Campania: tre bandi per acquisto, costruzione e ristrutturazione di alloggi

 La Regione Campania ha indetto un bando per la concessione di contributi di edilizia agevolata a favore di Cooperative e Imprese Edilizie che costruiscono o recuperano alloggi da assegnare o vendere a cittadini residenti della Regione Campania in possesso dei requisiti di legge. I contributi di edilizia agevolata saranno concessi sotto forma di mutui agevolati per i quali l’onere del pagamento degli interessi passivi è posto interamente o parzialmente a carico della Regione Campania. Previste agevolazioni per nuclei familiari nei quali sono presenti ultrasessantacinquenni, disabili e per le giovani coppie (in tutti questi casi il contributo è pari al 100% del tasso di interesse). Contributi per acquisto e recupero della prima casa a persone fisiche. La Regione Campania, al fine di promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa, ha indetto un bando l’assegnazione di contributi in conto interessi per l’acquisto e il recupero di abitazione da parte di cittadini residenti nella Regione Campania. Il finanziamento consiste nella concessione di un mutuo fino a 100.000 euro da parte di uno degli Istituti di credito convenzionati con la Regione Campania.
L’importo del mutuo ammissibile non potrà eccedere l’80% della spesa massima ammissibile elevato fino al 100% per acquisto da parte di occupanti legittimi di alloggi sottoposti a procedura concorsuale e nei casi di interventi di recupero di tutte le unità immobiliari facenti parte del medesimo edificio. Manifestazione d’interesse per la formazione di programmi di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione di ambiti urbani degradati e dismessi.

Regioni: programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Orientamenti delle Regioni per la predisposizione dei bandi

 A seguito della sentenza del 5 novembre 2007 del Tar Lazio, resa su ricorso della Regione Umbria, con la quale è stato annullato il D.M. 8 marzo 2006 per “Il completamento del programma innovativo in ambito urbano Contratti di quartiere II”, con il D.M. del 26.03.2008 prot. n. 2295 del Ministero delle Infrastrutture, è stato attivato un programma innovativo in ambito urbano denominato: “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”. Questo programma, da realizzarsi con il concorso e la collaborazione delle Regioni, è finalizzato all’incremento della disponibilità degli alloggi in locazione a canone sostenibile e al miglioramento infrastrutturale di ambiti urbani e quartieri degradati caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo. Il Decreto, è stato accolto con notevole interesse da parte delle Regioni, che hanno tenuto un incontro a Roma, in data 8 aprile 2008, al fine di concordare linee di indirizzo comuni per la realizzazione del programma medesimo. Dal dibattito scaturito sono emerse riflessioni e indicazioni di carattere generale. In primo luogo unanimemente si è ritenuto più opportuno, anziché predisporre un bando unico o un modello di bando “tipo”, fissare alcuni contenuti comuni relativamente a tempi e procedure da rispettare nei bandi regionali, lasciando poi a ciascuna Regione la definizione dei dettagli in funzione di specifiche problematiche ed esigenze del caso. Per cui, fermi restando le caratteristiche, i contenuti edilizi e urbanistici che il D.M. di che trattasi ha sancito come imprescindibili, e che di seguito vengono sinteticamente esposti, si è teso ad indicare delle soluzioni, anche interpretative, su quegli elementi che il Decreto non ha definito nello specifico, ma che si è convenuto debbano essere contenuti in modo omogeneo in tutti i bandi regionali per la realizzazione dei programmi in questione.

Casa – Alloggio sociale: ANCI, metodo di concertazione istituzionale vincente

 Decreto sull’alloggio sociale resa oggi dal Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli’’. E’ quanto dichiara Roberto Tricarico, Presidente della Consulta Casa dell’ANCI. ‘’E’ la dimostrazione che la concertazione istituzionale promossa in Conferenza Unificata, e che l’ANCI ha voluto fortemente, sia un metodo vincente e soprattutto efficace. Il modello di concertazione seguito gia’ con il precedente Governo – aggiunge – ha permesso di licenziare un provvedimento innovativo sull’edilizia sociale che prevedera’ un coinvolgimento diretto di Comuni e Regioni che potranno finalmente definire di concerto nuovi criteri per il rilancio dei servizi abitativi e del Piano Casa che i cittadini aspettano da anni’’. ‘’E’ arrivato il momento di discutere anche a livello nazionale di Housing sociale, di coinvolgimento del privato sociale nella gestione dei servizi, di gestione innovativa del patrimonio edilizio esistente, sapendo benissimo che il privato da solo in questo settore non basta. I Comuni dispongono adesso di uno strumento fondamentale di governo per rilanciare finalmente i Piani Casa a livello locale.