I Saloni WorldWide: l’eccellenza all’estero

 Quarta edizione per i Saloni WorldWide, conclamata vetrina di riferimento nelle manifestazioni fieristiche del Made in Italy all’estero. Il prossimo ottobre apre l’edizione di Mosca – anticipata a settembre da un grande evento sull’arredo italiano presso i grandi magazzini Gum affacciati sulla Piazza Rossa – mentre lo scorso maggio si è conclusa con successo quella di New York. In questi pochi anni i Saloni WorldWide si sono affermati quale Sistema-fiera in grado di soddisfare le esigenze d’impresa delle aziende e il conseguente necessario aggiornamento rispetto alle strategie di promozione internazionale. Era il 2005 quando Cosmit sbarcò con i Saloni WorldWide – Furnishing Ideas Made in Italy in America e in Russia con la volontà di accompagnare le proprie aziende espositrici in mercati promettenti, proponendosi quale uno straordinario veicolo di promozione sui mercati internazionali. Una dichiarazione d’intenti che non è stata contraddetta dalla realtà. In quattro anni infatti i Saloni WorldWide ne hanno fatta di strada confermandosi in entrambi i Paesi sia un momento fieristico di qualità sia un momento d’incontro da non perdere per designer, architetti e trend-setter.

Ance: edilizia ecosostenibile. Cominciamo dalle pareti

 In questi ultimi anni si parla sempre piu spesso di edilizia ecosostenibile e di ambiente. Tutto ora è concentrato al risparmio e alla riduzione del tasso di inquinamento soprattutto nelle grandi città per maggiore concentrazione di popolazione. Sulla scia di capitali mondiali come Parigi, Singapore, Shanghai, Londra, anche l’Italia si sta muovendo nella stessa direzione per costruire nel rispetto dell’ambiente. Si realizzano strade, scuole, e case con tecniche e materiale si ecosostenibili ma che riescono a giovare all’ambiente. La chiave e` la fotocatalisi: un fenomeno naturale che, attraverso l`interazione con luce solare e aria, rende innocue molte delle sostanze inquinanti, ossidandole e decomponendole. La sfida di Global Engineering, nata nel 2000, e` quella di sfruttare le virtu` della fotocatalisi in diverse applicazioni, prima tra tutte quelle dei rivestimenti cementizi e delle idropitture. Pareti mangia-smog realizzate utilizzando i fotocatalizzatori piu` attivi, come il biossido di titanio, e impiegate per la costruzione o il rivestimento di edifici, strade, gallerie. I vantaggi sono diversi: in primo luogo la neutralizzazione delle sostanze inquinanti nell`atmosfera cosi` come all`interno degli edifici, ma anche la salvaguardia estetica e funzionale, che permette di programmare interventi di manutenzione maggiormente diluiti nel tempo e di impatto piu` contenuto. Con una durata dei prodotti pari a circa il triplo rispetto a quelli tradizionali. Ecoattivita` ed economicita` viaggiano quindi in parallelo.

Centroconsumatori: dichiarazioni di conformità degli impianti negli edifici. Novità per chi acquista, vende, costruisce o ristruttura casa

 Le novità previste dal Decreto ministeriale n. 37/2008 ed il decreto-legge n. 112/2008 si riferiscono a chi acquista, vende, costruisce o ristruttura casa. Dal 27 marzo 2008 è in vigore il decreto del 22 gennaio 2008, n. 37 sulla sicurezza degli impianti. Il decreto ministeriale in oggetto ha abrogato e sostituito tutte le norme base sulla sicurezza degli impianti. Per quali impianti la nuova normativa trova applicazione?
Il decreto si applica a tutti gli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Non si riferisce quindi solo ad impianti relativi a edifici adibita ad uso civile. Le nuove regole non si applicano solo agli impianti principali come lo sono per esempio gli impianti elettrici, impianti a gas, impianti di riscaldamento e climatizzazione, impianti idrici e sanitari ma anche ad impianti accessori come p.es. cancelli elettronici, antifurti, antenne e cavi tv.
Nei condomini la dichiarazione di conformità deve essere rilasciata anche per gli impianti di uso comune.

