Questo sondaggio presenta i principali risultati dell’ inchiesta trimestrale sullo stato del mercato immobiliare in Italia condotta congiuntamente dalla Banca d’ Italia e da Tecnoborsa. Le interviste del Sondaggio congiunturale presso gli agenti immobiliari sul mercato delle abitazioni in Italia si sono svolte tra il 22 aprile e il 26 maggio 2009. Hanno partecipato 929 agenti, che hanno fornito informazioni sull’ attività di compravendita e sui prezzi nel trimestre di riferimento (gennaio – marzo 2009), nonché sulle prospettive del settore. Si ringraziano le agenzie che hanno accettato di partecipare all’ indagine.
Nel primo trimestre del 2009 ha trovato conferma la fase di debolezza del mercato immobiliare, con indicazioni di più frequenti riduzioni dei prezzi, anche in rapporto alle richieste iniziali dei venditori, oltre che del numero delle compravendite; gli incarichi a vendere ancora da evadere crescerebbero allo stesso ritmo del periodo precedente. Si attenua il pessimismo degli operatori circa le prospettive a breve termine del mercato di riferimento e di quello nazionale. Per il medio periodo, le attese degli agenti relative al mercato nazionale registrano un miglioramento rispetto alla precedente rilevazione.
I principali risultati
Prezzi delle abitazioni
Nel primo trimestre del 2009 il saldo percentuale tra le indicazioni di aumento e riduzione dei prezzi è risultato negativo, in misura più accentuata rispetto a quanto già rilevato per l’ ultimo trimestre del 2008 (-59,9 punti percentuali contro -54,8. Come nelle precedenti rilevazioni, le valutazioni degli agenti segnalano una più diffusa tendenza al ribasso nelle regioni del Nord Est e, per tutte le ripartizioni geografiche, nelle aree urbane (con popolazione del centro principale superiore a 250.000 unità).
Numero di compravendite
Nel corso del primo trimestre del 2009 circa due terzi degli operatori hanno venduto almeno un immobile, una quota pressoché invariata rispetto alla fine dello scorso anno, con una incidenza che si conferma superiore nelle regioni del Nord Est (79,1 per cento, contro circa 60 nelle altre ripartizioni geografiche). Nel complesso il numero delle compravendite effettuate tramite l’ intermediazione degli agenti è stimabile intorno alle 135 mila unità, con un calo dell’ ordine del 5 per cento rispetto al trimestre precedente.
Incarichi a vendere
Il saldo tra le risposte in aumento e in diminuzione del numero di incarichi a vendere ancora da evadere alla fine del trimestre è rimasto pressoché invariato rispetto alla precedente rilevazione (32,6 punti percentuali contro 34,7. La percentuale di agenti che indicano un aumento congiunturale del numero di nuovi incarichi è salita al 42 per cento (38,5 nel quarto trimestre del 2008) a fronte dell’ invarianza (al 24 per cento) della quota di coloro che ne riportano una flessione. L’ assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati rimane la motivazione principale di cessazione dell’ incarico a vendere (per il 65,9 per cento delle agenzie; seguita da proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (53,4 per cento) e da difficoltà dell’ acquirente a reperire il mutuo (50,3 per cento).