Evento. Airbank: nella nuova sede a emissioni zero brilla la stella Ecobank

 Evento. Airbank: nella nuova sede a emissioni zero brilla la stella Ecobank

È stata inaugurata ufficialmente la nuova sede aziendale di Airbank, leader in Italia nel settore dell’ antinquinamento e della sicurezza industriale

Ecobank®, il rivoluzionario sistema per la raccolta differenziata di qualità che eroga bonus in Euro ai cittadini che vi conferiscono bottiglie in plastica PET o lattine in alluminio o acciaio, è stato il protagonista della giornata.

Publiredazionale. Confindustria Bergamo premia il progetto dell’ Itis Righi di Treviglio “Il tucano ti dà una mano”

 Il robot, progettato da studenti di una scuola superiore con Autodesk Inventor, è in grado di effettuare la raccolta differenziata e di compattare rifiuti solidi urbani, come lattine e bottiglie di plastica

Autodesk, azienda leader nei software di progettazione 2D e 3D, annuncia che il robot Tucano, elaborato dagli studenti dell’ Itis di Treviglio con il proprio software Inventor, è stato premiato da Confindustria Bergamo.

La macchina replica le forme di un tucano che accoglie con il becco i rifiuti solidi (lattine, bottiglie di plastica, carta e materiale non differenziabile): gli oggetti vengono riconosciuti tramite sensori che rilevano la trasparenza, la proprietà metallica e la presenza del materiale inserito.

Effettuato il riconoscimento, i rifiuti vengono alimentati in camere diverse: l’ alluminio e la plastica vengono avviati alla compattazione separata, mentre l’ indifferenziato viene scaricato nel sacco nero oppure nel contenitore della carta. Il vantaggio immediato che si ricaverà dalla raccolta differenziata è il recupero e riciclo di materiale pregiato (alluminio) comprimendolo in piccoli volumi. L’ aspetto estremamente innovativo del progetto risiede nel produrre macchine ad emissioni zero alimentate sia ad energia solare che tramite forza muscolare.

EFFICIENZA ENERGETICA: 200 milioni di incentivi

I progetti ammessi dalla selezione del bando “Industria 2015” riguardano soprattutto innovazioni nell’ eolico, nel fotovoltaico, nell’ energia da biomasse e da rifiuti. Ma non solo. Anche elettrodomestici ad alta

Roma: nuovo piano Ama per la citta’

 Migliore pulizia quotidiana della città, ciclo dei rifiuti completamente chiuso: sono i due principali obiettivi del nuovo piano industriale Ama, presentato in Campidoglio dal sindaco Alemanno, dall’assessore all’Ambiente De Lillo e dai vertici dell’azienda. Per la pulizia della città, Ama punta sul potenziamento degli interventi e sull’aumento della raccolta differenziata: da gennaio, dunque, con progressivi incrementi per andare poi a regime a fine 2009, aumenterà la frequenza con cui vengono spazzate le strade (almeno una volta al giorno sulle vie principali). Nel contempo, partirà la razionalizzazione del sistema: Roma sarà suddivisa in 400 aree base (“moduli”) e la raccolta verrà riorganizzata distribuendo meglio i cassonetti e rivedendo i percorsi dei mezzi Ama. Verranno acquistati 720 nuovi veicoli al posto dei 680 ormai obsoleti o fermi in manutenzione da mesi. Quanto alla raccolta differenziata, ferma attualmente al 19%, Ama si propone di arrivare nei prossimi anni al 30%, la percentuale europea di fascia alta – si attestano intorno al 30% Berlino, Milano e Barcellona, mentre Londra e Lione si fermano al 18% e Madrid al 13% –.

Legambiente: ancora traffico di rifiuti illecito

 Urgente rivedere il ddl sulle intercettazioni telefoniche e completare l’iter istitutivo della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti”. “Continua lo sporco affare dei rifiuti; siamo ben oltre i confini di Gomorra”. E’ il segnale d’allarme lanciato da Legambiente a commento dell’operazione del Noe di Pescara che ha smantellato un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, con base in Abruzzo e diramazioni in diverse altre regioni del territorio nazionale. Nel congratularsi con le forze dell’ordine e le procure che hanno svolto le indagini, Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente, insiste: “E’ chiaro che non esistono isole felici: i traffici illeciti coinvolgono il Paese nella sua interezza e riguardano anche grandi aziende del panorama nazionale, come dimostra il coinvolgimento dell’Ilva di Genova nell’indagine odierna. Ecco perché è davvero necessario non abbassare la guardia ma rilanciare invece con urgenza l’attenzione nei confronti dei traffici delle ecomafie”.

