All’Urban Center, dal 14 al 28 novembre, attraverso immagini e plastici sarà possibile ammirare 110 opere che evidenziano l’evoluzione socio-culturale del Giappone contemporaneo. L’architettura giapponese trova spazio all’Urban Center con Parallel Nippon una mostra che presenta le opere realizzate nel Paese del Sol Levante dal 1996 al 2006 e che si inserisce tra gli eventi dedicati al legata tra Milano e il Giappone previsti per il prossimo anno. Saranno esposte 110 opere realizzate negli ultimi dieci anni che evidenziano l’evoluzione socio-culturale del Giappone contemporaneo. Utilizzando immagini fotografiche e plastici viene presentato lo scenario dell’architettura giapponese caratterizzato dal raffinato design rispondente alle esigenze della nuova epoca. Viene fatto attraverso quattro sezioni tematiche: città (Urban Cycles), vita quotidiana (Life Cycles), cultura (Culture Cycles) e casa (Living Cycles).
Milano
Milano e Roma ultime per housing sociale
Le citta’ di Roma e Milano sono in fondo alla graduatoria europea per quel che riguarda la casa in affitto sociale, questa la conclusione del primo report sulle città globali
Milano Design City, una vetrina per le eccellenze milanesi
Siglato un protocollo di cooperazione tra le due città che prevede la promozione di scambi e la realizzazione di un polo espositivo che darà visibilità al nostro patrimonio economico e culturale.
“L’accordo di collaborazione sottoscritto oggi con la città di Incheon in vista dell’Expo universale del 2015 è ispirato dalle caratteristiche e dalle vocazioni simili delle nostre città e del nostro territorio. Vocazioni legate soprattutto alla contemporaneità e allo spirito internazionale”. Così è intervenuta il Sindaco Letizia Moratti in Sala dell’Orologio, a Palazzo Marino, all’incontro per la presentazione del protocollo di cooperazione firmato con il Sindaco di Incheon, Sang-Soo Ahn.
Presenti il presidente di Fiera Milano Spa Michele Perini, il presidente della Fiera di Incheon Jae-Hyun Yoo e il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri. “L’accordo – ha spiegato il Sindaco Moratti – prevede la promozione di scambi economici e culturali per sviluppare la nostra conoscenza, ma soprattutto la creazione di ‘Milano Design City’ (MDC), un distretto milanese a Incheon che coinvolgerà tutte le eccellenze economiche culturali e formative della nostra città”.
Milano: architettura e arte si incontrano
La ‘Torre delle Arti’ sorgerà nel quartiere intorno a via Principe Eugenio e per la sua realizzazione parteciperanno designer e artisti di fama mondiale. L’edificio principale sarà alto 96 metri e ospiterà 200 appartamenti diversi tra loro. Arte e architettura trovano il loro equilibrio nella Torre delle Arti, un edifico ‘scultura’ che sorgerà nell’area dell’ex Montedison e restituirà al quartiere intorno a via Principe Eugenio la tranquillità delle zone periferiche milanesi, aggiungendo un elemento architettonico di grande pregio. L’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli è intervenuto oggi alla posa della prima pietra. Secondo i progettisti, il nuovo complesso dialogherà con la città grazie a similitudini e forti legami con l’architettura tradizionale milanese: le variazioni in altezza della Torre Velasca, la modernità del palazzo Pirelli, i rivestimenti in pietra, le scanalature in ceramica smaltata, i giardini pensili di alcune case di Milano. “Condensatori di nuove realtà urbane – ha detto Masseroli – le torri, per la loro presenza prorompente, sono sempre state molto discusse e costituiscono un eccellente punto di partenza per il dibattito sulle trasformazioni urbane. Lo sviluppo di Milano oggi poggia su una certezza: crescere in altezza non fa paura. Milano più verde, Milano più bella, Milano più internazionale: non solo per l’autorevole presenza di grandi architetti, ma specialmente perché la nostra città torna ad essere guardata come modello dalle grandi capitali del mondo”.
Expo 2015: progetto di riqualificazione del sistema delle cascine lombarde per la ricezione di delegazioni di alto livello
Il progetto di riqualificazione delle cascine lombarde, una risposta alla domanda di ricettività in vista dell’Expo 2015, è indirizzato ai proprietari di cascine da ristrutturare nell’area metropolitana lombarda e limitrofe che vogliano consorziarsi per accedere ai finanziamenti previsti. Pensato per chi vuole recuperare le cascine non più utilizzate per l’agricoltura, il progetto si propone di affiancare il proprietario della cascina attuando un piano di riqualificazione del territorio che garantisca il recupero e messa a sistema di edifici storici, terreni e pertinenze. Il progetto si propone di essere una valida alternativa, economicamente percorribile, per l’ospitalità di delegazioni (operatori, espositori ecc.) presenti per lunghi soggiorni durante l’Expo, in alternativa a ospitalità in albergo. Il progetto garantisce la continuità al termine dell’Expo degli insediamenti abitativi, residenziali o turistici; eventualmente permettendo la fruibilità da parte del pubblico di alcuni interventi. La redditività odierna non permette una ristrutturazione e la conseguente trasformazione del bene.
