Il mercato immobiliare veneziano, dopo un principio di assestamento che aveva caratterizzato la seconda parte del 2010, ha subito una nuova digressione, che ha coinvolto tutti i comparti esaminati, ad esclusione della sola locazione residenziale.
Il dato più rilevante riguarda la flessione generalizzata dei valori che arretrano, nel semestre, nell’ordine del punto percentuale. Tale dinamica è alimentata da una nuova fase di debolezza della domanda che, inevitabilmente, provoca un eccesso di offerta immessa sul mercato, che non riesce a smaltirsi, se non svalutando il proprio immobile.
Veneto
Il mercato immobiliare di Padova secondo Nomisma
La fase congiunturale del mercato immobiliare padovano continua ad essere, nel complesso, negativa.
Anche se l’entità della flessione, sia dei livelli di attività che dei valori, è risultata più contenuta rispetto a quanto accaduto nell’ultimo triennio, continuano ad essere modesti i livelli di domanda, mentre l’offerta, non supportata da una ripresa delle transazioni, percepite al contrario ancora in diminuzione, tende ad accumularsi. Tuttavia è possibile riscontrare delle peculiarità dei singoli comparti e andamenti differenti nelle varie zone cittadine.
Padova mercato immobiliare, segnali di ripresa
Padova mercato immobiliare, segnali di ripresa
Nel primo semestre dell’anno a Padova e provincia, rispetto ai sei mesi precedenti, vi è stata una contrazione dei prezzi solo dell’1% (il calo rispetto al 2008 è del 7,5%, tra i più bassi del Veneto, dove spicca Vicenza con -22,7%)
I dati sono diffusi da Tecnocasa, che ha analizzato il mercato in tutti i quartieri di Padova e nei Comuni della provincia. In alcune zone del capoluogo i prezzi sono in aumento. Nella prima parte dell’anno si è registrata la diminuzione più contenuta degli immobili da quando è iniziata la fase discendente dei prezzi.
San Bellino, un volano di realtà innovative: il nuovo parco logistico e il più grande impianto fotovoltaico d’ Europa
San Bellino, un volano di realtà innovative: il nuovo parco logistico e il più grande impianto fotovoltaico d’ Europa
Magna Park è stato battezzata la nuova piattaforma logistica che va ad aggiungersi agli immobili di Ikea, Porsche e Sun Edison già presenti sul territorio
Il Magna Park di San Bellino, non lontano da Rovigo, nella zona del Polesine, è stato inaugurato pochi giorni fa ed è già parzialmente locato al leader della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) Bennet
Speciale grandi città. Il mercato immobiliare di Verona
Speciale grandi città. Il mercato immobiliare di Verona
L’ Ufficio Studi Tecnocasa ha analizzato il mercato immobiliare della città di Verona, le cui quotazioni nel corso del secondo semestre del 2009 sono diminuite del’ 1,4%. L’ anno si chiude complessivamente con una contrazione del 3,7%
I quartieri del Centro, San Zeno, Val Verde e Cittadella, hanno registrato stabilità dei prezzi nella seconda parte dell’ anno. Il mercato si è rivelato più dinamico, i potenziali acquirenti hanno ripreso fiducia e si sono realizzati acquisti da parte di investitori e di famiglie che hanno lasciato una precedente situazione d’ affitto oppure hanno migliorato la loro condizione abitativa.
Costruzioni in Veneto, forte calo investimenti
Costruzioni in Veneto, forte calo investimenti. Di recente è stato presentato a Venezia l’ annuale Rapporto congiunturale sull’ industria delle costruzioni in Veneto, nell’ ambito del convegno ”2010: le strategie e le dinamiche aziendali nuovi scenari dell’ economia e della finanza”. Il convegno, promosso da Ance Veneto è stato introdotto dal Presidente di Ance Veneto Stefano Pelliciari.
Lo studio, promosso da Ance Veneto e curato dal Centro Studi dell’ Ance, illustra l’ andamento regionale del settore delle costruzioni nel 2009 e le previsioni per il 2010. La dinamica negativa dei volumi di produzione del settore si conferma anche per il 2009 con un’ intensità superiore rispetto al biennio precedente. Le stime formulate da Ance – Ance Veneto indicano nel 2009 una riduzione degli investimenti in costruzioni del 10,6% in termini reali rispetto all’ anno precedente che si aggiunge al -4,5% del 2008 ed al -1,1 del 2007.
Il trend dei mutui in Lombardia nel terzo trimestre 2009
Il mercato dei prestiti per l’ acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Lombardia fa segnare nel terzo trimestre 2009 un ulteriore calo (-17%) rispetto allo stesso trimestre del 2008, da ricordare che i volumi erogati sono influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione.
