Manutenzione funzionale degli edifici. Interventi liberalizzati

 Manutenzione funzionale degli edifici. Interventi liberalizzati

L’ articolo 5 del DL n. 40 del 25 / 3 / 2010 ha sostituito integralmente la norma contenuta nel TU Edilizia (DPR n. 380 / 2001) che disciplina i casi di intervento che possono essere realizzati senza alcun titolo abilitativo.

Oltre al rispetto delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico – sanitarie e di quelle relative all’ efficienza energetica e delle disposizioni di cui al Codice dei beni culturali e del paesaggio, con la riscrittura dell’ articolo 6 del TU Edilizia diventano dieci le categorie di interventi soggette ad attività edilizia libera.
 

Risparmio energetico. Gli incentivi e le ristrutturazioni

 Risparmio energetico. Gli incentivi e le ristrutturazioni. In tre anni le detrazioni al 55% sugli interventi di risparmio energetico hanno prodotto investimenti per oltre 8 miliardi in tre anni con una previsione di oltre 12 miliardi a fine 2010. In tutto, fino a oggi circa 600 mila interventi di ristrutturazione alimentati dalle detrazioni fiscali del 55% per l’ efficienza energetica.

Tuttavia questo risultato positivo non è bastato a frenare l’ emorragia di posti di lavoro e di fatturati dell’ impiantistica italiana. Assotermica ha chiesto al governo di trasformare le detrazioni fiscali del 55% in incentivi per la rottamazione delle vecchie caldaie ad alto rischio, in quanto la rottamazione è uno strumento polarizzante per il mercato.

Expo Shanghai 2010. Cemento trasparente made in Italy nel Padiglione Italia

 Expo Shanghai 2010. Cemento trasparente made in Italy nel Padiglione Italia. È della Italcementi il cemento trasparente utilizzato per costruire il padiglione italiano all’ Expo di Shanghai

Un cemento che resiste ai tifoni più violenti, con raffiche fino a 500 chilometri orari. Uno standard qualitativo di elevata efficienza, idonea alle richieste degli organizzatori dell’ Expo di Shanghai al rappresentante del governo italiano, delegato a occuparsi della realizzazione del Padiglione Italia.

Forte e anche trasparente il cemento creato nei laboratori Italcementi di Bergamo per rendere trasparenti le pareti dell’ edificio. E l’ edificio, che dal 1° maggio a fine ottobre ospiterà il meglio del made in Italy, potrà far filtrare la luce verso l’ interno. A questo scopo i laboratori di Italcementi hanno creato il cemento trasparente.

Incentivi casa. Piccoli lavori a rischio per lo stop alla Dia

 Incentivi casa. Piccoli lavori a rischio per lo stop alla Dia Il decreto legge sugli incentivi sulla casa mette rischio la liberalizzazione dei lavori in casa. È possibile che la norma varata dal Governo si possa applicare soltanto in Sardegna e Friuli – Venezia Giulia, che avevano già cancellato la denuncia di inizio attività (dia) per le manutenzioni straordinarie. Il decreto legge sugli incentivi modifica infatti il Testo unico sull’ edilizia senza toccare le prerogative delle Regioni.

Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri di venerdì scorso, avevano spiegato che il Governo ha voluto evitare conflitti con le competenze dei governatori. Non vengono toccate neanche le prerogative dei Comuni che possono continuare a far valere strumenti urbanistici e regolamenti edilizi varati prima della liberalizzazione voluta dal Governo.

Il decreto legge sugli incentivi – il cui testo definitivo dovrebbe andare alla firma del Capo dello Stato – interviene sull’ articolo 6 del Testo unico sull’ edilizia (Dpr 380 / 2001): una norma che elenca le attività edilizie libere (tra le quali ora vengono inserite la manutenzione straordinaria e altre sei tipologie minori di intervento) e si applica ”salvo più restrittive previsioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici”.

