Ventotene luogo d’incontro dei più importanti esperti al mondo in materia di energia solare. Dal 22 al 26 settembre, infatti, si terrà nell’isola la seconda edizione di ISOPHOS – International School on Organics Photovoltaics, la Scuola Internazionale sul Fotovoltaico Organico organizzata dal Polo per il Fotovoltaico a Celle Organiche del Lazio CHOSE (Centre for Hybrid and Organic Solar Energy) e dall’Università di Roma “Tor Vergata”. I corsi della Scuola fanno parte integrante dell’attività scientifica svolta dal Polo Solare Tiburtino nato nel 2006 con un finanziamento della Regione Lazio di 6 milioni di euro e divenuto centro internazionale di riferimento nella ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili. La Scuola prevede un massimo di 40 iscrizioni, già quasi completate, riservate a dottorandi, post-doc e ricercatori che si occupano di fotovoltaico di nuova e nuovissima generazione. Gli insegnamenti si focalizzeranno sui più recenti progressi scientifici e tecnologici ottenuti nel campo dello sviluppo dei dispositivi fotovoltaici organici e ibridi, in particolare per quel che riguarda le small molecules, i polimeri e le celle solari di tipo dye.
Domotica
Monza: efficienza energetica, si sperimentano sistemi a celle a combustibile,
Due sistemi di microgenerazione a celle a combustibile per la fornitura di energia elettrica e calore saranno installati sperimentalmente a Monza, con un finanziamento di 1.200.000 euro approvato dalla Giunta regionale su proposta degli assessori alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, e all’Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, e in attuazione di una convenzione che sarà siglata tra Regione e Comune di Monza.
Il primo sistema sarà installato al Serrone della Villa Reale, di cui sono proprietari il Comune e la Regione, il secondo in un laboratorio di ricerca universitaria che sarà indicato dallo stesso Comune di Monza. Lo scopo della convenzione è, appunto, quello di favorire la sperimentazione di due sistemi di microgenerazione da installare su due diversi edifici ad uso pubblico e valutare i costi di investimento, di gestione e lo sviluppo tecnologico dei sistemi a pile a combustibile polimeriche.
Confedilizia: documentazione energetica, niente più obblighi
Il Parlamento ha definitivamente ratificato il Decreto legge 25.6.’08 n. 112 che – al suo art. 35 –
oltre ad abolire gli obblighi di consegna (ad acquirenti ed inquilini) della documentazione concernente gli impianti degli immobili (art. 13 D.M. 22.1.’08 n. 37), abroga anche le norme del Decreto legislativo 19.9.’05 che prevedevano la consegna (sempre ad acquirenti ed inquilini) della documentazione energetica e, addirittura, la nullità dei contratti relativi in caso di violazione degli anzidetti obblighi di consegna (commi 3 e 4 dell’articolo 6 e commi 8 e 9 dell’art. 15 precitato provvedimento). La rivoluzione è di tipo copernicano.
Non significa, infatti, che siano venuti meno gli obblighi di dotazione degli immobili previsti dalla vigente legislazione (saranno regolati dalle norme privatistiche da sempre vigenti). Significa, solo, che è subentrata una nuova cultura, alla quale va reso omaggio.
Una nuova cultura che non crede più (giustamente, si sono visti i risultati…) nelle certificazioni
cartacee, negli adempimenti (fastidiosi, costosi ed inutili) affidati alle imprese, o a professionisti
appassionati di lavoro buroindotto, e a carico dei soliti noti (essenzialmente, i proprietari di immobili).
Energia solare in mostra a Valencia
Impianti fotovoltaici, solari termici, prodotti ad alta efficienza energetica e casi di successo italiani: è con questo bagaglio di esperienze che anche Enel.si partecipa con il proprio staff alla manifestazione di Valencia dal 1-5 settembre 2008. Con soluzioni integrate rivolte alle rinnovabili, al risparmio e all’efficienza energetica, Enel.si, la Società di Enel specializzata nel settore, partecipa alla XXIII mostra convegno europea dell’energia solare, un evento globale che coinvolge circa 650 società e organizzazioni che operano nel settore solare.
Enel.si è leader nel mercato fotovoltaico a livello nazionale: negli ultimi tre anni, sia direttamente, grazie alla sua organizzazione tecnico commerciale, sia attraverso la propria rete in franchising di 370 installatori qualificati distribuiti sull’intero territorio nazionale, ha curato l’installazione di oltre 30 MW di impianti fotovoltaici per clienti industriali, terziario e domestici, con una quota di mercato pari a circa il 35%.
