Triennale di Milano: concorso internazionale “Casa per tutti” da maggio a settembre 2008

 La Triennale di Milano nell’ambito di Triennale Architettura propone per il 2008 un Forum internazionale sull’abitare difficile, coordinato da Aldo Bonomi e Fulvio Irace, articolato in due eventi: la mostra Casa per tutti che si inserisce nella tradizione della Triennale di Milano che già nel 1933 si era data come tema principale quello dell’abitazione, e la mostra Nuda vita. Casa per tutti. Nel luglio 2005, la mostra Le Case nella Triennale aveva ricostruito le tappe principali di questo percorso scaturito poi nella creazione del quartiere modello QT8, per la regia di Piero Bottoni. Riallacciandosi a questa missione, la mostra Casa per tutti (16 maggio – 14 settembre 2008), coordinata da Fulvio Irace e Carlos Sambricio con Matteo Agnoletto, Silvia Berselli, Teresa Feraboli, Federico Ferrari, Gabriele Neri, Jeffrey Schnapp, con il progetto di allestimento di Cliostraat e con la grafica di GrafCo3, rilancia dunque un tema quasi completamente abbandonato dall’architettura internazionale nell’ultimo quarto di secolo: quello dell’abitazione.Se la prima metà del ‘900 aveva concentrato i propri sforzi nel ridefinire il tema dell’abitazione collettiva, la seconda metà ha spostato il suo interesse verso altri temi.

Enea per l’efficienza energetica e la certificazione degli edifici

 Il 27 maggio a Brindisi sarà presentato il Piano di azione dell’Italia sull’efficienza energetica, predisposto nell’agosto scorso dal Governo, prevede che, per centrare il target previsto dalla UE del 20% di riduzione delle emissioni di gas serra nel 2020, si consegua il 9% di risparmio energetico, entro il 2016, attraverso le misure già predisposte e quelle in cantiere. L’impegno maggiore dovrà essere speso verso gli usi finali dell’energia, in particolare nel settore residenziale, che dovrà contribuire per circa il 44% alle riduzioni previste. L’ENEA è fortemente impegnato in questo settore con attività di ricerca a favore dell’ecobuilding e con il supporto alla Pubblica Amministrazione centrale e locale nella predisposizione e nell’attuazione dei provvedimenti legislativi e normativi. Inoltre, sta affiancando il Ministero dello Sviluppo Economico in una vasta campagna di informazione a favore dei cittadini sugli incentivi fiscali previsti per interventi di miglioramento dell’efficienza delle abitazioni.

Napoli: concessione di contributi relativi ad interventi di recupero delle parti comuni degli edifici ricadenti nel centro storico urbano, nei centri storici delle periferie e nei quartieri periferici

 L’Amministrazione comunale di Napoli, con l’approvazione della delibera di Giunta Comunale n. 4349 del 28/12/2007, ha dato avvio al 3° Bando Sirena per la concessione a condomini ed a soggetti proprietari di interi edifici di contributi per gli interventi di recupero delle parti comuni dei fabbricati. Con il nuovo “avviso pubblico” si è inteso così proseguire nel programma di recupero del patrimonio edilizio privato della città di Napoli, già avviato con i precedenti Avvisi del 23/05/2002 (1° bando sirena) e del 31/10/2003 (2° bando sirena), fornendo ai cittadini incentivi di carattere economico per il restauro dei loro fabbricati. In particolare, i contributi sono destinati agli interventi di recupero dei fabbricati ricadenti negli ambiti delle zone omogenee “A”, centro storico urbano e delle periferie, così come individuate dalla variante per l’area occidentale, approvata con DPGRC n. 4741 del 15 aprile 1998 (BURC n. 23 del 28 aprile 1998) e dalla variante generale al PRG del 1972 approvata con DPGRC n. 323 dell’11/04/2004 (BURC n. 29 del 14/06/2004) e nelle zone omogenee “B”, agglomerati urbani di recente formazione, così come individuate dai medesimi piani urbanistici e rientranti nei confini amministrativi dei quartieri periferici di Poggioreale, Zona Industriale (Municipalità IV), Barra – Ponticelli – San Giovanni a Teduccio (VI Municipalità), Miano – S.Pietro a Patierno – Secondigliano (VII Municipalità), Chiaiano – Piscinola – Marianella – Scampia (VIII Municipalità), Pianura – Soccavo (IX Municipalità), Bagnoli – Fuorigrotta (X Municipalità).