Settore costruzioni. Incentivi all’ acquisto per una casa ad alta efficienza energetica

 Settore costruzioni. Incentivi all’ acquisto per una casa ad alta efficienza energetica. Misure per il settore delle costruzioni: previsti contributi per l’ acquisto di abitazioni ad alto rendimento energetico

Approvato il cosiddetto Decreto – Legge Scajola. Il provvedimento prevede, all’ articolo 4, l’ istituzione di un Fondo per interventi a sostegno della domanda in settori in crisi dell’ efficienza energetica, della ecocompatibilità e della sicurezza ed automazione aziendale, con una dotazione pari a 300 milioni per l’ anno 2010.

Con decreto di natura non regolamentare, da adottare entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge, il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’ economia e delle finanze, stabilisce le modalità di erogazione dei contributi. Tra i settori agevolati vi è quello degli immobili ad alta efficienza energetica (classi A e B).

Piano Casa Regione Sicilia. Approvazione definitiva

 Piano Casa Regione Sicilia. Approvazione definitiva. Il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo: ”La legge sul Piano Casa, approvata dal nostro Parlamento, è una riforma importantissima ed enormemente attesa, che servirà alla Sicilia per rimettere in moto l’ edilizia, un settore importante che dà lavoro a migliaia di persone nell’ isola. La norma ottiene un doppio obiettivo: la riqualificazione degli immobili, anche per migliorarne la sicurezza da un punto di vista geologico, e l’ attivazione di investimenti privati”.

L’ assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Luigi Gentile a sua volta ha commentato: ”Il Piano Casa risponde alle esigenze di semplificazione normativa, superando ogni ostacolo burocratico ed interpretativo. La legge recupera per intero l’ Intesa siglata tra Stato, Regioni ed Autonomie locali con tutti i limiti, in particolare a favore delle aree a rischio idrogeologico, e le agevolazioni, senza alcuna deroga né speculazione”.

”Abbiamo tenuto fuori le parti non attinenti alla materia molte delle quali saranno inserite in un apposito ddl sull’ urbanistica nel quale intendo riproporre la tanto contestata norma sulle delocalizzazioni che a mio parere è molto utile: anzi, poteva essere il fiore all’ occhiello di questa legge”.

Nasce il Progetto Europeo ProSTO. Un aiuto ai Comuni per rendere obbligatorio il solare termico

 Nasce il Progetto Europeo ProSTO. Un aiuto ai Comuni per rendere obbligatorio il solare termico. Il Progetto Europeo ”ProSTO’‘, co – finanziato dalla Commissione Europea nell’ ambito del programma Intelligent Energy Europe, ha l’ obiettivo di supportare le autorità locali nella pianificazione, sviluppo, introduzione e gestione di ordinanze solari efficaci. L’ obiettivo, quindi, è quello di sostenere gli Enti nell’ introduzione dell’ obbligo di installare impianti solari nei regolamenti edilizi comunali.

Chi è ProSTO. È un consorzio composto da numerose città europee, dalla regione Lazio, dalla Federazione Europea solare termico e coordinato dall’ Istituto di ricerche italiano Ambiente Italia.

Le ordinanze solari (Solar Thermal Obligations – STO) sono norme che impongono l’ obbligo di installare impianti solari ai proprietari di edifici nuovi o ristrutturati. In molti casi attuano leggi nazionali o regionali, spesso per mezzo di regolamenti edilizi comunali.

Piano Casa: al via gli interventi in Campania e Molise

 Piano Casa: al via gli interventi in Campania e Molise. Ad eccezione dell’ Abruzzo in tutte le altre Regioni che hanno varato la legge sul Piano Casa 2 è possibile realizzare gli interventi straordinari di ampliamento e demolizione ricostruzione con il riconoscimento di cubature premiali aggiuntive. Sono, infatti, scaduti di recente i termini assegnati ai Comuni del Molise e della Campania per deliberare in merito alla attuazione degli interventi.

Si ricorda, infatti, che molte leggi regionali hanno previsto la possibilità per i Comuni di delimitare o addirittura escludere l’ ambito di applicazione degli interventi in relazione a determinati ambiti o immobili dei rispettivi territori sulla base di motivate esigenze di carattere urbanistico, paesaggistico ambientale, architettonico ecc. Tra le facoltà assegnate ai Comuni prevista anche la possibilità di prevedere ulteriori sconti sul contributo di costruzione e di indicare a quali parametri qualitativi e quantitativi stabiliti dagli strumenti urbanistici è possibile derogare.

