Addio all’Ici prima casa e i termini per fissare i criteri del rimborso ai Comuni

 Sul versante dell’abolizione dell’Ici sull’abitazione principale, per fronteggiare gli 1,7 miliardi di gettito fiscale in meno su cui non potranno più contare gli enti locali, il provvedimento prevede un piano di rimborso tramite un fondo ad hoc inserito nel bilancio del ministero dell’Interno. Proprio il ministro dell’Interno, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Dl fiscale, è chiamato a emanare il decreto per l’erogazione del rimborso, “secondo principi che tengano conto dell’efficienza nella riscossione dell’imposta, del rispetto del patto di stabilità interno, per l’esercizio 2007, e della tutela dei piccoli Comuni”, come recita la versione attuale del testo. Restano escluse dal taglio dell’Ici le abitazioni signorili (A1), le ville (A8) e i castelli (A9). Inoltre il provvedimento licenziato da Montecitorio introduce un nuovo comma 6-bis che alleggerisce gli adempimenti dei proprietari nella fase di prima applicazione della legge. Non saranno infatti applicate sanzioni “nei casi di omesso o insufficiente versamento della prima rata dell’imposta comunale sugli immobili, relativa all’anno 2008”, a patto che il contribuente versi l’importo entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl 93/2008.

Conti pubblici, Italia fuori da procedura d’infrazione UE

 L’Italia è uscita formalmente dalla procedura d’infrazione dell’Ue, avviata nel luglio del 2005 per via del deficit eccessivo di bilancio. Ieri il Presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker aveva promosso il piano del Governo Italiano: apprezzamenti su detassazione degli straordinari e ricontrattazione dei mutui. Martedi mattina il Consiglio Ecofin, riunito a Lussemburgo, ha decretato l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo. La sanzione era stata emanata nel 2005. Come ha spiegato l’organo europeo in un comunicato, la decisione tiene conto del fatto che nel 2007 il rapporto deficit-Pil del nostro Paese è sceso sotto il tetto del 3% “in maniera credibile e sostenibile”. Lunedi i Ministri delle Finanze della zona euro, riuniti in via straordinaria a Francoforte per celebrare i 10 anni della Banca Centrale Europea (Bce), avevano ascoltato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sul programma di Bilancio del governo Berlusconi. A conclusione dell’incontro il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker aveva promosso il piano fiscale del Ministro dell’Economia apprezzando, in particolare, gli sgravi fiscali varati dall’esecutivo italiano e l’introduzione della possibilità di ricontrattare le rate dei mutui.

Associazione piccoli proprietari immobiliari: “La sola abolizione dell’ICI non basta”

 A seguito delle decisioni prese nel primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo, l’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari, esprime la propria posizione sul tema della imposizione fiscale sulla casa. «Il provvedimento di abolizione dell’Ici sulla prima casa, assunto dal Governo Berlusconi – ricorda il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – va a completare il percorso avviato dal Governo Prodi che, con l’ultima Finanziaria, aveva esteso l’esenzione dell’imposta al 40 per cento delle famiglie italiane. E’ necessario però che le politiche abitative non siano affrontate solo con provvedimenti estemporanei. Si deve dare un’ampia cassa di risonanza al problema casa, da esaminare in modo più approfondito». Il presidente dell’Asppi ribadisce la necessità di superare il concetto di Ici, per rivedere il meccanismo della tassazione locale. «L’Ici è figlia di un federalismo fiscale imperfetto – prosegue Giannini – e da tempo noi sosteniamo che si deve arrivare ad un riordino complessivo del sistema di tassazione locale. Si deve puntare su un’inversione del rapporto fra cittadino e fisco, con trasferimenti dagli Enti periferici allo Stato centrale e non viceversa, senza basare il federalismo su addizionali o imposte locali. Inoltre, come affermano numerosi esperti del settore, l’Ici porta con se punti di debolezza marcati, ad esempio la mancata correlazione fra il tributo e l’impiego delle risorse che ne derivano. Ciò impedisce di valutare ed eventualmente premiare l’operato delle amministrazioni locali».

