Il WWF promuove le vacanze in Abruzzo. La rinascita comincia dalle vacanze

 L’ iniziativa è promossa dal WWF con l’ obiettivo di aiutare a rilanciare il turismo in una delle regioni più belle e incontaminate d’ Italia, sede tra gli altri del Parco Nazionale d’ Abruzzo, del Parco Nazionale del Gran Sasso, del Parco Nazionale della Maiella oltre che di 7 Oasi WWF, che tra i loro boschi, laghi, fiumi e cascate danno rifugio ad animali carismatici e fortemente minacciati come l’ orso e il lupo, oltre a cervi, camosci, caprioli…

Tutte le strutture sono immerse nella natura e lontane dalle aree del sisma, e sono moltissime le attività organizzate per ragazzi dai 7 ai 17 anni: dal verdissimo Parco del Gran Sasso fino all’ Oasi del WWF Lago di Penne, escursioni nei boschi, bagni nel fiume, cavalcate, cacce al tesoro, osservazione dei rapaci in volo e delle tracce di orsi, cervi e cinghiali, arrampicate sulla roccia, mountain bike e falò intorno al fuoco.

Cavalcando nella terra dell’ orso
Alla scoperta del Parco più antico d’ Italia e della selvaggia natura dove vivono lupi, orsi e camosci: il Parco Nazionale d’Abruzzo. Impareremo ad andare a cavallo iniziando dai pony e passeggiando, scopriremo le più belle aree del Parco. Visiteremo centri natura ed aree faunistiche. Ci arrampicheremo su una palestra di roccia artificiale e supereremo un percorso di sopravvivenza. Faremo laboratori per carpire i segreti del fiume e distinguere le tracce degli animali. A sera, giochi, canti, leggende e tanto divertimento.

Dove
A Pescasseroli, ospiti del Centro Ippico Vallecupa, un’ azienda agrituristica – fattoria didattica; struttura di nuova costruzione in camere con bagno e ristorante tipico. Il maneggio, posizionato nei pressi del centro sportivo e base di partenza di numerosi sentieri.

Il modo migliore per aiutare l’ Abruzzo è andarci in vacanza. Un panda di cartapesta per chi sceglie l’ Abruzzo

 Ai primi 150 ragazzi che decideranno di passare l’ estate in Abruzzo, in uno dei campi avventura consigliati dal WWF, l’ associazione regalerà uno dei 1600 panda di cartapesta che nelle scorse settimane hanno fatto il giro d’ Italia, da piazza del Popolo a Roma a Milano, fino al G8 ambiente di Siracusa.

È un’ iniziativa messa in campo dal WWF per aiutare a rilanciare il turismo in una delle regioni più belle e incontaminate d’ Italia, sede tra gli altri del Parco Nazionale d’ Abruzzo, del Parco Nazionale del Gran Sasso, del Parco Nazionale della Maiella oltre che di 7 Oasi WWF, che tra i loro boschi, laghi, fiumi e cascate danno rifugio ad animali carismatici e fortemente minacciati come l’orso e il lupo, oltre a cervi, camosci, caprioli…

Tutte le strutture sono immerse nella natura e lontane dalle aree del sisma, e sono moltissime le attività organizzate per ragazzi dai 7 ai 17 anni: dal verdissimo Parco del Gran Sasso fino all’ Oasi del WWF Lago di Penne, escursioni nei boschi, bagni nel fiume, cavalcate, cacce al tesoro, osservazione dei rapaci in volo e delle tracce di orsi, cervi e cinghiali, arrampicate sulla roccia, mountain bike e falò intorno al fuoco.

“L’ idea di aiutare a promuovere il turismo in Abruzzo regalando uno degli ormai celebri panda di cartapesta risponde alla consapevolezza che in questo momento uno dei modi migliori per aiutare la regione, sostenerne la ripresa economica e valorizzare il suo straordinario patrimonio naturalistico e culturale, sia proprio quello di andarci in vacanza” ha detto Roberto Furlani, responsabile Turismo del WWF Italia.

