Le richieste dell’Anci al nuovo Governo

 Ici e federalismo fiscale, riforme istituzionali, sicurezza, investimenti pubblici e welfare i quattro punti dell’agenda

(regioni.it) “Ici e federalismo fiscale, riforme istituzionali, sicurezza, investimenti pubblici e welfare: sono questi i quattro punti dell’agenda” che l’Anci – come sottolinea un comunicato dell’Associazione – intende sottoporre all’attenzione del nuovo Governo, in un incontro che chiedono si svolga prima della convocazione del primo Consiglio dei Ministri. E’ quanto ha affermato il sindaco di Firenze e presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, aprendo i lavori del Comitato direttivo Anci che si è svolto stamattina presso la sede nazionale dell’associazione e che si è concluso con l’approvazione di un Ordine del Giorno.
Domenici ha ribadito la disponibilità dell’Anci ad avviare un confronto costruttivo per “dare vita ad una sorta di patto interistituzionale, partendo dalle quattro questioni ritenute più urgenti e che saranno messe a punto in una conferenza programmatica che si svolgerà a Roma nel prossimo mese di giugno.

Lombardia: incontro Scotti-nuovi presidenti Aler. Nuovi canoni, valorizzazione del patrimonio e lotta all’abusivismo.

 L’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha incontrato i nuovi presidenti delle Aler (Aziende lombarde per l’edilizia residenziale pubblica). Obiettivo: condividere gli obiettivi da perseguire entro la fine della legislatura. Erano presenti: Filippo Musti, per Aler Milano, Narno Poli, presidente Aler Bergamo, Ettore Isacchini, presidente Aler Brescia, Alessandro Turati, presidente Aler Como, Antonio Piazza, presidente Aler Lecco, Carlo Facca, presidente Aler Lodi, Romano Arioli, presidente Aler Mantova, Stefano Sisler, presidente Aler Monza e Brianza, Franco Zecca, presidente Aler Pavia, Gildo De Giovanni, presidente Aler Sondrio, e Paolo Galli, presidente Aler Varese. “Ho voluto incontrarli a solo 15 giorni dalla loro nomina – ha detto l’assessore Scotti – per condividere da subito un percorso che deve avere nella collaborazione leale il proprio punto di forza. Le Aler devono agire nell’ambito della programmazione regionale; entro la fine della legislatura occorre dare piena attuazione della legge che riforma i canoni (la legge regionale 27/07) utilizzando tutte le modalità che Regione Lombardia mette a disposizione per garantire un’effettiva sopportabilità dei nuovi affitti”. In questo senso entro fine mese entrerà a pieno regime l’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa e si potranno analizzare congiuntamente i primi effetti della legge, nell’ambito della quale le Aler predisporranno i programmi di manutenzione a cui destineranno le maggiori risorse derivanti dall’applicazione dei canoni. “Perché – come ha ricordato Scotti – il nostro obiettivo è quello di garantire a tutti, a maggior ragione alle fasce più bisognose, un’abitazione dignitosa”. Parte integrante della nuova legge è quella che riguarda la “valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio” da attuare attraverso la vendita di una quantità non superiore al 20% del patrimonio esistente.

La provincia di Reggio Emilia a favore di 2 milioni di emiliani. Accordo in quattro Modena, Parma, Piacenza e Reggio per migliorare la politica abitativa

