Antitrust: Catricalà punta il dito contro banche e assicurazioni Ok dai consumatori

 Non fa sconti a nessuno il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà. E nella sua relazione annuale punta l’indice contro banche, assicurazioni e imprese che attuano una concorrenza scorretta. “La commissione di massimo scoperto applicata dalle banche è una prassi iniqua e penalizzante per i risparmiatori e per le imprese: deve essere abolita”: questo il primo affondo di Catricalà contro gli istituti di credito. Il presidente dell’Antitrust ha aggiunto che: “l’80% delle banche e assicurazioni quotate presenta problemi di conflitti di ruolo, legati alla presenza nei propri organi di amministrazione di persone che siedono contemporaneamente nei board dei concorrenti”. E ancora: “I cartelli non sono peccati veniali; sono gravi misfatti contro la società. perché corrompono la libera competizione delle forze economiche sul mercato: negli Stati Uniti sono considerati fatti criminosi, puniti con la prigione”.
Un monito, infine, Catricalà l’ha lanciato anche al governo: sulla causa di risarcimento collettiva. “Il rinvio della class action rischia di disattendere le speranze di migliaia di persone che chiedono tutela in tempi brevi. E ancora: “Il semestre che ci separa dall’entrata in vigore può essere utile a individuare le soluzioni tecniche che meglio corrispondono agli obiettivi di celerità dei processi di allargamento dell’intervento al settore pubblico”.

Antitrust e Agcom: bloccati sms truffa, 144, 166, 163, 164 e altri ancora

 Basta con gli sms “esca”. L’Antitrust ha deciso di bloccare in via cautelare gli invii di messaggini truffa, che invitano i consumatori a chiamare i numeri 899 dal telefono fisso, con costi, al solo scatto alla risposta, di 15 euro. Gli operatori destinatari di tale provvedimento sono Karupa, Bt Italia, Voiceplus, Hig Tech Network, Telecom Italia e il dominio www.messaggiperte.com. La misura è stata disposta nell’ambito di un procedimento avviato dall’Autorità per verificare la scorrettezza di tale pratica commerciale che non fornisce alcuna indicazione sul costo della telefonata, e che invia sms senza avere acquisito alcun consenso da parte dei destinatari. Il provvedimento è stato avviato a seguito delle segnalazioni di numerosissimi cittadini al call center dell’Antitrust.

Mutui. Antitrust:”L’accordo ABI-Notai non deve limitare l’autonomia delle banche”

 Rischia di non migliorare la concorrenza e di frenare la portabilità con grave danno per i consumatori. Segnalazione inviata al ministro per lo Sviluppo Economico, Abi e Cnn.

La procedura di portabilità dei mutui recentemente resa nota dall’Associazione Bancaria Italiana e dal Consiglio Nazionale del Notariato non deve limitare l’autonomia delle banche nell’attuare la portabilità attraverso soluzioni alternative che potrebbero essere migliori rispetto a quelle concordate.

Adsl: Antitrust avvia indagine su Telecom per possibile abuso di posizione dominante

 L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 24 ottobre 2007, ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Telecom per possibile abuso di posizione dominante.

L’istruttoria dovrà verificare se l’insieme dei comportamenti di Telecom nei mercati dei servizi di telefonia vocale all’utenza residenziale e non residenziale, e nel mercato dei servizi al dettaglio di accesso ad internet a banda larga, costituiscano una strategia abusiva unitaria volta ad ostacolare i propri concorrenti.

L’Associazione Liberi Amministratori Condominiali chiede parere all’Antitrust sui compensi


L’A.L.A.C. (Associazione Liberi Amministratori Condominiali) sulla spinta delle reiterate lamentele dei propri iscritti sull’eccessivo livellamento verso il basso dei compensi degli amministratori di condominio ha deciso di richiedere parere all’Antitrust circa la legittimità della condotta di consigliare ai propri associati ed agli utenti tabelle contenenti un prezziario; in passato ogni tentativo, da parte di altre associazioni, di predisporre delle tabelle contenenti i prezzi delle prestazioni, era stato censurato dall’Antitrust, atteso che queste potessero costituire un cartello contrario alla libera concorrenza; quello che l’A.L.A.C. intende predisporre, non costituisce un’imposizione, quanto un consiglio ai propri iscritti ed agli utenti di utilizzare una forbice, fatta salva la piena libertà delle parti di contrattare disattendendo quanto suggerito.