Piano casa: il maxiemendamento del governo toglie le case agli sfrattati, Il SICET: comportamento vergognoso!
Balletto tragicomico sulla pelle dei cittadini più deboli: gli sfrattati anziani, handicappati, famiglie monoreddito con figli. Infatti il maxiemendamento presentato dal governo alla Camera, nella conversione in legge del decreto 112, ha rimesso i 544,50 milioni di euro nel generico fondo per un Piano casa che di sociale non ha nulla, togliendoli così dalla destinazione originaria: dare casa agli sfrattati. Ma di balletto proprio si tratta. Infatti i soldi c’erano nel testo iniziale. Poi in commissione della Camera sono stati tolti, lasciandoli finalizzati per le 12.000 abitazioni che regioni, comuni e IACP avevano già inserito nei propri programmi di edilizia pubblica. E ora botto finale. I 544,50 milioni di euro sono ritolti agli sfrattati che con questo atteggiamento del governo dovranno arrangiarsi.
Sfratti
Torino: Entrate e Comune alleati contro l’evasione. Lotta agli affitti in nero
Nel mirino anche estero-residenze fittizie, elementi rilevanti per il redditometro, commercio abusivo. Un accordo importante, quello siglato oggi dall’assessore al Bilancio del Comune di Torino, Gianguido Passoni, e dal direttore regionale dell’agenzia delle Entrate, Gianni Giammarino. È il primo protocollo d’intesa in Italia sulla compartecipazione degli enti locali alla lotta all’evasione fiscale, che consentirà al Comune di incassare il 30% delle somme recuperate dall’erario. Si tratta di una svolta decisiva, che segna il punto di arrivo di un lungo percorso. Infatti, già il “collegato” alla legge finanziaria per l’anno 2006 prevedeva la partecipazione dei Comuni all’accertamento dell’evasione fiscale. Una partecipazione gratificata dal riconoscimento di una quota pari al 30% delle somme recuperate a titolo definitivo a seguito di segnalazioni qualificate da parte del Comune che abbiano garantito il buon esito dell’accertamento fiscale.
Il 3 dicembre 2007, poi, un provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate ha individuato le prime specifiche tecniche per l’applicazione concreta della norma e ha demandato alle direzioni regionali la definizione degli accordi con i Comuni interessati. Il protocollo d’intesa siglato oggi stabilisce il primo accordo quadro. All’agenzia delle Entrate dovranno pervenire da parte del Comune segnalazioni “qualificate”, cioè che abbiano elementi probatori immediatamente utilizzabili ai fini dell’accertamento fiscale. I settori d’intervento riguardano il commercio, le professioni, l’urbanistica, la proprietà edilizia, le residenze fittizie all’estero, la disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva.
Liguria: recuperati 200 alloggi
Duecento case sfitte saranno recuperate dalla Regione Liguria, grazie a un investimento straordinario di 5,9 milioni di euro, che sarà approvato questo pomeriggio in giunta, per sopperire alla domanda inevasa
L’emergenza abitativa e l’invito di Tettamanzi
L’emergenza abitativa e l’invito di Tettamanzi. Manovra del governo sul Piano casa. Berlusconi imiti Sarkozy. Preoccupazione del Sicet (Sindacato inquilini della Cisl) per la dismissione degli alloggi pubblici che oggi
Emilia Romagna: Welfare, fondi per strutture assistenziali e “alloggi sociali”
Dalla Regione oltre 37 milioni di euro a enti pubblici e privati no profit per costruzione, ristrutturazione e acquisto di strutture per persone non autosufficienti e svantaggiate. Con un investimento complessivo di 37,443 milioni di euro per il 2008 è stato approvato oggi dalla Giunta il programma regionale di risorse da assegnare a Comuni, Aziende Usl, Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp) e soggetti privati no profit (che hanno aderito ai Piani attuativi locali approvati dai Comitati di Distretto) per la costruzione, l’acquisto o la ristrutturazione di immobili destinati a strutture socioassistenziali e sociosanitarie, alloggi con servizi per persone non autosufficienti e “alloggi sociali”, aperti a italiani e stranieri, finalizzati a offrire una sistemazione in attesa di un alloggio definitivo. “Si tratta di un forte passo in avanti per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini – afferma l’assessore alle Politiche sociali della Regione Anna Maria Dapporto – e per valorizzare, dopo l’approvazione del 1° Piano sociale e sanitario, il ruolo delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie e dei Distretti, impegnati nel garantire un riequilibrio territoriale in termini di distribuzione di strutture e di individuare i fabbisogni più vicini alle esigenze dei propri territori”.
Roma: caro affitti e sfratti. I Sindacati Inquilini cercano il dialogo con Comune e Regione.