Bonus ristrutturazioni, cose da dire prima di fare

 Il bonus ristrutturazione per alcuni cittadini è stato negato a causa della mancata comunicazione. L’omessa comunicazione dell’inizio dei lavori preclude il diritto alla detrazione Irpef. I giudici hanno respinto la tesi per cui le violazioni formali non interferiscono sul beneficio. La mancata comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara fa decadere il contribuente dal “bonus ristrutturazioni”. Così ha deciso la Commissione tributaria di II grado di Trento, accogliendo il ricorso dell’ufficio riguardo al giudizio instaurato da un contribuente che ha perso il diritto alla detrazione, prevista dalla norma sul recupero del patrimonio edilizio, per non aver osservato l’iter e le modalità prescritte per avvalersene. Secondo i giudici, la comunicazione è un presupposto indefettibile per poter accedere al beneficio. La vicenda aveva avuto inizio dalla notifica, nei confronti di un contribuente, di una cartella di pagamento con cui veniva recuperata la detrazione Irpef (all’epoca dei fatti del 41%) relativa alle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia. In pratica, l’agenzia delle Entrate recuperava le agevolazioni per non avere il contribuente, prima di iniziare gli interventi, inviato la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara; comunicazione necessaria per fruire della detrazione, la cui mancanza comporta la decadenza dal bonus per l’anno in questione.

“European solar days”, i giorni dell’energia solare e dello sviluppo sostenibile

 Al via oggi, lunedì 12 maggio, la prima edizione italiana degli “European solar days”, promossa dalla biblioteca Gianni Rodari e dal Centro di Educazione Ambientale del Municipio VII. La settimana (fino al 18 maggio) rientra nell’ambito delle numerose attività organizzate dal Municipio in occasione dell’anniversario dell’ “Educazione allo sviluppo sostenibile” (progetto Unesco nato nel 2005), con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’uso delle energie rinnovabili. Una “vetrina novità” con diversi ingredienti: i documenti sul tema posseduti dalla biblioteca, una mostra di prodotti realizzati dalle scuole del territorio nell’ambito del progetto “Divulgazione scientifica”, incontri di informazione e consulenza rivolti ai cittadini, altre iniziative.

CityLife e gli architetti Italiani: lettera aperta del Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al prof. Vittorio Sgarbi

 Il presidente di Assoedilizia scrive al prof. Vittorio Sgarbi : “Caro Vittorio, il dibattito, riguardante i grattacieli “storti” del progetto CityLife sulle aree ex Fiera di Milano,(ripreso oggi sulle colonne del Corriere dal prof.Romano) apre parallelamente una questione rilevante. Se esista una generazione di architetti italiani in grado di esprimere una cultura architettonica propria del nostro Paese; se,in altri termini, la mancanza di tale cultura causi la assenza dalla scena degli architetti italiani o se viceversa quest’ultima sia la causa della prima. Ed in questo caso, se la mancata formazione di una generazione di architetti, in grado di interpretare lo spirito dei tempi trasfondendo nell’architettura i valori e la cultura della nostra societa’(nel bene o nel male durante il periodo fascista gli architetti lasciarono nelle nostre citta’ l’impronta del loro tempo), pur nel contesto del più generale fenomeno della globalizzazione, sia la conseguenza della debolezza della nostra politica e conseguentemente della politica culturale delle amministrazioni centrale e locali. Insomma, per l’incapacita’ della politica di far crescere un milieu di architetti italiani, dobbiamo assistere agli interventi sul nostro territorio, nelle nostre citta’ e sui monumenti, di architetti stranieri che si piccano di occuparsi della nostra cultura e poi, intervistati da Barbiellini Amidei che, probabilmente imbarazzato,non batte ciglio, parlano di Roma come di “Capus” mundi?