Abruzzo: la Ue per la ricostruzione e il rilancio delle pmi

 L’ Unione europea disponibilissima ad aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Una disponibilità che si potrà concretizzare riprogrammando i fondi europei e ridisegnare le strategie per accedere alle risorse finanziare che dovrebbero essere molto più consistenti dei 90 milioni minimi già assicurati da Bruxelles.

I primi segnali per aiutare l’ Abruzzo con il massimo delle risorse disponibili sono venuti ieri dalla commissaria europea agli Affari regionali, Danuta Hubner, in visita all’ Aquila accolta dal ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, dal Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso e dal Governatore abruzzese, Gianni Chiodi.

L’ Unione europea ammetterà la più grande flessibilità sui fondi già stanziati e su quelli aggiuntivi del fondo di solidarietà, necessari per la ricostruzione e la ripresa delle attività produttive, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese che devono tornare a lavorare ed essere coinvolte nel processo di ricostruzione.

Sull’ ipotesi avanzata da più parti di riconoscere alla provincia de L’ Aquila la cosiddetta zona franca, la Hubner spiega di aver condiviso “la modifica al regolamento che permette gli aiuti di Stato e la Commissione Europea offrirà tutti i fondi europei di pertinenza per la Pmi”.

Nel sottolineare che entro dieci settimane dal sisma l’ Italia deve consegnare a Bruxelles tutti documenti per attivare gli aiuti, il ministro Ronchi ha annunciato che le scadenze verranno sicuramente rispettate dall’ Italia proprio per evitare di perdere molti fondi come spesso è capitato in passato per l’ incompletezza delle documentazioni.

Assolegno per i terremotati: “Case in legno, non casette, in poche settimane”

 Il presidente di Assolegno Paolo Ninatti, insieme a una delegazione composta da tutti gli associati abruzzesi, ha partecipato il 13 maggio, all’ incontro organizzato a Coppito, in provincia de L’ Aquila, da Uncem, Unione nazionale comuni comunità enti montani, con lo scopo di testimoniare e condividere l’ impegno delle parti coinvolte con le popolazioni colpite dal sisma. L’ incontro ha visto coinvolti, oltre a Uncem, FederlegnoArredo e Confcommercio, anche Unicredit, il sindaco de L’ Aquila Massimo Cialente e alcuni sindaci dei comuni abruzzesi.

Il presidente Paolo Ninatti è intervenuto sottolineando l’ importanza di agire concretamente e in tempi brevi per evitare il protrarsi della difficile situazione che sta mettendo a dura prova gli abitanti delle regioni colpite dal terremoto.

Assolegno ha inoltre manifestato la capacità delle imprese associate di fornire, nell’ arco di poche settimane, case in legno agli abitanti colpiti dal sisma ora ospitati negli alberghi o nelle tendopoli. Si tratta di soluzioni abitative d’ avanguardia, in grado di rispondere alle verifiche statiche per la zona sismica 1, quella a più alto rischio.

“Da quando il sisma ha colpito l’ Abruzzo – spiega il presidente Ninatti – il tema delle case in legno è stato portato alla ribalta e questo è positivo; è importante tuttavia chiarire l’ equivoco comune che paragona le case in legno alle casette che si vedono comunemente nei giardini. Le case in legno non sono questo, ma strutture solide con caratteristiche e standard qualitativi precisi, comfort abitativi di ottimo livello, finiture gradevoli e la qualità di reagire positivamente ai terremoti; devono quindi essere realizzate da aziende del comparto qualificate, che sono tenute a dare al consumatore le specifiche tecniche del prodotto”.

L’ iniziativa di Assolegno si inserisce nel più ampio progetto di FederlegnoArredo e COSMIT a favore della popolazione abruzzese presentato in occasione dei Saloni 2009, all’ interno del quale Assolegno, che riunisce le industrie che si occupano di prima lavorazione e costruzioni in legno, può giocare un ruolo fondamentale.

