Edili: Troppo lento il rilascio del durc, burocrazia tartaruga per mille imprese, fino a 30 giorni per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva

 Meccanismo assurdo per il rilascio del Durc. Durc originale per ogni cantiere ma non si può stampare da internet. Paolo Ciotti, Direttore Cna: “Siano i centri Caf a poterlo rilasciare”. Nell’era di internet e di my space la burocrazia, nonostante i proclami delle istituzioni ed enti di snellire e velocizzare il mondo delle imprese, resta ancora una chimera. Al centro della nuova battaglia “per la velocità” degli edili di Cna apuani il Durc, il certificato che, sulla base di un’unica richiesta, attesta contestualmente la regolarità di un’impresa per quanto concerne gli adempimenti Inps, Inail e Cassa Edile. Un documento obbligatorio per tutte le imprese (edili, impiantisti etc) che operano in un cantiere capace di bloccare la possibilità di partecipare ad una gara di appalto, o addirittura di non poter pretendere il pagamento sullo stato di avanzamento dei lavori o ancora, iniziare i lavori. E badate bene: ogni cantiere esige un durc originale con il paradosso che se un’azienda ha aperto nello stesso momento dieci cantieri, deve richiedere 10 volte il durc. Originale s’intende. In Provincia di Massa Carrara, come in molte alte realtà italiane – ma in molte serve al massimo 1 settimana per averlo – ottenere “fisicamente” il durc è un problema. Servono – spiegano gli edili – anche 30 giorni per ottenere la copia del documento agli oltre mille potenziali richiedenti (edili e impiantisti ed in generale in tutti i lavori di appalto e subappalto) dal momento della richiesta al Caf, il centro fiscale di riferimento nonostante la posizione contributiva sia visibile “al mondo” 24 h su 24 sul sito congiunto tra Inps, Inail e Cassa Edile. Ma non vale.

Milano design: bando per giovani creativi

 La Giunta ha approvato il bando per la realizzazione del logo e dell’identità visiva del progetto One Dream One City. L’iniziativa è stata ideata dall’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti con la collaborazione di Luigi Rossi Bernardi, assessore all’Innovazione alla Ricerca e Capitale umano. L’obiettivo è quello di attirare giovani talenti da tutto il mondo ed esportare il “Made in Milan” in ambito internazionale. Il bando parte lunedì 9 giugno ed è rivolto a giovani studenti tra i 20 e i 27 anni, diplomati e laureati con titolo di I e II livello che frequentano o che abbiano frequentato Scuole/Università e Accademie di Design, Grafica Comunicazione e Belle Arti con sede a Milano. In palio 3 premi per un totale complessivo di 16mila euro che verranno assegnati ai giovani vincitori entro due mesi dall’espletamento del bando. Al primo classificato andranno 8mila euro al secondo 5.333 euro e al terzo 2.666 euro.

Le tentazioni corporative del localismo italiano: quasi l’80% dei residenti nei piccoli comuni rifiuta la città

 Quasi la metà degli italiani vive in comuni con meno di 20.000 abitanti. Più di 10 milioni sono quelli che vivono in comuni con meno di 5.000 residenti. Si vive in piccoli centri ma, sempre più, all’interno di “grandi contenitori metropolitani”dove l’urbanizzazione continua salda centinaia di comuni vicini. Anche in queste conurbazioni (quella milanese-lombarda, veneta, Roma e l’area napoletana), come nel resto del territorio, il radicamento territoriale resta molto forte. Secondo un’inedita indagine RUR-Censis, il 47% degli italiani non lascerebbe mai il luogo in cui vive, più del 17% sogna di abitare invece in una piccola città, l’8% in una casa di campagna, il 7% in un piccolo paese, mentre il 10% sceglierebbe una grande metropoli e ancora un cittadino su dieci preferirebbe vivere in una città estera. In particolare, chi vive in una metropoli, per il 63,7% non cambierebbe tipologia insediativa, restando dove vive attualmente (40%) o spostandosi in un’altra grande città italiana o straniera. I residenti in piccoli comuni per il 78,3% non intendono cambiare, restando per il 53,2% dove abitano o al massimo spostandosi in un altro piccolo centro (25%). Le ultime elezioni hanno decretato il successo di un’offerta politica meno attenta alle differenze di classe, di ceto, di categoria professionale degli elettori, e centrata invece sulle istanze in grado di accomunare i cittadini che vivono, lavorano, intraprendono in un determinato territorio. Ma una costruzione del consenso giocata “nel” locale e “per” il locale comporta rischi di corporativismo localistico.

