Convegno a Cernobbio. “La progettazione dell’ edificio energeticamente efficiente”

 La progettazione dell’ edificio energeticamente efficiente
martedì, 22 settembre 2009
ore 13.45
Spazio Villa Erba – Lago di Como
Largo Luchino Visconti
22012 Cernobbio

Nella prestigiosa cornice di Villa Erba a Cernobbio si terrà il 22 settembre un convegno organizzato da Gruppo Ivas, Internorm e Saint – Gobain Isover dedicato alla progettazione integrata di edifici energeticamente efficienti. Il convegno, dal titolo “La progettazione dell’ edificio energeticamente efficiente. Pareti – Serramenti – Coperture” avrà come tema principale la corretta progettazione ed esecuzione dei componenti dell’ involucro edilizio quale status dell’ equilibrio tra abitazione ed ambiente, fino ad arrivare alla Casa Passiva.

Scopo del convegno è quello di fornire agli attori del settore indicazioni concrete sulla progettazione e realizzazione degli involucri edilizi, nel rispetto delle nuove disposizioni di Legge sia a livello Nazionale che della Regione Lombardia.

Le società organizzatrici vogliono così impegnarsi a trasmettere ai professionisti, alle imprese e ai committenti, il know – how in loro possesso per favorire una corretta progettazione dei componenti esterni e un impiego corretto delle fonti energeticamente alternative imposte dai Decreti attuativi della Legge 192 – 311.

Regione Lombardia. Sostegno affitto di 1.500 euro per i senza lavoro

 Chi ha perso il lavoro, o è stato messo in mobilità, e ha fatto richiesta del Fondo sostegno affitti, potrà beneficiare di un contributo supplementare che, in questo modo, alza l’ agevolazione a 1.500 euro: è quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’ assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, che stanzia per questo obiettivo 5 milioni di euro.

“Questa cifra – spiega Scotti – in sostanza va ad integrare il Fondo sostegno affitti, già approvato con una dotazione iniziale di 51 milioni di euro (che diventano dunque 56), a cui ancora devono essere aggiunti i fondi che i Comuni annualmente stanziano subito dopo la chiusura degli sportelli, aperti fino al 15 settembre, presso i quali è possibile presentare richiesta di contributo ordinario”.

“In totale quindi – aggiunge l’assessore – nonostante il momento particolarmente difficile per l’ economia e i tagli che si susseguono da più parti, i fondi a disposizione per il 2009 saranno superiori a quelli degli anni precedenti”.

Caratteristiche della misura
Il provvedimento, essendo una vera e propria integrazione del Fondo sostegno affitti, che è regolato dalla legge nazionale 133 / 08, richiede gli stessi requisiti, vale a dire la residenza da almeno dieci anni in Italia o da cinque in Lombardia. Dunque, in presenza di queste condizioni, può richiedere il contributo anzitutto chi ha perso il posto di lavoro (la disoccupazione può riguardare anche un altro componente della famiglia) o è stato messo in mobilità nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2009, a patto che persista la condizione di non impiego alla data di presentazione della domanda.

L’ Altra Sede della Regione Lombardia è arrivata al tetto. Formigoni: “Cantiere modello per velocità e sicurezza”

 Dopo aver eguagliato, l’ 8 maggio, l’ altezza del Grattacielo Pirelli (127,40 m.), l’ edificio di Pei – Cobb è arrivato al tetto: la struttura in cemento armato della torre dell’ Altra Sede è stata completata, raggiungendo 156,50 metri di altezza (arriverà a quota 161,30 con il completamento del coronamento di facciata).

Così pure sono già state realizzate anche tutte le strutture dei corpi bassi, a 9 piani, che hanno raggiunto la loro configurazione finale e che delimitano la grande piazza, nuovo spazio urbano completamente aperto e a disposizione dei cittadini.

Alle facciate è stato applicato l’ involucro in vetro, e ora è possibile percepire compiutamente le eleganti volumetrie della composizione architettonica, sia nel rapporto con la città sia con lo skyline sul territorio più esteso.