Ance e Legambiente: per l’ Abruzzo serve una ricostruzione di qualità

 “Sicurezza, efficienza e semplificazione sono le parole chiave della ricostruzione in Abruzzo”. Per Ance e Legambiente, queste dovranno essere anche le direttive principali delle norme che il governo si appresta a varare e che – secondo le due associazioni – dovranno dare un chiaro segnale per orientare positivamente la riqualificazione del patrimonio edilizio nel nostro Paese.

“La sfida da cogliere infatti – hanno dichiarato i presidenti Buzzetti e Cogliati Dezza – è quella della messa in sicurezza statica degli edifici e insieme dell’ efficienza energetica. Il provvedimento deve poter rispondere, quindi, sia alla domanda di sicurezza degli edifici, ancora una volta messa in evidenza in tutta la sua drammaticità dal terremoto in Abruzzo, che alla necessità di ridurre i consumi energetici negli edifici, le bollette dei cittadini e le emissioni di CO2”.

È fondamentale che questi obiettivi siano chiaramente fissati in tutti gli interventi previsti dal Governo. E che si aiuti questa prospettiva con regole semplici e incentivi efficaci. Molta attenzione deve essere posta nell’ impedire una deregulation che rischia di aumentare l’ insicurezza anche attraverso la revisione dei meccanismi dei pubblici appalti affinché la logica del massimo ribasso sia sostituita dalla logica della massima qualità e sicurezza.

Per i campus de L’ Aquila i terreni dallo Stato

 Lo Stato donerà all’ Università dell’ Aquila i terreni dove sorgeranno le case antisismiche che, dopo aver ospitato gli sfollati, formeranno il nuovo Campus per gli studenti. Oltre alla cessione gratuita dei terreni del Demanio, sarebbero in cantiere alcuni progetti di ricerca importanti, forse cofinanziati da società pubbliche, tra i quali anche la realizzazione di un centro di ricerca dell’ Eni. Inoltre Silvio Berlusconi è stato autorizzato dal Consiglio dei ministri ad apportare un paio di ritocchi al decreto Abruzzo. Primo tra tutti il chiarimento sul contributo per la ricostruzione delle case distrutte dal sisma, che sarà a fondo perduto e potrà superare i 150 mila euro.

Quel plafond, a disposizione dei privati attraverso le banche e attivabile con la presentazione delle fatture, continuerà a rappresentare lo strumento automatico. Ma a questo dovrebbero aggiungersi per le ricostruzioni più onerose, come quelle degli edifici storici, anche i contributi della Cassa Depositi e Prestiti, quantificati per adesso in un miliardo. Risorse già stanziate e che ora saranno rese immediatamente disponibili.

Da tempo i sindaci della zona sollecitavano il governo alla piena copertura dei costi della ricostruzione. Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, in visita nel capoluogo, augurandosi che la magistratura accerti eventuali responsabilità sui crolli, ha chiesto «risorse congrue» e che le istituzioni onorino fino in fondo l’ impegno preso, mentre il presidente del Senato, Renato Schifani, dal Friuli, ha auspicato che il Parlamento possa contribuire a migliorare il decreto.

Piano C.A.S.E. Il progetto messo a punto dal Governo per chi è rimasto senza casa dopo il terremoto

 Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili. È questo il nome per esteso del Piano C.A.S.E., il progetto messo a punto dal Governo per dare un tetto, provvisorio ma di qualità, a chi è rimasto senza casa dopo il terremoto. Entro 5 – 6 mesi nuove abitazioni antisismiche e a basso impatto ambientale.

Al termine del Consiglio dei Ministri straordinario, tenutosi a L’ Aquila, che ha approvato il DL per l’ Abruzzo, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che entro 5 – 6 mesi saranno costruite vere case, realizzate con criteri antisismici, di innovazione tecnologica e di risparmio energetico, per ospitare temporaneamente gli sfollati.