Provincia e Comune di Milano: sottoscrivono un protocollo d’intesa per avviare un lavoro comune sul tema dell’abitabilità

 La questione abitativa è tornata prepotentemente tra le emergenze del Paese. Nell’area metropolitana milanese – rileva l’assessora provinciale alle Politiche per l’abitabilità, Daniela Gasparini – la situazione è ancora più drammatica se pensiamo che il territorio della provincia di Milano ancora oggi rappresenta l’area di approdo della stragrande maggioranza degli spostamenti e delle nuove popolazioni». L’area metropolitana milanese, infatti, è interessata da diversi flussi abitativi e da nuove richieste di casa: qui si concentra la domanda dei soggetti deboli, spinti dall’immigrazione per lavoro e studio, dalle criticità familiari (invecchiamento, separazioni), dalle difficoltà dell’economia (perdita del lavoro e mobilità), qui ci si scontra con la crisi dell’offerta abitativa e l’aumento vertiginoso di prezzi e canoni. Davanti a numeri che non lasciano spazio ad interpretazioni (fabbisogno di 100/120.000 unità abitative nel decennio, di cui circa 47.800 corrispondono a domanda di edilizia sociale, canone controllato, etc.), la sfida lanciata dalla Provincia di Milano con il “Patto metropolitano per la casa” indica tre precisi percorsi: una risposta concreta alla tradizionale politica sociale della casa “in locazione”, una seconda risposta per garantire soluzioni differenziate alla domanda abitativa sempre più libera, sempre meno riconducibile ad un dato naturale, sempre più frutto di un originale percorso di vita dei singoli cittadini.

Confedilizia risponde: durata anomala di una locazione commerciale

 Un contratto di locazione di un immobile prevede al posto della classica durata di sei anni una durata di nove e piu tre anni. Si richiede un parere al riguardo.

La risposta è stata fornita dalla stessa Corte di cassazione che statuendo su di un caso analogo si è cosi espressa: ” nei contrattio di locazione indicati dall’art. 27 della legge sull’equo canone, la pattuizione di una durata iniziale superiore a quella minima di legge ( nelle specie nove anni) Non esclude affatta l’applicabilità della disciplina del rinnovo alla prima scadenza per una durata non inferiore a sei anni prevista dall’art. 28della stessa legge con la conseguenza che è affetta da nullità, ai sensi dell’art.79legge cit. la clausola diretta a limitare la durata della rinnovazione sino al raggiungimento di un termine complessivo di dodici anni.

Una casa ecologica ad alta efficienza energetica che garantisce risparmio

 Nell’ambito di Ecocasa 2008, tra le molteplici ed importanti iniziative realizzate, un evento di particolare interesse è rappresentato dall’esposizione di una casa sperimentale autosufficiente ad emissioni fossili nulle. “Eco-logica” è stata realizzata, su progetto di “Laboratorio di Architettura”, da CASA², azienda specializzata nella progettazione, costruzione e realizzazione di edifici a basso consumo energetico. “Eco-logica è una casa autosufficiente ad emissioni fossili nulle, vale a dire che, non richiedendo la combustione di materiali quali petrolio, carbone, gas o legno per la produzione di energia, non libera anidride carbonica o sostanze inquinanti in atmosfera e nell’ambiente. Composto da pareti prefabbricate assemblabili in pochi giorni e dotato anche di patio interno, l’edificio è pensato per essere riprodotto in serie nelle diverse varianti, a seconda delle esigenze degli abitanti.

T-Domo: un centro di controllo integrato di tutti gli ambienti domestici

Rtt Technology Solutions S.r.l. è una giovane società fondata sulle competenze di professionisti che da oltre 20 anni svolgono la propria attività nel mondo dell’Information Technology, nata allo scopo di produrre prodotti sempre al passo con i tempi.

