C’è il gambero, sotto le “case di lusso”

 di Corrado Sforza Fogliani, Presidente Confedilizia

Dalla riduzione dell’Ici prevista dalla nuova Finanziaria sarebbero dunque esclusi – secondo un emendamento del relatore di maggioranza e salvo incidenti di percorso – gli immobili “di lusso” (questo il “messaggio” passato sulla stampa), identificati tout court in quelli delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Una domanda, però, viene subito spontanea. Di questi tempi, infatti, esponenti del governo non fanno altro che predicare una cosa: che il Catasto è inadeguato, è anzi iniquo, va rifatto (e su base patrimoniale, tanto per stare al sicuro ed essere cioè certi di incassare di più, perfino il triplo).

Mercato Immobiliare, le ristrutturazioni e la Finanziaria 2008…Novità!

Detrazione Irpef ristrutturazioni e Iva agevolata. Sono prorogate per gli anni 2008, 2009 e 2010, per una quota pari al 36% delle spese sostenute, nei limiti di 48.000 euro per unità immobiliare, le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio relative: È prorogata per gli anni 2008, 2009 e 2010, l’applicazione dell’Iva agevolata del 10% in materia di recupero del patrimonio edilizio, fatturate dal 1º gennaio 2008. Le agevolazioni spettano a condizione che il costo della relativa manodopera sia evidenziato in fattura.

Presidente ANCI scrive a Prodi, subordinare riduzione a verifica reale maggior gettito ICI

 Valutare la possibilta’ di sospendere la operativita’ della riduzione dei trasferimenti erariali verso i Comuni (prevista dal cosiddetto Decreto Visco) in relazione all’aumento di gettito Ici conseguente all’ampliamento della base imponibile dovuto al riclassamento di determinate categorie di immobili. Questa la richiesta che Leonardo Domenici, Presidente dell’ANCI ha avanzato in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Romano Prodi.

Casa: Nuove misure fiscali che consentono a tutti di beneficiare degli sconti ICI

 Gli emendamenti alla Finanziaria sul “pacchetto casa” che si sono approntati, per la Federconsumatori consentono di aprire un percorso di equità verso i contribuenti.

Aver abbandonato il tetto di 50000 euro per accedere allo sconto di ulteriori 200 euro di Ici (in aggiunta ai 103 euro già previsti) e ripristinare il beneficio a tutti (escludendo i proprietari di ville, case di lusso, ecc..) fa chiarezza in termini di equità sociale.

Infatti, con la normativa precedente, anche se un coniuge superava il tetto dei 50000 euro e l’altro era al di sotto dello stesso, poteva beneficiare ugualmente dello sconto, mettendo così in evidenza un meccanismo che non rispecchiava realmente la situazione familiare.

Case popolari, l’inquilino non paga l’Ici

 Risoluzione n. 5/Dpf del 18 ottobre 2007.

Stesso discorso per l’assegnatario, a seguito di separazione o divorzio, della casa coniugale.

Gli assegnatari di casa popolare o di immobile pervenuto nella disponibilità del contribuente per effetto di un provvedimento giudiziale di separazione o di divorzio sono esentati dal pagamento dell’Ici. Lo ha chiarito il dipartimento per le Politiche fiscali con la risoluzione n. 5/Dpf del 18 ottobre. L’ufficio Federalismo fiscale ha dissipato i dubbi sulla soggettività passiva ai fini del tributo comunale di coloro che risultano assegnatari di un immobile concesso in locazione con patto di futura vendita e riscatto ovvero assegnatari della casa coniugale a seguito di provvedimento giudiziale emanato nel corso di una causa di separazione o di divorzio.

Norme agevolative Ici difficili da arrestare

 Risoluzione n. 4/Dpf del 18 ottobre 2007

Residenza “obbligatoria” anche per i dipendenti della polizia di Stato.

Le agevolazioni Ici, sia in termini di applicazione dell’aliquota agevolata sia di detrazione per abitazione principale, possono essere riconosciute solo per quegli immobili ove gli interessati stabiliscano la residenza, presupposto al cui rispetto non fanno eccezione le forze di polizia. E’, in sintesi, quanto precisato dall’ufficio Federalismo fiscale del Dpf con la risoluzione n. 4/Dpf del 18 ottobre 2007.