“È un edificio – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, visitando il cantiere – di grande bellezza che si inserisce perfettamente non solo nel contesto milanese, ma anche lombardo. È un’ opera che farà la storia della Lombardia e di Milano e che già si distingue, grazie alla particolare architettura a superfici curve, per la sua capacità di dialogare perfettamente con le nostre montagne, i nostri laghi e con la struttura adamantina del Grattacielo Pirelli”.

Si tratta di 115.000 metri quadri di vetrate installate (pari a 15 campi di calcio) dotate di elementi frangisole (che hanno 14 chilometri di sviluppo). In fase di installazione sono i 32 ascensori di cui 8 saranno i più veloci in Italia con i loro 8 metri al secondo di velocità di risalita. Sono già stati predisposti 8 pozzi per l’ emungimento dell’ acqua di falda, che attraverso scambiatori di calore consentiranno di fornire riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate senza l’ utilizzo di combustibili fossili in sito.

Regione Lombardia. Approvato il Dpefr anticrisi per il rilancio dell’ economia. Varato il documento di programmazione 2010

 Soddisfatti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e l’ assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi. Il Consiglio regionale ha approvato il Documento di programmazione economico – finanziaria (Dpefr) 2010, l’ ultimo di questa legislatura.

“Il documento di programmazione approvato – commentano il presidente e l’ assessore – si inserisce in un contesto finanziario e sociale molto delicato. Per questo abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulle misure anticrisi e sul rilancio dell’ economia che porta con sé un miglioramento della qualità della vita. Tanto possiamo fare e altrettanto potremmo fare se continueremo senza indugio a perseguire l’attuazione del federalismo fiscale e del regionalismo differenziato. Si tratta di elementi essenziali per valorizzare le potenzialità delle Regioni”.

“La politica e le istituzioni – proseguono Formigoni e Colozzi – si trovano ora di fronte ad una vera e propria sfida. Il primo traguardo che ci poniamo è quello di generare fiducia. Le famiglie lombarde non sono e non saranno lasciate sole, a cominciare da quelle numerose o che devono affrontare gravosi impegni di cura per la propria salute”.

“Il Dpefr – aggiungono il presidente Formigoni e l’ assessore Colozzi – prevede inoltre uno sforzo considerevole per la programmazione degli interventi legati a Expo 2015, una profonda revisione del rapporto fra la Giunta e il sistema regionale, un rafforzamento del ruolo della Regione nel coordinamento della finanza pubblica lombarda, un impegno costante nel settore della semplificazione amministrativa”.

I contenuti del Dpefr sono stati condivisi con i membri del Patto per lo Sviluppo, della Conferenza delle Autonomie e con le segreterie dei Tavoli territoriali di confronto, cioè con i soggetti istituzionali e sociali del sistema lombardo. Il Dpefr 2010 si inserisce in un contesto contrassegnato dalla crisi finanziaria mondiale e dai suoi effetti negativi sull’ economia reale. Per questo, il Documento concentra la propria attenzione sugli impegni per fare fronte alla crisi.

Un impianto fotovoltaico per la nuova fiera di Milano Rho Pero: sarà la maggiore copertura solare del mondo per estensione

 Lo scorso 22 giugno Sviluppo Sistema Fiera, società di engineering e contracting controllata dalla Fondazione Fiera Milano, ha pubblicato il bando di gara per la realizzazione dell’ impianto fotovoltaico da 18 MWp (Mega Watt di picco), che dovrà ricoprire i tetti degli otto padiglioni della nuova fiera di Milano Rho Pero. Superficie da coprire pari a 270.000 mq.: la copertura solare maggiore al mondo per estensione. L’ impianto, comunque, dovrà essere indipendente dall’ attuale struttura di distribuzione di energia elettrica.

Ci sono cinque società in lizza per questa importante aggiudicazione e che hanno superato la prima fase della competizione (chiusasi il 2 luglio), delle quali quattro italiane (Raggruppamento Temporaneo Impresa: Green Utility SpA e Solon SpA – RTI: Emmecidue Srl, Mapei SpA, Gruppo TMC Srl – Altair Ifm SpA – Siram SpA) e una tedesca (Phoenix Solar AG).

