“Negli Stati Uniti, in 10 anni almeno cinque milioni di famiglie che vivevano in affitto sono diventate proprietarie. Ma per molte, i mutui si sono rivelati insostenibili. Alcune, sono già tornate in affitto e la gran parte delle stesse corre il relativo rischio. Anche in Italia, la crisi mutui si risolve (e si previene) in un modo solo: rilanciando l’affitto”. E’ quanto ha dichiarato l Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani in merito alla crisi mutui.
Mutui
Adusbef: Mutui sub-prime, perdite per 200 miliardi di dollari
Le enormi perdite per 200 miliardi di euro dei mutui sub- prime, stimate dal Fondo Monetario, nonostante le banche centrali, specie FED e BCE funzionali agli interessi delle grandi banche di affari e delle agenzie di rating, hanno tentato di minimizzarne gli effetti,deve indurre i paesi del G7, se non vogliono rischiare di esserne travolti, a mettere sotto controllo la finanza derivata, che ha superato il volume di 400.000 miliardi di dollari (contro un PIL mondiale di 38.000), con crescite abnormi le cui stime sfuggono perfino alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI).
Mercato immobiliare: dati primo semestre 2007
-Crescono ancora i prezzi, ma peggiora il mood del mercato. -L’aumento medio annuo dei prezzi delle case si attesta al 5,6% (4,2% in termini reali), quello semestrale al 3%. -I
Rapporto Nomisma: La condizione abitativa in Italia
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
L’indagine sulla condizione abitativa in Italia, sui fattori di disagio e sulle strategie di intervento, commissionata a Nomisma dal Ministero delle Infrastrutture, Direzione Generale per l’Edilizia Residenziale e le Politiche Urbane e Abitative, in occasione della Conferenza Nazionale sulle Politiche Abitative ha come obiettivo la quantificazione della dimensione reale dei fenomeni di disagio abitativo delle famiglie.
L’entità del disagio, definito come la condizione di privazione o sofferenza di chi è privo dei mezzi economici necessari per soddisfare i bisogni minimi di servizi abitativi, può essere, con qualche margine di approssimazione, dedotta dai dati sulla situazione economica di individui e famiglie. Il disagio abitativo assume una duplice connotazione: da un lato quello identificato da un rapporto di grandezze economiche – al suo interno ci sono casi sempre più numerosi afferenti a differenti categorie sociali che si trovano nella impossibilità ad accedere al bene casa (giovani coppie, giovani soli, lavoratori, migranti, famiglie numerose, anziani, sfrattati, studenti universitari fuori sede) e, altre situazioni, per le quali cresce sempre più l’onerosità del costo della casa in rapporto al reddito e alla ricchezza – dall’altro la insufficiente qualità degli attributi intrinseci dell’abitazione, come la superficie pro capite, lo stato di manutenzione o la dotazione di impianti di vario tipo, per non parlare del disagio di chi è costretto a vivere in ricoveri di fortuna (è un fenomeno, nuovo per l’Italia, quello delle bidonville).
Rapporto Nomisma: Il mercato dei mutui ed il disagio economico dei mutuatari
Nel 2006, secondo quanto emerge dai dati Istat, tra le famiglie che vivono in abitazioni di proprietà, il 13,8% paga un mutuo la cui rata rappresenta in genere un’uscita consistente: in media 458 euro al mese (il 4,5% in più dell’anno precedente).
In Italia nel 2006 sono stati accesi 404.276 mutui per la casa, il 2,9% in più rispetto all’anno precedente.
Le compravendite che sono state realizzate attraverso la richiesta di un mutuo rappresentano il 47,8% del totale, quota in crescita negli ultimi tre anni considerati (2004-2006).
Mutui. Adusbef:”Non bastano le rassicurazioni ABI per escludere un rischio di insolvenza per migliaia di famiglie indibitate a tasso variabile”
Non bastano le rassicurazioni dell’Abi per escludere un rischio di insolvenza per migliaia di famiglie, indebitate al 91% a tasso variabile per prestiti di lunga durata per esclusiva responsabilità delle banche, che ancora oggi difendono una posizione sbagliata,affermando che chi ha contratto mutui indicizzati, quando i tassi fissi erano al minimo storico e pari al 3,60 % nel 2003, avrebbero guadagnato e non perso (non solo in termini economici).
