Mentre Abi e banche continuano la loro sporca melina per non applicare il decreto Bersani, che impone la portabilità e la surroga dei mutui senza alcun onere per i consumatori, richiedendo spese di istruttoria, di perizia e notarili (fino a 2.700 euro non dovute), si continua a registrare un vero e proprio boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari in un campione significativo di Tribunali, ben 18 monitorati dall’Adusbef con immensa fatica.
Adusbef
Costo dell’energia: ricadute pesanti per le famiglie
PETROLIO. LE PREVISIONI DI AUMENTI PER LE FAMIGLIE SONO MOLTO PREOCCUPANTI. E’ URGENTE INTERVENIRE IN MOLTEPLICI DIREZIONI.
Le previsioni del 2008 per quanto riguardano le ricadute dirette ed indirette del costo dell’energia – con un petrolio a 96 dollari al barile ed a 1.44 quale cambio euro/dollaro che ne mitigherà gli effetti – devono preoccupare alquanto-sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti- sia le famiglie italiane e sia i responsabili istituzionali del nostro paese.
Allarme mutui in Italia: Aumenti delle esecuzioni immobiliari fino al 29%
LA CRISI DEI MUTUI E DEGLI ALTI TASSI DI INTERESSE RENDE INSOLVENTI MIGLIAIA DI FAMIGLIE
Aumenta in modo preoccupante in Italia il numero dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari, a causa delle condizioni in cui versano le famiglie, indotte ad accendere mutui a tasso variabile (91%), malconsigliate dalle banche consapevoli di una tendenza unanime al rialzo del costo del denaro.
Video. Lannutti (presidente di Adusbef) e i mutui
Intervista al Presidente di Adusbef
Rate dei mutui: Boom di insolvenze, famiglie in ginocchio
Sostenere la rata del mutuo è un impegno sempre più gravoso per un crescente numero di famiglie italiane. E le difficoltà incontrate per far fronte al caro-rate si traducono sempre più spesso in una debacle, tanto che quest’anno il numero di pignoramenti ed esecuzioni dovrebbe salire del 19%. A pesare sui portafogli delle famiglie – evidenzia uno studio dell’Adusbef – è il fatto che i mutui erogati sono in gran parte, il 91%, a tasso variabile, quindi suscettibili “anche per la rapidità delle banche italiane” nel trasferire le decisioni di politica monetaria, a ogni ritocco del costo del denaro.
Adusbef:”Gli abusi bancari sui mutui”
Dal monitoraggio Adusbef su un campione rilevante di banche, sono emerse le molte violazioni. Ecco quelle relative ai mutui.
1) Simmetria dei tassi:
L’art.10 del decreto Bersani obbligava le banche ad un adeguamento automatico dei tassi bancari, debitori e creditori, che devono essere adeguati in contemporanea con le variazioni stabilite dalla Bce. In un anno, la Bce ha effettuato 5 aumenti del costo del denaro,pari all’1,25%. Dalle 5 decisioni BCE (agosto, ottobre e dicembre 2006; marzo e giugno 2007),le banche italiane, hanno tempestivamente aumentato il costo del denaro sui mutui,prestiti personali fidi e finanziamenti, con una stangata di 1.350 euro l’anno su un modesto mutuo a tasso variabile, senza aumentare minimamente i tassi sui depositi. L’elusione sistematica dell’art. 10 del decreto Bersani, ha consentito alle banche un guadagno illecito pari a 5,7 miliardi di euro al 30 settembre 2007, calcolato su un monte depositi di 682 miliardi di euro.
Crescono i mutui a tasso fisso per tassi Bce e crisi subprime
Secondo l’Associazione Italiana Credito al Consumo e Immobiliare i mutui a tasso fisso hanno guadagnato un 33% rispetto allo stesso periodo del 2006 raggiungendo il 51% del mercato. Una situazione figlia della crisi dei mutui subprime in America che ha avuto come diretta conseguenza l’aumento della rata mensile per quanto riguarda i mutui a tasso variabile.
