L’ Associazione Nazional – europea degli AMMinistratori d’ Immobili in Commissione Giustizia per spiegare luci e ombre del testo di legge che vuole innovare la complessa materia condominiale
“Un confronto sereno sul testo di riforma, all’ insegna della collaborazione istituzionale”. È questo il commento di Giuseppe Bica, presidente dell’ ANAMMI, sul dibattito che di recente si è svolto in Commissione Giustizia del Senato sul disegno di legge che, dopo quasi 70 anni, intende revisionare la complessa materia condominiale.
Sul tema, l’ Associazione Nazional – europea degliAMMinistratori d’ Immobili è stata ascoltata a lungo. Accanto ad alcuni aspetti positivi, come la durata di due anni dell’ incarico, la tenuta dell’ anagrafe condominiale da parte dell’ amministratore e l’ obbligo del conto corrente intestato al condominio, il leader dell’ associazione ha messo in evidenza alcune problematiche emerse dall’ analisi del testo.
“Pur prevedendo nuove responsabilità per l’ amministratore – ha osservato il presidente Bica – il legislatore impone al professionista alcuni obblighi di non facile attuazione”.