Il mattone quotato. 1° Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare

 Il mattone quotato. 1° Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare

L’ industria dei fondi immobiliari è nuovamente al centro delle attenzioni delle Autorità di regolamentazione del mercato. La proposta di revisione varata da Banca d’ Italia rappresenta l’ ennesimo emendamento al quadro normativo di un comparto che fatica a trovare un assetto stabile

La profonda trasformazione tipologica che ha caratterizzato il settore dalla ripartenza del 1999, con la proliferazione di iniziative riservate costituite mediante apporti (talvolta con intenti unicamente elusivi), ha di fatto imposto l’ adeguamento di un impianto regolamentare calibrato su tutt’ altra tipologia di veicoli. Se la stretta preannunciata pare dunque opportuna in termini di vigilanza preventiva, non si può sottacere il rischio che l’ applicazione di un principio restrittivo anche alle iniziative già in essere inevitabilmente comporta, specie in una fase di mercato poco favorevole come l’ attuale.

Fiscalità. Rivalutazione delle aree edificabili

 Fiscalità. Rivalutazione delle aree edificabili

Alla luce della riapertura dei termini per la rivalutazione delle aree agricole ed edificabili possedute da privati al 1° gennaio 2010, mediante il pagamento di un’ imposta sostitutiva del 4% sul valore rivalutato dell’ area edificabile (art.2, comma 229, della legge 191/2009 (legge Finanziaria 2010), l’ Ance ha predisposto una guida operativa alla rivalutazione, che tiene conto delle recenti novità normative ed individua i soggetti beneficiari, le aree rivalutabili, e gli adempimenti necessari.

Come noto, l’ agevolazione è stata introdotta per la prima volta dall’ art.7 della legge 448 / 2001, e, nel corso degli anni, si sono avute diverse proroghe e riaperture di termini. In sintesi, la legge Finanziaria 2010 prevede quattro punti fondamentali:

Ripristinato l’ incentivo del 2% alla progettazione

 La Finanziaria 2010 ha ripristinato l’ incentivo del 2% per i progettisti dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni. L’ incentivo è stato introdotto con la Legge 109 / 1994 Merloni allo scopo di favorire gli Enti Locali, che altrimenti avrebbero dovuto affidare gli incarichi ai progettisti esterni, mentre il Decreto Legislativo 163 / 2006, Codice dei Contratti Pubblici, impone di progettare le opere pubbliche mediante gli uffici tecnici interni.

Antiriciclaggio. Il Real Estate diventa sorvegliato speciale

 Le agenzie di affari in mediazione immobiliare – in presenza dell’ iscrizione nell’ apposita sezione del Ruolo istituito presso la Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura, ai sensi della legge 3 febbraio 1989 n. 39 -, sono tra i soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio, in base alle disposizioni del D.Lgs 231 / 2007 (recepimento III Direttiva Antiriciclaggio, che rappresenta il frutto di un nuovo approccio al problema del contrasto alle basi economiche della criminalità sia comune che organizzata e del terrorismo internazionale) e al successivo e recente c.d. “Correttivo al recepimento III Direttiva normato con il D.Lgs.151 / 2009” in vigore dal 4 novembre 2009. Devono quindi anche analizzare comportamenti non coerenti di clienti e anche arrivare a segnalare eventuali acquisizioni incoerenti o conto terzi.

Relativamente all’ obbligo di segnalazione di eventuale operazione sospetta, va ricordato che i presupposti che fanno sorgere l’ obbligo stesso sono previsti dall’ art. 41 del citato D.Lgs 231 / 2007 il quale dispone che gli agenti immobiliari, così come gli altri destinatari della normativa, dovranno segnalare l’ operazione sospetta quando:

“Sanno o sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo e addirittura tale obbligo di segnalazione può sorgere anche prima dell’ instaurarsi di una relazione d’ affari”.

Il sospetto è desunto da caratteristiche, entità, natura dell’ operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell’ attività svolta dal soggetto cui è riferita, in base agli elementi a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell’ ambito dell’ attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico.

Autorizzazione paesaggistica. Procedura già in vigore

 Dall’ 1 gennaio 2010 è entrata a regime la procedura per il rilascio dell’ autorizzazione paesaggistica prevista dall’ art. 146 del decreto legislativo 42 /2004 (Codice dei beni culturali) e viene così a decadere il regime transitorio più volte prorogato negli ultimi anni anche su richiesta dell’ Ance.