Sardegna: bando “Biddas” valorizzazione edifici storici

 L’Assessorato degli Enti locali, finanze ed urbanistica ha pubblicato il bando “Biddas”, rivolto ai Comuni per la presentazione di proposte di valorizzazione dell’edificato storico della Sardegna. “Biddas”, per il quale sono stati stanziati 25milioni di euro, prevede l’erogazione di contributi per la realizzazione di interventi che siano in grado di incidere, sulla valorizzazione del patrimonio edilizio dell’edificato storico al fine di:
– adottare un sistema di incentivi per l’utilizzo del patrimonio storico in forme compatibili con il turismo sostenibile e diversificato (comprensive anche di attività terziarie di appoggio al turismo) operando mediante il sostegno a interventi di recupero connotati da alta qualità urbana e finalizzati al riutilizzo di abitazioni vuote;
– operare la riqualificazione ed il recupero del tessuto insediativo dei centri urbani, con particolare riferimento agli insediamenti storici, anche come occasione di sperimentazione di modelli di ricomposizione spaziale e figurativa dell’assetto urbanistico, per una corretta definizione paesaggistico – ambientale dell’insieme;
– limitare le attività edilizie e lo spreco del territorio a favore del recupero del patrimonio edilizio esistente;
– contrastare il fenomeno di abbandono dei centri storici e dei borghi rurali;
– favorire la consapevolezza delle popolazioni in tema di identità locale e di paesaggio sardo.

Ance: decreto sull’efficienza energetica

 Questi i principali contenuti del Dlgs n. 115 del 30 maggio 2008, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 154 Dando attuazione alla direttiva 2006/32/CE il provvedimento introduce a livello statale il “bonus volumetria“ gia` autonomamente regolamentato da parte di alcune legislazione regionali (Basilicata, Lombardia, Lazio, Puglia, Marche). In particolare, l`art. 11, 1 comma, prevede un premio di cubatura in considerazione dell`aumento degli spessori delle pareti: nel caso di edifici di nuova costruzione lo spessore delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti, superiori ai 30 cm, nonche` il maggior spessore dei solai e tutti i maggiori volumi e superfici necessari ad ottenere una riduzione minima del 10% dell`indice di prestazione energetica previsto dal Dlgs 192/05 e successive modificazioni, certificata con le modalita` di cui al medesimo decreto legislativo, non sono considerati nei computi per la determinazione dei volumi, delle superfici e nei rapporti di copertura, con riferimento alla sola parte eccedente i 30 cm e fino ad un massimo di ulteriori 25 cm per gli elementi verticali e di copertura e di 15 cm per quelli orizzontali intermedi.

Il presidente Ance Buzzetti: “auspicabile sinergia tra costruttori e architetti per il rilancio delle città”

 La bella architettura, finora fiore all`occhiello del nostro Paese, deve d`ora in poi guardare al futuro, verso una trasformazione che concili modernita` e competitivita`, qualita` e sicurezza, eco sostenibilita` e confort. Primo passo: una nuova interazione tra imprenditori e progettistica. Una delle piu` grandi ricchezze italiane e` l`immenso patrimonio storico-artistico che fa del nostro Paese uno dei principali poli di attrazione per il turismo mondiale. E` chiaro pero’ che questo vasto giacimento di storia, cultura e architettura da solo non basta, ma deve essere valorizzato attivamente. Oltre a conservare e tutelare efficacemente i segni del passato, dobbiamo dimostrarci capaci di progettare il futuro, puntando oggi – come avveniva nei secoli scorsi – alla qualita` del costruito, sul fronte sia progettuale che architettonico. La bella architettura, l`architettura di qualita`, che e` stata ed e` una risorsa unica e indispensabile per il nostro Paese, deve diventare insomma una delle leve strategiche per affrontare e vincere le sfide del futuro, in primo luogo quelle della trasformazione e modernizzazione del territorio e del rilancio delle nostre citta`.