Nel terzo trimestre 2009 sono stati erogati 2.567 milioni di Euro, un ammontare che colloca la regione al 1° posto per volumi erogati. I volumi erogati dalla regione rappresentano il 22,5% del totale delle erogazioni nazionali. L’ importo medio del mutuo è pari a 124.000 Euro contro un importo nazionale pari a circa 117.000 euro.
Quasi tutte le province presentano una diminuzione delle erogazioni ed in particolare Mantova (-18%), Como (-21%) e Lodi (-28%). Di segno positivo le province di Cremona +12% e Bergamo +7. La provincia di Milano, invece, registra la variazione negativa maggiore (-26%). Il dato colloca, comunque, la provincia al 1° posto per volumi erogati in Italia con i suoi 1.181 milioni di Euro, a soli 27 milioni di euro in più rispetto la provincia di Roma.
Padova. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009
Il mercato immobiliare di Padova nel secondo semestre del 2009 non ha mostrato segnali evidenti di miglioramento in corrispondenza di nessuno dei segmenti considerati. Il mercato della compravendita rivela una maggiore fragilità rispetto a quello della locazione, che comunque vive un momento non facile dovuto alla congiuntura economica.
La domanda di immobili in acquisto è estremamente rarefatta e solo in corrispondenza del comparto abitativo stanno emergendo elementi, ancorché deboli, di un rinnovato interesse nei confronti dell’ investimento nell’ abitazione. I comparti non residenziali, invece, attraversano ancora una stagione piuttosto buia, complice il difficile momento sul fronte economico, driver essenziale per una ripresa del mercato immobiliare.
Sul fronte contrattuale, il numero delle transazioni si sta ancora riducendo, anche se sono abbastanza diffuse indicazioni di maggiore stabilizzazione rispetto al passato. A fronte di una domanda debole, l’ offerta continua ad aumentare progressivamente in maniera indistinta.
Verona. Il mercato immobiliare nel primo semestre 2009
L’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’ andamento del mercato immobiliare di Verona, quartiere per quartiere, nel primo semestre dell’ anno. Nello speciale anche indicazioni sul trend domanda / offerta e sugli sviluppi urbanistici legati ai nuovi interventi in corso nella città. In diminuzione del 2.3 % le quotazioni di Verona nel corso della prima parte del 2009.
I quartieri del Centro della città hanno registrato stabilità nella prima parte dell’ anno. Questo andamento ha interessato i quartieri di San Zeno, Val Verde e Cittadella. Gli operatori registrano ancora una certa distanza tra domanda e offerta immobiliare che rende più lunghe le trattative e più complessa la compravendita. Tra gli acquirenti ci sono famiglie che scelgono di vivere in centro spostandosi da altri quartieri oppure che, avendo vissuto sempre in centro, cambiano abitazione.
Si registra anche la presenza di acquirenti alla ricerca di un punto d’ appoggio a Verona. Si sono compravenduti soprattutto i tagli compresi tra 150 e 200 mila euro; mentre risulta più difficile vendere i tagli superiori a 200 mila euro. In questa prima parte dell’ anno i potenziali acquirenti si sono orientati soprattutto sui tagli più grandi (quattro locali e cinque locali) preferibilmente da ristrutturare, al fine di contenere i costi e di personalizzarli.
Regione Veneto. Il Piano per le opere medio – piccole
Sul territorio è stata avviata una ricognizione dei piccoli lavori pubblici immediatamente cantierabili, di competenza dei Comuni, attivabili nell’ ambito del territorio della Regione, in seguito all’ approvazione di una delibera (12 maggio u.s.) della Giunta Regionale del Veneto
La ricognizione ha lo scopo di predisporre un piano regionale straordinario di sostegno al settore mediante il finanziamento di piccole opere immediatamente cantierabili di importo inferiore ai 500.000 euro di competenza dei Comuni del Veneto.
In tre mesi la Regione Veneto è riuscita a predisporre un programma di circa 1.900 interventi, che interessa 565 dei 584 comuni del Veneto, per un importo complessivo d’ investimento pari a circa 426,2 milioni di euro corrispondente ad un volume di cofinanziamento regionale (tra l’ 80 ed il 90% del valore dell’ investimento) stimato in circa 341 milioni di euro. Questo è stato possibile grazie a procedure snelle di presentazione dei progetti da parte dei Comuni e mediante criteri semplici di selezione dei progetti, che premiano quelli di minore importo e di più rapida attuazione.
Piano casa 2. Pronta la circolare della Regione Veneto. In arrivo anche i primi provvedimenti attuativi
Oltre alla provincia autonoma di Bolzano, 11 Regioni hanno emanato una propria legge per disciplinare il Piano di rilancio dell’ attività edilizia.
