Razionalizzare il sistema delle detrazioni del 55 % per gli interventi energetici sugli edifici.
Il presidente Achille Colombo Clerici dichiara:
“Non si può disconoscere che il ministro Tremonti abbia une certa ragione quando, a proposito delle detrazioni del 55% connesse agli interventi per il risparmio energetico degli edifici dice “basta con i crediti d’imposta usati come bancomat”. I problemi discendono da una stortura di fondo contenuta nel sistema. L’equiparazione, sul piano delle agevolazioni, da un lato degli interventi strutturali, imposti per legge (ad esempio la sostituzione dei generatori di calore, l’installazione delle valvole termostatiche sui caloriferi, la realizzazione di impianti per l’energia rinnovabile imposta dai vari regolamenti ecc.) per i quali la misura fiscale andrebbe assicurata comunque. D’altro lato delle opere facoltative, molte delle quali scarsamente utili, se non ininfluenti, sul piano energetico generale. L’anno scorso le pratiche sono state 106mila. Le domande in generale, comprese quelle con l’obbligo di allegare l’attestato di riqualificazione, presentano le seguenti percentuali: coibentazione, infissi e finestre il 37%; la sostituzione di caldaie il 27% e i pannelli solari termici il 19%.
Anche in Spagna calano i prezzi dell’immobiliare
Gli spagnoli non sono abituati al collasso dei prezzi delle case. Fino a poco tempo fa il prezzo sembrava potesse evolvere in una sola direzione, così adesso molti fanno fatica