Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia

 Sondaggio Banca d’Italia, Tecnoborsa, Agenzia del Territorio
Nel terzo trimestre del 2011 si sono intensificati i segnali di debolezza del mercato immobiliare, in presenza di più diffuse indicazioni di flessione dei prezzi e di aumento degli incarichi a vendere inevasi. Le attese a breve termine degli agenti sulle condizioni del mercato di riferimento si sono confermate sfavorevoli e, per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2009, anche i giudizi sulle prospettive di medio periodo del mercato nazionale sono diventati lievemente negativi, plausibilmente scontando il pessimismo sul quadro economico generale.

Codice delle Valutazioni Immobiliari

 È alla quarta edizione il Codice delle Valutazioni Immobiliari presentato da Tecnoborsa
L’interconnessione delle economie a livello globale, l’interdipendenza tra mercati immobiliari e credito ipotecario e la rapida trasformazione del contesto internazionale sono alla base della forte spinta evolutiva che ha riguardato anche l’estimo e la valutazione immobiliare, essenziali ai fini della determinazione dell’effettivo valore degli asset scambiati, posti a garanzia dei mutui ovvero funzionali alla verifica ex ante della sostenibilità dei progetti d’investimento.

Economia immobiliare, i mutui nei primi otto mesi 2011

 Esaminando la domanda cumulata dei primi otto mesi del 2011 e confrontandola con lo stesso periodo degli anni precedenti, risulta sempre inferiore con variazioni da 1 a 3 punti percentuali a seconda dell’anno preso in esame: -10% se confrontato con il 2010, -12% con il 2009, -9% con il 2008 e -11% rispetto al 2007.
Analizzando, invece, l’andamento della domanda cumulata per i primi otto mesi nei diversi anni, solo il 2009 sul 2008 presenta un segno positivo (+4%), mentre tutti gli altri permangono negativi, -3% per il 2010 sul 2009 e -2% per il 2008 sul 2007.

Economia Immobiliare, i mutui gennaio-agosto 2011

 Dal rapporto mensile dell’Abi la crescita dei finanziamenti per l’acquisto di immobili a luglio risulta pari a +5,2% (+5,3% il mese precedente e +9,3% a luglio 2010).
Inoltre, il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 3,5% (3,22% il mese precedente).

Economia immobiliare, trend compravendite secondo Gabetti

 Nel 2° trimestre 201 perdurano gli effetti della crisi nel mercato immobiliare italiano.
Tra le conseguenze più evidenti una diminuzione generalizzata dei prezzi, che tocca il -2,6% nei capoluoghi secondari, mentre vede una riduzione meno marcata nelle grandi città (-1,6%), realtà in cui si concentrano gli investitori e gli acquirenti più facoltosi. A livello geografico le zone che evidenziano contrazioni delle quotazioni maggiori sono le regioni del Sud (-5,7%) e del Centro Italia (-3%), mentre nel Nord si ha una flessione minore (-1,8%).

Economia Immobiliare, compravendite: trend 2° trimestre 2011

 Mercato immobiliare italiano ancora in calo, con la quarta flessione consecutiva del numero di unità immobiliari compravendute
Secondo i dati elaborati nella Nota trimestrale, realizzata a cura dell’Agenzia del Territorio, il tasso tendenziale annuo del volume di compravendite nel secondo trimestre del 2011 (variazione percentuale del II trimestre 2011 rispetto al II trimestre 2010), per l’intero settore immobiliare risulta pari al -5,6%, peggiorando il dato tendenziale del primo trimestre (-3,6%).

Economia Immobiliare, i mutui

 Stando alle evidenze dell’analisi di Crif, continua il calo della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane iniziato a marzo 2011, con il mese di luglio che fa segnare un -14% (dato ponderato sui giorni lavorativi), rispetto al corrispondente mese del 2010, anche se comunque si tratta di un valore meno negativo rispetto alla rilevazione precedente (-17% di giugno).

Economia immobiliare, le locazioni

 Aumentano gli sfratti del 6,5% nel 2010, col valore più alto degli ultimi 15 anni e di questi oltre l’85% sono sfratti emessi per morosità.
È quanto emerge dall’elaborazione che Sunia e Cgil hanno effettuato sui dati del Ministero dell’Interno. Gli sfratti per morosità registrano un costante aumento negli anni sia in termini assoluti che percentualmente sul totale: nel 1983 rappresentavano il 13% degli sfratti emessi, nel 1997 il 50%, nel 2010 si è registrato un aumento dell’8,9% rispetto al 2009 e del 29% nel biennio 2008-2010.

Economia Immobiliare, il costo dei mutui in Italia

 Il costo dei nuovi mutui alle famiglie è aumentato di 2 decimi al 2,8% sulle erogazioni a tasso variabile, e di un decimo al 4,8% su quelle a tasso fisso: lo scrive la Banca d’Italia nel Bollettino Economico di luglio.
Mostrano segni di riduzione le sofferenze con una crescita dell’1,8%, in calo di un decimo di punto dal livello precedente di fine 2010, anche se i crediti alle imprese in difficoltà (incagli), sono rimasti elevati e pari al 5,9%. Accelera la raccolta bancaria all’1,8% sui dodici mesi. Secondo Crif il volume della domanda complessiva di mutui da parte delle famiglie italiane nel primo semestre del 2011 ha segnato una contrazione del -8% rispetto allo stesso periodo del 2010, quando il calo era stato del 4% rispetto ai primi sei mesi del 2009.

Economia Immobiliare, uno studio sulle compravendite di immobili (2^ parte)

 Gli Italiani hanno nuovamente fiducia nel mercato immobiliare: il 54% di loro crede sia il momento giusto per comprare casa.
Questo è il primo dato ricavato dall’elaborazione dell’Indice Immobiliare.it sulla fiducia dei consumatori. L’indagine è stata svolta su un campione di oltre 5.000 uomini e donne che, avendo negli ultimi sei mesi effettuato una ricerca o pubblicato un annuncio immobiliare, sono interessati al tema della ricerca di immobili.

Economia Immobiliare, uno studio sulle compravendite di immobili (1^ parte)

 Dallo studio “Gli immobili in Italia 2011”, a cura del Dipartimento delle Finanze e dell’Agenzia del Territorio, con la collaborazione della SOGEI, risulta che gli immobili di proprietà delle persone fisiche sono per il 23,8% abitazioni principali, per l’11,6% sono tenuti a disposizione, e solo per il 9,6% sono locati.
Lo studio si articola su cinque capitoli dedicati all’analisi degli utilizzi degli immobili, all’analisi dei redditi e della ricchezza, alla distribuzione territoriale del valore del patrimonio abitativo, alla distribuzione della proprietà e del reddito dei proprietari, ai canoni di locazione. Nell’ambito di queste analisi è stata effettuata anche la stima del valore del patrimonio residenziale che risulta, comprensivo delle pertinenze, pari a 6.335 miliardi.