In via preliminare si evidenzia che l’ Ance, nell’ ambito dell’ iter preparatorio del consueto decreto legge di fine d’ anno di proroga di termini legislativi in scadenza, aveva proposto un ulteriore rinvio, di almeno sei mesi, dell’ entrata in vigore del regime ordinario e ciò proprio per consentire alle Regioni e agli enti locali di attrezzarsi nei confronti della nuova normativa.

Tale proposta non è stata per il momento accolta a livello governativo e pertanto l’ Ance la veicolerà di nuovo nell’ ambito della conversione del decreto legge Milleproroghe194 / 2009 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2009).

La procedura ordinaria prevista dall’ art. 146 del D.Lgs 42 / 04, di competenza regionale (salva delega ad altro ente pubblico), è caratterizzata dall’ intervento della Sovrintendenza non più in via successiva, ma preventiva attraverso il rilascio di un parere entro un termine perentorio. Il parere del Sovrintendente ha natura vincolante per il rilascio dell’ autorizzazione paesaggistica e quindi del successivo titolo abilitativo edilizio (DIA o permesso di costruire).

Decreto Milleproroghe – Le principali misure fiscali

 Proroga dei termini per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli Studi di Settore per gli anni 2009 e 2010, estensione temporale dello “scudo fiscale“ sino al 30 aprile 2010, con modifica delle aliquote dell’ imposta “straordinaria“ e sostituzione delle agevolazioni fiscali applicabili nelle zone franche urbane con un contributo di natura finanziaria

Queste le principali misure fiscali contenute nel decreto legge 30 dicembre 2009, n.194, recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (cd decreto mille proroghe), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 30 dicembre 2009 ed in vigore dalla stessa data.

1. Proroga dei termini per la pubblicazione in G.U. degli Studi di Settore – art.1, c. 4
2. Proroga dello scudo fiscale – art.1, c.1 – 3
3. Modifica delle agevolazioni per le zone franche urbane – art.9, c.4
4. Disposizioni in favore dell’ Abruzzo – art.1, c.10-11

1. Proroga dei termini per la pubblicazione in G.U. degli Studi di Settore – art.1, c. 4

Al fine di tener conto della crisi economica e dei mercati, l’ art.1, comma 4, del D.L. 194 / 2009, stabilisce la proroga dei termini della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli Studi di Settore per gli anni 2009 e 2010.

In particolare, viene previsto che:
– per l’ anno 2009, gli Studi di Settore dovranno essere pubblicati in G.U. entro il 31 marzo 2010;
– per l’ anno 2010, la pubblicazione in G.U. dovrà avvenire entro il 31 marzo 2011.

Regione Lombardia. Nuove norme per la tutela del paesaggio

 (DGR n.8 / 10622 del 25 / 11 / 2009 “Linee guida per l’ autorizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Impianti fotovoltaici ed eolici e per la valutazione ambientale degli stessi impianti” – 1° S.S. al BUR n. 48 1 / 12 / 2009.Le linee guida sono state emanate in attuazione dell’ art. 29, comma 1, lettera b) della LR 26 / 2003 al fine di unificare nel territorio regionale le procedure per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi in campo energetico, ambientale e territoriale degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili:
1.impianti eolici
2.impianti solari fotovoltaici
3.impianti a biomassa
4.impianti a gas di discarica, a gas residuati dai processi di depurazione e biogas

Regione Toscana, nuove norme per la tutela del paesaggio

 (LR n. 71 del 23 / 11 / 2009 “Modifiche alla LR n. 39 / 2005 Disposizioni in materia di energia” – BUR n. 50 del 27 / 11 / 2009)

Viene modificata, in molte delle sue parti, la LR 39 / 2005 concernente la disciplina dell’ efficienza energetica in edilizia al fine di uniformarla al contesto legislativo nazionale oggetto di recente modifica.

In particolare, viene introdotto un nuovo sistema regionale di certificazione energetica per gli edifici di nuova costruzione, o soggetti ad interventi di ristrutturazione, con conseguente ridefinizione anche delle competenze della Regione e degli enti locali, in ossequio ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza dell’ amministrazione.

I Comuni, ad esempio, sono obbligati ad adottare negli atti di governo del territorio e nei regolamenti edilizi prescrizioni concernenti l’ efficienza energetica.

Tutela del paesaggio. Aggiornamento normativo regionale in Emilia Romagna

 Emilia Romagna (LR n.23 del 30 / 11 / 2009 “Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio. Modifica della LR 20 / 2000 e norme transitorie in merito alla LR 19 / 2008 (Norme per la riduzione del rischio sismico)” – BUR n. 162 suppl. del 15 / 10 / 2009)

La legge regionale n. 20 / 2000 (Disciplina generale sulla tutela e l’ uso del territorio) viene integrata con il nuovo Titolo III bis intitolato Tutela e valorizzazione del paesaggioallo scopo di tutelare il paesaggio regionale con i processi di pianificazione territoriale ed urbanistica.

