L’annuncio del governo di utilizzare a Milano – come in altre città metropolitane – 250/300 militari i quali si affiancheranno alle forze dell’ordine con funzioni di pubblica sicurezza (come comunicato dai media), viene accolto con favore dal Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici. Proprio Assoedilizia recentemente aveva lanciato un allarme sulla recrudescenza dei reati cosiddetti minori, in particolare per quanto riguarda furti in appartamenti e negozi, chiedendo di intensificare ronde e pattugliamenti soprattutto notturni. “Contrastare efficacemente la microcriminalità diffusa sul territorio – afferma Colombo Clerici – significa un positivo impatto diretto sui cittadini che proprio dai furti nelle case traggono l’impressione più negativa di insicurezza”.
Sicurezza in casa
Anaci: impianti condominiali in regola
ANACI ed ANACAM in rappresentanza delle categorie degli amministratori di condominio e degli installatori e manutentori di impianti di sollevamento, in occasione di un incontro di approfondimento svoltosi il 7 giugno scorso a Favignana (TP) in ordine alle problematiche relative alla sicurezza degli ascensori, hanno rilevato quanto segue: 1) la norma europea UNI EN 81-80 ha evidenziato le situazioni di rischio con priorità alta, media e bassa che possono determinarsi nel funzionamento degli impianti, con gli interventi necessari per eliminarle, a seguito di opportune valutazioni del rischio stesso da effettuare caso per caso; 2) l’Italia non ha ancora provveduto, a differenza di altri Stati membri dell’UE (Belgio, Francia Spagna, Grecia e altri), ad emanare un provvedimento legislativo che partendo dalle indicazioni della norma tecnica europea indichi gli interventi prioritari da attuare sugli impianti più obsoleti e i relativi termini per l’esecuzione; la materia è stata trattata dal decreto ministeriale 26 ottobre 2005, mai applicato in assenza della norma attuativa;
In tema di sicurezza si discute anche sul deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui
Il disegno di legge in tema di sicurezza pubblica, attualmente al vaglio del Parlamento, prevede una modifica dell’art. 639 cod. pen., che incrimina il deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui. La proposta legislativa, nella sua attuale formulazione, non sembra essere in grado di rispondere alle esigenze di prevenzione e repressione del dilagante fenomeno dei graffiti sugli edifici, ormai giunto a livelli non più tollerabili, anche in considerazione degli elevati costi che non solo i privati, ma anche le Pubbliche Amministrazioni, sopportano per la loro rimozione. L’intenzione del legislatore è quella di estendere la punibilità della fattispecie aggravata prevista dall’art. 639 co. 2 cod. pen. – che oggi incrimina le condotte illecite ai danni di cose di interesse storico o artistico o su immobili compresi nel perimetro del centro storico – anche in relazione ai casi in cui si deturpino o si imbrattino “immobili sottoposti a risanamento edilizio o ambientale o [su] ogni altro immobile, quando al fatto consegue un pregiudizio al decoro urbano”.
Sicurezza degli impianti all’interno degli edifici
(Ministero dello sviluppo economico – Nota 10.04.2008)
Nessun rischio di distacco di acqua, luce e gas per le vecchie utenze domestiche che non hanno il certificato di conformità degli impianti. In particolare, il Ministero, anche per cancellare le possibili preoccupazioni degli utenti e dei fornitori su eventuali ostacoli al processo di liberalizzazione, chiarisce che:
1. i commi da 3 a 5 dell’art. 8 del D.M. 37/2008 – secondo i quali entro trenta giorni dall’allacciamento della fornitura di gas, luce e acqua deve essere consegnata al fornitore copia della dichiarazione di conformità o di rispondenza pena la sospensione del servizio – si riferiscono espressamente all’allacciamento di nuove forniture. Ne consegue che qualsiasi modifica del contratto di fornitura già avviato (cambio del gestore o delle condizioni di fornitura o subentro a un precedente utente, anche a seguito di temporanea disattivazione) non determina l’obbligo di consegna della dichiarazione di conformità o di rispondenza. Il decreto, in sostanza, non ostacola la liberalizzazione del mercato elettrico, perché in caso di cambio del gestore non è previsto nessun nuovo adempimento;
2. per le utenze esistenti la dichiarazione di conformità o di rispondenza deve essere consegnata solo in caso di aumento della potenza impegnata, se l’aumento consegue a interventi che impongono di per sé il rilascio della dichiarazione di conformità; oppure se l’aumento avviene nei rari casi in cui il decreto impone di redigere il progetto per i nuovi interventi: si tratta di impianti di notevole rilievo sotto il profilo della sicurezza, di regola non presenti nelle abitazioni, ma solo nei condomini o in esercizi produttivi o commerciali di un certo rilievo (per esempio potenza dell’impianto elettrico superiore a 6 KW, ovvero superficie delle abitazioni superiore a 400 mq e degli immobili adibiti ad altri usi superiore a 200 mq).
