Fondi strutturali europei utilizzabili per riqualificare l’Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) potrebbero andare persi per l’inerzia della Regione.
”Mentre il Governo impone una manovra di lacrime e sangue agli enti locali e il Patto di stabilità impone vincoli anche laddove le risorse ci sarebbero, l’Italia rischia di rimandare indietro all’Europa qualcosa come 3 miliardi di euro di fondi strutturali, già stanziati e disponibili”, dichiara il delegato Anci alle politiche abitative e assessore alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni: sono a rischio 5,7 miliardi di euro
Edilizia pubblica
Decreto sviluppo, il giudizio di Ance e Oice
Concordi i costruttori sulle semplificazioni per riqualificare le città e rendere più trasparenti i metodi di gara, male invece il tetto massimo alle riserve e lo stallo delle risorse.
Secondo Buzzetti, il pacchetto di norme introdotte dal provvedimento, che snellisce e semplifica i metodi di gara e alcune procedure in materia urbanistica, rappresenta un segnale positivo. ”Le norme che consentono finalmente di abbattere e ricostruire un edificio cambiandone la sagoma e la destinazione d’uso vanno nel senso da noi da sempre auspicato di consentire anche in Italia, come avviene in tutto il mondo, di avviare un processo serio di riqualificazione delle nostre città”.
Casa Regione Lombardia, mix abitativo per una migliore qualità della vita
Formigoni: stop a quartieri ghetto e abusivismo
L’introduzione del ‘mix abitativo’ come criterio fisso è uno degli aspetti salienti del nuovo regolamento degli alloggi di edilizia popolare, approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l’assessore alla Casa Domenico Zambetti, perché eviterà la ‘ghettizzazione’ dei quartieri e migliorerà dunque la qualità della vita sociale. In pratica, famiglie con diversi redditi e tenori di vita (e pagando canoni diversi) convivranno negli stessi caseggiati senza che si creino zone di ‘serie A’ e di ‘serie B’.
Il mercato immobiliare in Toscana, focus su Pistoia
Nel secondo semestre del 2010 le città della Toscana hanno segnalato contrazione dei prezzi. A Firenze c’è stato un ribasso dei valori dello 0,4%. Stabili i prezzi a Grosseto e Massa Carrara. In diminuzione le quotazioni di Arezzo (-1,3%), Lucca (-1,4%) e Pistoia (-1,4%), Siena (-1,9%), Prato (-4,4%) e Livorno (-4,7%).
Nel secondo semestre del 2010 a Pistoia i prezzi delle case sono scesi dell’1,4%. Continua la decrescita delle quotazioni nella zona Ovest, le difficoltà di accesso al credito ed una minore disponibilità economica hanno dirottato molte famiglie sul mercato delle locazioni; quest’ultimo infatti nel 2010 è cresciuto notevolmente. Sia in acquisto che in affitto la tipologia più richiesta è il trilocale, anche da parte di single che utilizzano la seconda camera come studio. Il canone di locazione di un bilocale è compreso tra 450-e 550 euro la mese, quello di un trilocale tra 550 e 600 euro al mese.
Il mercato immobiliare in Toscana, prezzi in calo a Lucca
Nel secondo semestre del 2010 le città della Toscana hanno segnalato contrazione dei prezzi. A Firenze c’è stato un ribasso dei valori dello 0,4%. Stabili i prezzi a Grosseto e Massa Carrara. In diminuzione le quotazioni di Arezzo (-1,3%), Lucca (-1,4%) e Pistoia (-1,4%), Siena (-1,9%), Prato (-4,4%) e Livorno (-4,7%).
A Lucca nel secondo semestre del 2010 i prezzi delle abitazioni sono scesi dell’1,4%. Le quotazioni sono stabili in zona San Concordio, Santa Maria del Giudice e San Lorenzo a Vaccoli. La richiesta è costante anche se nei primi mesi del 2011 si registra un aumento di interesse da parte dei potenziali acquirenti. Permangono comunque le difficoltà per chi è impiegato a tempo determinato e per chi non possiede un capitale iniziale.
Federalismo, Confedilizia: inaccettabile esclusione imposta di scopo dal patto di stabilità
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:
”L’imposta di scopo prevista dal federalismo municipale rischia di trasformarsi in un aggravio insopportabile per gli immobili locati (dove potrebbe annullare ogni effetto della cedolare), per le prime case che ancora pagano l’Ici e per le seconde case (cioè, a carico dei cittadini che non votano, secondo un incivile principio di cui i Comuni hanno già abbondantemente abusato).