Autorita energia elettrica: interventi a favore dei piccoli impianti idroelettrici
A sostegno delle fonti rinnovabili e della tutela ambientale. L ’Autorità per l’energia ha aggiornato i prezzi minimi garantiti per l’energia elettrica prodotta, nel 2008, da impianti mini-idro. I nuovi corrispettivi pagati ai produttori assumono valori incentivanti e tali da sostenere la quota di energia elettrica assicurata dalle fonti rinnovabili idroelettriche di piccola taglia. A questo scopo e per remunerare anche le piccolissime produzioni, è stata pure prevista l’introduzione di un nuovo scaglione fino a 250.000 kWh. Con questo provvedimento, l’Autorità intende assicurare la remunerazione anche degli impianti di produzione mini-idro (di potenza fino ad 1 MW) che non avessero i requisiti e le capacità di accedere direttamente al mercato. Tutto ciò per non trascurare i benefici assicurabili da tali impianti a fonte rinnovabile, in termini di tutela ambientale, sviluppo delle risorse marginali o residuali e diversificazione delle coperture energetiche.
Provincia di Roma: 500 euro per le caldaie ecologiche
Un contributo di 500 euro ai cittadini della Provincia di Roma che sostituiscono la vecchia caldaia, installata da almeno quindici anni, con una nuova ad alto risparmio energetico. Lo prevede
Enea: energia e ambiente un evento “ecosostenibile”
Le profonde trasformazioni strutturali in atto da tempo nel mondo contemporaneo, hanno reso sempre più stringente la necessità di valutare la sostenibilità dello sviluppo rispetto ad un uso più efficiente delle risorse ed al contenimento dell’impatto sul clima terrestre prodotto dalle attività antropiche. In tale prospettiva, l’attenzione dei governi dei maggiori Paesi industriali si è andata concentrando su azioni di policy caratterizzate da una visione più articolata dei problemi dello sviluppo, coerente con le logiche del cambiamento tecnologico e con la capacità di queste ultime di interpretare i mutamenti più radicali delle dinamiche produttive. La risposta dell’Unione Europea alle nuove sfide in campo, appare oggi orientata a cogliere le opportunità derivanti dall’investimento in nuove tecnologie, con l’obiettivo di far fronte ai vincoli della dipendenza energetica e della sostenibilità ambientale, ma anche di assicurare la necessaria competitività per la crescita dei propri sistemi economici. Sono queste le linee della strategia che i Paesi europei hanno inteso delineare varando, alla fine del 2007, il Set-Plan, in cui le prospettive di sviluppo delle tecnologie energetico-ambientali (rinnovabili, cattura e stoccaggio della CO2, biocombustibili enucleare) sono valutate rispetto a orizzonti temporali opportunamente differenziati e a specifiche valutazioni sulla capacità di risposta dei diversi sistemi industriali.
Ance: decreto sull’efficienza energetica
Questi i principali contenuti del Dlgs n. 115 del 30 maggio 2008, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 154 Dando attuazione alla direttiva 2006/32/CE il provvedimento introduce a livello statale il “bonus volumetria“ gia` autonomamente regolamentato da parte di alcune legislazione regionali (Basilicata, Lombardia, Lazio, Puglia, Marche). In particolare, l`art. 11, 1 comma, prevede un premio di cubatura in considerazione dell`aumento degli spessori delle pareti: nel caso di edifici di nuova costruzione lo spessore delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti, superiori ai 30 cm, nonche` il maggior spessore dei solai e tutti i maggiori volumi e superfici necessari ad ottenere una riduzione minima del 10% dell`indice di prestazione energetica previsto dal Dlgs 192/05 e successive modificazioni, certificata con le modalita` di cui al medesimo decreto legislativo, non sono considerati nei computi per la determinazione dei volumi, delle superfici e nei rapporti di copertura, con riferimento alla sola parte eccedente i 30 cm e fino ad un massimo di ulteriori 25 cm per gli elementi verticali e di copertura e di 15 cm per quelli orizzontali intermedi.
