Assoedilizia: autunno grigio per le famiglie italiane

 Secondo la rilevazione del Cescat, autunno grigio per le famiglie italiane come non avveniva da sei anni – I dati nazionali e lombardi. Costi delle famiglie: in aumento tutte le voci ad eccezione del costo per l’abitazione che rimane stazionario CALA LA RICCHEZZA, AUMENTANO I PREZZI, STIPENDI AL PALO MA, IN SOSTANZA, SITUAZIONE DIFFICILE, NON DRAMMATICA.
Milano – Autunno grigio per le famiglie italiane come non avveniva da sei anni. Aumento dei prezzi e quindi dell’inflazione, stagnazione degli stipendi, erosione delle pensioni, calo dei consumi, calo del risparmio, aumento dell’insicurezza sul futuro, crisi generale: questi gli elementi che caratterizzano l’inizio della stagione. Con una avvertenza: il quadro che fornisce il Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio rapportando le proprie rilevazioni con quelle di altri istituti, rivela una situazione sì difficile, ma lungi dall’essere drammatica.

Federconsumatori: mutui e bollette in rialzo

 Mentre continuano ad aumentare le bollette di luce e gas, le rate dei mutui sono alle stelle per effetto dell’Euribor arrivato al 5,24%, il pane e la pasta rincarano del 10%, le polizze rc auto ed i costi dei servizi bancari aumentano del 4,7% e le famiglie ricevono richieste di aumento della Tarsu dai propri Comuni da un + 20 ad un + 30%, e la crisi dei mutui fa crollare le borse, l’Istat fa il miracolo di ridurre il carovita di settembre dello 0,3%, che passa così dal 4,1 al 3,8 per cento (nell’Europa dei 15 scende al 3,6 dal 3,8%).
Questo dato è in netto contrasto con quanto rilevato dal Price Monitor di Repubblica, condotto da Ipr marketing, che rileva una inflazione percepita su un campione rappresentativo di intervistati a due cifre, che comprende anche i mutui (certamente illusoria per la statistica ufficiale!) A differenza dell’Istat, che non include le spese per i mutui nella rilevazione dell’inflazione, l’Ipr considera anche le rate dell’acquisto della casa, che nella percezione dei consumatori a settembre sono aumentate su base annua dell’11,6 per cento, il 4,8 per cento in più rispetto al trimestre precedente (si tratta dell’aumento congiunturale maggiore). Infatti, il 57 per cento degli intervistati ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata negli ultimi 12 mesi, il 2 per cento in più rispetto a luglio. E il 43 per cento ritiene che non migliorerà nei prossimi 12 mesi, mentre il 41 ritiene che peggiorerà. Questi dati non fanno che confermare le denunce che Adusbef e Federconsumatori portano avanti da tempo, segnalando la profonda crisi in cui versa il potere di acquisto delle famiglie italiane.

Lombardia: partono oggi le richieste per i contributi sulla prima casa

Da oggi al fino al 1 dicembre presso tutti i Caaf (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) della Lombardia, sarà possibile presentare la domanda per ottenere il contributo per l’acquisto della

Milano: principale mercato per gli investimenti pubblici e privati

 Per il quinto anno consecutivo, Nomisma ha realizzato per conto di Assoimmobiliare e ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani) la rassegna dei principali progetti di sviluppo immobiliare presenti sul territorio nazionale. Il lavoro, presentato a Roma nel corso dell’ultima edizione di EPIC lo scorso 26 settembre, raccoglie 383 progetti che stanno ridisegnando e riconnotando le nostre città. I dati e le informazioni collezionate da Nomisma sono stati ordinati sulla base di un impianto metodologico che distingue tra progetti innovativi e programmi complessi di trasformazione urbana, promossi da promotori e finanziatori sia pubblici che privati. Osservando la distribuzione territoriale degli investimenti immobiliari, Milano si conferma anche nel 2007 il mercato preferito dagli investitori, grazie alla maggiore disponibilità di prodotto. Da segnalare inoltre l’incremento delle transazioni per investimenti immobiliari al di fuori dei due mercati consolidati di Milano e Roma anche se, il mercato delle cosiddette secondary location, soffre di una scarsità di offerta di qualità.

Autorita’per l’energia: dal 1° ottobre elettricita’ e gas in aumento

 Lieve aumento per le bollette dell’energia elettrica: + 0,8%. Maggior incremento per il gas: 5,8%. Ciò secondo le condizioni economiche di riferimento indicate dall’Autorità per l’energia per il quarto trimestre 2008. Dal prossimo 1° ottobre, quindi, la spesa su base annua delle famiglie aumenterà di 3,7 euro per l’energia elettrica e di 61,5 euro per il gas, sull’onda lunga del caro-petrolio. Il sistema energetico italiano è infatti ancora fortemente dipendente dall’importazione di idrocarburi; perciò il forte aumento del prezzo del greggio dei mesi precedenti (con punte record di 144 dollari al barile per il Brent) pesa ancora sull’aggiornamento delle condizioni di fornitura, specie per il gas. Gli aumenti della spesa per le bollette nei passati nove mesi (+7,9 % per l’energia elettrica e + 4,4% per il gas) sono comunque stati più contenuti della spesa per il petrolio nello stesso periodo di confronto (+26,2% in dollari e +19,7 % in euro); ciò anche per effetto della costante diminuzione delle tariffe di trasporto e distribuzione e del contenimento di alcuni oneri generali di sistema. In particolare, in luglio, l’Autorità ha diminuito dell’1,3% la componente trasporto gas degli stessi prezzi di riferimento, limitando così l’aumento complessivo che altrimenti avrebbe superato il 6%. Le delibere con gli aggiornamenti (ARG/gas 140/08, 141/08 e ARG/elt 137/08,138/08, 139/08) sono pubblicate sul sito www.autorita.energia.it
Le modalità di aggiornamento trimestrale delle condizioni economiche
Per il gas, i prezzi di riferimento tengono conto dei prezzi della materia prima gas naturale sul mercato internazionale, che seguono normalmente di qualche mese quelli del petrolio. Gli stessi prezzi di riferimento nazionali vengono opportunamente basati su indicatori legati non solo alle quotazioni medie di petrolio, ma anche a quelle di oli combustibili e gasolio dei nove mesi precedenti. Tale metodo di fissazione del costo della componente materia prima, per i prezzi di riferimento applicabili ai più piccoli consumatori (ad esempio le famiglie), garantisce comunque una certa stabilità, attenuando e diluendo nel tempo l’incidenza dei periodi di picco degli idrocarburi, sia in aumento che in diminuzione.
Con il nuovo aggiornamento, si registra una maggiore incidenza della componente “materia prima”, ed una minore incidenza delle altre componenti.
Per l’energia elettrica, l’attuale aggiornamento si basa: sui dati consuntivi del costo di approvvigionamento dell’Acquirente Unico; su una previsione meno sfavorevole per l’andamento, da qui alla fine dell’anno, delle quotazioni del greggio; su conseguenti ribassi