Milano: Urban Center, incubatore di cambiamenti
L’assessore Masseroli: “Un luogo che potrebbe diventare per Milano un’opportunità reale per confrontarsi con le esperienze riuscite delle altre metropoli”. La mostra ‘Changing cities’ chiude con un convegno a Palazzo Giureconsulti dedicato a due città europee che negli ultimi anni sono state rivoluzionate: Barcellona e Berlino. Per celebrare il numero 100, la rivista ‘Area’, oltre alla rassegna fotografica, ha organizzato l’incontro per studiare le sperienze di due realtà diverse. Barcellona è quella più simile al caso milanese, con un grande evento internazionale che potrebbe aiutare a ridisegnare il volto della città. Anche a Berlino non mancano le costruzioni-icona ma queste devono essere ben integrate e sono state affiancate da edifici più piccoli, dove l’architettura quasi scompare, per riportare i cittadini in città per ripopolarla. Sono i commenti degli stessi artefici di quei cambiamenti, i direttori dei progetti urbanistici e architetti, Josep Acebillo e Hans Stimmann, hanno illustrato le dinamiche di evoluzione delle due metropoli.
Un’opportunità di confronto internazionale da non perdere ma da rilanciare continuamente. Noi possiamo farlo con il nostro nuovo Piano di Governo del territorio, il rinascimento urbanistico di Milano. Perché la città ha cambiato il 16 per cento del suo territorio negli ultimi 10 anni. Vuol dire che ciò che era stato scritto non è più attuale”. “Per questo vogliamo usare l’Urban Center –ha concluso l’assessore Masseroli – perché questo momento sia un momento di dibattito vero”.
Confedilizia: dipendenti proprietari di fabbricati, pensione aggiuntiva con FON.TE.
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati rinnovato quest’anno tra Confedilizia, da una parte, e, dall’altra, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, ha confermato il fondo FON.TE. Fondo pensione complementare per i dipendenti da aziende del terziario (commercio, turismo e servizi) quale fondo chiuso contrattuale di riferimento per la previdenza complementare dei dipendenti. Il lavoratore cui si applica il Ccnl anzidetto può aderire volontariamente al Fondo ed utilizzare il proprio trattamento di fine rapporto (Tfr) per crearsi una pensione aggiuntiva. La richiesta di adesione al Fondo, presentata dal lavoratore al datore di lavoro, impegna l’altra parte contraente ad iscriversi al Fondo seguendo le procedure sinteticamente elencate nel sito della Confediliza, sezione “Portieri”. Il lavoratore che aderisce a FON.TE. si garantisce una rendita vitalizia (o una quota in rendita ed una quota in capitale) rivalutata in modo vantaggioso, considerata la sicurezza degli investimenti effettuati dal Fondo ed i costi di gestione dello stesso fortemente competitivi rispetto a quelli praticati da banche e assicurazioni. Per favorire l’iscrizione al fondo è stato previsto un incremento, da realizzarsi gradualmente in più anni, del versamento a fondo perduto da parte dei datori di lavoro: dallo 0,55% previsto dal Contratto precedente all’1,55%.
Milano: Comprare casa senza rischi
“Comprar casa senza rischi, studi notarili aperti”, iniziativa pilota di un progetto più ampio mirato a rendere familiari e accessibili a tutti certi procedimenti di compravendita immobiliare e mediazione divenuti col tempo argomenti “per pochi eletti”, è stata presentata il 24 ottobre 2007 a Palazzo Marino di Milano. Alla condivisione dei primi passi sono stati presenti l’assessore alla Casa Gianni Verga, il segretario del Consiglio Notarile di Milano Domenico de Stefano, il presidente del Comitato Notarile Lombardo Franco Panzeri e la responsabile Adiconsum Lombardia Angela Alberti. “All’interno dell’ampio processo di trasparenza e aiuto al cittadino – ha detto l’assessore Verga durante la presentazione – l’Amministrazione comunale si è resa disponibile per condividere questa importante iniziativa dei notai, che vuole svolgere azione di assistenza preventiva rispetto a compratori di un’abitazione in un momento così delicato per il settore immobiliare, soprattutto per quanto riguarda i mutui. Con questa iniziativa – ha concluso Verga – si vuole ridurre il rischio che il risparmiatore veda vanificati i propri sforzi e sacrifici dall’azione di operatori senza scrupoli”. Il segretario de Stefano ha aggiunto: “Da sempre i notai sono a disposizione dei cittadini per consulenze preventive e gratuite, ma in pochi lo sanno. Così il cliente arriva da noi quando ‘la frittata è fatta’. Con questa iniziativa i notai desiderano rendere esplicita la propria disponibilità a prestare al cittadino l’assistenza necessaria a chi si accinge all’acquisto della casa, rendendo accessibile – ha spiegato de Stefano – un servizio di consulenza preventiva gratuita, secondo la tradizionale prassi che vede la remunerazione del notaio legata solo alla firma dell’atto notarile”. “Innanzitutto – ha aggiunto il notaio Giovannella Condò, Segretario della Scuola di notariato della Lombardia – vogliamo far capire ai cittadini che occorre rivolgersi al notaio al momento dell’avvio della trattativa, in modo da effettuare in tempo accertamenti come la condizione dell’immobile e la sua storia catastale e urbanistica.