Quando le case ora distrutte o rese inagibili dal sisma saranno ricostruite o ristrutturate – ha spiegato Berlusconi -, queste abitazioni di 50 – 52 mq, sicurissime dal punto di vista sismico, comode e accoglienti, saranno destinate a giovani famiglie e a studenti universitari, diventando dei campus capaci di attirare studenti da tutto il mondo.

Regione Abruzzo: esenti da Ici le case distrutte o inagibili

 I redditi dei fabbricati distrutti o sottoposti ad ordinanze sindacali di sgombero, perché totalmente o parzialmente inagibili per effetto del sisma, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpeg, Irpef e Ici fino alla definitiva ricostruzione e agibilità. Così l’ Ordinanza 3757 del 21 aprile 2009, pubblicata sulla GU del 22 aprile.

In dettaglio le altre misure previste dall’ Ordinanza:
Appalti e forniture
Sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale un elenco riepilogativo dei fornitori comprensivo dell’ oggetto della fornitura e del relativo importo. Il Commissario delegato Bertolaso definirà le procedure per il monitoraggio, da parte delle forze dell’ ordine, delle imprese impegnate nella realizzazione delle opere e degli interventi di ricostruzione. Ogni stazione appaltante dovrà comunicare la ragione sociale delle imprese affidatarie, i nominativi dei titolari e degli amministratori, le eventuali imprese sub – contraenti e le generalità di tutto il personale impegnato nella realizzazione delle opere e degli interventi commissionati.

Piano casa. Nuove misure sui vincoli di sicurezza

 Nelle modifiche apportate al decreto legge del piano casa dopo il terremoto in Abruzzo, l’ ultima è del 16 aprile u.s. Il documento è stato esaminato in preconsiglio dei Ministri e, dopo un passaggio dalla Conferenza Unificata, sarà portato in Consiglio dei ministri. Il documento vede un’ anticipazione per l’ entrata in vigore delle nuove norme antisismiche per la costruzione di edifici o il consolidamento di quelli esistenti. Entrerebbero in vigore dal 30 giugno 2009, anziché il 30 giugno 2010.

La bozza del decreto legge prevede anche che gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione di immobili e gli interventi che riguardano parti strutturali di edifici non possano essere realizzati, e per gli stessi non si possono prevedere premi urbanistici, se il progettista non abbia provato il rispetto della normativa antisismica.

Assoedilizia. Appello dell’ Associazione della proprietà edilizia ai mass – media e al mondo dei blog

 Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici: “Quest’ anno è bene disporre il 5 per mille a favore dell’ Abruzzo. Assoedilizia, che già il 29 gennaio di quest’ anno, durante il Convegno SoloAffitti – Nomisma, aveva avanzato la proposta di destinare parte del 5 per mille alla costruzione di alloggi popolari per i meno abbienti, si compiace con il Ministro Tremonti per l’ idea di inserire la “Ricostruzione dell’ Abruzzo” fra le causali legittimanti a ricevere la devoluzione del 5 per mille.

Questa misura permette ai proprietari di casa italiani (che nella stragrande maggioranza sono persone fisiche e quindi tra i contribuenti i principali destinatari dell’ invito) a disporre della rilevante quota del 5 per mille dell’ IRPEF, di compiere, con un semplice tratto di penna sulla dichiarazione dei redditi, un grande gesto di solidarietà umana verso le popolazioni colpite da questa immane tragedia.

Ed al tempo stesso un gesto di responsabilità sociale essendo utili allo Stato, con la devoluzione di una risorsa finanziaria immediata, che non costringerà lo Stato stesso ad incidere su altre voci del bilancio pubblico.

Con la gente d’ Abruzzo, concretamente

 Anche oggi il governo e il premier hanno continuato a far sentire concretamente la loro vicinanza alla gente d’ Abruzzo. La nuova ordinanza della Protezione civile ha stanziato altri 70 milioni per la prima emergenza e previsto una serie di misure fiscali di buon senso e di sussidi economici per alleviare la condizione degli sfollati. Ne diamo conto in http://www.ilpopolodellaliberta.it