Sono stati di recente approvati da parte della rispettive Giunte regionali i disegni di legge di Calabria e Sicilia che sono passati ora all’ esame del Consiglio. In corso di approvazione definitiva sono ancora i ddl di Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna. In dirittura d’ arrivo anche il testo del Molise che deve ancora ricevere l’ ok della Giunta.
Il Veneto ha predisposto una circolare esplicativa (n. 4 del 29 /9 / 09) della LR 14 / 2009 con l’ obiettivo di fare chiarezza sui contenuti della normativa e soprattutto sulle modalità di realizzazione degli interventi. Con la circolare è stato ribadito che la legge ha carattere straordinario e pertanto la sua durata è stata limitata a due anni a partire dalla data di entrata in vigore della legge stessa. Per tale motivo essa prevale sulle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali.
Inoltre è stato ulteriormente chiarito che la legge è immediatamente applicabile solo alla prima casa, mentre per quanto riguarda tutti gli altri edifici occorre attendere le delibere applicative dei Comuni, che hanno tempo fino al 30 ottobre per decidere.
Il Veneto ha emanato due delibere di Giunta con le quali sono state definite: con la DGR n. 2508 del 4 / 8 / 09 le caratteristiche tipologiche e dimensionali delle pensiline e delle tettoie sulle quali poter installare impianti solari di tipo termico o fotovoltaico ai sensi dell’ art. 5 co. 1 LR 14 / 2009; con la DGR n. 2499 del 4 / 8 / 09 sono state invece approvate alcune modifiche alle linee guida in materia di edilizia sostenibile di cui all’ art. 2 della LR 4 / 2007 al fine di individuare le modalità per la graduazione della volumetria assentibile in riferimento alle prestazioni energetico – ambientali degli edifici.
Piano casa Veneto. Norme regionali (Legge Veneto n. 14 del 08 – 07 – 2009, 2 delibere di Giunta)
La Regione Veneto promuove misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi mirati al miglioramento della qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostituire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente e per favorire l’ utilizzo dell’ edilizia sostenibile e delle fonti di energia rinnovabili.
Le disposizioni si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di tutela a condizione che gli interventi possano essere autorizzati ai sensi della normativa statale, regionale o dagli strumenti urbanistici e territoriali. Nel caso di edifici che sorgono su aree demaniali o vincolate ad uso pubblico, gli interventi di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 sono subordinati allo specifico assenso dell’ ente titolare della proprietà demaniale o tutore del vincolo.
Veneto è in quinta posizione nella corsa legislativa per il varo del Piano Casa. Il testo approvato è riuscito a sbloccare la serrata opposizione grazie alla conciliazione del rilancio dell’ economia con la riqualificazione del paesaggio attraverso il premio di costruzione per chi costruisce con tecniche di bioedilizia. Sul patrimonio esistente a destinazione residenziale o diversa sono consentiti ampliamenti del 20% in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente.
In determinate ipotesi è inoltre ammessa la realizzazione di un corpo edilizio separato, che comunque va considerato accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale. Via anche al recupero dei sottotetti, a eccezione di centri storici e aree non edificabili. Prevista la demolizione e ricostruzione con aumenti volumetrici fino al 40% sugli edifici residenziali e produttivi costruiti prima del 1989. È possibile arrivare al 50% qualora gli interventi siano oggetto di un piano attuativo. La riduzione degli oneri, fissata al 60%, sarà accessibile solo per le prime case.
In dettaglio
1. Tipologie di immobili. Fabbricati esistenti o il cui progetto o richiesta del titolo abilitativo edilizio siano stati presentati al comune entro il 31 marzo 2009. Per gli edifici residenziali in zona agricola l’ ampliamento del 20 % realizzato sulla prima casa di abitazione è calcolato sulla volumetria massima assentibile, secondo norme apposite.
2. Zone escluse. Centri storici, zone con limiti comunali agli interventi edilizi, aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica, inedificabili. Ammesse invece le zone demaniali e tutelate nei limiti della norme urbanistiche e ambientali. Esclusi gli edifici con vincolo storico – artistico
3. Termini presentazione richiesta di assenso. Entro l’ 11 luglio 2011. Gli interventi, ad esclusione di quelli sulla prima casa di abitazione, non possono iniziare prima del 30 ottobre 2009.
4. Incrementi volumetrici. Incremento massimo del 20% volume Sale al 30% in caso di uso di fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 3 Kwh., anche se già installate.
4.1 Risparmio energetico – ambientale. Tecniche costruttive di cui alla legge regionale 9 3 2007, n. 4 (Edilizia sostenibile). Essa prevede, secondo i criteri del protocollo Itaca, un complesso di 34 diversi criteri di valutazione a punteggio. Alla fine dei calcoli è possibile appartenere a una classe, che va da -1 a +5. La graduazione tiene conto delle classi (anche se il meccanismo andrebbe chiarito).