Riforma del condominio: l’ Anammi in audizione al Senato

 L’ Associazione Nazional – europea degli AMMinistratori d’ Immobili in Commissione Giustizia per spiegare luci e ombre del testo di legge che vuole innovare la complessa materia condominiale

“Un confronto sereno sul testo di riforma, all’ insegna della collaborazione istituzionale”. È questo il commento di Giuseppe Bica, presidente dell’ ANAMMI, sul dibattito che di recente si è svolto in Commissione Giustizia del Senato sul disegno di legge che, dopo quasi 70 anni, intende revisionare la complessa materia condominiale.

Sul tema, l’ Associazione Nazional – europea degliAMMinistratori d’ Immobili è stata ascoltata a lungo. Accanto ad alcuni aspetti positivi, come la durata di due anni dell’ incarico, la tenuta dell’ anagrafe condominiale da parte dell’ amministratore e l’ obbligo del conto corrente intestato al condominio, il leader dell’ associazione ha messo in evidenza alcune problematiche emerse dall’ analisi del testo.

“Pur prevedendo nuove responsabilità per l’ amministratore – ha osservato il presidente Bica – il legislatore impone al professionista alcuni obblighi di non facile attuazione”.

Le proposte dell’ Anammi per i futuri amministratori

 In tutta Italia riprendono i corsi dell’ ANAMMI per formare i nuovi iscritti, con alcune novità ideate per sostenere i neo – soci. Tra queste, tre opzioni per iscriversi ed una carta di credito “revolving” pensata allo scopo di rateizzare le spese associative.

Con la campagna di adesioni 2008 – 2009, ripartono in tutta Italia i corsi di formazione dell’ ANAMMI, l’ Associazione Nazional – europea degli AMMinistratori d’ Immobili. A differenza degli anni scorsi, però, l’ organizzazione, che riunisce 13mila aderenti, ha in serbo alcune importanti novità per chi si iscrive in questa sessione.

“Nell’ ottica di favorire chi entra oggi nel mondo della gestione condominiale – afferma Giuseppe Bica, presidente dell’ Associazione – abbiamo varato una serie di iniziative, che coinvolgono i futuri amministratori fin dall’ inizio dei corsi in aula”.

Pur mantenendo pressoché identiche le quote associative, d’ ora in poi l’ aspirante socio potrà aderire seguendo tre moduli (Classic, Premium, Gold), che gli consentono di avvalersi del corso di formazione oltre che della possibilità di attivare una polizza di responsabilità professionale civile, il cui massimale arriva fino ad un milione di euro a sinistro.

Inoltre, con l’ iscrizione di tipo Premium e Gold, l’ aspirante manager di condominio riceverà il software per la gestione condominiale, realizzato dalla Danea in collaborazione con l’ ANAMMI, ed il materiale didattico.

Scadenza fiscale. Entro il 31 luglio il modello 770 del condominio

 Entro venerdì prossimo, 31 luglio, il condominio – nella persona dell’ amministratore o di persona designata dall’ assemblea condominiale – è tenuto a presentare, in qualità di sostituto di imposta, il modello 770 “semplificato”.

Lo segnala la Confedilizia, che ha diramato una Circolare agli iscritti al Registro nazionale amministratori della Confederazione per ricordare tale prossima scadenza fiscale a carico degli amministratori di condominio.

L’ adempimento riguarda tutti i condomini che nel 2008 abbiano effettuato ritenute e serve a comunicare all’ Agenzia delle entrate i dati fiscali relativi a tali ritenute nonché gli altri dati previdenziali e assicurativi richiesti.

Progetto P.G.U: Un distintivo di qualità per gli amministratori condominiali

 E’ partito, patrocinato dall’A.L.A.C. (Associazione Liberi Amministratori Condominiali) tra le maggiori rappresentative a livello nazionale, il progetto P.G.U. (Protocollo di Gestione Uniforme), diretto a garantire migliori prestazioni, da parte degli amministratori di condominio, nonché maggiore trasparenza a favore degli amministrati.

Il progetto, che è stato varato, in via sperimentale, presso la sede nazionale di Genova ha, quale primo protagonista, un piccolo gruppo formato da una decina di studi di amministratori volontari che hanno deciso, con particolare entusiasmo, di sottoporsi ad un impegnativo lavoro di specializzazione e adeguamento delle proprie strutture.

Come guadagnare con le parti comuni: Dalla cartellonistica pubblicitaria all’impianto di antenne cellulari, fino ai cambi d’uso di zone inutilizzate dell’edificio

 Le nuove proposte commerciali sul mercato offrono interessanti opportunità

Nonostante le seccature e le spese quasi sempre grosse, i rapporti con il condominio, a certe condizioni, possono fruttare guadagni, valorizzando quel che si possiede e che, magari, ci si dimentica di avere. Parliamo degli spazi comuni, quelli inutilizzati, ma anche quelli che possono vedersi aggiungere funzioni diverse; quelli racchiusi tra le quattro mura ma anche quelli all’aria aperta; le cantine e i sottotetti o i locali del portiere abbandonati; i cortili vasti, i tetti pendenti e quelli piani, i muri privi di finestre e le impalcature delle ristrutturazioni. Le situazioni più interessanti di guadagno sono: l’affitto o la vendita dell’ex portineria o di altri spazi che avevano un tempo altre destinazioni; l’utilizzo dei muri ciechi o delle impalcature delle ristrutturazioni per cartelloni pubblicitari; l’affitto dei tetti e delle terrazze per antenne di telefonia cellulare; l’utilizzo dei cortili o dei giardini comuni per costruire parcheggi interrati; lo sfruttamento dei sottotetti condominiali e di quelli privati.

Soggetti a ritenuta i compensi del condominio alle cooperative sociali

 Risoluzione n. 306/E del 25 ottobre 2007

Il regime di favore ad esse accordato non incide sulla natura di soggetto passivo Ires

Le somme corrisposte dal condominio a cooperative sociali operanti nel settore dei servizi sono assoggettate a ritenuta d’acconto pari al 4 per cento. E’ quanto precisa l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 306/E del 25 ottobre in risposta al quesito formulato da una società cooperativa sociale che opera nel settore dei servizi. La cooperativa si occupa, in particolare, di fornire servizi di pulizia in locali, uffici e condomini.