Lo slittamento del Piano Casa investe anche la dismissione degli alloggi popolari Erp e Iacp. Il Governo, attraverso incentivi, mira alla trasformazione dell’ affitto in mutuo agevolato. Un percorso da strutturare necessariamente su un piano di scelte condivise con gli Enti locali, dal momento che gli alloggi popolari sono di proprietà delle Regioni. Secondo le stime del Governo dalla vendita degli alloggi popolari, a un prezzo che abbia il rendimento effettivo come parametro di riferimento, potrebbero essere movimentati 25 miliardi in valori catastali, che nella situazione attuale sono invece considerati capitale morto.
alloggi popolari
Edilizia sociale. In Italia mancano due milioni di alloggi popolari
Secondo i dati del rapporto degli edili della Cgil aggiornati a novembre 2008, il patrimonio immobiliare italiano è tra i più esigui d’ Europa: gli alloggi di edilizia sociale oggi disponibili sono solo 952.800, a fronte di 2.580.000 famiglie, con i requisiti di reddito per accedere all’ edilizia residenziale pubblica. Questo vuol dire che più della metà delle persone che vivono in affitto, tra i 4 e 5 milioni, in realtà non potrebbe permettersi di pagare un canone di locazione, spettando loro un alloggio sociale.
Assegnazione di case popolari con obbligo di registrazione
La tematica affrontata dalla risoluzione n.480/E riguarda il trattamento fiscale applicabile, ai fini dell’imposta di registro, agli atti di concessione di alloggi popolari posti in essere da un ente pubblico economico, dotato di personalità giuridica e autonomia imprenditoriale, gestionale, patrimoniale e contabile, con la finalità di rispondere alla domanda abitativa di soggetti in condizioni economiche disagiate. La fattispecie trae spunto da un intervento normativo volto a modificare una legge regionale e, segnatamente, nel prevedere che ove ricorrano le espressioni “contratto”, “canone di locazione” e “locazione” le stesse debbano essere sostituite con “atto di concessione amministrativa” “canone d’uso” e “concessione” (legge regionale della Sardegna 7/2003). L’ente in questione, in quanto ente pubblico economico e successore degli Iacp in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, rientra tra gli enti pubblici aventi per oggetto esclusivo o principale attività di carattere commerciale. Pertanto, ai fini Iva, l’attività svolta dall’ente pubblico economico è riconducibile all’articolo 4, secondo comma, n. 2), del Dpr 633/1972, in base al quale si considerano in ogni caso effettuate da “enti pubblici e privati, compresi i consorzi, le associazioni o altre organizzazioni senza personalità giuridica e le società semplici, che abbiano per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali o agricole”. Per quanto concerne l’esistenza del requisito oggettivo ai fini Iva, ai sensi dell’articolo 3 del Dpr 633/972, “costituiscono inoltre prestazioni di servizi, se effettuate verso corrispettivo: le concessioni di beni in locazione, affitto, noleggio e simili”.
Toscana: i soldi degli affitti vanno usati per la manutenzione
Le risorse derivanti dai canoni delle case popolari devono essere utilizzate prioritariamente per la manutenzione e la riqualificazione dell’edilizia popolare ”. Per sgombrare il campo da dubbi l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti torna a precisare quanto già detto ieri in occasione dell’assemblea degli inquilini degli alloggi popolari, riunitisi per protestare contro la situazione di degrado in cui si trovano i condomini di via Simone Martini a Firenze. “La legge regionale è chiara – spiega l’assessore – e se i Comuni, pur con le migliori intenzioni, finiscono per utilizzare le risorse destinate alla manutenzione delle case popolari per tamponare altre voci di bilancio, questo non può essere accettato». Sul complesso residenziale di via Simone Martini, l’assessore ha ribadito, ancora una volta, che «la Regio ne non ha bloccato nessun intervento, per il semplice motivo che non è mai stata presentata nessuna proposta in merito, come ha confermato ieri ai cittadini il direttore di CASA S.p.A». «Certi ritardi- ha proseguito l’assessore – sono difficili da capire e da tollerare anche perchè esiste un’apposita delibera regionale, la n.989 del 2005, che autorizza i gestori, in caso di necessità e urgenza, a predisporre subito piani operativi sia per nuovi interventi che per le opere di manutenzione. Per coprire queste spese possono essere utilizzate sia le risorse che derivano dai canoni, sia gli avanzi di gestione, le economie degli anni precedenti».