La soluzione giusta per camminare nel vostro giardino

 Camminare sull’asciutto sempre restando in mezzo al verde: per ottenere questo effetto bisogna progettare vialetti e aree calpestabili senza troppi vincoli geometrici, lasciando piuttosto che il materiale scelto per sostenere il prato sfumi dolcemente nella vegetazione. Talvolta è il disegno della pavimentazione e dei percorsi a determinare la forma del giardino, mentre in altri casi è l’articolazione del prato a dominare. È molto importante scegliere bene il materiale in modo che risalti rispetto all’ambiente in cui è inserito (marmo, cemento e mattoni) oppure vi si integri senza evidenti fratture (pietra, legno, ciottoli). A volte sono gradevoli anche le pavimentazioni miste, realizzate con l’accostamento di diversi materiali, come ghiaietto e dischi di legno (disegno 1, pagina seguente). Per stabilire la larghezza del sentiero, che in genere unisce due zone importanti della casa quali il cancello del giardino con l’ingresso dell’abitazione, bisogna misurare lo spazio coperto da almeno due persone che procedono accostate. Qualunque soluzione si scelga, una lieve pendenza del vialetto verso un lato va sempre prevista per favorire il deflusso dell’acqua piovana, così come un adeguato sottofondo di drenaggio.

Gabetti: il CDA approva il piano strategico 2009-2011 e delibera l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile

 Il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha approvato il Piano strategico 2009-2011. “Il piano strategico che abbiamo approvato oggi – ha commentato Elio Gabetti, Presidente di Gabetti Property Solutions – sancisce il nuovo orientamento del Gruppo Gabetti e ne traccia il percorso operativo per gli anni 2009 – 2011. E’ un piano di consolidamento del core business articolato nelle quattro linee Agency, Finance, Servizi Tecnici e Investment, costruito con il coinvolgimento diretto del top management e dei responsabili di linea nell’ottica di creazione di valore per gli azionisti.”

LE PRINCIPALI LINEE STRATEGICHE
Il piano 2009-2011 segue tre principali linee guida: L’incremento della marginalità attraverso:
• Crescita produttività e aumento del fatturato; Efficientamento della struttura societaria; Politica di cost saving. La valorizzazione delle attività attraverso: Attivazione delle sinergie e del cross selling; Potenziamento della rete di intermediazione (diretta e franchising); Espansione del business creditizio e assicurativo; Sviluppo di nuovi servizi tecnici.
L’internazionalizzazione attraverso: Investimenti in Est Europa e Emirati Arabi Uniti
• In corso di valutazione il progetto per l’esportazione del modello “full service provider”
Il piano 2009-2011 prevede il raggiungimento di un EBITDA pari a 32 milioni di euro con una
crescita annua attesa pari al 46% rispetto al 2009, dopo un EBITDA negativo per 25 milioni di euro nel 2007. Il budget prevede un recupero della marginalità con un EBITDA 2008 pari a 0,7 milioni di euro. Il 68% dell’EBITDA normalizzato (calcolato al netto dei costi sostenuti dalla Capogruppo, delle rettifiche di consolidamento e della quota di terzi nell’Investment) è generato dall’attività dei servizi con una prevalenza dell’Agency sul totale. L’indebitamento finanziario target è pari a 161 milioni di euro in sensibile riduzione rispetto ai 209 milioni di euro al 31/3/2008. Il budget 2008 prevede un indebitamento finanziario netto pari a 189,5 milioni di euro.

Mantova: inaugurazione di 19 case a canone agevolato

 Taglio del nastro per diciannove appartamenti a canone sociale di via Cairoli 13, appena ultimati con una spesa di un milione 200 mila euro da parte del Comune. Gli alloggi si affacciano intorno al chiostro di sant’Agnese andandosi ad aggiungere ai 19 già abitati che erano stati ultimati nel 1997. Il sindaco Fiorenza Brioni – accompagnata sabato 10 maggio dagli assessori Mara Gazzoni e Fabio Aldini e dal dirigente Ernesto Ghidoni – ha espresso grande soddisfazione per l’opera appena ultimata, sottolineando l’imminente fine del restauro dell’intero complesso di sant’Agnese, i cui due chiostri sono stati tra loro collegati attraverso un nuovo passaggio interno.