Immobili ex rurali devono essere iscritti al catasto entro il 28 luglio

 Entro il prossimo 28 luglio i fabbricati gia`individuati dal Territorio e che hanno perduto i requisiti di ruralita` dovranno essere iscritti al catasto urbano. Il comma 36 dell`articolo 2 del dl n. 262/2006 dispone che l`Agenzia del territorio deve individuare i fabbricati che hanno perduto i requisiti di ruralita, di cui ai commi 3 (abitativi) e 3-bis (strumentali), del novellato articolo 9 del dl n. 557/1993 o che, pur mantenendo detti requisiti, devono transitare dal catasto urbano.
Requisiti. Per quanto concerne i fabbricati a destinazione abitativa, la ruralita` viene confermata per le abitazioni non di lusso e non classate nelle categorie A/1 e A/8, asservite al terreno con superficie non inferiore a 10 mila metri quadrati (ridotti a 3 mila per le coltivazioni in serra e per quelli collocati in aree montane), oltre che dal relativo utilizzo (abitazioni utilizzate da soci o amministratori di societa` agricole). Il soggetto che utilizza il fabbricato abitativo deve ottenere dall`esercizio delle attivita` agricole, di cui all`articolo 2135 del codice civile, un volume d`affari superiore alla meta` del proprio reddito complessivo, senza dover tenere conto delle pensioni e di altre indennita` e lo stesso, ancorche` esonerato, deve risultare iscritto al Registro delle imprese, come richiesto dalla lettera a-bis), comma 3, articolo 9, del dl n. 557/1993. Per l`esenzione dall`imposizione tributaria non serve alcuna certificazione (risoluzione n. 111/2007), ma il Territorio per l`iscrizione pretende una specifica dichiarazione (circolare n. 7/2007).

Architetti e ingegneri chiedono al Governo di abbassare i prezzi di progettazione

 L’Oice, l’Associazione confindustriale che raggruppa le società di ingegneria e architettura italiane, è stata ascoltata dalla Commissione lavori pubblici del Senato e dalla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, per mettere a punto i pareri che il Parlamento dovrà esprimere sullo schema di terzo decreto correttivo del Codice sui contratti pubblici approvato dal Governo. Il presidente Oice Braccio Oddi Baglioni (nella foto), ha presentato le proposte della categoria, concordate con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e degli Architetti. In primo luogo ha sottolineato l’estrema sofferenza del settore della progettazione per i forti ribassi che si registrano nelle gare di progettazione (in media intorno al 40% con punte fino al 70%) e ha quindi chiesto al Parlamento di sottolineare l’esigenza di limitare il ricorso al prezzo più basso. Ha poi affrontato il tema dell’appalto integrato, ponendo in luce l’esigenza di tutelare il principio della centralità della progettazione attraverso il ricorso all’appalto integrato sul progetto preliminare soltanto sopra i 5 milioni e per opere complesse.

Toscana: rallentano le costruzioni

 In Toscana si costruisce meno rispetto a dieci anni fa. E le aree urbanizzate, che oggi coprono il 4,5% dell’intero territorio, segnalano un decremento nei ritmi di crescita negli ultimi sei anni. E’ quanto emerge dalla ricerca svolta da Irpet con i dati della rilevazione condotta nel 2006 dalla Regione Toscana tramite la fotointerpretazione delle immagini satellitari del progetto europeo Corine (Coordination of information on the enviroment) Land Cover che trasforma in statistiche i dati forniti dal satellite e ci dice quanto e come viene impiegato il suolo a fini insediativi. Corine, già utilizzato dalla Toscana nel 2000 e adesso aggiornato, ha rilevato che nel 2006 le aree urbanizzate coprono 102.569 ettari, una superficie che incide del 4,5% sul totale (2 milioni e 300mila ettari). Il dato, confrontato con quello del 2000 (99.363 ettari), fa emergere una crescita solo del 3%, percentuale piuttosto misurata in sei anni, soprattutto se messa accanto al dato decennale 1990-2000 che segnava un +16%. I motivi sono essenzialmente due: da un lato le contenute (ove non negative) dinamiche demografiche e economiche, dall’altro il diffondersi della cultura del recupero e della riconversione urbana. D’altra parte, accanto a questi dati confortanti, non mancano segnali di potenziali criticità, rileva lo studio di Irpet (svolto in collaborazione con la Direzione generale per il governo del territorio della Toscana e col garante della comunicazione per il Pit). Esse riguardano la qualità dei nuovi insediamenti e all’entità della crescita dei tessuti residenziali, in particolare di tipo discontinuo. Anche riguardo ai recuperi, se da un lato l’impiego di aree già edificate non comporta un aumento del “consumo” di suolo, dall’altro la trasformazione di aree in usi diversi rispetto all’originaria destinazione può talvolta aumentare considerevolmente il carico insediativo producendo inefficienze in termini di servizi e di congestione del sistema infrastrutturale. «I dati che presentiamo – ha detto l’assessore regionale al territorio Riccardo Conti – sono contenuti in uno studio che ci restituisce una visione critica e ricca, della quale sentiamo il bisogno di nutrirci, sia ai fini della qualità e dell’onestà del dibattito pubblico nella nostra regione, sia in funzione di quelle nuove e adeguate politiche territoriali in cui siamo intensamente impegnati.

