Energia dall’Oceano

 Mari e oceani ricoprono la maggior parte del nostro Pianeta e rappresentano una risorsa energetica potenzialmente inesauribile. Il punto sulle tecnologie oggi allo studio per cavalcare le onde. Più del 70% della superficie del nostro pianeta è ricoperta da mari e oceani. Si tratta di una risorsa immensa, finora non sfruttata dal punto di vista energetico perché ad intensità relativamente bassa e con notevoli problemi di tipo tecnologico ed economico da superare. Tuttavia l’evoluzione del panorama energico internazionale, in relazione ai costi delle fonti fossili e, soprattutto, all’esigenza di sviluppare fonti a zero emissioni di gas serra, sta sempre più velocemente modificando lo scenario. Anche perché, se è vero che l’intensità energetica di mari e oceani è ridotta per unità di superficie, è anche vero che presenta il vantaggio di essere estremamente diffusa e di poter essere utilizzata in molteplici modi. Le tecnologie di sfruttamento energetico del mare sono in fase di accelerato sviluppo un po’ in tutto il mondo. E non è un caso che anche nel Position Paper sulla ripartizione delle fonti rinnovabili al 2020, che il Governo italiano ha presentato alla Commissione UE nel settembre 2007, compaia per la prima volta l’energia dal mare. Con una quota, peraltro, non proprio insignificante per il nostro Paese. Il documento governativo, infatti, ipotizza una potenza elettrica installata di 800 MW da «impianti innovativi in grado di sfruttare l’energia proveniente da moti marini, quali quelli che caratterizzano le coste italiane, differenti dalle movimentazioni delle masse d’acqua oceaniche in cui vengono installati tipicamente tali impianti» con un «potenziale aggiuntivo nel 2020 per il settore dell’elettricità stimato in 50 miliardi di kWh, per un totale massimo teorico di 103,5 miliardi di kWh, equivalente a 8,96 milioni di tep».

Unipol rimborsa i clienti con polizze index linked. Il caso Lehman Brothers

 Buone notizie per gli 8500 clienti del gruppo Unipol che hanno sottoscritto polizze index linked con titoli sottostanti Lehman Brothers per un importo complessivo di 100milioni di euro. La società ha annunciato che concederà loro la possibilità – se lo vorranno – di recuperare il capitale investito alla scadenza del contratto. Lo hanno annunciato oggi, in una conferenza stampa tenuta a Bologna, i vertici della compagnia assicurativa. “La parte più consistente dei nostri clienti che hanno sottoscritto polizze legate alla Lehman Brothers sono famiglie e piccoli risparmiatori che hanno investito meno di 25.000 euro. Per questo abbiamo offerto loro la possibilità di uscita dal rischio index linked” ha spiegato Carlo Cimbri, il direttore generale di Unipol. Gli uffici di Unipol definiranno le modalità e i tempi della scelta d’intesa con le autorità di vigilanza Isvap e Consob. In caso di recesso sarà la compagnia a subentrare nel rischio.

I Saloni WorldWide: l’eccellenza all’estero

 Quarta edizione per i Saloni WorldWide, conclamata vetrina di riferimento nelle manifestazioni fieristiche del Made in Italy all’estero. Il prossimo ottobre apre l’edizione di Mosca – anticipata a settembre da un grande evento sull’arredo italiano presso i grandi magazzini Gum affacciati sulla Piazza Rossa – mentre lo scorso maggio si è conclusa con successo quella di New York. In questi pochi anni i Saloni WorldWide si sono affermati quale Sistema-fiera in grado di soddisfare le esigenze d’impresa delle aziende e il conseguente necessario aggiornamento rispetto alle strategie di promozione internazionale. Era il 2005 quando Cosmit sbarcò con i Saloni WorldWide – Furnishing Ideas Made in Italy in America e in Russia con la volontà di accompagnare le proprie aziende espositrici in mercati promettenti, proponendosi quale uno straordinario veicolo di promozione sui mercati internazionali. Una dichiarazione d’intenti che non è stata contraddetta dalla realtà. In quattro anni infatti i Saloni WorldWide ne hanno fatta di strada confermandosi in entrambi i Paesi sia un momento fieristico di qualità sia un momento d’incontro da non perdere per designer, architetti e trend-setter.