News mutui immobiliari. Accordo Abi – Agenzia del Territorio: maggiore trasparenza ed efficienza dei finanziamenti

 L’ Agenzia del Territorio e l’ Associazione bancaria italiana hanno firmato un accordo di collaborazione per lo scambio di studi relativi al settore immobiliare, mirato principalmente ad offrire maggiori garanzie e massima trasparenza delle informazioni, oltre che un ventaglio di servizi sempre più ampio e diversificato.

L’ accordo durerà tre anni e prevede la costituzione di un Tavolo tecnico con precisi obiettivi: approfondire le tematiche connesse alle normative in materia catastale e ipotecaria; progettare e realizzare corsi di formazione professionale; individuare programmi mirati a una migliore offerta di informazioni, dati e servizi nel settore immobiliare.

Previsioni finanziarie 2010

 L’ andamento del mercato del credito alle famiglie nei prossimi anni sarà influenzato dal contesto macroeconomico internazionale e nazionale. I futuri interventi delle banche centrali e le agevolazioni / incentivazioni incluse nella finanziaria 2010 avranno un ruolo primario per la ripresa economica e per l’ accesso al credito delle famiglie nel nostro Paese.

Le famiglie italiane, da sempre tra le più prudenti d’ Europa, sembrano più coscienti e fiduciose per il futuro. Tendenza confermata da studi di settore ma soprattutto dall’ aumento della domanda di mutui registrata a partire dal 2009, aumento che verrà registrato anche nel 2010.

Nel settore credito al consumo, invece, quest’ anno si è registrata una flessione sia degli erogati sia della domanda. Si stima, però, una ripresa nel 2010. Questa previsione è confermata dall’ andamento delle domanda che benché ancora leggermente negativa (dati degli ultimi mesi 2009) si sta stabilizzando sui valori del 2008. Questa tendenza unita all’ aumento del numero di pratiche erogate nel 2009 presuppone una lenta crescita per il 2010.

Apre APPI. Un’ iniziativa di sicuro successo e interesse

 Dal 10 gennaio l’ ANAPI, in collaborazione con l’ UAGI e Il Popolo dei Consumatori, ha dato vita ad una grandissima iniziativa per tutti i proprietari immobiliari e coloro che si vogliono avvicinare alla materia frequentando corsi di specializzazione sulle diverse tematiche immobiliari

Da oggi abbiamo dato vita all’ APPI (Associazione Nazionale Piccoli Proprietari Immobiliari) che si occupa prevalentemente di aiutare i proprietari ed inquilini in difficoltà con le migliaia di leggi che incombono sugli immobili e assisterli nel loro cammino dalla locazione alla vendita alla scelta di migliori mutui e via dicendo.

Oltre gli svariati servizi offerti, ci sarà anche quello del mondo Condominio materia sempre più complessa e ricca di novità fiscali, legali e tributarie. L’ APPI, da oggi, avrà il compito anche di confrontarsi con le più significative sigle di appartenenza a livello nazionale per la tutela degli interessi dei proprietari e inquilini e aggiornare costantemente, tramite il suo sito internet, gli stessi associati.

È crisi. L’ aut aut dei giovani italiani: valutare lavori oggi quasi appannaggio degli extra comunitari o restare precari a vita

 Il mondo del real estate sta vivendo, da oltre un anno, una situazione di difficoltà e di contrazione dei prezzi. Una crisi nazionale dovuta ad alcuni fattori oggettivi, fra i quali un fisiologico calo dei valori dopo che in Italia, da Nord a Sud, dal 1997 al 2007, si sono registrati aumenti a due cifre, oltre ad una crisi economica internazionale senza precedenti

Gli analisti ed economisti di tutto il mondo ritengono tale recessione la peggiore in assoluto dal lontano crollo delle borse nel 1929. Una crisi scoppiata nell’ autunno 2008, con la dichiarazione di default della banca d’ affare Lehman Brothers e, in pochi mesi, allargatasi a macchia d’ olio in tutti i mercati finanziari e / o azionari.

Tale crisi economica internazionale ha innescato una serie di eventi a catena che hanno determinato una rigidità del sistema bancario a concedere prestiti e mutui. Questa situazione ha aggravato il bilancio del comparto casa che, considerato nel suo insieme, arriva a muovere il 20% del Prodotto Interno Lordo nazionale.