Anama: IRA un ponte tra Italia e Russia

 Ed ecco un altra iniziativa nel campo delle reti immobiliari: l’Italian Russian Association. Dopo il franchising, il sistema delle società partecipate e dei raggruppamenti ecco l’associazionismo tra imprese. L’I.R.A. rappresenta la novità del momento e la grande idea pensata da Salvatore Parisi che, assieme ai dirigenti dell’Anama, ha saputo trasformarla in realtà. Un panel di offerte professionali tarato sulla domanda di immobili proveniente dalla Russia. I.R.A. nasce con l’intento di gestire il fenomeno dei russi in Italia, da tempo protagonisti delle più eclatanti operazioni immobiliari. L’Italia è una grande Nazione, ricca di storia, di cultura e di bellissimi immobili che attraggono l’interesse dei magnati russi, amanti delle storiche dimore cariche di fascino e di mistero. Castelli, palazzi, borghi medioevali ma anche alberghi, tenute agricole, cascine e ville sono “nel mirino” degli investitori russi chiamati in Italia proprio dall’I.R.A.

Adusbef: il caso Lehman non stupisce la nota omerta’di Bankitalia e quella di Tremonti. Dove è finito il barattolo Cirio?

 Crack Lehman: non stupisce la nota omertà di ISVAP, CONSOB, BANKITALIA in merito ai risparmiatori coinvolti, sconcerta la inusuale reticenza del ministro Tremonti a quantificare i danni inferiti, L’ESPOSIZIONE E LE PERDITE PUBBLICHE ADDOSSATE AI CONTRIBUENTI REGISTRATE DAL TESORO. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI AL MINISTRO TREMONTI: DOVE E’ FINITO IL BARATTOLO CIRIO ?
Non stupisce la nota omertà di Autorità vigilanti a braccetto con i controllati,quali Isvap,Consob e Bankitalia, che pur avrebbero l’obbligo di quantificare il numero esatto dei risparmiatori coinvolti, quali e quante polizze index ed unit linked con il sottostante titolo Leham siano state vendute anche negli sportelli bancari con le relative scadenze, oltre alla quantificazione reale dei capitali e dei risparmi coinvolti,certamente ben superiori ai 10 miliardi di euro già stimati, sconcerta invece la inusuale reticenza del ministro dell’Economia Tremonti,che avalla con il suo complice silenzio, le malefatte bancari ed assicurative.
Se sono gravi le dichiarazioni del Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria, che ipocritamente ha affermato che il “sistema è solido ed è poco esposto”, ancor più gravi sono le parole del presidente dell’Isvap Giannini, il quale ha evidenziato “una modesta esposizione delle imprese nei confronti di Lehman Brothers: nel complesso circa 1,1 miliardi di euro (di cui 0,2 miliardi di euro nella gestione danni e 0,9 miliardi di euro nella gestione vita), pari allo 0,4% delle riserve tecniche (0,34% nella gestione danni e 0,41% nella gestione vita)”. Altri attivi Lehman, ha aggiunto Giannini, sono poi presenti in prodotti per i quali “il rischio di investimento è contrattualmente a carico degli assicurati”, le cui ricadute effettive sui sottoscrittori “dipenderanno dall’esito della procedura concorsuale in atto negli Usa nonché da eventuali iniziative di singole imprese”.

Enel: a Rocchetta Vara il primo impianto eolico della provincia di La Spezia

 Siglato un accordo per la produzione di energia dal vento con 12 pale eoliche. In primo piano la riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico e la salvaguardia dell’ambiente. Sorgerà a Rocchetta Vara il primo impianto eolico Enel della provincia di La Spezia. Enel ha siglato oggi con il Comune di Rocchetta Vara un accordo per la costruzione di 12 aerogeneratori con potenza complessiva di circa 10 Megawatt che consentiranno la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’impianto, per il quale saranno utilizzate turbine di modesta dimensione e particolarmente indicate per le condizioni di vento della zona, produrrà energia elettrica sufficiente al fabbisogno medio annuo di oltre 8.000 famiglie e fornirà un contributo significativo alla salvaguardia dell’ambiente. La produzione di energia eolica prevista per Rocchetta Vara, pari ad oltre 1.700 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), permetterà infatti di ridurre il ricorso ai combustibili fossili evitando ogni anno l’immissione in atmosfera di 14.300 tonnellate di CO2.