Economia. Nuovo tasso d’ interesse legale: 1%

 Con il decreto 4 dicembre 2009 (G.U. n. 291 del 15 dicembre 2009) il Ministro dell’ economia ha fissato la nuova misura del tasso degli interessi legali ai sensi dell’ art. 1284 del codice civile, che a partire dal 1° gennaio 2010 sarà pari all’ 1% in ragione d’ anno.

L’ art. 1284 del codice civile attribuisce, infatti, al Ministro dell’ economia il potere di modificare annualmente entro il 15 dicembre dell’ anno precedente il tasso d’ interesse legale, tenuto conto del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e del tasso d’ inflazione registrato nell’ anno, altrimenti esso rimane invariato.

Prospettive del disagio e valutazioni delle politiche abitative a Bologna

 Il quadro sul disagio abitativo è destinato a peggiorare ulteriormente nel corso dei prossimi mesi: se, da un lato, la soglia di reddito dichiarato tenderà a ridursi secondo la dinamica del prodotto interno lordo (-5% nel 2009), dall’ altro è ragionevole ipotizzare che la pressione esercitata dalla domanda esclusa dal mercato della compravendita impedirà un’ analoga dinamica ribassista dei canoni di locazione, ampliando la fascia a rischio.

La tendenza ribassista delle quotazioni immobiliari in atto, seppure ancora tutto sommato contenuta, può rappresentare un elemento di salvaguardia del sistema sociale, ma è necessario ricreare le condizioni per un consistente flusso di investimenti privati verso il mercato dell’ affitto, al fine di allargare l’ offerta di alloggi in locazione, affiancando alla disponibilità attuale, costituita dagli immobili delle famiglie che investono direttamente e da quelli pubblici, quella dei nuovi investitori istituzionali. Tutto ciò, però, potrà avvenire in un orizzonte temporale quantomeno di medio periodo.

Da Confindustria. Si chiude il peggior anno nella storia dell’ industria ceramica italiana

 Stringente il controllo dei costi e significativi gli investimenti in tecnologia finalizzati alla competitività internazionale. Le previsioni 2010 confermano i volumi (+0,3%), stabili gli Usa. Le opportunità nei nuovi mercati: Asia e Nord Africa

L’ anno horribilis dell’ industria italiana delle piastrelle di ceramica. Il 2009 che si sta chiudendo, complice la crisi finanziaria globale ed il crollo dell’ attività immobiliare in diversi paesi, ha ridimensionato il livello dell’ attività economica e con esso il consumo di piastrelle di ceramica a livello mondiale. Una situazione di crisi che ha portato le aziende ceramiche ad attivare le diverse forme di ammortizzatori sociali per calmierare la produzione, come anche a ridurre le giacenze di magazzino.

Queste sono alcune delle evidenze emerse durante “Prospettive per il settore delle costruzioni e dell’ industria ceramica nel 2010″, il convegno tenutosi nella sede di Confindustria Ceramica durante i quali sono stati presentati gli studi relativi ai costi di produzione delle aziende ceramiche, curato dal Centro Studi dell’ Associazione, l’ analisi sugli equilibri economico – patrimoniali del settore realizzati dalla Banca Popolare dell’ Emilia Romagna e l’ Osservatorio Previsionale Confindustria Ceramica – Prometeia sui consumi di piastrelle di ceramica nel mondo.

DdL Finanziaria 2010, novità per le costruzioni

 Approvato dalla Commissione V (Bilancio) della Camera il DdL Finanziaria 2010, attualmente all’ esame della camera, che contiene diversi provvedimenti fiscali d’ interesse per il settore dell’ edilizia.

In particolare, si segnalano:
– la riapertura dei termini per la rivalutazione delle aree agricole ed edificabili possedute da privati alla data del 1° gennaio 2010, mediante il versamento, entro il 31 ottobre 2010, di un’ imposta sostitutiva delle imposte sui redditi pari al 4%.