“La crisi di fiducia e di liquidità generate dalla crisi americana hanno comportato per le banche un aumento del costo di approvvigionamento” ha dichiarato Luciano Ambrosone, responsabile dell’Ufficio per i finanziamenti ai privati di Intesa SanPaolo, al Sole 24 Ore.
“Oggi ci sono le condizioni per aumentare i tassi suoi nuovi mutui che abbiamo dovuto rivedere al rialzo dall’inizio del mese corrente per riflettere il sottostante costo della raccolta affrontato dalla banca” ha aggiunto.
Adusbef: “Mutui: La Repubblica delle banche rende abissale la distanza tra classe politica e cittadini.”
Se nelle prossime due settimane il ministro dello Sviluppo economico si impegnera’ a sbloccare la portabilita’ dei mutui, una legge dello Stato non applicata dalle banche,come la cancellazione automatica dell’ipoteca sui mutui già estinti e l’istituto della surroga, vuol dire che con un ritardo superiore ad un semestre,riconosce che il decreto che porta il suo nome,è lettera morta perché aggirato dall’arroganza e dalla supponenza delle banche, che dovranno essere severamente sanzionate a questo punto, non già premiate dal Governo.
Adusbef: “Accettabile la legge Finanziaria approvata dal Governo”
Sorprendenti le dichiarazioni dell’ex presidente della Fed Alan Greenspan, il maggior artefice della crisi dei mercati e fautore della teoria economica che fonda i consumi sui debiti e sulle piramidi finanziarie dei derivati,che dopo aver istigato milioni di famiglie americane che con i loro redditi non avrebbero mai potuto acquistare una casa ad indebitarsi con la trappola dei bassi tassi di interessi, calati fino all’1% e poi aumentati al 5,25%, consiglia al governo italiano di utilizzare il tesoretto per ridurre il debito pubblico e far tirare ancora di più la cinghia alle già tartassate famiglie italiane.
Adusbef: Mutui sub-prime, perdite per 200 miliardi di dollari
Le enormi perdite per 200 miliardi di euro dei mutui sub- prime, stimate dal Fondo Monetario, nonostante le banche centrali, specie FED e BCE funzionali agli interessi delle grandi banche di affari e delle agenzie di rating, hanno tentato di minimizzarne gli effetti,deve indurre i paesi del G7, se non vogliono rischiare di esserne travolti, a mettere sotto controllo la finanza derivata, che ha superato il volume di 400.000 miliardi di dollari (contro un PIL mondiale di 38.000), con crescite abnormi le cui stime sfuggono perfino alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI).
Mutui. Adusbef:”Non bastano le rassicurazioni ABI per escludere un rischio di insolvenza per migliaia di famiglie indibitate a tasso variabile”
Non bastano le rassicurazioni dell’Abi per escludere un rischio di insolvenza per migliaia di famiglie, indebitate al 91% a tasso variabile per prestiti di lunga durata per esclusiva responsabilità delle banche, che ancora oggi difendono una posizione sbagliata,affermando che chi ha contratto mutui indicizzati, quando i tassi fissi erano al minimo storico e pari al 3,60 % nel 2003, avrebbero guadagnato e non perso (non solo in termini economici).
Mutui: Italiani penalizzati rispetto ai consumatori europei
Non c’era bisogno del rapporto dell’Abi per certificare l’aumento del costo del denaro in Italia, aumentato ad agosto ai massimi degli ultimi cinque anni,con tassi applicati dalle banche per i prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa volati al 5,63% come media mensile, oltre un punto percentuale superiore ad agosto 2006 quando era stato del 4,57%,mentre dopo l’11 settembre i tassi avevano iniziato a scendere, toccando il minimo a luglio 2003 al 3,58%.
Piuttosto l’Abi spieghi perché dal luglio 2003, con tassi minimi irripetibili e con indicatori unanimi al rialzo del costo del denaro, siano stati erogati mutui a tassi variabili in maggioranza, ossia al 91 % della clientela,invece di irripetibili tassi fissi erogati al 9% e solo dietro insistenza dei richiedenti,ossia a circa 300.00 famiglie,contro 3,2 milioni che fanno fatica a pagare el rate e sono a rischio insolvenza.