Legambiente: stop a certificato energia per vendite-affitti

 Legambiente: “Un gravissimo errore. Frenerà l’innovazione dell’edilizia e il risparmio energetico” “Un gravissimo errore che frenerà la spinta all’innovazione dell’industria italiana delle costruzioni e al risparmio energetico, un assurdo passo indietro nella lotta al surriscaldamento del pianeta che ci allontanerà ancora di più dall’ Europa e dagli obiettivi di riduzione delle nostre emissioni”. E’ molto critico il commento di Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente sull’abolizione, con un emendamento approvato dal Governo, di alcune norme relative all’obbligo di certificazione energetica di edifici. “Sembra proprio che il Governo anziché considerare la questione energetica e i temi ambientali come una priorità del Paese faccia di tutto per remare contro l’ambiente – ha aggiunto Zanchini – . Non si spiega altrimenti perché abolire uno dei pochi provvedimenti utili ad imboccare la strada dell’efficienza e del risparmio energetico in un settore così importante come quello delle costruzioni.

Regione Lazio: Zaratti inaugura primo eco-albergo della regione

 Inauguriamo alcune opere importanti per portare la nostra Regione sulla via della sostenibilità ambientale e l’Ecoalbergo di Ferentino è una di queste. – ha affermato Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli – Il primo Ecoalbergo del Lazio è frutto del lavoro di recupero di un casale attraverso moderne tecnologie, con un sistema per il recupero delle acque piovane e impianti per il solare termico. Si tratta di un albergo sostenibile realizzato con l’intervento della Regione per un milione e 300mila euro, investiti su un casale di proprietà della comunità montana, cosa che rappresenta un segno tangibile delle potenzialità concrete che offre lo sviluppo ecosostenibile al territorio”. “L’Ecoalbergo è una struttura con 16 camere per la cui apertura sarà avviata tramite un bando. – prosegue Zaratti – E questo primo Ecoalbergo non è un caso isolato, ne abbiamo in progetto altri a ridosso delle aree protette, per dimostrare che la tutela dell’ambiente si può fare con una politica di sviluppo sostenibile, a tutto vantaggio della ricchezza locale”.

Faram presenta la nuova collezione di contenitori metallici

 Con Inbox, Fruit Box, Basic Box e Personal Box e archiviare non è mai stato così facile
Archiviare, ordinare e catalogare i documenti è una delle attività più delicate nel lavoro ed è per questo che Faram, azienda specializzata nella produzione di una vasta gamma di componenti e attrezzature per l’ufficio, ha realizzato la nuova collezione di contenitori metallici.
Inbox, Fruit Box, Basic Box e Personal Box sono le nuove proposte pensate per soddisfare le necessità di qualsiasi ambiente per ufficio e rappresentano la migliore sintesi possibile tra funzionalità, eleganza e robustezza, oltre a essere perfettamente integrabili con tutte le collezioni di arredi Faram. Acciaio per archiviare: Inbox è realizzato in lamiera metallica verniciata a polveri epossidiche e disponibile in più varianti di colore. Tutti i contenitori sono dotati di piedini di regolazione manovrabili dall’interno, mentre ante e cassettoni possono avere i frontalini in finitura melaminica, coordinandosi perfettamente con gli arredi circostanti.