento, si può dare un’ ulteriore scossa – dicono gli esperti dell’ Osservatorio Fiaip – e fare in modo che il proprietario si ritrovi di fronte, di nuovo, il cliente disposto ad acquistare. Dobbiamo infatti considerare che dal 1998 fino al 2007 i prezzi sono saliti, raddoppiati e forse addirittura oltre, con picchi fino al 120 – 130%. Quindi uno sconto nella fase attuale non sarebbe certamente una perdita rispetto a pochi anni fa, ma semplicemente un incentivo”.

“Anche perché in questa fase la richiesta non è altissima, ma certamente motivata e determinata – aggiunge Roberto Tassetti, del Comitato scientifico -. Quindi dove il proprietario si mostra disponibile ad uno sconto allora è più semplice che si arrivi alla compravendita”.

Oltre ad un appello ai propri associati, però, la Fiaip rilancia anche sul tema dei mutui: “Restiamo mutuo – dipendenti – spiega Salvatore Ranucci, del Comitato Scientifico -. L’ erogazione dei mutui non può essere continuamente ostacolata e intralciata. Non si può pensare che, a causa della crisi, si vada verso la fine del credito. C’ è un eccesso, a nostro avviso, nelle richieste di garanzie ai clienti delle banche, mentre fino a due anni fa si concedevano finanziamenti al 100%. Il segmento più colpito dalla stretta creditizia è quello degli extracomunitari, che hanno contribuito al boom degli anni 2002 – 2007, mentre oggi faticano a ottenere mutui”. “In generale – conclude il Comitato scientifico – il mercato può ripartire veramente solo se le banche tornano a dare credito”.

Per i campus de L’ Aquila i terreni dallo Stato

 Lo Stato donerà all’ Università dell’ Aquila i terreni dove sorgeranno le case antisismiche che, dopo aver ospitato gli sfollati, formeranno il nuovo Campus per gli studenti. Oltre alla cessione gratuita dei terreni del Demanio, sarebbero in cantiere alcuni progetti di ricerca importanti, forse cofinanziati da società pubbliche, tra i quali anche la realizzazione di un centro di ricerca dell’ Eni. Inoltre Silvio Berlusconi è stato autorizzato dal Consiglio dei ministri ad apportare un paio di ritocchi al decreto Abruzzo. Primo tra tutti il chiarimento sul contributo per la ricostruzione delle case distrutte dal sisma, che sarà a fondo perduto e potrà superare i 150 mila euro.

Quel plafond, a disposizione dei privati attraverso le banche e attivabile con la presentazione delle fatture, continuerà a rappresentare lo strumento automatico. Ma a questo dovrebbero aggiungersi per le ricostruzioni più onerose, come quelle degli edifici storici, anche i contributi della Cassa Depositi e Prestiti, quantificati per adesso in un miliardo. Risorse già stanziate e che ora saranno rese immediatamente disponibili.

Da tempo i sindaci della zona sollecitavano il governo alla piena copertura dei costi della ricostruzione. Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, in visita nel capoluogo, augurandosi che la magistratura accerti eventuali responsabilità sui crolli, ha chiesto «risorse congrue» e che le istituzioni onorino fino in fondo l’ impegno preso, mentre il presidente del Senato, Renato Schifani, dal Friuli, ha auspicato che il Parlamento possa contribuire a migliorare il decreto.

Una casa a prova di sisma. Tutte le regole da seguire: in caso di crollo l’ assicurazione non paga mai

 Di fronte al terremoto sono molti oggi a chiedersi se la propria casa sia a prova di sisma oppure sia una possibile fonte di pericolo. Vediamo quali sono gli elementi da considerare e le possibili soluzioni, con l’ aiuto di esperti: il professor Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre di Pavia e componente della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, e il professor Vincenzo Petrini, docente di scienza delle costruzioni al Politecnico di Milano. Con fonti bancarie e assicurative, invece, affrontiamo il tema dei danni e dei mutui.

1)Come è fatta una casa resistente al terremoto?
Le accortezze nascono già durante la progettazione: una casa a pianta quadrata sarà meno a rischio di una a forma di serpente. Più una struttura è rigida (come in muratura portante) più sarà importante collegare bene tra di loro gli elementi come fossero parti di una scatola cosicché, in caso di sisma, tutto si muova all’ unisono. Più le strutture sono flessibili (come con l’ acciaio) più bisogna prestare attenzione agli elementi non portanti, affinché assorbano in armonia le sollecitazioni.

Mutui casa: tasso di interesse Bce all’ 1,50%

 A marzo il Consiglio direttivo della Bce ha deciso, come previsto, di tagliare di mezzo punto il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, portandolo al minimo storico dell’ 1,50%. Il livello raggiunto dai tassi di Eurolandia all’ 1,5% non è una soglia minima; infatti, secondo il Presidente della Bce, i tassi d’ interesse di Eurolandia possono essere tagliati ulteriormente.

