Finanziaria 2008: Bonus affitti ad ampio raggio

 Nel disegno di legge, sconti fiscali per redditi bassi, under 30 e studenti fuori sede

Una detrazione pari a 150 o 300 euro l’anno, a seconda del reddito, per chi è titolare di un contratto di locazione e uno sconto Irpef di quasi mille euro per i giovani tra i 20 e i 30 anni che lasciano l’abitazione dei genitori e vanno a vivere in affitto. Sono alcune delle novità contenute nella manovra 2008, che, varata la settimana scorsa, ha iniziato in Senato il suo iter parlamentare. Novità che, se confermate, produrranno effetti già a partire dal periodo d’imposta 2007. Buone notizie anche per gli studenti fuori sede: nel Ddl è infatti ampliato l’ambito di applicazione del beneficio fiscale per i canoni di locazione.

Decreto legge collegato finanziaria 2008: Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica


Art. 21 (Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica)

1. Nei comuni di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 8 febbraio 2007, n. 9, al fine di garantire il passaggio da casa a casa delle categorie sociali ivi indicate ed ampliare l’offerta di alloggi in locazione a canone sociale per coloro che sono utilmente collocati nelle graduatorie approvate dai Comuni, è finanziato, nel limite di 550 milioni di euro per l’anno 2007, un programma straordinario di edilizia residenziale pubblica finalizzato prioritariamente al recupero e l’adattamento funzionale di alloggi di proprietà degli ex IACP o dei Comuni, non occupati, all’acquisto o la locazione di alloggi, nonché per l’eventuale costruzione di alloggi, da destinare prioritariamente a soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio in possesso dei requisiti di cui all’articolo 1 della citata legge n. 9 del 2007 e diretto a soddisfare il fabbisogno alloggiativo individuato dalle Regioni e Province autonome sulla base di elenchi di interventi prioritari e immediatamente realizzabili, con particolare riferimento a quelli ricompresi nei piani straordinari di cui all’articolo 3 della stessa legge e in relazione alle priorità definite nel tavolo di concertazione generale sulle politiche abitative.

Finanziaria 2008: Sconti fiscali per l’abitazione

 Per i proprietari
•Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili con unreddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno sommare alla attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30 per cento dell’aliquota base dell’Ici.
•L’aliquota base dell’ICI oggi èpari al 4,0 per mille del valore catastale
Come si calcola lo sconto: l’ammontare della ulteriore detrazione equivale all’1,33 per mille del valore catastale dell’immobile.
•Nella media nazionale, lo sconto sfiora il raddoppio rispetto alla la detrazione attuale.
Compresa la detrazione giàin vigore, lo sconto di imposta non potràsuperare i 303,29 euro l’anno per contribuente.

Previsione Casa 2008: E’ormai piena emergenza, sia per chi sta in affitto sia per chi deve acquistarla

Continuano a lievitare i costi di mantenimento. Diventa ineludibile la necessità di un intervento sia sul versante di un serio piano di investimenti in edilizia residenziale, che su quello fiscale attraverso manovre di riduzione dell’ICI, che su quello della tassazione sugli utili di affitto, portandola ad una percentuale secca del 20%. Sono interventi funzionali ad un riequilibrio della domanda e dell’offerta di mercato e per una piu’ efficace emersione dal nero, oltre ad una funzione di calmieramento degli affitti stessi. Infatti il costo complessivo mensile di un appartamento in affitto o di proprietà, piu’ i costi di mantenimento, raggiunge la considerevole cifra di Euro 1501,50 (per l’appartamento in affitto) e di Euro 1010,50 ( per l’appartamento di proprietà).

Casa – Minelli, decisione importante della Cassazione da leggere nella giusta ottica

 ‘Nei prossimi giorni il Governo dovrà varare un decreto importante, che stabilira’ la definizione di alloggio sociale. Un provvedimento urgente e necessario per rendere compatibili con le norme comunitarie gli intereventi pubblici rivolti in vari modi alle famiglie che hanno bisogno di sostegno per avere una casa da abitare’. E’ quanto dichiara, Claudio Minelli, Responsabile per le politiche abitative dell’ANCI.