Novara: case popolari. Cresce la possibilita’ di assegnazione
L’emergenza abitativa è un problema che anche la città di Novara sta affrontando, soprattutto dal punto di vista degli alloggi popolari. Dal bando emesso il mese scorso, si evince chiaramente come la domanda di alloggi di edilizia popolare sia in netta crescita. Per far fronte a queste esigenze, ma anche per sostenere alcune categorie deboli, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, il Comune di Novara sta promuovendo una serie di iniziative finalizzate a contenere il problema abitativo. Innanzitutto, dopo dieci anni, è stato riproposto il bando per l’edilizia agevolata, allargando le categorie che ne possono fruire e coinvolgendo così la fascia superiore a quella che notoriamente fruisce dell’edilizia popolare sovvenzionata. In questo modo, famiglie con un reddito più alto rispetto a quello di norma richiesto nel bando potranno aggiudicarsi un alloggio, dove pagheranno un affitto leggermente più alto, ma certamente più contenuto rispetto al libero mercato.
Parma: e’ aperto il bando per gli alloggi popolari
Apre lunedì 27 ottobre, e resterà aperto fino al 26 novembre, il bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un bando generale: tutti i richiedenti già collocati nelle graduatorie formulate in esito al bando generale del dicembre 2006, qualora fossero ancora interessati all’accesso all’edilizia residenziale pubblica, dovranno ripresentare la domanda secondo quanto stabilito dall’attuale bando. Chi vuole presentare la domanda deve essere cittadino italiano o dell’Unione europea o di altro Stato (in questo caso, deve essere munito di carta di soggiorno o di regolare permesso di soggiorno almeno biennale e deve svolgere regolare attività lavorativa), essere residente o svolgere regolare attività lavorativa nel Comune di Parma. Inoltre, non deve essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobili la cui rendita catastale superi il limite consentito dalla legge, non avere riscattato un alloggio erp e non avere ottenuto precedenti finanziamenti agevolati da enti pubblici per l’acquisto di alloggio. Infine, deve essere in possesso di un reddito Ise non superiore a 32.520 €, di un reddito Isee non superiore a 16.260 € e avere un patrimonio mobiliare non superiore a 35.000 €.
La gestione dei comuni per il piano casa sia piu leggere meno tassata
L`Anci ha presentato ieri le proposte di modifica: meno fisco, piu` stato (aree demaniali) e risorse certe. Piano casa, governo apre ai comuni. Gestione ai comuni del Piano casa nazionale, fisco piu` leggero e premiante; tassazione delle operazioni immobiliari dei comuni meno onerosa rispetto ai privati; contributo del Demanio al monte aree disponibili per il social housing, con l`ipotesi di conferire, in particolare, le ex caserme dismesse nei centri urbani (ma c`e` da vincere la resistenza della Difesa); assegnare alla conferenza dei servizi valore autorizzativo; compressione dei costi permettendo anche assegnazioni atipiche di alloggi pubblici in cambio di migliorie edilizie a sconto sull`affitto per valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico. No alla svendita delle case popolari e si` al riuso delle case vuote. Questi alcuni punti cardine delle proposte che l`Anci (Associazione nazionale comuni italiani) presentera` al governo che dovra` approvare il Piano casa entro il 21 ottobre. Una sorta di Contropiano dell`Anci per l`emergenza abitativa le cui linee guida sono state illustrate ieri a Milano dal relatore Gianni Verga, assessore alla casa della giunta guidata dal sindaco Letizia Moratti, nella due giorni di lavori organizzata dall`Anci nazionale e Anci Lombardia, sul tema «I comuni e l`abitare: le nuove domande sociali, gli attori e gli strumenti operativi». Un lungo elenco di modifiche chieste dall`Anci al governo sul Piano casa, quale condicio indispensabile per votarlo. Il consenso dell`Anci e` fondamentale per il decollo del Piano casa messo a punto dal governo, non foss`altro per il fatto che saranno i sindaci a dover mettere in campo le aree sulle quali dovranno essere costruiti gli alloggi destinati a ridurre il disagio abitativo e a dare una risposta alle fasce sociali piu` deboli ma anche ai lavoratori che si spostano per lavoro, gli studenti fuori sede, giovani coppie, anziani.