Le organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Feder Casa cercano urgentemente, insistentemente e testardamente istituzioni e/o amministrazioni pubbliche a ogni livello territoriale, comunale e regionale, disponibili a concertare con le suddette organizzazioni, nel rigoroso rispetto dei ruoli, ogni tipo di strumento e/o intervento atto a migliorare concretamente la insostenibile situazione abitativa presente a Roma e in altre province del Lazio assicurando da subito contestualmente legalità, rispetto delle regole e certezze del diritto. Le organizzazioni sindacali si rendono disponibili a partecipare a tavoli finalizzati alla discussione di tali problematiche.
La richiesta urgente così provocatoriamente formulata è dettata:
– dall’attuale immobilismo delle istituzioni preposte in una situazione in cui il problema abitativo a Roma comincia ad assumere caratteri di drammaticità: oggi sono espulse dal mercato dell’affitto anche le famiglie con redditi medi; affittare un’abitazione nella nostra città costringe le famiglie ad impegnare oltre la metà del proprio reddito: per un bilocale in zona semicentrale vengono richiesti, in media, circa 1.000,00 euro;
– dall’inadeguatezza delle forme di sostegno alle famiglie in locazione a causa della scarsità dei fondi previsti e dai tempi di erogazione non conciliabili con le esigenze delle famiglie stesse;
– dalla recente decisione della Corte Costituzionale che, spostando alle Regioni le competenze in materia di graduazione degli sfratti e Commissioni prefettizie previste dalla Legge 9/2007, ha annullato di fatto le Commissioni di graduazione creando un vuoto normativo che, se non colmato tempestivamente, rischia di riproporre per molte famiglie, l’incubo dell’esecuzione;
Trieste: approvato il protocollo operativo per la costituzione dell’agenzia per l’affitto
Nel Salotto Azzurro del Municipio, è stato presentato ieri il Protocollo operativo per la costituzione dell’Agenzia per l’Affitto, che si sottoscrive a conclusione di un percorso nato all’interno di un processo di ampie dimensioni e di forte rilevanza strategica per il Comune di Trieste, avviato per affrontare a più livelli il problema dell’emergenza abitativa, particolarmente presente a Trieste. Il protocollo è stato sottoscritto dal Sindaco di Trieste Dipiazza, dal Sindaco di Muggia Nesladek (era presente in rappresentanza l’assessore alle Politiche Sociali Cristina Tul) , per l’Ambito socioassistenziale dei Comuni di Muggia e Dolina, dai presidenti dell’ATER di Trieste Perla Lusa e della Fondazione CRTrieste Paniccia, dai segretari provinciali del S.U.N.I.A Apostoli, dell’ASSOCASA Bugliano, del SICET Gortani, dal Segretario provinciale reggente di FederCASA Canducci, della CONFAPPI Caputo, dai presidenti dell’UPPI Marinelli, della FIAIP De Paolo, della FIMAA Andrea Oliva, dell’ANACI Oliva e dal Consigliere Ravalico del Quadrifoglio. Altre adesioni sono previste in un prossimo futuro, considerato anche il generale consenso raccoltosi intorno all’iniziativa. Questa iniziativa, sorta all’interno del Piano di Zona, riprende esperienze già avviate in altre città italiane ed è frutto di convinta e fattiva collaborazione fra istituzioni (Ater, Fondazione CRTrieste, Comuni di Muggia e Dolina, Fondazione Caccia-Burlo Garofolo) e soggetti privati operanti nel settore (organizzazioni sindacali degli inquilini, dei proprietari di immobili, delle agenzie immobiliari, degli amministratori di stabili,). Ciò in un’ottica di sinergia fra pubblico e privato, che si ritiene risorsa imprescindibile per l’Amministrazione pubblica che voglia dare risposte adeguate ai bisogni di benessere dei cittadini.
Crotone: il comune realizza 24 alloggi a supporto del disagio abitativo
La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica, Ettore Perziano, ha approvato il progetto preliminare e definitivo per la realizzazione di 24 alloggi da destinare a supporto del disagio abitativo. Il progetto si realizzerà con un finanziamento della Regione Calabria di € 1.084.559,49 e prevede la costruzione di due edifici da 12 alloggi localizzati il primo a Farina e l’altro in località Poggio Pudano. Come ricorda l’Assessore Ettore Perziano “a seguito di attività del settore urbanistico è stato concesso il finanziamento per la costruzione dei nuovi alloggi, che prevede, tra l’altro, tempi certi per la cantierizzazione ed l’effettivo inizio dei lavori.”
Lombardia: incontro Scotti-nuovi presidenti Aler. Nuovi canoni, valorizzazione del patrimonio e lotta all’abusivismo.