Come per le precedenti rivalutazioni, il pagamento può avvenire anche in 3 rate annuali di pari importo, con applicazione degli interessi del 3%, da effettuarsi entro il 31 ottobre 2010 (I rata), 31 ottobre 2011 (II rata), 31 ottobre 2012 (III rata). La redazione ed il giuramento della perizia di stima, che ridetermina il valore del terreno, devono essere effettuate entro la medesima data del 31 ottobre 2010;

– la proroga, fino al 31 dicembre 2010, della detassazione dei premi di produttività, nel limite di 6.000 euro lordi, corrisposti ai lavoratori del settore privato titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore, nel 2009, a 35.000 euro, mediante l’ applicazione di un’ imposta sostitutiva delle imposte sul reddito pari al 10%.

Regione Veneto. Il Piano per le opere medio – piccole

 Sul territorio è stata avviata una ricognizione dei piccoli lavori pubblici immediatamente cantierabili, di competenza dei Comuni, attivabili nell’ ambito del territorio della Regione, in seguito all’ approvazione di una delibera (12 maggio u.s.) della Giunta Regionale del Veneto

La ricognizione ha lo scopo di predisporre un piano regionale straordinario di sostegno al settore mediante il finanziamento di piccole opere immediatamente cantierabili di importo inferiore ai 500.000 euro di competenza dei Comuni del Veneto.

In tre mesi la Regione Veneto è riuscita a predisporre un programma di circa 1.900 interventi, che interessa 565 dei 584 comuni del Veneto, per un importo complessivo d’ investimento pari a circa 426,2 milioni di euro corrispondente ad un volume di cofinanziamento regionale (tra l’ 80 ed il 90% del valore dell’ investimento) stimato in circa 341 milioni di euro. Questo è stato possibile grazie a procedure snelle di presentazione dei progetti da parte dei Comuni e mediante criteri semplici di selezione dei progetti, che premiano quelli di minore importo e di più rapida attuazione.

Focus sul mattone quotato. Osservatorio sul mercato immobiliare. 3° Rapporto 2009 Nomisma

 Il settore dei fondi immobiliari quotati prova a risalire la china, dopo la batosta subita nel 2008, quando il divario tra quotazioni e Nav aveva raggiunto, in media, addirittura il 42,9%. La robusta ripresa degli impieghi
azionari, iniziata a febbraio 2009, ha sicuramente dato linfa al comparto, che tuttavia fatica a riportarsi sui livelli pre crisi

Tralasciati gli eccessi che hanno caratterizzato la stagione delle Opa, quando sembrava venuto improvvisamente meno il problema dimensionale dei veicoli e di informazione del mercato, il settore si è sempre mantenuto su livelli di sconto rispetto ai riferimenti di bilancio decisamente più contenuti degli attuali. Pur essendo prossima la scadenza delle iniziative, che nelle opinioni iniziali avrebbe dovuto garantire il progressivo contenimento della forbice, sembra accresciuto il margine di prudenza con cui gli investitori, in genere, valutano i fondi immobiliari.

A pesare negativamente sulla quotazione di Borsa, concorrono senza dubbio molteplici fattori, tra cui la rigidità del valore dei portafogli immobiliari dei fondi, a dispetto dell’ evoluzione fortemente negativa del mercato corporate, appare la più rilevante. Al proposito è possibile rilevare come a fronte del crollo dei livelli di attività e alla flessione dei prezzi (comprovati dalla riduzione dei canoni e dall’ aumento dei profitti) la contrazione del valore degli immobili dei fondi certificata da IPD (con riferimento ad un campione significativo di fondi non solo quotati) non vada oltre l’ 1,6%.

La sostanziale tenuta degli investimenti immobiliari, di gran lunga superiore alle attese, ha fatto sì che l’ industria ritornasse, dopo un solo semestre, su livelli di performance totale positivi (considerando anche la componente da locazione) e i veicoli quotati limitassero all’ 1,7% le perdite, rispetto al semestre precedente.