Portabilità dei mutui: il Notariato e le Associazioni dei consumatori dettano le regole

 Regole certe per la portabilità dei mutui. Le istruzioni per i cittadini che intendono modificare le condizioni contrattuali del proprio mutuo sono state illustrate oggi dal Consiglio Nazionale del Notariato e da 11 Associazioni dei consumatori. Indicazioni chiare inserite nella nuova edizione della Guida per il cittadino Mutuo Informato realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato insieme ad Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 40/2007, meglio conosciuta come decreto Bersanibis, e dalla Finanziaria 2008. Sono quindi ora tre gli strumenti a disposizione del consumatore: la rinegoziazione, la “portabilità” (o surrogazione), e il “cambio” del mutuo (mutuo di sostituzione). La rinegoziazione è un nuovo accordo tra il cliente e la propria banca: riguarda principalmente il tasso e/o la durata. La legge Finanziaria 2008 (l. 244/2007) ha stabilito che è sempre possibile per la
banca e il debitore variare senza spese le condizioni del contratto di mutuo mediante scrittura privata anche non autenticata. E nei casi in cui la banca richieda la formalizzazione della rinegoziazione in forma notarile o autentica, il Consiglio Nazionale del Notariato ha comunicato la disponibilità a una concreta riduzione dei compensi dovuti.

Triennale di Milano: concorso internazionale “Casa per tutti” da maggio a settembre 2008

 La Triennale di Milano nell’ambito di Triennale Architettura propone per il 2008 un Forum internazionale sull’abitare difficile, coordinato da Aldo Bonomi e Fulvio Irace, articolato in due eventi: la mostra Casa per tutti che si inserisce nella tradizione della Triennale di Milano che già nel 1933 si era data come tema principale quello dell’abitazione, e la mostra Nuda vita. Casa per tutti. Nel luglio 2005, la mostra Le Case nella Triennale aveva ricostruito le tappe principali di questo percorso scaturito poi nella creazione del quartiere modello QT8, per la regia di Piero Bottoni. Riallacciandosi a questa missione, la mostra Casa per tutti (16 maggio – 14 settembre 2008), coordinata da Fulvio Irace e Carlos Sambricio con Matteo Agnoletto, Silvia Berselli, Teresa Feraboli, Federico Ferrari, Gabriele Neri, Jeffrey Schnapp, con il progetto di allestimento di Cliostraat e con la grafica di GrafCo3, rilancia dunque un tema quasi completamente abbandonato dall’architettura internazionale nell’ultimo quarto di secolo: quello dell’abitazione.Se la prima metà del ‘900 aveva concentrato i propri sforzi nel ridefinire il tema dell’abitazione collettiva, la seconda metà ha spostato il suo interesse verso altri temi.

CityLife e gli architetti Italiani: lettera aperta del Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al prof. Vittorio Sgarbi

 Il presidente di Assoedilizia scrive al prof. Vittorio Sgarbi : “Caro Vittorio, il dibattito, riguardante i grattacieli “storti” del progetto CityLife sulle aree ex Fiera di Milano,(ripreso oggi sulle colonne del Corriere dal prof.Romano) apre parallelamente una questione rilevante. Se esista una generazione di architetti italiani in grado di esprimere una cultura architettonica propria del nostro Paese; se,in altri termini, la mancanza di tale cultura causi la assenza dalla scena degli architetti italiani o se viceversa quest’ultima sia la causa della prima. Ed in questo caso, se la mancata formazione di una generazione di architetti, in grado di interpretare lo spirito dei tempi trasfondendo nell’architettura i valori e la cultura della nostra societa’(nel bene o nel male durante il periodo fascista gli architetti lasciarono nelle nostre citta’ l’impronta del loro tempo), pur nel contesto del più generale fenomeno della globalizzazione, sia la conseguenza della debolezza della nostra politica e conseguentemente della politica culturale delle amministrazioni centrale e locali. Insomma, per l’incapacita’ della politica di far crescere un milieu di architetti italiani, dobbiamo assistere agli interventi sul nostro territorio, nelle nostre citta’ e sui monumenti, di architetti stranieri che si piccano di occuparsi della nostra cultura e poi, intervistati da Barbiellini Amidei che, probabilmente imbarazzato,non batte ciglio, parlano di Roma come di “Capus” mundi?