T-Domo: un centro di controllo integrato di tutti gli ambienti domestici
Rtt Technology Solutions S.r.l. è una giovane società fondata sulle competenze di professionisti che da oltre 20 anni svolgono la propria attività nel mondo dell’Information Technology, nata allo scopo di produrre prodotti sempre al passo con i tempi.
Ecco perché oggi RTT punta sulla domotica.
La Domotica, o Automazione Domestica, è lo strumento che permette di gestire impianti e apparecchiature domestiche al fine di aumentare i livelli di vivibilità, comfort e risparmio energetico, attraverso l’automazione domestica. Le sue innumerevoli potenzialità permettono alla domotica di venire applicata a qualsiasi tipo di soluzione non solo strettamente familiare ma che può comprendere anche hotel, pensioni, alberghi, ville, complessi residenziali, case di riposo,ecc.
Nessun rischio distacco vecchie utenze domestiche che non hanno il certificato di conformità degli impianti
A chiarirlo è il Ministero dello Sviluppo economico che in una nota esplicativa interviene per facilitare l’applicazione della disposizione che impone al fornitore di sospendere l’erogazione di luce acqua e gas se non viene consegnata copia della dichiarazione di conformità o di rispondenza degli impianti. In particolare, il Ministero per cancellare le possibili preoccupazioni degli utenti e dei fornitori su eventuali ostacoli al processo di liberalizzazione, chiarisce che:la norma che impone entro trenta giorni dall’allacciamento della fornitura di gas, luce e acqua deve essere consegnata al fornitore copia della dichiarazione di conformità o di rispondenza pena la sospensione del servizio si riferisce espressamente all’allacciamento di nuove forniture. Quindi, qualsiasi modifica del contratto di fornitura già avviato (cambio del gestore o delle condizioni di fornitura o subentro ad un precedente utente, anche a seguito di temporanea disattivazione) non determina l’obbligo di consegna della dichiarazione di conformità o di rispondenza. Il decreto, in sostanza, non ostacola la liberalizzazione del mercato elettrico, perché in caso di cambio del gestore non è previsto nessun nuovo adempimento.
Milano. Contro i furti nelle case, negli uffici e nei laboratori
INTENSIFICARE RONDE E PATTUGLIAMENTI DELLE FORZE DELL’ORDINE E COMUNICARNE IL NUMERO QUOTIDIANAMENTE
Nella notte tra venerdì e sabato ladri in azione: una banda di specialisti ha svuotato un laboratorio di orologeria (colpo da un milione di euro), mentre in un palazzo vicino presumibilmente un’altra banda ha messo a soqquadro gli uffici scegliendo e rubando soltanto i computer di ultimo tipo.
Una notte di normale razzia a Milano? La gravità è costituita dal fatto che i due “colpi” di cui si ha notizia (speriamo che al ritorno dal week-end altri cittadini non abbiano sgradite sorprese) sono avvenuti ad opera probabilmente di due bande diverse, che hanno agito nelle stesse ore in edifici vicini, in una centralissima zona di Milano (Piazza Duomo) e a 100 metri dal commissariato di polizia e dal comando dei Carabinieri.