Social housing: al via i primi cantieri

 Social housing: al via i primi cantieri. Al via i primi cantieri per la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale sociale finanziati con il decreto legge 159 / 2007. Il Governo ha messo a disposizione 200 milioni per accrescere l’ offerta di alloggi pubblici di poco più di 5mila unità (una parte delle circa 12mila abitazioni finanziate con 545 milioni di euro dal decreto interministeriale del 18 dicembre 2007). Dei 200 milioni messi a disposizione dal Governo le Regioni hanno incassato il 30%.

Poiché il razionamento delle risorse non consente di realizzare tutti gli interventi previsti dal piano iniziale, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha selezionato quelli da finanziare per primi in base alla loro immediata realizzabilità e alla possibilità di un sollecito avvio dei lavori. Il programma di lavoro tracciato del ministero è coerente con l’ obiettivo di preparare un’ offerta di alloggi a basso canone per far fronte all’ emergenza abitativa delle famiglie disagiate sfrattate per ragioni diverse dalla morosità, per le quali il milleproroghe ha bloccato l’ esecuzione degli sfratti fino al prossimo 31 dicembre.

Piano Casa Basilicata, norma più permissiva

 Piano Casa Basilicata norma più permissiva. La nuova norma allenta infatti i vincoli del Piano Casa della Regione Basilicata. Nella prima stesura gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente non erano consentiti sugli edifici residenziali ubicati all’ interno di aree dichiarate di interesse pubblico, ai sensi dell’ articolo 136 del Decreto Legislativo 42 / 2004, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

La Legge Regionale 11 / 2010 appena approvata liberalizza alcune tipologie di intervento all’ interno delle zone di interesse pubblico, cercando di rendere più convenienti le misure per il rilancio del settore edile. La nuova versione, passata con la Legge Regionale 11 / 2010, vieta gli interventi nelle aree dichiarate non trasformabili dai piani paesistici.

Costruzioni in Veneto, forte calo investimenti

 Costruzioni in Veneto, forte calo investimenti. Di recente è stato presentato a Venezia l’ annuale Rapporto congiunturale sull’ industria delle costruzioni in Veneto, nell’ ambito del convegno ”2010: le strategie e le dinamiche aziendali nuovi scenari dell’ economia e della finanza”. Il convegno, promosso da Ance Veneto è stato introdotto dal Presidente di Ance Veneto Stefano Pelliciari.

Lo studio, promosso da Ance Veneto e curato dal Centro Studi dell’ Ance, illustra l’ andamento regionale del settore delle costruzioni nel 2009 e le previsioni per il 2010. La dinamica negativa dei volumi di produzione del settore si conferma anche per il 2009 con un’ intensità superiore rispetto al biennio precedente. Le stime formulate da Ance – Ance Veneto indicano nel 2009 una riduzione degli investimenti in costruzioni del 10,6% in termini reali rispetto all’ anno precedente che si aggiunge al -4,5% del 2008 ed al -1,1 del 2007.

Le semplificazioni edilizie? Bloccate dalle regioni

 Le semplificazioni edilizie? Bloccate dalle regioni. Il Consiglio dei ministri ha da tempo (il 12.11.‘09) varato un disegno di legge volto ad introdurre misure di semplificazione edilizia. Nel farlo, però, aveva stabilito che il testo dovesse ricevere – prima di approdare in Parlamento per l’ esame – il parere della Conferenza Stato – Regioni. Risultato: il provvedimento in questione (si tratta del cosiddetto d.d.l. Brunetta – Calderoli, contenente norme di semplificazione relative a varie materie) non è ancora arrivato alle Camere, essendo rimasto bloccato presso la Conferenza Stato – Regioni.

Così come era accaduto con il Piano casa nazionale, anche queste essenziali disposizioni di snellimento delle procedure edilizie sono dunque andate ad impastoiarsi nel meccanismo di quel potentissimo organismo che è ormai diventata la Conferenza Stato – Regioni. Con un ritardo, poi, che in questo caso è ancor più grave in quanto si tratta di un provvedimento per il quale il Governo aveva previsto un iter accelerato, tanto da collegarlo formalmente alla Finanziaria 2010.