Non fa sconti a nessuno il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà. E nella sua relazione annuale punta l’indice contro banche, assicurazioni e imprese che attuano una concorrenza scorretta. “La commissione di massimo scoperto applicata dalle banche è una prassi iniqua e penalizzante per i risparmiatori e per le imprese: deve essere abolita”: questo il primo affondo di Catricalà contro gli istituti di credito. Il presidente dell’Antitrust ha aggiunto che: “l’80% delle banche e assicurazioni quotate presenta problemi di conflitti di ruolo, legati alla presenza nei propri organi di amministrazione di persone che siedono contemporaneamente nei board dei concorrenti”. E ancora: “I cartelli non sono peccati veniali; sono gravi misfatti contro la società. perché corrompono la libera competizione delle forze economiche sul mercato: negli Stati Uniti sono considerati fatti criminosi, puniti con la prigione”.
Un monito, infine, Catricalà l’ha lanciato anche al governo: sulla causa di risarcimento collettiva. “Il rinvio della class action rischia di disattendere le speranze di migliaia di persone che chiedono tutela in tempi brevi. E ancora: “Il semestre che ci separa dall’entrata in vigore può essere utile a individuare le soluzioni tecniche che meglio corrispondono agli obiettivi di celerità dei processi di allargamento dell’intervento al settore pubblico”.
Enel: “Nessuna modifica prezzi in periodo validità contratti”
La società si appresta a impugnare il provvedimento Antitrust, considerato dannoso per i Clienti e in contrasto con le norme italiane ed europee “Con riferimento alla notizia dell’apertura di un