Mutui: Italiani penalizzati rispetto ai consumatori europei
Non c’era bisogno del rapporto dell’Abi per certificare l’aumento del costo del denaro in Italia, aumentato ad agosto ai massimi degli ultimi cinque anni,con tassi applicati dalle banche per i prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa volati al 5,63% come media mensile, oltre un punto percentuale superiore ad agosto 2006 quando era stato del 4,57%,mentre dopo l’11 settembre i tassi avevano iniziato a scendere, toccando il minimo a luglio 2003 al 3,58%.
Piuttosto l’Abi spieghi perché dal luglio 2003, con tassi minimi irripetibili e con indicatori unanimi al rialzo del costo del denaro, siano stati erogati mutui a tassi variabili in maggioranza, ossia al 91 % della clientela,invece di irripetibili tassi fissi erogati al 9% e solo dietro insistenza dei richiedenti,ossia a circa 300.00 famiglie,contro 3,2 milioni che fanno fatica a pagare el rate e sono a rischio insolvenza.
MEF: Cicr su crisi mutui, nessun effetto su crescita
Si è riunito giovedi’ 13 settembre presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sotto la presidenza del Ministro Tommaso Padoa-Schioppa, il Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (Cicr).
L’incontro si è aperto con un’informativa sull’andamento mercati finanziari, anche in relazione alla crisi dei mutui cosiddetti sub-prime e alle altre tensione manifestatesi sui mercati durante il mese di agosto 2007.
In proposito, il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha presentato una relazione sui principali aspetti nazionali, europei e internazionali nella quale ha illustrato le cause e le conseguenze delle recenti turbolenze sui mercati finanziari, gli interventi delle banche centrali e le ripercussioni sulle banche nel nostro Paese.
La stangata dei mutui. Cosa fare? I consigli del CTCU
Il popolo dei mutui a tasso variabile è sempre più in allarme ed in difficoltà: sempre più numerosi i mutuatari che chiedono consiglio al CTCU sul da farsi. L’incertezza su come proseguire è grande e le banche, in gran confusione, dispensano pochi e spesso interessati consigli su come affrontare la crisi. E c’è anche chi, a dispetto di probabili nuovi rialzi dei tassi già a breve, consiglia ancora di attendere prima di passare al “fisso”. Sarà!? Il CTCU è sconcertato dal comportamento delle banche, soprattutto in ambito locale, che negli anni scorsi hanno spinto massicciamente i propri clienti alla stipula di mutui ancorati all’Euribor (circa il 90% del totale) ed ora propongono magari consolidamenti e allungamenti dei debiti, incamerando ulteriori interessi e compensi. Non solo. Quasi nessuna banca, lamentando anche qui il “non saper come fare”, mette in atto la cd. “surrogazione automatica del mutuo” prevista dal secondo Decreto Bersani, che potrebbe facilitare e rendere più snello il cambio in corso del mutuo ai mutuatari …
Mutui. Federconsumatori e Adusbef denunciano usi, abusi, comportamenti arbitrari e illegali delle banche
Mutui: Dopo aver enfatizzato portabilità e surroga, per far attivare la concorrenza ed andare incontro alle esigenze dei cittadini, 3,2 milioni a tasso indicizzato “strozzati dagli aumenti delle rate, non c’è alcuna banca che applichi la rinegoziazione!
La Legge n° 40 del 2 aprile 2007 (cosiddetta Legge Bersani) sulla portabilità dei mutui,ha sancito il diritto di un mutuatario a trasferire il suo debito ad un’altra banca, che gli potrebbe proporre condizioni migliori,anche ai sensi della surroga,ossia l’articolo 1202 del Codice Civile, che disciplina la “surrogazione per volontà del debitore”.
Mutuo per costruire l’abitazione principale. Detrazione ok se lo dice la banca
Possibile “scontare” gli interessi passivi anche quando il contratto non specifica la finalità del prestito.
Per poter usufruire della detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario contratto per la costruzione dell’immobile da adibire ad abitazione principale, se la motivazione dell’erogazione non è espressamente indicata nell’atto di stipula, basta che la stessa sia riportata in un’apposita dichiarazione rilasciata dalla banca concedente.
Mutui subprime. Il dossier Mdc sui rischi per il risparmiatore
La crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti ha inevitabilmente preoccupato anche i risparmiatori italiani, in particolare coloro che sono soliti investire i propri risparmi in Borsa, in obbligazioni, in fondi di investimento e in polizze assicurative. Ma quali sono i rischi reali per il risparmiatore italiano e come evitarli?