Il settore immobiliare, in effetti, ha sofferto parecchio questa politica bancaria: molte agenzie immobiliari hanno chiuso e tanti costruttori hanno avuto difficoltà economiche.

Previsioni immobiliari 2010

 Il mercato immobiliare italiano, nel corso del 2009, è stato caratterizzato da una contrazione dei volumi di compravendita e dei prezzi. Dopo i primi mesi in cui ha predominato l’ incertezza, a partire dalla primavera si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni, sia nel segmento dell’ investimento che in quello della casa ad uso proprio

Per il 2010 le previsioni non indicano cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. Per quanto riguarda il numero delle compravendite riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del 2010 l’ oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra -3% e -1%.

Come più volte ribadito nel corso dell’ anno sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perché molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese e soprattutto dall’ andamento del mercato del lavoro.

Se quest’ ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l’ abitazione.

Palermo. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Nella seconda metà del 2009 il mercato immobiliare di Palermo è stato caratterizzato da un progressivo peggioramento dei valori in tutti i comparti analizzati, sia nel mercato della compravendita che in quello della locazione

Mettendo in relazione tale andamento riflessivo con i dati del primo semestre, quando il mercato locale sembrava aver retto la crisi meglio di altre grandi aree urbane, è possibile concludere che la crisi del mercato non ha risparmiato la città ma si è manifestata con effetto ritardato.

In questo quadro, mentre nella prima parte dell’ anno Palermo aveva performato mediamente meglio degli altri mercati del campione, nella seconda parte dell’ anno la performance si è allineata alle medie nazionali e, in alcuni casi, soprattutto nel comparto commerciale, si è inserita tra le peggiori del campione.

Roma. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Il mercato immobiliare romano continua a dimostrare una notevole capacità di tenuta. Nonostante l’ ulteriore peggioramento delle indicazioni congiunturali degli operatori, non si registrano, infatti, correzioni al ribasso dei valori in linea con le aspettative

Anche dal punto di vista delle transazioni nei diversi comparti, la flessione registrata nel corso dell’ anno, seppure confermi il progressivo ridimensionamento del mercato, si è rivelata di gran lunga più contenuta rispetto alla dinamica marcatamente recessiva registrata a livello nazionale.

Si tratta, è bene sottolinearlo, di una tendenza limitata al solo settore retail, in quanto i segnali che provengono dal versante istituzionale continuano ad essere di segno pesantemente negativo.

Torino. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Il mercato immobiliare torinese, nel corso del secondo semestre del 2009, si è contraddistinto per alcuni segnali di ripresa rispetto al deterioramento, diffuso in tutti i comparti, che si era manifestato nel primo semestre

In particolare, all’ interno delle zone periferiche, che avevano sofferto maggiormente la fase riflessiva, i valori di compravendita delle abitazioni hanno fatto registrare ancora variazioni negative, ma ben più contenute rispetto al semestre precedente.

Tale andamento è dovuto ad un parziale ritorno di interesse, solamente per le abitazioni, da parte della domanda che si è concretizzato, inoltre, in una diminuzione degli sconti medi sul prezzo richiesto per tale tipologia.

Firenze. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Dopo alcuni semestri nei quali il mercato immobiliare fiorentino aveva evidenziato diffusi segnali di contrazione nella domanda per acquisto e affitto, gli ultimi sei mesi del 2009, a giudizio degli operatori, lasciano intravedere un rallentamento della fase discendente per quanto concerne il comparto residenziale ed i capannoni, i quali hanno evidenziato trend di domanda, offerta e contratti stipulati (per compravendita e locazione) in linea con i livelli di inizio anno.

In ulteriore calo invece le quantità richieste di immobili direzionali e commerciali, tendenza, questa, che, con un’ offerta pressoché stabile, ha ridimensionato il volume degli scambi.

Queste considerazioni, dettate dagli indicatori qualitativi, trovano riscontro
anche osservando l’ andamento semestrale di prezzi e canoni, in flessione per tutti i comparti monitorati (la flessione semestrale dei prezzi si posiziona fra l’ 1 e il 2%, mentre i canoni flettono in misura pressoché doppia), con conseguenze negative anche per la redditività offerta dagli immobili fiorentini, in calo negli ultimi semestri.

Genova. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Il mercato abitativo genovese, dal 2000 al 2008, si è caratterizzato per una crescita costante dei valori di compravendita, arrivando a toccare alla fine del 2003 una variazione semestrale massima del +6,7%.