Aziende tutte fra le leader mondiali del settore, che avranno tempo fino alla fine di luglio per presentare la propria offerta definitiva partendo da una base di asta di euro 450.000 all’ anno di locazione (negoziazione privata, inizio lavori indicativo a settembre, fine lavori presunta dicembre 2010, la durata del contratto sarà ventennale, al termine del quale l’ impianto diverrà di proprietà di Fondazione Fiera Milano).

Allegazione della certificazione ai rogiti e ai contratti di locazione: le leggi regionali

 La legge di semplificazione n. 133 / 2008 ha cancellato dal decreto sul rendimento energetico l’ obbligo di allegare al rogito di compravendita la certificazione energetica e le sanzioni relative (pena la nullità dell’ atto). Resta obbligatorio dal 1° luglio 2009 che il venditore disponga della certificazione, ma non si dice nulla della sua consegna all’ acquirente. Nessun accenno, invece, all’ obbligo di fare la certificazione energetica in caso di locazione e di allegarla al contratto.

Ovviamente se le norme regionali non dicono diversamente, causa la mancanza di controlli da parte dei notai (che possono comunque rogitare) e l’ inesistenza di sanzioni, molti cittadini potranno aggirare le leggi tranquillamente, senza rischiare nulla. Quindi, in questi casi, anche la certificazione energetica condominiale non attirerà più di tanto.

Tuttavia le norme di alcune regioni continuano a volere che la certificazione sia allegata ai rogiti di compravendita e ai contratti di locazione, a scadenze diverse, sin dal 1° luglio 2009.

Milano, affitti in calo dell’ 1,5% nell’ ultimo semestre

 Il prezzo medio degli immobili da locare è ora a 13,9 euro / mq, praticamente come due anni fa. In alcuni quartieri i prezzi sono andati giù oltre il 5%: Porta Vittoria, Fiera – De Angeli e Corvetto – Rogoredo le zone che hanno sofferto di più nel primo semestre 2009. I prezzi degli affitti a Milano sono calati dell’ 1,5% negli ultimi 6 mesi, attestandosi a 13,9 euro / mq.: è quanto emerge dall’ analisi condotta dalla divisione studi di idealista.it su un campione di 1.125 immobili del portale.

Ora affittare un bilocale – circa 65 mq, la metratura tipo sotto la Madonnina – costa in media circa 909 euro al mese contro i 923 di 6 mesi fa. Rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso, i prezzi sono calati invece del 2,4%, con un risparmio medio per le famiglie quantificabile in circa 240 euro l’ anno.

Nel primo semestre del 2009 i prezzi hanno accelerato la loro caduta. Cali in 8 delle 10 zone monitorate. Crollano i prezzi nei quartieri dove erano cresciuti di più: Porta Vittoria (-5,7%; 15,1 euro / mq), Fiera – De Angeli (-5,5%; 14,2 euro / mq) e Navigli – Bocconi (-4,5%; 15,7 euro / mq), la seconda zona più cara della città alle spalle del centro storico dove per un monolocale – mansarda si può arrivare a pagare 1.250 euro / mese (41,7 euro / mq)

Affitti: calano a Milano e Roma. Torino: un ulteriore incremento dei canoni negli ultimi sei mesi

 Inversione di tendenza anche nel mercato degli affitti. Canoni più accessibili a Milano (-1,5%) e nella capitale (-3,9%). Dopo il primo semestre di quest’ anno resiste solo Torino (+1,3%). Prezzi dei canoni d’ affitto in altalena nel primo semestre di quest’ anno secondo l’ ultimo rapporto di idealista.it relativo a tre delle principali città italiane. Giù i prezzi a Milano (-1,5%), su a Torino (+1,3%), ancora più giù a Roma dove le locazioni sono calate addirittura del 3,9% rispetto a sei mesi fa.

La crisi, che si protrae da diversi mesi, ha spinto evidentemente i proprietari a rivedere a ribasso le proprie pretese o li ha costretti a rinegoziare il prezzo inizialmente pattuito per la locazione dei loro immobili, a fronte delle risorse sempre più esigue delle famiglie.