 Razionalizzare i servizi e le attività fra le Acer, ottimizzare e valorizzare l’organizzazione e le professionalità, mettere in pratica economie di scala che permettano di migliorare i livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi, promuovere le politiche per la casa secondo criteri di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato il 23 aprile, nella Sala del Consiglio provinciale alla presenza di Enrico Cocchi – direttore generale dell’Assessorato regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale – dai rappresentanti delle Province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, e dai presidenti delle Acer di Modena, Vito Tedeschini, di Parma, Romano Vitali, di Piacenza, Flavio Antelmi, e di Reggio Emilia, Marco Corradi. Un patto a quattro a favore di nuove e più efficaci politiche per la casa in grado di venire incontro alle esigenze di quasi 2 milioni di emiliani. “Si tratta di una iniziativa importante in particolare perché coinvolge quasi la metà della popolazione regionale, l’intera Emilia Ovest, ovvero uno dei distretti socio-economici più competitivi in Europa con indicatori-record per occupazione, numero di imprese, valore aggiunto, brevetti – ha spiegato Marcello Stecco, assessore provinciale alla Solidarietà di Reggio Emilia – Il Protocollo punta non solo a sostenere la qualità della vita dei cittadini e la coesione-sicurezza sociale, ma anche la competitività di questa area vasta in tempi di forte globalizzazione”.

Sardegna: prima casa la regione offre contributi sino a 25mila euro a fondo perduto

 La Giunta ha deliberato un finanziamento di 25 milioni di euro per promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa di civile abitazione. La selezione delle famiglie aventi diritto avverrà attraverso un bando pubblico caratterizzato dall’assoluta semplificazione amministrativa. La Giunta ha previsto un finanziamento di 25 milioni di euro per promuovere l’accesso alla proprietà della prima casa di civile abitazione, attraverso la concessione di un contributo di 25mila euro a fondo perduto per ciascun nucleo familiare che sarà prescelto dal Servizio di Edilizia residenziale attraverso un bando pubblico caratterizzato dall’assoluta semplificazione amministrativa. Dalla data di pubblicazione del provvedimento sul Buras, gli interessati dovranno presentare domanda alla Regione 90 giorni. L’intervento prevede la costruzione in proprio, recupero in proprio, acquisto con o senza recupero. Sarà data la priorità al recupero e all’acquisto del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto del territorio e dell’ambiente. Le famiglie considerate a maggior tutela sono le coppie di nuova formazione, le famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico, i nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave.

Vicenza: dal 5 maggio ritorna Fiscoinsieme – novità ICI 2008

 In vista della prima scadenza del pagamento ICI (16 giugno: acconto o soluzione unica) il settore servizio delle entrate si sta organizzando per dare informazioni e assistenza ai cittadini sulle novità fiscali del 2008. Tali novità potrebbero subire variazioni anche consistenti in seguito a provvedimenti che potrebbero essere assunti dal nuovo Governo. Data però l’imminenza della scadenza del 16 giugno, notizie dettagliate sono già state pubblicate sul sito internet del Comune. Inoltre, dal 5 maggio al 16 giugno, una speciale “task force” di funzionari comunali e dell’Agenzia delle entrate darà vita a ”Fiscoinsieme”, l’iniziativa di supporto al contribuente per informazioni sulle tasse e sulla compilazione dei modelli UNICO e per le visure catastali. Quest’anno Fiscoinsieme sarà allestito nei locali dell’assessorato alle finanze, in piazzetta san Biagio 1, dal 5 maggio al 16 giugno, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12. Al primo piano ci sarà uno sportello per le visure catastali relative non solo alla provincia di Vicenza, ma all’intero territorio nazionale. (Il servizio è gratuito).Sempre al primo piano ci sarà un funzionario dell’Agenzia delle entrate che darà informazioni dettagliate sulla compilazione del modello UNICO e, in generale, sulle problematiche legate alle imposte sui redditi.
Nella stessa sede anche il personale dell’ufficio ICI sarà a disposizione dei contribuenti da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12; inoltre nel periodo più “caldo”, cioè quello dal 3 giugno al 12 giugno, amplierà il proprio orario di sportello anche al martedì e giovedì pomeriggio, dalle ore 15,30 alle ore 18. Anche quest’anno, inoltre, in previsione della scadenza dell’acconto ICI 2008, i contribuenti vicentini riceveranno una brochure informativa. La maggior parte dei contribuenti riceverà documentazione specifica (bollettini e schede immobiliari) per semplificare, per quanto possibile, l’adempimento degli obblighi relativi all’ICI, mentre un’altra parte dei contribuenti riceverà solo la brochure informativa necessaria per pagare l’ICI.

