Boom del mattone in Kosovo, anche se molte delle nuove case, che crescono come funghi ovunque, sono vuote. In controtendenza rispetto a vicini come la Serbia e la Bosnia Erzegovina, dove le campagne tendono a spopolarsi, in Kosovo la gente continua a vivere nei villaggi, dove si trova tuttora quasi il 40% degli edifici residenziali e il 25% delle abitazioni nuove, ma nell’intera ex provincia serba quasi un quarto delle case e’ disabitato. I dati sono emersi da una ricerca condotta dall’Ufficio statistico kosovaro (Sok) in collaborazione con una compagnia privata e con fondi della Banca mondiale e del ministero per lo sviluppo britannico. La ricerca, intrapresa per colmare un tassello nel vuoto statistico che si e’ aperto dall’ultimo censimento del 1981 e presentata oggi alla stampa a Pristina, e’ stata condotta su un campione di 1.000 delle 4.944 particelle in cui e’ suddiviso statisticamente il Kosovo e su un campione di 62.955 nuclei familiari. Aggiornando le banche dati sull’edilizia risalenti al 2004 e basate su foto aeree dell’Onu, si vede l’entita’ del boom edilizio e un considerevole cambiamento nel paesaggio, specie di quello rurale.
Economia e Finanza
Federconsumatori: abbiamo bisogno di un mercato trasparente nel settore delle telecomunicazioni
Telecomunicazioni: federconsumatori ha inoltrato ad Agcom, antitrust e ministero delle telecomunicazioni, diversi esposti contro gli operatori telefonici per le condotte illegittime nei confronti degli utenti. Urgono interventi incisivi e tempestivi delle autorita’ di settore come deterrente e per rendere veramente libero,concorrenziale e trasparente il mercato. Il contenzioso nel settore della telefonia in Italia ha raggiunto oramai cifre impressionanti, nel 2008 la Federconsumatori ha gestito, su tutto il territorio nazionale, decine di migliaia direclami e conciliazioni contro operatori telefonici e, purtroppo, rispetto al passato anno 2007, i dati sono ancora di più sconfortanti. I numeri parlano da soli. L’utente si vede sovente diventare cliente di una compagnia telefonica senza avere mai manifestato alcuna volontà in tale senso; scopre casualmente che sulla linea telefonica il proprio operatore ha attivato un servizio mai richiesto; scopre, dopo aver dato disdetta al servizio, l’addebito di somme per presunti “costi operatore” … Il consumatore è dunque costantemente sballottato fra affermazioni e/o condotte incomprensibili e contraddittorie. Cambia il nome dell’operatore telefonico coinvolto, ma il trattamento riservato dalle società telefoniche ai consumatori, spesso persone anziane, è quasi sempre avvilente. Davanti all’evidenza, poi, il rimedio sembra impossibile, e i consumatori vivono vere e proprie odissee chiamando i call center (187, 155, etc.) per ricevere chiarimenti o informazioni, obbligati ad inviare raccomandate, reclami, fax, e a perdere del tempo per risolvere dei problemi mai voluti e mai cercati…
Tempi di erogazione mutui e istruttoria. Utili consigli
Quando ci si è impegnati a comprare una casa entro un dato termine e si deve pagare una penale al venditore per il ritardo, tempi lunghi di istruttoria per la concessione del mutuo possono costare cari. Di regola 60 giorni possono essere più che sufficienti per ottenere un mutuo ipotecario, ma è necessario muoversi con prudente anticipo e prospettare chiaramente alla banca le proprie necessità, esigendo che vengano rispettati i tempi previsti. Inoltre, poiché l’ipoteca esiste solo dal momento in cui il notaio la iscrive nell’apposito ufficio (Agenzia del Territorio), e ciò può essere fatto solo dopo la sottoscrizione del contratto di mutuo, a volte la banca trattiene la somma mutuata sino a quando sia certa dell’avvenuta iscrizione (e consolidamento) dell’ipoteca: ciò significa dover aspettare, a seconda dei casi, anche due o tre settimane dopo la stipulazione prima di poter disporre del denaro ottenuto in prestito.