Consiglio dei ministri: svolta sui rifiuti, fisco e ici

 A Napoli il Governo presenta i suoi primi, importanti interventi. Riapertura delle discariche e costruzione di nuovi termovalorizzatori per affrontare l’emergenza in Campania. “Pacchetto Maroni”: inasprite le pene connesse a immigrazione clandestina, contraffazione e reati a danno di anziani e disabili. Nuove risorse alle famiglie con azzeramento dell’Ici sulla prima casa e detassazione di premi e straordinari. E’ iniziato alle 12.00 circa, nel Palazzo della Prefettura di Napoli, il primo Consiglio dei Ministri operativo del Governo. All’ordine del giorno l’emergenza rifiuti, le misure sulla sicurezza e l’immigrazione, l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. L’emergenza rifiuti a Napoli. Fra i primi provvedimenti approvati in Consiglio, è passato il decreto legge che individua le discariche da riaprire per superare l’emergenza rifiuti. I nomi dei siti interessati, tuttavia, non verranno resi noti fino alla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale. Il Consiglio ha inoltre appoggiato la costruzione di nuovi termovalorizzatori: “la Campania ne avrà quattro” ha spiegato infatti Berlusconi, “Tra trenta mesi sarà pronto quello di Salerno, poi ce ne sarà uno a Santa Maria La Fossa e uno nel Comune di Napoli”. Si aggiungeranno a quello di Acerra, che il Governo provvederà a ultimare, e saranno impianti “sicuri, con emissioni sotto le limitazioni previste dalle direttive europee”.

Consiglio dei Ministri a Napoli: Scompare la patrimoniale sulla casa

 Dopo 16 anni, scompare la patrimoniale sulla casa. Mercoledì prossimo, a Napoli, il consiglio dei ministri approverà un decreto che elimina l’Ici sulla prima casa. A partire da giugno non si dovrà più pagare. La proprietà dell’immobile in cui si abita, quindi, non sarà più un bene sul quale si pagano le tasse.

Il progetto di cancellare l’Ici, Silvio Berlusconi l’aveva già nel 2006: lo aveva annunciato nel secondo (ed ultimo) confronto televisivo con Romano Prodi. Doveva essere il suo primo atto di governo, se avesse vinto quelle elezioni. Dopo due anni, ad elezioni vinte, Berlusconi riparte proprio da lì: da quella promessa che due anni fa gli elettori non gli hanno permesso di mantenere. Ma non sarà l’unica promessa fatta in campagna elettorale che il governo intendere mantenere immediatamente.

Fiaip: bene l’abolizione ICI sulla prima casa. Ora una cura shock per l’immobiliare

 Fiaip saluta con favore il progetto di abolizione della tassazione sulla prima casa annunciata dal premier Silvio Berlusconi. Il neo presidente del consiglio ha ben rimarcato nel discorso tenuto in Parlamento come la casa sia un “bene primario intorno al quale si creano le radici dell’identità sociale dei cittadini” e come vadano rivisti “i diversi gravami che rendono impossibile la crescita della nostra economia”. “Quest’affermazione fa ben sperare, ma secondo la Presidenza nazionale di Fiaip, ora servono subito fatti concreti che possano dare il segno di un netto cambiamento per le politiche abitative e per una semplificazione ed una rinnovata politica di rilancio del mercato immobiliare in Italia”. Per queste ragioni sottolinea la Presidenza nazionale Fiaip sono auspicabili quanto prima nuove riforme per una fiscalità immobiliare più equa, e si attendono misure per il rilancio dell’affitto, tutti impegni assunti dalla maggioranza come l’abolizione della responsabilità in solido per la tassa di registro ed il mantenimento del “Ruolo agenti immobiliari” presso le Camere di Commercio, vera e propria tutela per i consumatori.

Il presidente nazionale dell’ASPPI: “In finanziaria abolizione dell’ICI e cedolare secca”


Alla presenza del presidente della Commissione Politiche per la Casa della Regione Lazio in un incontro pubblico il Presidente nazionale dell’Asppi (Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari) ha ribadito le priorità dell’Associazione.

In un incontro pubblico sul tema “La casa: un diritto, una necessità”, a cui è intervenuto anche Giovanni Carapella, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politiche per la Casa della Regione Lazio, il Presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini ha ribadito le priorità che l’Associazione Sindacale della Piccola Proprietà Immobiliare auspica di trovare nella prossima Finanziaria. «Da sempre – ha spiegato Giannini – l’Asppi è per un superamento dell’Ici, tributo profondamente iniquo: accogliamo con favore l’ipotesi di una abolizione di questa imposta almeno sulla prima casa. Inoltre riteniamo fondamentale l’introduzione della cosiddetta cedolare secca del 20% sui redditi da locazione, così da equipararli agli altri tipi di rendite finanziarie».