Decreto Bersani sugli impianti: Quesiti interpretativi concernenti l’articolo 13 del Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n. 37
Si fa riferimento ai quesiti in oggetto, formulati con nota protocollo n. 4913/MC/cc del 25 marzo 2008 e concernenti il decreto ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37, di riordino della disciplina per la sicurezza degli impianti all’interno degli edifici, che entrerà in vigore il 27 marzo 2008. Come è noto, il decreto è stato predisposto da una commissione tecnica interministeriale con rappresentanti delle categorie economiche e professionali ed è stato messo definitivamente a punto dopo aver acquisito le osservazioni delle categorie e associazioni interessate. Il testo semplifica notevolmente le procedure e gli adempimenti formali, anche in caso di compravendita o locazione degli immobili e, contemporaneamente rende più efficaci, anche rafforzando l’attuale sistema sanzionatorio, le norme a tutela della sicurezza delle persone che vivono o lavorano all’interno degli edifici e che sono ancora troppo spesso vittime (soprattutto casalinghe e bambini) di incidenti.
In particolare, l’art. 13 – Documentazione, ha suscitato numerose questioni interpretative, evidenziate nella predetta nota ed anche riportate da numerosi quotidiani, che appare necessario chiarire. Si profila pertanto l’opportunità che sia dato al presente parere giuridico la pubblicità che si riterrà più opportuna, anche nei confronti degli uffici territoriali, in attesa di eventuali circolari interpretative del Ministero concernenti l’intero regolamento.
ASPPI: “Necessario un rinvio delle nuove norme sulla sicurezza degli impianti”
«E’ necessario un rinvio dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla sicurezza degli impianti – dichiara il Presidente Nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – altrimenti da domani si rischia una paralisi del mercato della compravendita immobiliare, ma soprattutto delle locazioni».
I recenti provvedimenti normativi in tema di conformità degli impianti ma anche quelli sulla certificazione energetica inducono ad una riflessione da parte di Luigi Ferdinando Giannini, Presidente nazionale dell’Asppi – Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari.
«L’introduzione della dichiarazione di conformità degli impianti alla vigente normativa in materia di sicurezza – spiega Giannini – che a partire dal 27 marzo va allegata a tutte le compravendite e a tutti i contratti di locazione, come l’obbligo di certificazione energetica per ottenere il permesso a costruire, sono due vincoli che, pur volendo raggiungere un obiettivo condivisibile, sono stati varati senza una necessaria opera di consultazione al fine di evitare complicazioni per chi deve ottemperare agli adempimenti di legge».
Sicurezza degli impianti domestici: Risposta ministeriale a quesiti
Principio generale: non v’è obbligo generale di adeguamento degli impianti alle norme di sicurezza attualmente vigenti.
La sicurezza dev’essere valutata in base alla conformita’ degli impianti alle norme vigenti al momento della loro realizzazione o modifica.
Decreto sicurezza impianti: Confedilizia chiede una interpretazione della normativa o una sospensione della sua entrata in vigore
A proposito del decreto sicurezza impianti, la Confedilizia chiede una urgente interpretazione normativa o una sospensione della sua entrata in vigore. Il dibattito interpretativo finora sviluppatosi (soprattutto in funzione delle esigenze dei notai) non ha infatti minimamente toccato il grave problema della “documentazione amministrativa e tecnica” che dovrebbe secondo il decreto essere consegnata sia agli acquirenti degli immobili che agli inquilini: una documentazione che non è in gran parte mai stata rilasciata, o che comunque non è in possesso né di venditori né di proprietari locatori, e per la quale non è prevista alcuna documentazione equipollente che possa ora formarsi (documentazione equipollente prevista invece – con la dichiarazione di rispondenza – per la sola dichiarazione di conformità da allegare agli atti pubblici di trasferimento).
A Firenze le caldaie sono pulite come il cielo
Il Comune di Firenze ha dato il via alla campagna “Una caldaia pulita come il cielo”, per informare i cittadini sulle regole di manutenzione e gestione degli apparecchi. L’iniziativa prevede la diffusione di manifesti, slogan e opuscoli, oltre alla possibilità di usufruire del controllo effettuato da tecnici.
Ogni famiglia riceverà una guida informativa su come avere impianti termici sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico, inoltre sarà disponibile a breve sui siti internet del Comune e di Tecnocivis (l’associazione affidataria del servizio) un vademecum illustrativo.