No all’eliminazione degli incentivi sul risparmio energetico
Il sistema delle costruzioni chiede lo stralcio dell`articolo 29 del dl 185/08. La decisione del governo di inserire nel dl anticrisi l`articolo 29 comporta di fatto l`eliminazione dal nostro ordinamento degli incentivi per promuovere gli interventi mirati al risparmio energetico. Si tratta di una scelta incomprensibile rispetto sia all`urgenza di sostenere l`economia reale del Paese nonche` rispetto agli stessi obiettivi di contenimento dei consumi di energia fissati dal protocollo di Kyoto. ANCE, ANIE, ANIMA, ASSISTAL, FEDERBETON, FEDERCHIMICA, FEDERLEGNO ARREDO, FINCO e OICE esprimono congiuntamente forte contrarieta` del sistema delle costruzioni al sostanziale depotenziamento dell`incentivo del 55% per il risparmio energetico deciso dal governo. E` necessario che il governo riveda questa scelta stralciando l`articolo 29 dal testo del provvedimento. Se cio` non avverra` ne deriveranno pesantissime conseguenze per l`economia complessiva del Paese. La norma infatti colpira` duramente non solo l`ampio tessuto imprenditoriale che opera in questo comparto, con gravi conseguenze anche a livello occupazionale, ma anche le tantissime famiglie che hanno in programma di realizzare, o hanno gia` realizzato, interventi di riqualificazione energetica della loro abitazione contando sui benefici previsti. Ne` possono bastare le ultime, seppur positive, dichiarazioni del ministro Tremonti, che ha annunciato l`intenzione di eliminare la retroattivita` al 2008 delle nuove norme, dal momento che si tratta di un atto dovuto nei confronti dei contribuenti, che non possono vedersi cambiare le regole in corsa.
IRA al Ministero dello Sviluppo Economico
Ora è ufficiale: gli aderenti all’IRA s’incontreranno la prossima settimana al Ministero dello Sviluppo Economico, nella sala Martino, in via Boston 25 a Roma. E’ un successo “della diplomazia” associativa e della disponibilità dimostrata dai dirigenti del Ministero nell’accogliere l’IRA all’interno dell’istituzione. Quasi a confermare il grado di crescita che l’Italian Russian Association ha accumulato in questi sei mesi di attività. Infatti, dal mese di Giugno ad oggi l’associazione ha saputo conquistarsi un ruolo di rilievo nel mercato degli scambi commerciali tra l’Italia e la Russia ed un riconoscimento istituzionale da parte dell’Ambasciata italiana a Mosca, del sistema delle Camere di commercio e del Ministero. IRA sta raggiungendo quota 100 aderenti ed ha propri rappresentanti in tutte le principali località italiane, con corrispondenti a Mosca e a Milano.
Piano anticrisi le misure urgenti
E` stato assegnato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera il decreto legge 185/2008 contenente misure urgenti per far fronte alla crisi economico-finanziaria. Le misure previste dal decreto – come chiarisce una nota Ance – mirano a garantire il rispetto degli obiettivi fissati dal programma di stabilita`e crescita approvato in sede Ue e prevedono, tra l`altro, la riassegnazione delle risorse del Quadro strategico nazionale per apprendimento, occupazione e interventi infrastrutturali. Numerose le novita` di diretto interesse per le costruzioni. Tra queste vanno segnalate: assegnazione di risorse Fas per infrastrutture, velocizzazione delle procedure esecutive di progetti inseriti nel Quadro strategico nazionale, finanziamento della legge obiettivo, detassazione dei microprogetti di arredo urbano e di interesse locale e misure a favore delle famiglie.
Enea: pacchetto clima- energia all’audizione Commissione Ambiente della Camera dei Deputati
Il pacchetto clima – energia va visto attraverso un’analisi complessiva dei costi e dei benefici che vi sono associati, ha detto il presidente dell’ENEA, Luigi Paganetto, nel corso dell’audizione alla Commissione ambiente della Camera dei Deputati.I costi che oscillano nella valutazione della Commissione tra lo 0.51 e 0.66 del PIL sono più elevati di quelli di altri Paesi UE, quali Germania e U.K. nonostante la nostra minore intensità energetica, le minori emissioni e consumi per abitante a ragione della struttura del nostro sistema energetico. Conta molto per noi la bassa efficienza negli usi finali dell’energia, a cominciare dal residenziale, ma anche dei trasporti, industria e servizi. Gli scenari al 2020, elaborati da ENEA, mostrano infatti quale sia l’importanza e quali i risultati conseguibili attraverso interventi sull’efficienza degli usi finali dell’energia. I benefici del pacchetto clima – energia, a parte quelli derivanti dalla minore importazione di combustibili fossili sono, in principio, potenzialmente importanti. I benefici, in concreto, peraltro, dipenderanno dalla misura in cui riusciremo a cogliere le opportunità offerte dalla gara per tecnologia e innovazione che si è aperta in Europa sull’energia, tanto da far ipotizzare al Commissario Piebalgs, la possibilità di una “nuova rivoluzione industriale”.
Assoedilizia: seminario FIABCI per la crisi del mercato immobiliare
La congiuntura economica è destinata ad aggravare la già difficile situazione dell’affittanza a Milano e nelle altre dodici aree italiane ad alta tensione abitativa. Come ridurre le conseguenze dell’impatto? Queste le soluzioni proposte dal Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici nel suo intervento al seminario sulle conseguenze per il mercato immobiliare della crisi economico-finanziaria organizzato a Milano da Fiabci:
BONUS AL LOCATORE. Potenziamento del sistema sussidio-casa, con intervento integrativo diretto nei confronti del locatore (procedimento analogo all’intervento statale per alleggerire il costo-mutui) per alleggerire le spese a carico del conduttore, favorendo la capacità di spesa delle famiglie per bisogni primari-casa. Il contributo-bonus va detratto dal canone dovuto dal conduttore. La semplice detraibilità del canone non è misura sufficiente, perché, dilatando la generica capacità di spesa, finirebbe per favorire altre spese (anche voluttuarie) delle famiglie.