Il ruolo e il contributo dei fondi immobiliari al rilancio dei mercati

 L’ Istituto di Ricerca indipendente Scenari Immobiliari ha presentato a Roma, giovedì 20 novembre, un aggiornamento del Rapporto Fondi Immobiliari 2009, lavoro diviso in due parti: la prima, intitolata “Fondi Immobiliari e Reits in Europa e nel resto del mondo”, curata dalla dottoressa Paola Gianasso; la seconda denominata “I fondi immobiliari in Italia”, curata dallo Studio Casadei.

L’ evento, molto atteso in un anno di crisi economica internazionale, ha evidenziato che, nell’ anno che sta per finire, i fondi immobiliari europei hanno subito una flessione del 3% del proprio patrimonio netto, e una media di rendimento pari al 2,2%. In tale speciale classifica, il nostro Paese segnala, in positivo, sia il dato riguardante il patrimonio netto, cresciuto del 17% rispetto al 2008, sia quello concernente il rendimento, con una percentuale del 3,2%, molto superiore alla media europea che si attesta al 2,2%.

A livello di Europa la situazione registra marcate e importanti differenze fra i vari stati: per i fondi immobiliari anglosassoni e tedeschi la flessione è rispettivamente stata del 17% e del 14%, i fondi svizzeri registrano addirittura un trend positivo, mentre quelli francesi sono pressoché stabili (-0,6%). Quanto all’ asset allocation in Europa il 72,5% è diviso fra destinazione uffici e commerciale, mentre tale percentuale, a livello mondiale, scende al 58,5%.

Como. Convegno “Tecnologie e materiali per costruire in modo sostenibile”

 Avveniristiche tecnologie al servizio dell’ immobiliare le cui applicazioni, come ha ricordato Benito Sicchiero di Assoedilizia, sono comunque condizionate dalla situazione del mercato.

Riscaldare una casa di tre piani con l’ equivalente del calore fornito da 10 candele? Si può già fare; mentre, per realizzare con meta materiali il mantello di Harry Potter che rende invisibili, per ora prototipo, bisognerà aspettare il passaggio alla produzione industriale.

Meraviglie di oggi, illustrate a Como al convegno organizzato dal Centro Volta con Camera di Commercio di Como e Politecnico di Milano. All’ evento il direttore di ComoNExt ingegner Stefano Poretta ha annunciato la prossima istituzione, a Lomazzo, e con la collaborazione della Regione Lombardia e delle Università, del nuovo meta distretto tecnologico con una settantina di imprese destinate a ricevere e ad offrire innovazioni utili all’ intero settore immobiliare, e non solo.

Ma perché queste novità – testimonianze tangibili della ricerca universitaria e dell’ intraprendenza della piccola e media industria – possano trovare adeguato e proficuo utilizzo bisogna tenere sott’ occhio l’ andamento del mercato per capire se è in grado di recepirle.

E luci ed ombre si alternano sullo stesso, come ha rilevato il giornalista Benito Sicchiero, responsabile della Comunicazione di Assoedilizia con la relazione dal titolo “L’ impatto della crisi sul mercato immobiliare. Prospettive di ripresa.

Mobilità ciclistica a Milano: sogno o realtà?

 Il recente Global City Report 2009, presentato alla stampa lo scorso mese di ottobre, ha messo in luce che la città di Milano è diciassettesima (su venti oggetto del confronto internazionale) per il rapporto fra piste ciclabili e abitanti, mentre la capitale italiana, in questa speciale classifica, è diciottesima (Roma, a differenza di Milano, tuttavia, guadagna in dodici mesi una posizione, invece il capoluogo lombardo rimane allo stesso posto dopo un anno), a conferma che le grandi città nostrane, sul punto, possono e dovrebbero fare di più.

Analizzando nel dettaglio il capoluogo lombardo bisogna innanzitutto considerare che la recentissima presentazione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT che andrà a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale) ha deluso le aspettative dei numerosi amanti delle due ruote i quali avrebbero auspicato una politica più incisiva sul punto.
Molto critico al riguardo il Presidente di Ciclobby Eugenio Galli, il quale, tra l’ altro, si è pubblicamente lamentato per il fatto che il Comune abbia messo in un cassetto, ancora una volta, il Piano della Mobilità Ciclistica che aveva contribuito a elaborare alcuni mesi fa.