Macerata: ancora disponibili le domande per i contributi affitto
C’è tempo fino a fine mese per presentare la domanda per usufruire dei contributi finanziari previsti dalla legge 431 del 1998 a sostegno della spesa sostenuta dalle famiglie nel 2008
Rimini: scade il 1 agosto il termine per le domande di 14 alloggi PEEP
Si ricorda che dal 30 giugno e sino al 1 agosto 2008 sono raccolte le domande dei cittadini interessati all’assegnazione in locazione permanente di un alloggio sito in località PEEP Viserba di proprietà del Comune di Rimini (n. 14 alloggi complessivi). Gli alloggi sono destinati a nuclei familiari sottoposti a provvedimenti esecutivi di sfratto (con esclusione degli sfratti per morosità), giovani coppie, nuclei familiari comprendenti soggetti portatori di handicap, anziani ultrasessantenni o minori. Il reddito per l’accesso è il seguente: max Euro 35.000,00; minimo Euro 9.000,00. Per le modalità di calcolo di tali importi e per ulteriori dettagli sui requisiti di accesso si rinvia al bando di concorso. Il canone effettivo sarà calcolato ad ultimazione lavori e sarà pari al 3,50% del costo di realizzazione dell’intervento definito dal piano finanziario. Detto canone non potrà comunque essere superiore al canone “concertato” calcolato sugli alloggi in ottemperanza all’art. 2 comma 3 della Legge 431/98. L’importo del canone “concertato” è desumibile dall’art. 1 del bando di concorso.
Liguria: recuperati 200 alloggi
Duecento case sfitte saranno recuperate dalla Regione Liguria, grazie a un investimento straordinario di 5,9 milioni di euro, che sarà approvato questo pomeriggio in giunta, per sopperire alla domanda inevasa
Alloggi popolari, cessioni con tassazione leggera
Risoluzione n. 333/E del 16 novembre 2007. Registro in misura fissa ed esenzione dalle imposte ipocatastali per la vendita di appartamenti ex Iacp agli inquilini “storici”.
La cessione di immobili costruiti dall’Istituto autonomo case popolari (ora gestiti dall’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) nei confronti degli assegnatari che vi abitano da più di cinque anni sconta l’imposta di registro in misura fissa ed è esente dalle imposte ipotecarie e catastali. Questo, in sintesi, il contenuto della risoluzione n. 333/E del 16 novembre.
Lombardia. Alloggi popolari: approvata la nuova legge sui canoni di affitto
SCOTTI: 20.000 FAMIGLIE PAGHERANNO MENO DI QUANTO PAGANO OGGI
Il rispetto del principio di sopportabilità per l’inquilino, di sostenibilità economica del sistema di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) e la sua valorizzazione mediante programmi di razionalizzazione e sviluppo. Ma anche l’individuazione per gli inquilini di 4 aree di appartenenza in base alle quali saranno definiti i canoni. Sono questi i criteri previsti dalla nuova legge, approvata dal Consiglio regionale della Lombardia che sancisce i criteri generali per la determinazione dei canoni di affitto dei 170.000 alloggi Erp (105.000 gestiti dalle Aler e 65.000 dai Comuni) e le norme sulla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio Erp stesso.