De Corato: “Taglio Ici del Governo Prodi lo pagano i Comuni. A Milano da tre anni tasse locali sempre piu’ basse”

 “Draghi ha scoperto l’imbroglio. Perché non si può declamare prospettive assodate di federalismo fiscale per poi tagliare l’Ici ovvero la maggiore fonte di reddito per i Comuni. Con le sue affermazioni il Governatore della Banca d’Italia ha messo a nudo il Governo”.

Lo dichiara il vice Sindaco di Milano Riccardo De Corato.

“E’ ingiusto e scorretto – continua De Corato – che si scarichi sui Comuni il peso del risanamento, mettendo in crisi gli enti locali. Perché senza il pieno gettito dell’Ici i Comuni non potranno erogare ai cittadini i servizi necessari”.

ASPPI:”Ok risparmio energetico e rilancio edilizia sociale, manca la cedolare secca e sull’Ici solo un primo passo”


Dopo un’attenta analisi, il presidente nazionale dell’Asppi trae le sue valutazioni sul documento

Dopo un’attenta analisi della Legge Finanziaria approvata dal Consiglio dei Ministri, e dei provvedimenti legati al problema casa in essa contenuti, il presidente nazionale dell’Asppi- Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari Luigi Ferdinando Giannini, trae le sue valutazioni sul documento.

Fisco locale: ecco dove l’Ici aumenta di più

 Secondo il Sole 24 Ore nel 2007, il gettito medio per abitante dei quattro principali tributi locali (Ici, addizionale Irpef, Tarsu e addizionale sull’energia elettrica) si è attestato a 439 euro, con un aumento dell’8,5% sull’anno prima. La regina dei rincari è l’addizionale all’Irpef, che guadagna il 78% sul 2006.

In vetta alla classifica dei comuni si colloca Siena con con 690 euro per abitante, davanti a Roma (654 Euro) e Bologna (651 Euro). Il fisco locale meno caro d’Italia si trova invece a Crotone, 237 Euro. Pochi i Comuni in controtendenza, che hanno ridotto le richieste rispetto a due anni fa. Tra loro spiccano Milano (-4,2% di richieste rispetto al 2006), che l’addizionale locale all’Irpef non l’ha mai applicata, Cremona e Savona (rispettivamente -4,2 e -3,9% rispetto allo scorso anno), che invece l’hanno mantenuta stabile senza ritocchi negli ultimi anni.

Finanziaria 2008: Sconti fiscali per l’abitazione

 Per i proprietari
•Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili con unreddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno sommare alla attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30 per cento dell’aliquota base dell’Ici.
•L’aliquota base dell’ICI oggi èpari al 4,0 per mille del valore catastale
Come si calcola lo sconto: l’ammontare della ulteriore detrazione equivale all’1,33 per mille del valore catastale dell’immobile.
•Nella media nazionale, lo sconto sfiora il raddoppio rispetto alla la detrazione attuale.
Compresa la detrazione giàin vigore, lo sconto di imposta non potràsuperare i 303,29 euro l’anno per contribuente.

Domenici, mancato gettito ICI sarà rimborsato ai Comuni

 “Il mancato gettito relativo agli sgravi sulla prima casa sarà rimborsato totalmente ai Comuni”. Lo ha detto il Presidente dell’ANCI Leonardo Domenici parlando con i giornalisti a margine della VII Conferenza Nazionale ANCI Piccoli Comuni.
E il Presidente dell’ANCI ha ricordato i risultati raggiunti nei giorni scorsi: “abbiamo fatto un accordo con il Governo sulle regole per i Comuni prima dell’approvazione della legge Finanziaria, è una novità molto importante per i Comuni – ha detto Domenici – c’è stata un’inversione di rotta nei rapporti con il Governo che è frutto di due fattori: la performance dei Comuni italiani dal punto di vista della finanza pubblica è stata particolarmente positiva, il 2007 rispetto al 2006 presenta una diminuzione della spesa totale di quasi l’1 %. Inoltre – ha ricordato Domenici – nel luglio scorso c’è stata un’azione politica molto forte da parte dei Comuni. I sindaci hanno rotto le relazioni interistituzionali, hanno alzato la voce, hanno detto di voler essere ascoltati, il Governo ha compreso e quindi si è cambiata rotta”.