Dal 2003 gli analisti finanziari paventavano la crescita dei tassi di mercato. Nonostante ciò, i consigli (o i mancati avvertimenti) delle banche hanno indotto chi intendeva accendere un mutuo per l’acquisto della casa a farlo al tasso (civetta) più basso, guarda caso, quello variabile. In questo settore l’Italia vanta una serie di primati: oltre i maggiori tassi medi rispetto al resto d’Europa, anche il fatto che il 75 per cento dei mutui in essere è a tasso variabile. In Francia e in Germania il dato è esattamente invertito: il 75 per cento dei mutui è a tasso fisso.
Mutui
Casa. Minelli, rilanciare il mercato degli affitti, tutti ne guadagnerebbero
Lettera aperta di Claudio Minelli, responsabile Politiche abitative ANCI e assessore del Comune di Roma.
“L’esecutivo e’ impegnato nel definire la finanziaria. A tal proposito e’ nostra intenzione chiarire sin da ora che ci aspettiamo un forte segnale di attenzione sui problemi della casa.
Auspichiamo che il lavoro svolto nei mesi passati con i Ministri Di Pietro, Ferrero, Bindi e Melandri, insieme ai rappresentati delle Regioni, dei proprietari e degli inquilini, e che gia’ nel DPEF doveva essere recepito, non rimanga lettera morta.
MUTUI: Per l’Adoc è allarme, aumenti fino a 700 euro sulle rate
A Roma ogni mese centinaia di famiglie (secondo le stime dell’osservatorio dell’Adoc 1850 famiglie all’anno) sono oggetto di procedure esecutive immobiliari; non riescono a pagare le rate dei mutui, la maggior parte con contratti a tasso variabile del 5,67%, un punto in più della media europea.
“E’ un’anomalia del sistema bancario – commenta il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri – I mutui a tasso variabile, consigliati dalle banche almeno fino a pochi mesi fa, sono ostaggio dei continui rialzi dei tassi. Che a volte vengono anticipati dalle banche stesse rispetto alle decisioni della BCE. Abbiamo i finanziamenti più cari d’Europa, e adesso le rate potrebbero aumentare fino a 700 euro l’anno a famiglia”.
Mutui: La stangata corre da oggi sul variabile con rate piu’ salate
La stangata corre da oggi sul variabile con rate piu’ salate da 168 a 350 Euro l’anno, per 3,2 milioni di famiglie (91% dei mutuatari) e con rincari che scatteranno nella rata di settembre a prescindere dalle decisioni della BCE.
Adusbef e Federconsumatori denunciano tali comportamenti truffaldini, che anitcipano i rialzi BCE sui prestiti, ignorando di trasferire analoghi aumenti sui depositi a Antitrust italiano ed europeo, chiedendo l’intervento di Bankitalia, BCE e Governo, a tutela di famiglie sempre piu’ insolventi.
Mutui casa: UBCASA, in Campania -3,4% nel primo trimestre 2007
In flessione il mercato dei mutui in Campania nel primo trimestre 2007. Rispetto lo stesso periodo dello scorso anno, secondo Banca per la casa del gruppo Unicredit (UBCasa) su dati Bankitalia, l’erogato e’ diminuito del 3,4%, cioe’ 797 milioni di euro rispetto 824 milioni.
CASA. Mutui, Adiconsum chiede al Governo misure di aiuto per gli italiani in difficoltà
Nell’ultimo anno e mezzo il costo degli interessi per i mutui è aumentato di un terzo, passando mediamente da un 4% ad un 6% di oggi. A farsi i conti è Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, il quale chiede che “la prossima Finanziaria preveda misure di aiuto per le famiglie meno abbienti e per i giovani che hanno acquistato la prima casa”.
CASA. Crescono le transazioni, ma soprattutto nei centri di medie dimensioni
Gli italiani continuano ad investire nel mattone, soprattutto nelle città medie e nei luoghi turistici. Secondo un’indagine condotta dal Centro Studi – CSEI di Tecnoborsa su sei grandi Comuni, nel biennio 2005-2006, a fronte di una crescita nazionale di 7,2%, si registra un aumento delle transazioni del mercato residenziale pari al 2,4%. Nelle città prese in esame (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova) si constata un +12,7% contro il +13,3% del biennio precedente. Ciò significa che il successo delle compravendite è dovuto essenzialmente ai centri di medie dimensioni ed alle località a vocazione turistica.
Prima battuta d’arresto in 6 anni per la corsa ai mutui in Italia
Rallentamento in vista per il mercato del credito alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Dopo 6 anni di crescita ininterrotta delle erogazioni il credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni ha subito la prima frenata. Lo segnala un rapporto dell’ufficio studi di Kiron, gruppo Tecnocasa, diffuso oggi. Secondo le indicazioni della Banca d’Italia relative al primo trimestre 2007 rispetto allo stesso trimestre del 2006 le erogazioni presentano una leggera flessione (-1,6%). Non si registravano tassi di crescita negativi dal settembre 2001. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 14,2 miliardi di euro nel primo trimestre 2007.
Miglior mutuo: vince quello di Poste Italiane. Classifica OF
Quello di Poste Italiane è il miglior mutuo a tasso fisso offerto sul mercato nazionale nel periodo 2006-2007. A decretarlo è OF-Osservatorio Finanziario, l’istituto che monitora dal 2001 tutti i servizi di electronic banking sul web. Il mutuo BancoPosta a tasso fisso e rata decrescente è risultato la formula vincente perchè “aiuta le famiglie a sostenere sul lungo periodo (30 anni) i costi di un mutuo con una rata che diventa sempre più leggera.
Bankitalia: Preoccupante la crescita dei debiti delle famiglie
E’ molto preoccupante la crescita dell’indebitamento delle famiglie, specie di quelle che hanno stipulato mutui a tasso variabile, che non riescono più ad onorare i pagamenti delle rate sempre più onerose ed aumentate anche di 280-300 euro al mese dopo le manovre BCE sui tassi, che dovrebbero continuare anche nelle prossime sedute.
MONITO DI DRAGHI: “TROPPO ALTI I TASSI SUI MUTUI”
I tassi di interesse applicati dalle banche per i mutui e il credito al consumo restano troppo alti. Il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Abi, lancia un monito chiaro agli istituti di credito: «sono necessari passi avanti», perchè «sia per i mutui, sia per il credito al consumo, i tassi di interesse praticati dalle banche in Italia sono più elevati rispetto a quelli dell’area euro su operazioni simili». In particolare, osserva il numero uno di Via Nazionale, per i mutui a tasso fisso, verso cui si è determinato uno «spostamento della domanda», la crescita del tasso «è stata superiore alla media europea».