I condizionatori quali scegliere? Meglio la classe “A”

 Mitsubishi Electric ha prwesentato alla Mostra Convegno EXPOCOMFORT Milano, in anteprima i nuovi prodotti per la climatizzazione. La manifestazione biennale internazionale leader nell’impiantistica civile e industriale – con tante importanti novità di prodotto: KIRIGAMINE per la linea Family dedicata all’ambiente domestico, ZUBADAN per la linea Commercial dedicata all’ambiente commerciale e lavorativo, e FAU per la linea Systems VRF dedicata ai grandi impianti. Serie MSZ – FD VA DC INVERTER – climatizzatori Monosplit a Parete Mitsubishi Electric amplia la sua già consolidata gamma di climatizzatori residenziali con KIRIGAMINE, l’innovativa serie di Monosplit a Parete che rappresentano il top di gamma in fatto apparecchi con tecnologia DC Inverter. Molteplici le caratteristiche di KIRIGAMINE: non è solo apparecchio di classe A/A, la classe migliore dal punto di vista dell’efficienza energetica per massime prestazioni e bassi consumi, ma è caratterizzato da una efficienza energetica superiore del 60% (msz-fd25va) rispetto ai parametri che regolamentano l’assegnazione della tabella A/A. I solo 20 dB(A) del modello 25 e i 21 dB(A) del modello 35 caratterizzano normale funzionamento rendendo le unità interne le più silenziose oggi disponibile sul mercato il nuovo dispositivo “i see sensor” permette di evitare fastidiosi sbalzi di temperatura: il sensore mobile, posizionato al centro dell’unità interna, utilizza un raggio a infrarossi che individua in tempo reale le differenze di temperatura dell’ambiente: il clima è così mantenuto confortevole ovunque, anche nei locali più ampi l’esclusivo sistema PlasmaDuo, un sistema a doppio filtraggio “Plasma Antiallergico” e “Plasma Deodorizzante”, cattura ed elimina i cattivi odori restituendo all’ambiente un’aria più pulita; raccoglie inoltre le polveri sottili presenti in casa, il polline ed altre sostanze irritanti svolgendo una funzione disinfettante e anti-virus. Contemporaneamente, genera ioni negativi dal noto effetto calmante e rilassante

Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura

 Le opere sono 547, provenienti da oltre 36 paesi, sono stati i progetti iscritti alla settima edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura, promosso da Ala Assoarchitetti e dalla rivista l’Arca, con la sponsorizzazione di Caoduro Lucernari. Un premio unico nel suo genere che, premiando opere già realizzate, pone l’attenzione sulla committenza, in molti casi sottovalutata quando si parla d’architettura, dimenticando che il compimento di opere architettoniche di qualità, può avere origine solo dall’esemplare connubio tra chi la promuove e chi la progetta. La giuria ha assegnato i 4 premi di questa edizione, oltre al Premio d’Onore Decennale che festeggia i 10 anni dalla fondazione. La cerimonia di premiazione ufficiale si terrà il 30 maggio nel suggestivo scenario del Teatro Olimpico di Andrea Palladio a Vicenza. La celebrazione sarà preceduta il 29 maggio dalla tavola rotonda “Aspettando il Dedalo Minosse”, sul tema della committenza, moderata da Oliviero Toscani, alla quale parteciperanno come relatori Cesare Maria Casati – direttore de l’Arca – , Franco Mirenzi – direttore di OFArch -, Mario Botta – Architetto -, l’Ing. Antonio Chiarappa di Risanamento Gruppo Zunino e Adolfo Guzzini, Presidente dell’IN/ARCH. Anche per quest’edizione, che segna il decennale dalla fondazione, tra i committenti spiccano nomi prestigiosi, tra i quali l’Arcidiocesi di Torino, il Santuario di Fatima, Emergency, WWF, SMEG, BMW, Citroën, Porsche, Pirelli, Benetton, Ferrero e Nestlè. Anche tra gli architetti, nomi noti del panorama mondiale come Mario Botta, Richard Meier, Zaha Hadid, Manfredi Nicoletti, accanto a progettisti emergenti. Il punto di forza del Premio Dedalo Minosse risiede, infatti, oltre che nel porsi come punto d’incontro tra la cultura architettonica contemporanea e la società, anche nel consacrare accanto ai grandi progetti, nomi ancora poco noti, ponendo in luce il ruolo di arricchimento apportato dal committente nel promuovere l’attività progettuale futuro patrimonio della collettività. L’interessantissimo e complesso panorama di tutte le opere partecipanti tocca ambiti eterogenei, spaziando da edifici per il culto religioso, per l’educazione e per la cultura a quelli che promuovono l’ambiente, i viaggi e la famiglia.