L’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha incontrato i nuovi presidenti delle Aler (Aziende lombarde per l’edilizia residenziale pubblica). Obiettivo: condividere gli obiettivi da perseguire entro la fine della legislatura. Erano presenti: Filippo Musti, per Aler Milano, Narno Poli, presidente Aler Bergamo, Ettore Isacchini, presidente Aler Brescia, Alessandro Turati, presidente Aler Como, Antonio Piazza, presidente Aler Lecco, Carlo Facca, presidente Aler Lodi, Romano Arioli, presidente Aler Mantova, Stefano Sisler, presidente Aler Monza e Brianza, Franco Zecca, presidente Aler Pavia, Gildo De Giovanni, presidente Aler Sondrio, e Paolo Galli, presidente Aler Varese. “Ho voluto incontrarli a solo 15 giorni dalla loro nomina – ha detto l’assessore Scotti – per condividere da subito un percorso che deve avere nella collaborazione leale il proprio punto di forza. Le Aler devono agire nell’ambito della programmazione regionale; entro la fine della legislatura occorre dare piena attuazione della legge che riforma i canoni (la legge regionale 27/07) utilizzando tutte le modalità che Regione Lombardia mette a disposizione per garantire un’effettiva sopportabilità dei nuovi affitti”. In questo senso entro fine mese entrerà a pieno regime l’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa e si potranno analizzare congiuntamente i primi effetti della legge, nell’ambito della quale le Aler predisporranno i programmi di manutenzione a cui destineranno le maggiori risorse derivanti dall’applicazione dei canoni. “Perché – come ha ricordato Scotti – il nostro obiettivo è quello di garantire a tutti, a maggior ragione alle fasce più bisognose, un’abitazione dignitosa”. Parte integrante della nuova legge è quella che riguarda la “valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio” da attuare attraverso la vendita di una quantità non superiore al 20% del patrimonio esistente.
Roma: il diritto all’abitazione… uno dei tanti casi
La sentenza alla quale si fa riferimento è la n. 35580/2007 emessa dalla Cassazione penale e riguarda una donna imputata del reato di occupazione abusiva di immobile di proprietà dello IACP a Roma. Si deve tener presente, per comprendere meglio la portata della decisione, che con la sent. N. 41538 del 12 novembre 2007 era stato ribadito il reato previsto dall’art. 639-bis cod. pen., che è perseguibile d’ufficio, sulla condotta di chi occupi un immobile di proprietà dello IACP, in quanto la disposizione si riferisce a tutti gli edifici pubblici o destinati a uso pubblico. Nel caso esaminato dalla Cassazione, il Tribunale di Roma aveva condannato la donna a una multa di 600 euro, avendola ritenuta responsabile del reato di occupazione abusiva di immobile di proprietà dello IACP; e dopo che anche la Corte d’Appello aveva confermato tale decisione, l’imputata aveva proposto ricorso per Cassazione, rilevando in particolare che la Corte d’Appello aveva escluso lo stato di necessità dedotto dalla stessa imputata in relazione all’occupazione dell’immobile, senza svolgere alcuna indagine specifica in ordine alle effettive condizioni dell’imputata, all’esigenza di tutela del figlio minore, alla minaccia dell’integrità fisica degli stessi e al carattere assolutamente transitorio del ricorso ai servizi sociali;
Torino. Uno stabile degradato di porta palazzo diventera’ “albergo sociale”
Uno stabile degradato di Piazza della Repubblica verrà recuperato per diventare un Albergo Sociale. Una struttura in grado di offrire una residenza temporanea ma decorosa (a costi di affitto contenuti ) a persone che, per motivi legati al lavoro o alla propria vita privata, vivono una fase di momentanea difficoltà, ad esempio separati, lavoratori o studenti fuori sede, madri sole con figli a carico.Ne ha discusso oggi la I Commissione di Palazzo Civico, esaminando la proposta di deliberazione illustrata dall’assessore alla casa Roberto Tricarico. Lo stabile in questione si trova al numero civico 14 di Piazza della Repubblica – di fronte alla tettoia del “mercato dei contadini” – e si affaccia anche su via Priocca. Di proprietà del Demanio statale, è da tempo disabitato e in cattivo stato di conservazione. Il Comune, dopo l’approvazione del provvedimento da parte della Sala Rossa, lo acquisterà al costo di 1.130.000 euro. Per l’acquisto saranno utilizzati in maggior parte (1 milione di Euro) fondi regionali destinati a progetti speciali e sperimentali per l’edilizia sociale, già erogati in base ad un protocollo siglato (nel 2007) tra Palazzo Civico, la Regione Piemonte e il Ministero delle Infrastrutture.
Comune di Vercelli: contributi per il pagamento del canone di affitto dell’alloggio condotto in locazione.
Il bando del comune è rivolto a tutti coloro che necessitano di un sostegno economico per il pagamento del canone di affitto dell’alloggio. Possono fare domanda i conduttori di abitazioni intestatari di un contratto di locazione regolarmente registrato, relativo all’anno 2006 e /o all’anno 2007, e gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che si trovino nelle seguenti condizioni: abbiano fruito di un reddito annuo fiscalmente imponibile complessivo dell’intero nucleo familiare non superiore alla somma di euro 11.117,08 rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti superiore al 14 per cento; abbiano fruito di un reddito annuo fiscalmente imponibile complessivo dell’intero nucleo familiare non superiore ai seguenti limiti, rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti superiore al 24 per cento. Il reddito da considerare è quello complessivo, relativo all’anno 2006, fiscalmente imponibile del nucleo familiare diminuito di euro 516,46 per ogni figlio a carico.