Il mercato immobiliare secondo Nomisma. Ancora sostenute le ristrutturazioni con agevolazione fiscale del 36%

 Nel 2008 è risultata positivo il trend del comparto delle ristrutturazioni abitative che hanno goduto del bonus fiscale del 36%. Infatti sono risultate complessivamente 391.688, in calo del 2,7% rispetto all’ anno record del 2007, ma rappresentano la migliore performance dal 1988 ad oggi. Il dato di dicembre è comunque ancora positivo e fa registrare un +18% rispetto a novembre ed un +19% rispetto allo stesso valore registrato a dicembre del 2007.

Mercato immobiliare. Gli effetti della crisi sul fronte della domanda di immobili

 Dal primo Rapporto Nomisma 2009 risulta che nel 2008 e, in particolare nell’ ultimo trimestre dell’ anno, la maggior parte dei paesi più sviluppati ha visto calare, assieme al fattore fiduciario, il reddito prodotto, con la conseguenza di una brusca frenata dell’ economia mondiale. Il peggioramento dell’ intonazione economica mondiale ha imposto la revisione al ribasso delle stime prodotte sulla crescita del PIL per il 2009 ed il 2010.

Mutui: è operativo l’accordo Abi- tesoro

Oltre un milione di mutuatari  riceveranno nelle prossime settimane la lettera informativa in virtù dell’accordo Abi-Tesoro. Le banche hanno avuto come limite il 29 agosto 2008 per attuare le procedure di invio degli avvisi a tutti i clienti che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile prima del 29 maggio 2008, sull’opportunità prevista dall’accordo tra l’Abi e il Ministero del Tesoro stipulato il 19 giugno scorso (in attuazione di quanto stabilito dal decreto legge 93/2008) e i mutuari hanno tre mesi di tempo per decidere se aderire. L’intesa consente il congelamento del valore delle rate, prolungando però la durata del prestito. C’è la possibilità di usufruire della rinegoziazione anche per chi non ha pagato le rate del mutuo (alla data del 28 maggio), purchè nel frattempo il contratto stesso non sia stato risolto. La rinegoziazione dei mutui da tasso variabile a tasso fisso, che avverrà sulla media dei tassi del 2006, sarà possibile per i contratti stipulati prima del 29 maggio scorso, data di entrata il vigore del decreto legge, e le nuove rate partiranno dal 2009. L’intesa tra il Tesoro e l’Associazione bancaria italiana indica la riduzione dell’importo delle rate a partire quanto meno dal terzo mese successivo al mese di comunicazione dell’accettazione della proposta medesima, relativamente alle rate del mutuo in scadenza successivamente al primo gennaio 2009.

Adusbef e Federconsumatori: “Bisogna congelare le rate dei mutui”

 Adusbef e Federconsumatori hanno avanzato ieri la richiesta al Governo di approvare un provvedimento urgente per congelare le rate dei mutui. Le famiglie indebitate a tasso variabile si ritrovano in serie difficoltà ad onorare le rate rincarate del 50-60%. Questo trend di crescita costante ed invariato – l’euribor è schizzato fino a 0,68 euro in più in pochi giorni, il che porta i tassi mensili al 6,5%, un vero record da 7 anni – potrà solo peggiorare nel 2008 e si aggiunge, allertano le associazioni, alla sofferenza per le famiglie italiane della perdita del potere di acquisto per cui presto “saranno impossibilitate a pagare rate più pesanti, con un salasso che può anche superare 1.000 euro l’anno, ossia nel peggiore dei casi anche 28.000 euro in più per chi ha sottoscritto un mutuo trentennale di 200.000 euro nel novembre 2005 e deve pagare ancora 28 annualità”.

Mutui e Banche. I consumatori denunciano:”ancora inapplicato il decreto Bersani”

 CONFERENZA STAMPA – Venerdì 16 novembre ore 11 presso la Federazione della stampa Italiana (FNSI) – Corso Vittorio Emanuele II, n. 349 – Roma

A 16 mesi esatti dal primo pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni (decreto n.223 del 4 luglio 2006) che all’art.10 recitava testualmente: ”5. Le variazioni dipendenti da modifiche del tasso di riferimento devono operare, contestualmente e in pari misura, sia sui tassi debitori sia su quelli creditori.», la casta degli intoccabili banchieri, che vessa con quotidiani abusi, usi ed ordinari soprusi consumatori e risparmiatori, non ha applicato la legge, lucrando 5,9 miliardi di euro ingiustamente “scippati” ai correntisti. Un comportamento che è diventato una vera e propria emergenza democratica – affermano ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI – e contro il quale gli utenti non possono più abbassare la testa.

Adusbef: “Mutui: La Repubblica delle banche rende abissale la distanza tra classe politica e cittadini.”

 Se nelle prossime due settimane il ministro dello Sviluppo economico si impegnera’ a sbloccare la portabilita’ dei mutui, una legge dello Stato non applicata dalle banche,come la cancellazione automatica dell’ipoteca sui mutui già estinti e l’istituto della surroga, vuol dire che con un ritardo superiore ad un semestre,riconosce che il decreto che porta il suo nome,è lettera morta perché aggirato dall’arroganza e dalla supponenza delle banche, che dovranno essere severamente sanzionate a questo punto, non già premiate dal Governo.