Previsioni finanziarie 2010

 L’ andamento del mercato del credito alle famiglie nei prossimi anni sarà influenzato dal contesto macroeconomico internazionale e nazionale. I futuri interventi delle banche centrali e le agevolazioni / incentivazioni incluse nella finanziaria 2010 avranno un ruolo primario per la ripresa economica e per l’ accesso al credito delle famiglie nel nostro Paese.

Le famiglie italiane, da sempre tra le più prudenti d’ Europa, sembrano più coscienti e fiduciose per il futuro. Tendenza confermata da studi di settore ma soprattutto dall’ aumento della domanda di mutui registrata a partire dal 2009, aumento che verrà registrato anche nel 2010.

Nel settore credito al consumo, invece, quest’ anno si è registrata una flessione sia degli erogati sia della domanda. Si stima, però, una ripresa nel 2010. Questa previsione è confermata dall’ andamento delle domanda che benché ancora leggermente negativa (dati degli ultimi mesi 2009) si sta stabilizzando sui valori del 2008. Questa tendenza unita all’ aumento del numero di pratiche erogate nel 2009 presuppone una lenta crescita per il 2010.

L’ opinione. La crisi, l’ immobiliare e un inquietante interrogativo

 La crisi è, per l’ immobiliare, un’ opportunità e – allo stesso tempo – un pericolo. Un’ opportunità, dunque. La crisi è, infatti, partita dall’ immobiliare (per le imposizioni demagogiche della politica statalista dei politici del radicalismo statunitense che proclamavano il “diritto alla casa”, da cui i subprime), ma – è un paradosso – è destinata a risolversi nel e a favore dell’ immobiliare, allorché l’inflazione (che tutti prevedono si sviluppi quando verranno a galla le potenti iniezioni di liquidità delle banche centrali) manifesterà i propri effetti, contestualmente alla ripresa economica.

Ma la crisi è anche un rilevante pericolo per l’ immobiliare: e il guaio grave è che il pericolo è già una realtà, mentre l’ opportunità è attesa. Non si tratta della caduta dei valori: che non c’ è e non ci sarà, perché non c’ è mai stata – salvo che in poche zone d’ Italia – una bolla artificiosa (e chi predice – o auspica – una caduta dei valori, lo fa solo al fine di creare l’ ambiente adatto perché vengano ulteriormente, e di nuovo scandalosamente, favoriti alcuni strumenti già a fiscalità privilegiata, messi in piedi dal grosso capitale parassitario).

Il pericolo – dunque – non sono i valori, sono i politici: oggi più che mai tentati – illusi da interessi di settore – dalla via breve (quella che Einaudi definiva inventata da superbia satanica) della creazione di lavoro buroindotto: di lavoro indotto dalla burocrazia, e a carico dei soliti noti (proprietari).

Il Ministero dello Sviluppo (sic) economico è già partito alla carica, varando alla chetichella – perlomeno, rispetto alle organizzazioni rappresentative di chi deve pagare, non certo rispetto a quelle dei beneficiari – un provvedimento che impone, per gli apparati ascensoristici, lavori che non sono obbligatori in alcun’ altra parte d’ Europa.