La fase positiva si è arrestata tra il 2008 e il 2009, momento in cui i prezzi delle abitazioni hanno fatto registrare, per primi, variazioni negative. Solo nell’ ultimo semestre del 2009, la fase di deterioramento si è diffusa ai restanti comparti.

L’ aumento eccessivo dei valori di compravendita ha fortemente influenzato la domanda che si è rarefatta nel tempo e ha portato ad un vero e proprio crollo del numero di compravendite.

Investire nella casa nel 2010? Secondo Assoedilizia, le condizioni migliori ancora per pochi mesi

 Fino all’ autunno, dice Assoedilizia, coincidono diversi fattori favorevoli. Poi qualcuno di questi fattori potrebbe perdersi per strada, anche se la convenienza, nel complesso, resterà. Una previsione “semiseria”, che non si basa su una disciplina scientifica, ma solo su regole empiriche e tenendo conto che un po’ di fantasia, di “fiuto”, di intuito non guasta per fare un buon investimento.

Comprar casa, comunque sia, è in un certo senso come innamorarsi. Se a guidare fosse solo la ragione… Vediamoli, in breve, questi fattori positivi a medio termine: calo dei prezzi, ampia offerta, mutui al minimo storico, disponibilità delle banche.

*I prezzi, innanzitutto: ci riferiamo al mercato medio delle città e dei centri minori di regioni ricche e povere, per la fascia di acquisti che rappresenta la parte preponderante del mercato: dai 220 – 250.000 fino ai 500 – 550.000 euro, effettuati da persona fisica (l’ investimento attraverso società, strumenti di gestione finanziaria, quote di partecipazione e simili implica un diverso discorso). Rispetto ai picchi del 2007 i valori sono scesi di circa il 20%.

Raramente gli annunci nelle vetrine delle agenzie immobiliari rivelano questo calo: ma è sufficiente avviare una trattativa seria per ottenere sconti simili. E la grande offerta di nuovo edificato (250.000 abitazioni disponibili a livello nazionale) nelle periferie e negli hinterland metropolitani (occorreranno almeno un paio d’ anni per assorbirla) porta a riduzioni anche del 25%.

*I tassi dei mutui non sono mai stati così bassi (poco più del 2% il variabile, attorno al 5% il fisso), con le banche ricche di liquidità (che, va detto, è però in gran parte utilizzata per finanziare investimenti produttivi e non patrimoniali, quali sono quelli immobiliari) pronta ad esser impiegata, ma solo a favore di clienti che hanno posizioni patrimoniali e reddituali solide.

Il finanziamento immobiliare secondo il 3° Rapporto Nomisma 2009

 A giugno del 2009 il monte mutui in essere attivato a sostegno del mercato immobiliare e del settore delle costruzioni ammonta a 573 miliardi di euro, il 60,7% ha come destinazione il mercato ed il restante 39,3% l’ edilizia. La componente rilevante del sistema creditizio destinato all’ immobiliare in senso lato è espressa dal settore della casa, che raccoglie il 58,3% delle consistenze dei mutui in essere.

All’ interno di questa quota il 44,1% è a copertura dell’ attività di acquisto della casa. Rispetto ad 8 anni fa è cresciuta la quota destinata al mercato, mentre si è ridotta quella a copertura del settore delle costruzioni, inoltre è cresciuto il peso del comparto abitativo ed in particolare di quello delle compravendite.

Il dato più recente, riferito al secondo trimestre 2009, conferma in parte questa tendenza. Se si confrontano le erogazioni destinate al mercato di quest’ ultimo trimestre con quelle riferite ad un anno prima, emerge il peso crescente della componente di acquisto casa a scapito, soprattutto, del comparto immobiliare non residenziale.

Analogamente le erogazioni destinate al settore delle costruzioni vedono anch’ esse aumentato nell’ anno il peso del settore abitativo. Nel primo semestre del 2009 sono stati erogati complessivamente 66,5 miliardi di euro, il 47% a copertura degli acquisti immobiliari (pari a 38,4 miliardi di euro) ed il restante 42,2% per finanziare il settore delle costruzioni (pari a 28,1 miliardi di euro). Il calo delle erogazioni è espresso da un -20,1% di capitale in meno nel semestre rispetto allo stesso periodo del 2008.