Milano
Dopo la frenata dei prezzi degli immobili da locare registratasi già a partire dal luglio dello scorso anno, proseguita poi con un leggero calo nella seconda parte dell’ anno, la caduta dei prezzi ha registrato un’ accelerazione in questo primo semestre del 2009.

In base all’ analisi condotta dall’ Ufficio Studi di idealista.it su un campione di 1.125 immobili presenti nel portale, affittare casa sotto la Madonnina costa in media 13,9 euro / mq, l’ 1,5% in meno di sei mesi fa, un 2,4% in meno rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso.

News. Aumentano le costruzioni con piscina, + 17% rispetto al 2008

 Alzi la mano chi non ha mai sognato di avere una villa con piscina. Esteticamente bella ed elegante, la piscina rimane nell’ immaginario comune e si conferma uno degli accessori per la casa più desiderati. Secondo Immobiliare.it cresce in tutta la penisola la voglia di un tuffo sotto casa. Lazio, Toscana e Lombardia le regioni con la più alta concentrazione di case con piscina.

Secondo una ricerca condotta su un campione di 5.300 inserzioni da Immobiliare.it, primo portale immobiliare italiano per gli annunci di settore con oltre 450.000 proposte, le ville si trovano principalmente nelle zone residenziali delle città e negli hinterland metropolitani.

La maggior concentrazione risulta in Lazio ed in Toscana.
Infatti, al primo posto della classifica delle province con il più alto numero di ville accessoriate di piscina troviamo Roma, con ben il 13% di questi lussuosi immobili. Il costo? Mediamente 860.000 euro per una villa di 188 mq.

In Toscana troviamo un altro 18% delle ville con piscina, localizzate per lo più nelle zone collinari di Lucca e Firenze, spesso prestigiose dimore. Significativa, poi la presenza tra Milano e Brescia (7% delle ville con piscina in Italia) con un costo di 560.000 euro per una villa di 160 mq.

Veneto
Non sul podio, ma sempre con un dato significativo il Veneto; il carattere fortemente imprenditoriale della regione trova espressione anche nel sognato accessorio, è qui, infatti, che sono state costruite il 6% delle ville italiane con piscina, con una superficie media di 175 mq e un costo di 470.000 euro.

Piano edilizia, Formigoni: una legge a misura di Lombardia

 Il consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza il progetto di legge “Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia” varato dalla giunta lombarda su proposta del presidente Roberto Formigoni di concerto con l’ assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, lo scorso 3 giugno.

Molto soddisfatto il presidente Formigoni che ha sottolineato come la maggioranza compatta abbia approvato il provvedimento con cui la Giunta si è impegnata a rilanciare il settore edilizio in Lombardia. “Un testo – ha aggiunto – che si attaglia come un vestito sulla nostra Regione; un vestito che da oggi potrà essere ancora più bello, più forte e più adatto alle esigenze delle famiglie. Con questa legge diamo impulso al settore edilizio, favorendo una ripresa dell’ edilizia di qualità, migliorando il patrimonio residenziale esistente dal punto di vista estetico, funzionale e sotto il profilo energetico e ambientale”.

Notevoli anche le ricadute positive
sia per quanto riguarda l’ economia che l’ occupazione

“Vogliamo – ha detto ancora il presidente lombardo – accrescere il bello, l’ ecocompatibile, il risparmio energetico, il lavoro”. L’ insieme degli investimenti potenziali è stimato tra 5,8 e 6,5 miliardi di euro; positiva anche la ricaduta sull’ indotto occupazionale, valutabile in 30.000 nuovi posti di lavoro, e sul profilo energetico con un risparmio annuo valutabile in circa 44 milioni di euro.

Entusiasta anche l’ assessore Davide Boni che ha sottolineato la strategicità di tale legge in un momento particolarmente difficile per l’ economia italiana
“Provvedimento storico per uscire da situazione difficile: grandi opportunità anche per i soggetti pubblici. Il nuovo testo – ha spiegato – consente di intervenire solo sugli edifici esistenti, non di utilizzare nuove aree. Siamo l’ unica Regione in Italia a tutelare i centri storici (si posso solo sostituire edifici non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali, previo parere vincolante delle Commissioni regionali per il paesaggio); le aree naturali (dove non si potrà intervenire) e le zone inserite nei parchi regionali (dove si applica riduzione di un terzo dell’incremento massimo consentito degli edifici esistenti”.