Milano: in mostra la metamorfosi urbana
Fino al 2 dicembre una rassegna di eventi illustrerà lo sviluppo urbano che subirà la città capitale dell’architettura moderna italiana fino all’appuntamento dell’Expo 2015. I progetti di Cino Zucchi per Portello Fiera e di Scandurra Studio per Zurigo Hedquarter a Maciachini saranno esposti fino al 2 dicembre nello Spazio FMG di Fabbrica Marmi e Graniti, in via Borgognone 27. Le due opere, quasi terminate che si distinguono per qualità progettuale, fanno parte della mostra dal titolo “Milano work-in progress”: una rassegna di eventi che illustrerà la migliore produzione, i temi, i problemi e gli attori emergenti della città capitale dell’architettura moderna italiana. Già nel maggio 2007 la galleria aveva ospitato una mostra dedicata a quattro progetti di edifici verticali disegnati da architetti italiani a Milano. L’esposizione, curata da Luca Molinari, e patrocinata dell’Assessorato allo Sviluppo del Territorio, mette in mostra il lento processo della metamorfosi urbana che conoscerà nei prossimi anni una progressiva accelerazione fino all’appuntamento dell’Expo 2015.
Milano città piu’ sorvegliata d’Europa
Entro il 2009 vi sara’ un incremento del 70 % degli “occhi” elettronici. I MILITARI FANNO PERCEPIRE UNA MAGGIORE SICUREZZA. Settore in rapida espansione: incremento dell’attivita’ imprenditoriale del 2,6 % nell’ultimo anno. Il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici accoglie favorevolmente la scelta del Sindaco Letizia Moratti di intervenire, con sei ordinanze – accompagnate da un piano di sostegno sociale – sui temi “caldi” del disagio milanese: droga, alcol, prostituzione, graffiti, vandalismo, accattonaggio: “Le ordinanze fissano confini chiari all’illegalità e indicano l’individuazione di una precisa rotta – la tutela della legalita’- da parte dei pubblici amministratori di Milano; una rotta che condividiamo pienamente”. L’azione relativa alla sicurezza ed alla lotta al degrado viene supportata da un sistema di controllo, che poggia su uomini e tecnologie assieme; un sistema che pone Milano all’avanguardia in Europa.
Milano: dieci città in mostra all’Urban Center
La rivista internazionale di cultura e arte del progetto celebra il numero 100 con un’esposizione fotografica dei progetti architettonici che hanno migliorato alcune metropoli. Mercoledì 5 l’assessore Masseroli all’inaugurazione Una mostra all’Urban Center per celebrare l’uscita del numero cento di AREA, la rivista internazionale di cultura e arte del progetto. Sono le fotografie di 10 progetti architettonici d’eccellenza che hanno migliorato e cambiato le città di Milano, Pechino, Tokio, Berlino, Graz, Barcellona, Amsterdam, Merita, Bilbao, Porto. La Mostra, dal titolo “Changing Cities”, è promossa da Urban Center e sarà inaugurata mercoledì 5 novembre, alle ore 18, alla presenza di Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del Territorio, Marco Casamonti, Direttore responsabile della rivista Area, Alfredo Spaggiari, Responsabile Urban Center di Milano, Fulvio Irace, Comitato scientifico Triennale di Milano.
Il mercato immobiliare milanese è statico
Il mercato immobiliare italiano, ed in particolare quello milanese, in seguito a un decennio caratterizzato da incrementi rilevanti, nell’ultimo anno, registra una rigida stabilità e per il futuro prossimo, si prevede una reale e forte contrazione dell’economia in oggetto. A Milano, nel I semestre 2008, il prezzo medio di un appartamento di nuova costruzione è di 4.517 euro/mq, con una crescita dello 0,3% rispetto al semestre precedente ed un incremento annuo pari all’1,2%. Il dato relativo alla crescita media annua degli appartamenti nuovi, al netto del saggio d’inflazione (3,6%- maggio 2008/maggio 2007) è di -2,4%, indicando una situazione di contrazione dei valori degli immobili. Il fatto che il mercato immobiliare milanese stia attraversando una fase non certo positiva è confermato, oltre che dall’andamento dei prezzi, anche dal calo delle compravendite. A quanto detto va aggiunto l’allungamento dei tempi di vendita che, secondo quanti operano direttamente nel settore, tendono ormai a superare i sei mesi e a vedere, in diversi casi, ridimensionate le aspettative iniziali del venditore.