L’inquilino non paga, la questione va “risolta” in fretta

 Cassazione – Sentenza n. 12905/2007
Le condizioni per escludere i canoni non riscossi dalla base imponibile Irpef

Fino alla risoluzione del contratto di locazione, i relativi canoni concorrono a formare la base imponibile Irpef. E’ questo, in sintesi, il principio affermato dalla Suprema corte con la sentenza n. 12905 del 1° giugno 2007. In particolare, con la menzionata pronuncia, i giudici di legittimità hanno ribadito che “Il solo fatto dell’intervenuta risoluzione consensuale del contratto di locazione, unito alla circostanza del mancato pagamento dei canoni relativi a mensilità anteriori alla risoluzione, non è idoneo, di per sé ad escludere che tali canoni concorrano a formare la base imponibile Irpef, (…) salvo che, e non è il caso di specie, non risulti l’inequivoca volontà delle parti di attribuire alla risoluzione stessa efficacia retroattiva”.

La condizione abitativa in Italia: Le strategie di intervento

 Rapporto Nomisma
Il quadro delle attività da pianificare e realizzare è, anche in considerazione delle diverse forme di disagio abitativo, complesso ed articolato e richiede un intervento unitario ed integrato. Allo stesso tempo è necessario attivare in tempi molto brevi un flusso di risorse finanziarie dedicate alle politiche abitative, aggiuntivo rispetto alle diverse voci di bilancio già attive o ad esse incrementali, funzionali alla tutela di chi non è o non è più nelle condizioni di di sostenere le spese per l’abitazione, di chi sta per essere allontanato dalla propria casa e di coloro i quali al diritto ad una casa non riescono ad accedere. Le linee guida di natura strategica sono state individuate nel corso dei lavori del Tavolo di concertazione generale sulle politiche abitative, convocato in adempimento alla Legge 9 dell’8 febbraio 2007 dal Ministero delle infrastrutture, mostrano come la migliore politica consista in una pluralità coordinata di azioni mirate.

Bruno Astorre, Assessore politiche abitative del Lazio: “Su politiche casa serve un nuovo corso”

 Quali sono le azioni messe in campo dal suo assessorato per contrastare l’emergenza abitativa nel Lazio?

“Nel Lazio sono 79 i comuni focalizzati per l’emergenza abitativa. La Regione, come richiesto dal governo, ha presentato il piano straordinario per il Lazio (comprensivo di quello per Roma) che prevede un fabbisogno complessivo di 4 miliardi e 500 milioni di euro così ripartiti: primo anno 1 miliardo, secondo anno 1 miliardo e mezzo, terzo anno 2 miliardi. Per indicare tali necessità si è tenuto conto dell’odierno costo medio di un intervento Iacp-Ater, per un alloggio di circa 55/65 mq utili, pari a 90 mq di superficie complessiva. Con tali risorse, si punta all’obiettivo di 45.808 alloggi in più in tutta la regione, da conseguire con varie forme d’intervento: con la costruzione di nuovi alloggi su aree site nei ‘Peep’ nonché in altre aree reperite all’uopo; con il recupero di edifici esistenti, anche con cambiamento di destinazione d’uso; con l’attivazione di progetti speciali per centri di assistenza alloggiativi; con l’acquisto di alloggi sul mercato con riferimento a quelli ancora disponibili degli enti privati, pubblici, previdenziali.”

Confedilizia impugna al Tar il decreto sfratti del Prefetto di Milano

 La Confedilizia ha impugnato al Tar Lombardia il decreto del Prefetto di Milano che ha istituito la commissione per la graduazione degli sfratti. “Senza nessun riferimento, e tantomeno collegamento, al «piano straordinario» di edilizia economica e popolare che la Regione avrebbe per legge dovuto approvare entro il 15 maggio, il Prefetto di Milano – dice un comunicato dell’Organizzazione della proprietà edilizia – ha di sua autonoma iniziativa introdotto col suo decreto una ulteriore disciplina degli sfratti per l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio, pretendendo addirittura di disciplinare l’attività degli ufficiali giudiziari, che sono invece alle dipendenze (per effetto della normativa che regola la loro attività) dell’Autorità giudiziaria e solo di questa, tant’è che la legge del febbraio scorso sulla sospensione degli sfratti ne fa espressamente salve le competenze”.