Milano, i prezzi delle case di seconda mano in frenata nel secondo trimestre

 Nonostante la crisi, tengono i prezzi della case sotto la Madonnina, ma aumenta il divario tra le aree di maggiore appeal residenziale e quelle più periferiche. I maggiori incrementi del trimestre riguardano la zona Navigli – Bocconi (+4%), trend negativo nei quartieri periferici.

Nuova frenata del prezzo degli immobili a Milano. Dopo un primo trimestre promettente, con i prezzi in crescita del 2%, le quotazioni sono rimaste pressoché invariate tra aprile e giugno (+0,3%). Comprare casa in città ora costa in media 3.613 euro al metro quadro, ma dall’ ultima analisi condotta dall’ ufficio studi di idealista.it su un campione di oltre 2.500 immobili, balza all’ occhio il divario sempre più netto tra le aree di maggiore appeal residenziale e quelle più periferiche.

Le quotazioni: quartieri che scendono
Sono 3 le zone che fanno registrare cali al di sopra del 2%. La caduta più significativa in zona Forlanini (-2,9%; 3.241 euro / mq), seguita da certosa (-2,2%; 2.925 euro / mq) e Chiesa Rossa – Gratosoglio (-2%; 2.997 euro / mq).

Continua la discesa dei prezzi in altre zone periferiche della città, come Lorenteggio – Bande Nere (-1,6%; 3.349 euro / mq) e Famagosta Barona (-1,3%; 3.098 euro / mq) che, insieme al Quartiere Certosa, hanno segnato 2 cali consecutivi da inizio anno.

Giù anche Vigentino – Chiaravalle (-1,5%; 3.122 euro / mq) e Corvetto – Rogoredo (-1%; 2.945 euro / mq). timida flessione per i quartieri Comasina – Bicocca (-0,2%; 2.796 euro / mq), invariati invece i prezzi degli immobili in Vialba – Gallaratese, la zona meno cara della città, dove un immobile costa 2.525 euro / mq esattamente come tre mesi fa.

Piano edilizio, Davide Boni risponde agli ambientalisti

 Il progetto di legge lombardo sull’ edilizia non cancella affatto il ruolo dei Comuni, e men che meno nette a rischio i centri storici. Anzi, il suo principio ispiratore è proprio di valorizzare ciò che esiste e non consumare nuovo suolo. Sono concetti espressi dall’ assessore al territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, in risposta alle osservazioni espresse da associazioni ambientaliste (Fai, WWF, Italia Nostra).

Ruolo dei Comuni
“L’ obiettivo primario della nostra legge – afferma l’assessore Boni – è di contribuire all’ ulteriore qualificazione dei nostri centri urbani, mettendo in moto il comparto edilizio, secondo criteri ed indirizzi di salvaguardia dell’ ambiente storico e naturale della Lombardia. In questo provvedimento il ruolo dei Comuni non è assolutamente esautorato, anzi agli enti locali sarà garantito il rispetto delle scelte della pianificazione urbanistica per quanto attiene alle destinazioni degli edifici su cui intervenire. I Comuni potranno poi individuare le zone in cui non applicare la disposizioni di legge, in relazione ai caratteri storici, urbanistici ed ambientali del proprio territorio”.

Centri storici
“Nei centri storici – prosegue l’ assessore Boni – gli interventi ammessi saranno limitati alla sostituzione di edifici incoerenti con il tessuto urbanistico esistente, con una valutazione preventiva delle Commissioni Regionali per il paesaggio che verificheranno attentamente il progetto da realizzare. Non si potrà intervenire in zone non edificabili o sottoposte a specifico vincolo paesistico, mentre non si ritiene ragionevole escludere preventivamente dalle legge tutte le zone vincolate (che corrispondono a quasi la metà del territorio regionale). La legge però richiama l’ obbligo di un’ attenta valutazione dell’inserimento degli interventi nel paesaggio, secondo la modalità introdotta dal Piano paesistico regionale e qui resa vincolante per tutti gli interventi”.