Casa, Zambetti: dialogo ispiri decisioni per la futura politica dell’abitare
L’Assessore a Lecco per la 4^ tappa del tour nelle province
In provincia di Lecco si contano 2.800 alloggi di edilizia residenziale pubblica, il 65 per cento dei quali è di proprietà dell’Aler e il restante 35 per cento dei Comuni. La quasi totalità è affittata a canone sociale e complessivamente vi abitano 6.000 inquilini.
Questa la fotografia scattata questa mattina a Lecco, circa il patrimonio immobiliare pubblico, dall’assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, durante la quarta tappa del giro che sta effettuando nelle province lombarde per rendersi conto di persona di come stanno le cose.
LombardiaCasa: dalle alienazioni i fondi per la riqualificazione
L’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti: 440 mln le entrate; priorità: recupero alloggi sfitti
Regione Lombardia dal gennaio 2008 ha approvato 56 programmi di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, che prevedono la dismissione o alienazione di circa 5.000 alloggi (4.750 di proprietà Aler e 250 dei Comuni). L’operazione si stima possa garantire introiti per 440 milioni di euro. Sono i numeri ricordati dall’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti che, nel pomeriggio, ha partecipato a un convegno che aveva proprio come oggetto la dismissione degli alloggi pubblici.
Edilizia: manifestazione contro la crisi
Edilizia: manifestazione contro la crisi
Legambiente: ”Manifestazione legittima. L’edilizia ha bisogno di puntare su innovazione e qualità. Basta con la demagogia del Piano Casa, dare certezza a ecobonus 55%”
”È una richiesta legittima quella che oggi il comparto edilizio fa al Governo. Tutto il settore merita più attenzione ma soprattutto provvedimenti davvero utili, che rispondano ai reali bisogni del Paese e non fantomatici piani casa, capaci solo d’incrementare il consumo di suolo, l’abusivismo e il lavoro nero senza portare soluzioni al fortissimo disagio abitativo vissuto da migliaia di famiglie, soprattutto nelle grandi città dove ci sono più di un milione di case vuote”.
Immobiliare, nasce il Repertorio di Progetti per Edifici Residenziali ad alte prestazioni e basso costo
Immobiliare, nasce il Repertorio di Progetti per Edifici Residenziali ad alte prestazioni e basso costo
L’industria delle costruzioni ha avviato una rivisitazione del proprio processo produttivo teso ad offrire alloggi a prezzi più contenuti degli attuali, pur mantenendo elevati livelli prestazionali
Assimpredil Ance, FederlegnoArredo, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano e IN/ARCH Sezione Lombarda insieme all’Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano hanno deciso di lanciare una sfida a progettisti, imprese di costruzione, produttori di componenti anche di arredo, promuovendo il ”Bando Europeo per la formazione di un Repertorio di Progetti per Edifici Residenziali ad alte prestazioni e basso costo”.
Costruzioni, le imprese guardano all’estero
Costruzioni, le imprese guardano all’estero
Buzzetti: le grandi imprese guardano all’estero, in Italia mancano i soldi per le infrastrutture e le P.A. ritardano i pagamenti
”Il punto è che non si può più andare avanti così, gli imprenditori sono esasperati – dice Paolo Buzzetti presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) – Stiamo andando verso una forma eclatante di protesta. È partito un vero e proprio conto a orologeria, mancano soltanto alcuni passaggi formali. Comunque non sarà una decisione dell’Associazione ma una richiesta che proviene dalla base. Stiamo preparando una manifestazione pubblica a cui inviteremo anche i sindacati e tutte le sigle del settore e dell’intera filiera, come per gli Stati Generali che furono proclamati la primavera scorsa”.
Emilia Romagna, nuove disposizioni per la certificazione energetica
Emilia Romagna, nuove disposizioni per la certificazione energetica
La nuova delibera della Giunta regionale, in vigore da ottobre 2010, determina alcuni importanti cambiamenti in fatto di prestazione e certificazione energetica, sia per edifici privati che pubblici
Per gli edifici pubblici vengono introdotti livelli di prestazione energetica più severi del 10% rispetto agli standard in vigore. Per gli edifici di nuova costruzione è fatto obbligo di apposizione della targa energetica, il cui modello verrà definito con un apposito atto in via di predisposizione.