Legambiente e Ancab – Legacoop: concorso abitarECOstruire
Il concorso di progettazione per realizzare edilizia residenziale cooperativa eco-sostenibile. Ideare progetti di edilizia residenziale, coniugando sostenibilità ambientale e qualità architettonica con costi contenuti. Sono questi i criteri a cui dovranno attenersi i partecipanti al concorso “abitarECOstruire” presentato questa mattina da Legambiente e Ancab/Legacoop per la realizzazione di tre interventi di edilizia cooperativa residenziale. Ad illustrare gli obiettivi ed il regolamento del concorso, questa mattina sono stati Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente, Luciano Caffini, Presidente ANCAB/Legacoop, Livio Pilot, Direttore ANCAb/Legacoop, alla presenza dei presidenti delle tre cooperative di abitanti che realizzeranno gli interventi, i dirigenti tecnici ed i responsabili urbanisti dei Comuni interessati. Rivolto ad architetti e ingegneri il concorso, ad iscrizione gratuita, propone la progettazione di 20 alloggi nel Comune di Foligno (Perugia), 20 alloggi nel Comune di Pesaro, 30 alloggi nel Comune di Tricase (Lecce). Nelle aree da edificare, già inserite nei piani regolatori comunali, con abitareECOstruire, si sperimenterà un’edilizia innovativa basata su standard energetici ottimali.
Legambiente: stop a certificato energia per vendite-affitti
Legambiente: “Un gravissimo errore. Frenerà l’innovazione dell’edilizia e il risparmio energetico” “Un gravissimo errore che frenerà la spinta all’innovazione dell’industria italiana delle costruzioni e al risparmio energetico, un assurdo passo indietro nella lotta al surriscaldamento del pianeta che ci allontanerà ancora di più dall’ Europa e dagli obiettivi di riduzione delle nostre emissioni”. E’ molto critico il commento di Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente sull’abolizione, con un emendamento approvato dal Governo, di alcune norme relative all’obbligo di certificazione energetica di edifici. “Sembra proprio che il Governo anziché considerare la questione energetica e i temi ambientali come una priorità del Paese faccia di tutto per remare contro l’ambiente – ha aggiunto Zanchini – . Non si spiega altrimenti perché abolire uno dei pochi provvedimenti utili ad imboccare la strada dell’efficienza e del risparmio energetico in un settore così importante come quello delle costruzioni.
Federconsumatori: proposte in campo energetico
In campo internazionale: si rende necessario innanzitutto che le Istituzioni Internazionali quali FMI, banche centrali, Governi lavorino per eliminare l’utilizzo di strumenti e di comportamenti speculativi per la compravendita di prodotti di base a partire dal petrolio. Si concerti nella Comunità Europea un serio piano energetico che: consenta di realizzare concreti risparmi in tutti i settori produttivi; elimini gli sprechi; privilegi attraverso incentivazioni l’utilizzo di energie alternative;favorisca gli accordi tra stati con particolare riguardo la diversificazione e l’importazione di gas naturale. Si inizi a ragionare perché si realizzi un sistema di pagamento diretto del petrolio in euro. Si ponga attenzione agli andamenti del cambio euro/dollaro quale elemento che condiziona la variazione del prezzo sul mercato. L’attenzione va posta sulle conseguenze del tasso di sconto determinato dalla BCE.
In campo nazionale: si rende necessario per quanto riguarda l’intera filiera produttiva: operare ed intervenire sul sistema di raffinazione per conoscere gli investimenti fatti o da fare al fine di migliorare le rese dei distillati leggeri rispetto al barile di petrolio ed inoltre per realizzare processi di razionalizzazione che superino il divario a nostro sfavore del prezzo dei carburanti tra il nostro Paese ed il resto d’Europa.
Enel: sviluppare la geotermia per salvare il pianeta
Il documento presentato da Consiglio nazionale dei geologi, dell’Unione geotermica e dell’Associazione termotecnica propone alla ribalta una fonte compatibile con l’ambiente in grado di evitare l’immissione in atmosfera di 8-10 milioni di tonnellate di CO2 l’anno entro il 2020. Limitare la dipendenza dalle fonti energetiche importate, ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti, diminuire l’impatto sull’ambiente dei gas ad effetto serra. Ecco perché è necessario sviluppare la geotermia in Italia. Si tratta infatti di una delle poche fonti di energia primaria di cui dispone il nostro Paese, una risorsa sostenibile e compatibile con l’ambiente, e conveniente sul piano economico a tutti i livelli di temperatura. Lo sostiene il Manifesto della Geotermia, presentato mercoledì 9 luglio a Roma, su iniziativa del Consiglio nazionale dei geologi, dell’Unione geotermica italiana e dell’Associazione termotecnica italiana. Obiettivo dell’iniziativa, sollecitare le forze politiche a creare nuove basi legislative per lo sviluppo dell’energia prodotta dal calore della Terra. Tra le fonti non convenzionali – spiega il Manifesto – quella geotermica nel 2006 è stata pari allo 0,6% del consumo lordo totale di energia, ed è costituita per oltre quattro quinti dalla produzione di elettricità e per il resto dagli usi diretti del calore naturale (balneologia termale, riscaldamento di ambienti, agricoltura, ed altri).