Sono 81 mila le famiglie che non rispettano la scadenza dei mutui
Sono circa 81 mila (2,8% in Italia) le famiglie che non hanno rispettato le scadenze di pagamento delle rate del mutuo. Lo dice il Censis nel rapporto 2008 sulla situazione del Paese sulla base di una rilevazione campionaria effettuata con la Confcommercio nel corso del 2007 e nei primi mesi del 2008. Secondo la ricerca, il 12% di oltre 24 milioni di famiglie ha un mutuo immobiliare. Il 60% delle famiglie con mutuo, oltre 2,8 milioni, non ha difficolta’ nella restituzione del debito e quindi del pagamento delle rate. Il 29,1%, circa 838mila famiglie, ha dichiarato di avere qualche difficolta’ ma non tale da rappresentare un vero problema con rischio insolvenza. Il 9,7% delle famiglie con mutuo, circa 279mila, ha indicato notevoli difficolta’ nel pagamento delle rate rispettando tuttavia le scadenze.
Assoedilizia: razionalizzazione delle detrazioni del 55%. Ha ragione il ministro Tremonti
Razionalizzare il sistema delle detrazioni del 55 % per gli interventi energetici sugli edifici.
Il presidente Achille Colombo Clerici dichiara:
“Non si può disconoscere che il ministro Tremonti abbia une certa ragione quando, a proposito delle detrazioni del 55% connesse agli interventi per il risparmio energetico degli edifici dice “basta con i crediti d’imposta usati come bancomat”. I problemi discendono da una stortura di fondo contenuta nel sistema. L’equiparazione, sul piano delle agevolazioni, da un lato degli interventi strutturali, imposti per legge (ad esempio la sostituzione dei generatori di calore, l’installazione delle valvole termostatiche sui caloriferi, la realizzazione di impianti per l’energia rinnovabile imposta dai vari regolamenti ecc.) per i quali la misura fiscale andrebbe assicurata comunque. D’altro lato delle opere facoltative, molte delle quali scarsamente utili, se non ininfluenti, sul piano energetico generale. L’anno scorso le pratiche sono state 106mila. Le domande in generale, comprese quelle con l’obbligo di allegare l’attestato di riqualificazione, presentano le seguenti percentuali: coibentazione, infissi e finestre il 37%; la sostituzione di caldaie il 27% e i pannelli solari termici il 19%.
Calano i tassi dei mutui
Prosegue il calo dei tassi sui mutui per l’acquisto di abitazioni, che a ottobre torna ai livelli fatti segnare lo scorso maggio. Scorrendo le tabelle del Supplemento al Bollettino Statistico
Decreto anticrisi: un po’ di ossigeno per gli italiani
Titoli non svalutabili e beni immobili rivalutabili per i soggetti che non adottano i principi internazionali. Titoli del circolante valutati come se la crisi dei mercati non ci fosse stata. Immobili che adeguano il loro valore, abbandonando il costo storico. Il decreto anticrisi dà, così, ossigeno anche ai bilanci dei soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, consentendo, nel primo caso, di non svalutare le azioni in portafoglio non iscritte fra le immobilizzazioni e, nel secondo, di rivalutare (anche se fiscalmente a pagamento) i beni immobili, a esclusione di quelli merce e delle aree fabbricabili. Nell’esercizio in corso alla data di entrata in vigore del Dl 185/2008 (29 novembre 2008), i soggetti che applicano i principi contabili nazionali possono contabilizzare i titoli dell’attivo circolante allo stesso valore a cui erano iscritti nell’ultimo bilancio approvato o, se presente, a quello risultante dall’ultima relazione semestrale approvata. La norma di favore (introdotta in considerazione della “eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari”) non opera se le perdite hanno carattere durevole. Si ricorda che, in generale, tutti i titoli non immobilizzati (in generale, obbligazioni, azioni e titoli assimilati) vanno iscritti, a fine esercizio, al minore fra costo e valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, valore costituito per i titoli quotati in mercati organizzati, dalla loro quotazione ufficiale (il principio contabile nazionale n. 20 dà l’indicazione di far riferimento alla media dell’ultimo mese o, se il mercato è in flessione, di valori medi per periodi inferiori, come, ad esempio, l’ultima settimana) per i titoli non quotati, dalla quotazione di titoli similari per affinità di emittente, durata e cedola o, in mancanza, dal valore nominale, rettificato per tener conto del rendimento espresso dal mercato con riferimento a titoli di pari durata e di pari affidabilità di emittente.