In particolare la politica per il paesaggio è attuata attraverso il piano paesaggistico regionale (PTPR) che definisce gli obiettivi e le politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio. A tal fin il Piano individua le zone e gli elementi territoriali meritevoli di tutela in quanto costituiscono gli aspetti e i riferimenti strutturanti del territorio, individua per ciascun ambito obiettivi di qualità paesaggistica, definisce i criteri per l’ apposizione e la verifica dei vincoli paesaggistici, individua le aree del territorio regionale non idonee alla localizzazione di specifiche tipologie di impianti tecnologici di produzione e trasporto di energia.

Appalti. Da gennaio abbassamento delle soglie europee per gli appalti di lavori, servizi e forniture

 La G.u.c.e. L 314 / 64 del 1 dicembre 2009 pubblica il regolamento CE della Commissione n. 1177 del 30 Novembre 2009 il quale modifica alcuni articoli della Direttiva n. 2004 / 17 (settori speciali) e della Direttiva n. 2004 / 18 (settori ordinari), nonché della Direttiva n. 2009 / 81 (settore della difesa e della sicurezza), relativi alle soglie di applicazione della disciplina comunitaria.

L’ obiettivo perseguito è quello di allineare le soglie previste dalle Direttive n. 17 e 18, nonché dalla n. 2009 / 81, a quelle contenute nell’ Accordo sugli Appalti Pubblici concluso in seno ai negoziati multilaterali dell’ Uruguay Round (1986 – 1994).

Le modifiche all’ importo delle soglie introdotte con il regolamento in esame ampliano sensibilmente il campo di applicazione della normativa comunitaria.

In particolare, per quanto riguarda i contratti aventi ad oggetto i lavori, l’ importo della soglia precedentemente fissato in 5.150.000 euro viene abbassato a 4.845.000 euro.

Per quanto riguarda invece gli appalti pubblici in materia di servizi e forniture, la soglia viene portata da 133.000 euro fino a 125.000 euro per i contratti stipulati dalle amministrazioni centrali dello Stato; da 206.000 euro a 193.000 euro per le altre stazioni appaltanti tenute all’ osservanza delle direttive comunitarie.

News. Cantieri mobili, ha vinto la Confedilizia

 Il d.lgs. n. 106 del 3.8.’09, contenente disposizioni integrative e correttive del d.lgs. n. 81 / ’08 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ha apportato tra l’ altro alcune modifiche con riferimento ai cantieri temporanei o mobili

Innanzitutto sono stati esclusi dal campo di applicazione della normativa i lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento che non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui all’ allegato X del d.lgs. in questione.

Inoltre – e soprattutto – è stata accolta una richiesta formulata dalla Confedilizia fin dall’ approvazione del d.lgs. n. 81 / ’08. È stata infatti eliminata la norma che prevedeva a carico del committente (cioè del soggetto per conto del quale l’ intera opera viene realizzata) la responsabilità per l’ inosservanza di determinati obblighi in tema di salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili anche nel caso in cui questi avesse conferito apposito e specifico incarico al responsabile dei lavori, così come prescrive la normativa.

Autorizzazione paesaggistica per interventi di lieve entità, procedure semplificate

 Lo scorso 9 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di regolamento – predisposto dal Ministero dei beni culturali in attuazione dell’ art. 146, comma 9 del D.Lgs. 42 / 2004 “Codice dei beni culturali” – che definisce procedure semplificate per il rilascio dell’ autorizzazione paesaggistica in relazione ad interventi di lieve entità.
 
La procedura semplificata prevista dal presente regolamento completa la nuova disciplina autorizzatoria per gli interventi su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico contenuta nell’ art. 146 del Codice ed entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio 2010, salvo ulteriori proroghe del regime transitorio.

La domanda deve essere effettuata per via telematica al comune o all’ ente titolare del potere di rilascio dell’ autorizzazione paesaggistica e deve essere corredata da una relazione paesaggistica semplificata redatta da un professionista abilitato, nella quale è attestata anche la conformità del progetto alla normativa urbanistica ed edilizia.

Il procedimento deve concludersi con provvedimento espresso entro 60 giorni dal ricevimento della domanda: 30 giorni sono a disposizione dell’ amministrazione competente per l’ istruttoria, 25 giorni sono riservati al soprintendente per esprimere il proprio parere vincolante. Entro i successivi 5 giorni la p.a. adotta il provvedimento conforme al parere vincolante favorevole.