Ecco perché oggi RTT punta sulla domotica.
La Domotica, o Automazione Domestica, è lo strumento che permette di gestire impianti e apparecchiature domestiche al fine di aumentare i livelli di vivibilità, comfort e risparmio energetico, attraverso l’automazione domestica. Le sue innumerevoli potenzialità permettono alla domotica di venire applicata a qualsiasi tipo di soluzione non solo strettamente familiare ma che può comprendere anche hotel, pensioni, alberghi, ville, complessi residenziali, case di riposo,ecc.

Legambiente Enel e Vodafone promuovono: “Il tuo telefonino ha ancora tanta energia”

 Parte “Il tuo telefonino ha ancora tanta energia” per dotare le scuole italiane di pannelli fotovoltaici, in collaborazione con Enel e Legambiente Vodafone raccoglie la grande sfida per l’ambiente e il futuro: rigenerare vecchi cellulari e produrre energia pulita. Lunedì 12 maggio parte “il tuo telefonino ha ancora tanta energia”: la campagna di raccolta e rigenerazione dei telefoni non più utilizzati che contribuirà alla realizzazione di impianti fotovoltaici nelle scuole d’Italia. Il progetto si avvale del contributo oltre che di Vodafone, di Enel e di Legambiente, partner attivi della iniziativa. Il ricavato della rigenerazione dei terminali raccolti negli oltre 800 negozi Vodafone One verrà utilizzato per finanziare il progetto. Tutti, non solo i clienti Vodafone, possono partecipare e la raccolta di telefoni e accessori avverrà oltre che nei negozi, anche durante il “recycling tour” il quale attraverserà l’Italia in dieci tappe. Chi porterà il vecchio cellulare dara’ il suo contributo alla realizzazione degli impianti fotovoltaici e ricevera’ anche in omaggio tre lampadine a basso consumo messe a disposizione da Enel.si. L’iniziativa “Il tuo telefono ha ancora tanta energia” e’ un elemento importante di My Future, il progetto di Vodafone che raccoglie le iniziative per un business responsabile e a tutela dell’ambiente. Il Gruppo Vodafone si e’ dato un trasparente obiettivo di sostenibilita’: la riduzione del 50% delle emissioni di CO2 entro il 2020.

Provincia di Milano: progetti per l’abitare

 Il Contratto di Città deve proporre un programma di intervento che affronta i seguenti aspetti singolarmente o variamente combinabili tra loro: interventi combinati per l’abitare integrato Sostenere iniziative orientate a superare la monofunzionalità dei comparti urbani (in particolare nei casi di nuova edificazione) utilizzando la dimensione residenziale come opportunità per intercettare altri tipi di esigenze e di sollecitazioni iniziando da quelle che provengono dall’intorno e dal contesto territoriale. Non si tratta solo di ricercare un’ integrazione tra funzioni diverse, ma anche di favorire una molteplicità di pratiche d’uso dei nuovi insediamenti, di moltiplicare il campo degli interessi e di arricchire il sistema delle opportunità per diversi gruppi sociali. Si tratta da un lato di moltiplicare l’offerta di edilizia in affitto a canone moderato entro i piani integrati di ristrutturazione urbanistica (in aree già urbanizzate, con densità crescenti in rapporto all’accessibilità su trasporto collettivo) e con una quota fissa, come nell’esperienza francese e spagnola, più che con una politica settoriale su nuove aree da urbanizzare; dall’altro, di creare, entro questi interventi integrati, dei servizi locali o sovralocali pubblici e di consumo che favoriscano lo scambio con il tessuto circostante e lontano, e la relazione tra popolazioni differenti. In entrambi i casi l’azione della Provincia può essere solo indiretta: di stimolo ed eventualmente di premialità per i comuni che prevedano nei propri PGT una quota minima di edilizia in affitto nei piani attuativi, di stimolo perché la regione preveda una norma come quelle spagnole e francesi nella LR 12. Forme di partenariato tra pubblico e privato per l’abitare sociale.