Toscana: rifiuti, i tre Ato interprovinciali sono realtà

 Si è costituito anche l’Ato Toscana Sud. A meno di un anno dal varo della nuova legge sui rifiuti – Lr 61/2007 – quello che sembrava un obiettivo di difficile realizzazione è realtà: i vecchi 10 Ato dei rifiuti non ci sono più e al loro posto sono nati i tre nuovi Ato interprovinciali Toscana Centro, Toscana Costa e Toscana Sud, tre enti di maggiori dimensioni che potranno applicare economie di scala e ottimizzare l’utilizzo delle risorse e del personale per garantire un servizio migliore per il cittadino. «Sono molto soddisfatta – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – per la nascita dei nuovi Ato. Lo scorso anno, approvando la legge 61, la Toscana si è posta un obiettivo molto ambizioso, una sfida che sembrava difficile vincere. Oggi, invece, anche grazie alla collaborazione dei sindaci e al lavoro dei tre Commissari nominati dalla Regione per seguire l’iter della nascita degli Ato, possiamo inaugurare una nuova fase della gestione dei rifiuti in Toscana. Adesso che le tre nuove realtà sono nate dovranno iniziare ad occuparsi dei bandi per assegnare il servizio di gestione ed anche dei progetti per i nuovi impianti». «La Toscana – ha ricordato l’assessore – ha prima di tutto bisogno di aumentare e qualificare la sua dotazione impiantistica, sia per quanto riguarda gli impianti di smaltimento finale, sia per quanto riguarda gli impianti necessari per la valorizzazione ed il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Auguro buon lavoro ai nuovi Ato, ai loro presidenti ed ai consigli di amministrazione: c’è molto da fare per traghettare la nostra Regione verso una gestione di tipo europeo del ciclo dei rifiuti».

Ancona: settimana Europea per la riduzione dei rifiuti

 Il Comune di Ancona aderisce con il concorso fotografico “Io mi rifiuto!” Il Comune di Ancona in collaborazione con Anconambiente ha aderito alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti che ha avuto il patrocinio del Coordinamento Agende 21 locali italiane. “Meno 100 kg di rifiuti all’anno per abitante” è l’obiettivo che la campagna si propone e propone ad amministrazioni, cittadini e consumatori. Un obiettivo raggiungibile attraverso l’acquisizione di nuove abitudini e comportamenti a scuola, nella vita domestica, sul lavoro. Ridurre i rifiuti si può anche nella vita di tutti i giorni: per questo nella sezione allegati è possibile scaricare un depliant che contiene semplici decaloghi con azioni realizzabili tutti i giorni a casa e in ufficio. Per aderire alla campagna di Riduzione dei rifiuti coinvolgendo il più possibile i cittadini, specie le nuove generazioni, tra l’altro nel momento particolare in cui è partita la nuova raccolta differenziata “Porta a porta” – il Comune di Ancona in collaborazione con Anconambiente ha indetto Io mi rifiuto!, il Concorso fotografico sulle buone e cattive abitudini riguardo rifiuti (vedi regolamento nella sezione ‘allegati’ ).

Termoli: raccolta differenziata a fumetti!

 Cassonetti colorati, bottiglie di vetro con i piedi, lumache e lombrichi col cappello e l’inconfondibile “lisca di pesce” come firma: i disegni del celebre fumettista termolese Benito Jacovitti caratterizzano la campagna di comunicazione sul nuovo servizio di raccolta differenziata del Comune di Termoli che è partita ieri, 10 novembre 2008. La campagna, co-finanziata dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e firmata dal “successore” di Jacovitti Luca Salvagno, accompagna l’avvio del nuovo sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani ed assimilati che coinvolgerà prossimamente l’intera cittadinanza. L’importante cambiamento è stato messo a punto per consentire alla città di adeguarsi agli obiettivi strategici indicati dalla normativa nazionale in merito alla necessità di ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica, aumentando la raccolta differenziata e incentivando il recupero attraverso il riutilizzo e il riciclo.

Umbria: presentato il piano gestione rifiuti

 Riduzione della quantità dei rifiuti prodotti, incremento della percentuale di raccolta differenziata, superamento della centralità delle discariche con la conseguente chiusura del ciclo dei rifiuti, anche attraverso il raggiungimento dell’autosufficienza impiantistica. Sono i punti fondamentali del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Umbria, presentato oggi a Perugia, all’Auditorium Santa Cecilia, nel corso del primo dei quattro incontri territoriali organizzati nell’ambito degli “ATO” umbri dall’assessorato regionale all’Ambiente per illustrare ed approfondire i contenuti del documento. Oltre all’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini, sono intervenuti il sindaco del Comune di Perugia, Renato Locchi, il presidente di “ATO2” e vicesindaco di Perugia, Nilo Arcudi. “Il nuovo Piano regionale dei rifiuti preadottato dalla Giunta regionale – ha detto l’assessore – garantirà all’Umbria una gestione che la allontanerà da situazioni di emergenza, assicurandone l’autosufficienza e la qualità ambientale in linea con la direttiva europea ancora in fase di approvazione.

Enea: giornata di Studio “Le basi per una discussione pubblica su radiazioni e nucleare, aspetti della formazione e dell’informazione”

 L’informazione pubblica sui diversi aspetti dell’innovazione scientifica e tecnologica viene spesso accusata di essere incompleta, influenzata da interessi di parte e di non rispondere ai valori e alle priorità degli esperti o, in alternativa, ai bisogni e ai timori della popolazione. Nell’ambito della discussione pubblica su rischi e benefici delle radiazioni ionizzanti e dell’energia nucleare, si assiste spesso a una polarizzazione fra due posizioni antitetiche tra chi nega ogni pericolo e chi, al contrario, ne demonizza ogni utilizzo e sviluppo. In assenza di spazi di dialogo e confronto, queste due posizioni tendono ad ignorarsi e screditarsi l’un l’altra. Di fronte a questioni che toccano una molteplicità di aspetti di natura sociale, politica, etica ed economica e che coinvolgono la salute e la sicurezza dei cittadini e la protezione dell’ambiente, risulta spesso difficile formarsi una conoscenza di base sufficientemente ampia su cui poter fondare scelte individuali informate e consapevoli.