Piacenza: riduzioni dell’Ici per chi risparmia energia

 Al via l’attuazione del Piano energetico comunale che prevede una riduzione dell’Ici per chi installa fonti rinnovabili o attua interventi per il risparmio energetico della propria casa. Il Comune di Piacenza ha dato il via all’attuazione del Piano Energetico Comunale, approvato a marzo 2008, con un primo importante provvedimento che prevede la riduzione dell’Ici per chi installa fonti rinnovabili o attua interventi per il conseguimento di un significativo risparmio energetico nella propria abitazione. Con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 31, in data 07/02/2008 sono state approvate le nuove aliquote per l’anno 2008; in particolare è stata fissata un’aliquota ridotta al 4,00‰ per i proprietari di fabbricati adibiti ad abitazione principale che abbiano sostenuto spese per interventi finalizzati al risparmio energetico o utilizzo di fonti rinnovabili. I requisiti necessari per ottenere l’agevolazione sono i seguenti: a) spese sostenute nel corso del 2008, documentate e al netto di contributi a fondo perduto ricevuto o attesi; b) importo minimo spese sostenute al netto di contributi pari a € 10.000. L’agevolazione è valida per gli anni 2008, 2009, 2010.

Domenici: Non siano i comuni a “pagare” la riduzione Ici

 (regioni.it) “I Comuni non devono subire effetti negativi dalla riduzione dell’Ici sulla prima casa” Questo in estrema sintesi il commento del presidente dell’Anci, Leonardo Domenici alla fine dell’incontro con una rappresentanza della neo maggioranza guidata da Giulio Tremonti. “Inoltre abbiamo chiesto che il federalismo fiscale sia una priroità”. L’incontro e’ stato anche l’occasione per ritornare sulle misure adottate con le leggi Finanziarie degli anni precedenti in materia di Ici che hanno provocato effetti negativi, non ancora risolti, sui bilanci dei Comuni.

L’ASPPI contraria all’ipotesi dell’aumento ICI per le case non abitate

 L’onorevole Gianni Alemanno ha dichiarato che, in caso di vittoria elettorale del Pdl, nella prima riunione del Consiglio dei Ministri il nuovo Governo abolirà l’Ici per la prima casa, ma nel contempo la aumenterà per le case non abitate. Un’ipotesi non condivisa dall’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari.
«Noi siamo da sempre per un superamento del tributo – spiega il Presidente Nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – e per questo, se concordiamo sull’ipotesi dell’abolizione dell’Ici per la prima casa, non possiamo condividere l’aumento dell’imposta per gli alloggi non abitati come forma di riequilibrio delle entrate».

Elezioni: L’ASPPI invia agli schieramenti politici il “Focus Casa”

 Il documento contiene l’analisi e le richieste dell’Associazione in merito alle politiche abitative

In occasione delle elezioni, l’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari ha elaborato il “Focus Casa”, un documento articolato su cinque temi: Fisco, Riforme legislative, Edilizia pubblica e privata, Risparmio energetico, Urbanistica, per ciascuno dei quali sono state formulate cinque proposte rivolte agli schieramenti politici, con un’analisi che motiva l’attenzione richiesta sui temi.
“In quest’ultimo periodo – spiega il Presidente Nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – c’è stato nuovo impulso nel settore delle politiche abitative. Pur tuttavia, le proposte messe in campo dai diversi schieramenti sono un passo indietro rispetto al recente Tavolo di concertazione sulla casa». L’Asppi ritiene ci sia bisogno di idee nuove che permettano di superare iniquità ed emergenze, per questo ha voluto offrire il proprio contributo al dibattito con il “Focus Casa”.
“Abbiamo cercato – prosegue Giannini – di non guardare la questione abitativa solo dal punto di vista della proprietà privata. Inoltre abbiamo indicato proposte concrete, e non solamente slogan”.