Seduta Cipe del 6 novembre 2009. Approvati progetti strategici per il territorio

 La seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) del 06 novembre scorso è stata particolarmente generosa per il Nord Italia, alla luce delle numerose richieste che provenivano da tutti i Ministeri e in considerazione del particolare momento di crisi economica in cui versa il nostro Paese (finanziati 8,665 miliardi di euro).

Su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il Comitato ha approvato il progetto definitivo della Pedemontana Lombarda (per un importo complessivo di 4,1 miliardi di euro), il progetto preliminare della Variante alla S.S. 639 sistema Pedemontano Lecco Bergamo, il progetto definitivo Lotto 2 della MM4 Milano Sforza Policlinico Linate e quello MM 5 Stazione Garibaldi San Siro, nonché un primo lotto del terzo valico dei Giovi Genova Milano.

Fra le opere finanziate quella di rilievo maggiore è sicuramente la Pedemontana, la grande arteria stradale che collegherà le province di Bergamo, Monza, Milano, Como e Varese grazie a 67 chilometri di autostrada, 20 di tangenziali e 70 di nuova viabilità locale, lavori che inizieranno in un momento di economia difficile come quello attuale, come dichiarato dallo stesso Presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda Vincenzo Perrone.

Presentato da Formigoni e Frattini il “G15” delle Regioni

 La Lombardia vara il Forum mondiale dei Governi subnazionali. Un network anticrisi per capitale umano, salute e ambiente.

Una rete mondiale tra le Regioni più dinamiche ed economicamente più sviluppate. I 15 motori del mondo, per usare un’ espressione del presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. Il quale ha spiegato che “come 25 anni fa la Lombardia partecipò alla nascita dei 4 Motori d’ Europa, prima associazione tra le più forti Regioni del continente, oggi prende l’ iniziativa di costruire una rete stabile tra le 15 Regioni più forti del mondo.

Il battesimo ufficiale di questa rete avverrà con il World Regions Forum organizzato a Milano (Palazzo Mezzanotte) dal 19 al 21 novembre su iniziativa di Regione Lombardia insieme con il Ministero degli Affari esteri e la Presidenza del Consiglio dei ministri. L’ iniziativa è stata presentata alla stampa dal ministro Franco Frattini (in collegamento audio – video) e dal presidente Roberto Formigoni.

World Regions Forum – ha spiegato Formigoni – nasce dalla consapevolezza che la competizione globale vede sempre più i Governi regionali protagonisti. Il ruolo delle loro economie appare un fattore chiave per rispondere alla crisi economico – finanziaria e per disegnare nuove regole di governo e cooperazione tra i paesi leader”. Il background è dato dal gran lavoro di relazioni internazionali condotto in questi anni, con le missioni, gli accordi istituzionali, la cooperazione, ma l’ iniziativa del Forum è “uno scatto a un livello superiore”, ha sottolineato Formigoni.

Tremonti – ter. Chiarimenti dell’ Agenzia delle Entrate

 L’ Agenzia delle Entrate fornisce i principali chiarimenti con la Circolare n.44 / E del 27 ottobre 2009, relativi alla corretta applicazione dell’ art.5 del decreto legge 1 luglio 2009, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n.102 (cd Tremonti – ter), che prevede l’ esclusione da tassazione, ai fini delle imposte sul reddito d’ impresa (Irpef / Ires), del 50% del valore degli investimenti, aventi ad oggetto macchinari ed apparecchiature di nuova costruzione effettuati dal 1° luglio al 30 giugno 2010.

Questi i chiarimenti: non cumulabili con il 55% gli interventi di riqualificazione energetica, applicazione dell’ agevolazione anche in caso di risultato di esercizio negativo e computabilità nel valore dell’ investimento degli oneri accessori, degli interessi passivi di diretta imputazione, di parti di ricambio e accessori di beni già posseduti.

All’ interno della Circolare, l’ Agenzia specifica:
Possono accedere all’ agevolazione tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato titolari di reddito d’ impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dimensione e settore di appartenenza.