Mutui a tasso variabile: Adusbef e Federconsumatori chiedono interventi a favore delle famiglie. Governo e Bankitalia si attivino affinchè anche le banche facciano la loro parte

 Dal 2003 gli analisti finanziari paventavano la crescita dei tassi di mercato. Nonostante ciò, i consigli (o i mancati avvertimenti) delle banche hanno indotto chi intendeva accendere un mutuo per l’acquisto della casa a farlo al tasso (civetta) più basso, guarda caso, quello variabile. In questo settore l’Italia vanta una serie di primati: oltre i maggiori tassi medi rispetto al resto d’Europa, anche il fatto che il 75 per cento dei mutui in essere è a tasso variabile. In Francia e in Germania il dato è esattamente invertito: il 75 per cento dei mutui è a tasso fisso.

MUTUI: Per l’Adoc è allarme, aumenti fino a 700 euro sulle rate

 A Roma ogni mese centinaia di famiglie (secondo le stime dell’osservatorio dell’Adoc 1850 famiglie all’anno) sono oggetto di procedure esecutive immobiliari; non riescono a pagare le rate dei mutui, la maggior parte con contratti a tasso variabile del 5,67%, un punto in più della media europea.
“E’ un’anomalia del sistema bancario – commenta il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri – I mutui a tasso variabile, consigliati dalle banche almeno fino a pochi mesi fa, sono ostaggio dei continui rialzi dei tassi. Che a volte vengono anticipati dalle banche stesse rispetto alle decisioni della BCE. Abbiamo i finanziamenti più cari d’Europa, e adesso le rate potrebbero aumentare fino a 700 euro l’anno a famiglia”.

Mutui: La stangata corre da oggi sul variabile con rate piu’ salate

 La stangata corre da oggi sul variabile con rate piu’ salate da 168 a 350 Euro l’anno, per 3,2 milioni di famiglie (91% dei mutuatari) e con rincari che scatteranno nella rata di settembre a prescindere dalle decisioni della BCE.

Adusbef e Federconsumatori denunciano tali comportamenti truffaldini, che anitcipano i rialzi BCE sui prestiti, ignorando di trasferire analoghi aumenti sui depositi a Antitrust italiano ed europeo, chiedendo l’intervento di Bankitalia, BCE e Governo, a tutela di famiglie sempre piu’ insolventi.

Risparmio energetico: un successo il call center di Adiconsum

 Dal 30 Luglio è attivo il Numero Verde 800 985 280 per fornire informazioni sul Decreto Edifici contenuto nella Legge Finanziaria 2007. Il numero, voluto dal Ministero dello Sviluppo economico e dall’ENEA, è gestito da ADICONSUM.

Già 3000 sono stati i consumatori che hanno potuto usufruire del servizio gratuito e che hanno richiesto delucidazioni in merito agli adempimenti previsti per ottenere la detrazione fiscale del 55%, a seguito di interventi di Riqualificazione Energetica degli immobili esistenti.

Spesa delle famiglie: si profila stangata da 1.098 Euro!

Nonostante il decreto Bersani sulle liberalizzazioni, l’assenza di una corretta concorrenza riverbera i suoi effetti sul carovita, che nonostante l’Istat, continua ad erodere i redditi delle famiglie con una prevedibile stangata di 1.098 euro in 12 mesi, con rincari consistenti in tanti settori, dalle banche alle assicurazioni, con tariffe che aumentano invece di diminuire di almeno 100 euro a polizza,eccetto una lievissima riduzioni in due capitoli di spesa,come le tariffe telefoniche,con una impercettibile diminuzione,su base annua,di 20 euro,e sanità e salute di 38 euro,per effetto della riduzione dei prezzi dei medicinali.

Telecomunicazioni. Stop alle telefonate indesiderate da parte dei call center

La caccia ai clienti attraverso le chiamate dei call center è stata dichiarata violazione della privacy. Una ordinanza del Tribunale Civile di Roma del 27 luglio stabilisce che Wind e Tele2 hanno violato la privacy di migliaia di italiani. Chi non ha dato il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie non può essere perseguitato da decine di telefonate alla ricerca di nuovi clienti.

Nella stessa ordinanza si vieta a Telecom, autrice della denuncia, di spedire moduli prestampati di clienti che non desiderano ricevere pubblicità per telefono.

Casa 2007 – ADUSBEF e Federconsumatori hanno monitorato i costi di acquisto e le spese per il mantenimento dell’appartamento in affitto

L’Abitazione continua ad essere un problema gigantesco per le famiglie italiane sia relativamente all’acquisto che per l’affitto e per il costo mensile complessivo. E’ una vera e propria emergenza a cui è necessaria la più grande attenzione. Infatti per l’acquisto, si è passato da 15 anni nel 2002 ai 20anni di stipendio per un appartamento di 90 mq nel 2006. Negli ultimi 6 anni le annualità di reddito necessarie per l’acquisto di un appartamento in una zona semicentrale di grande area urbana sono passate da 15,3 a 19,6 portando la variazione dal 2001 a + 46%. Per il 2007 I costi per l’acquisto dell’immobile sono aumentati del 5%, confermando che ci vogliono circa 20 anni di stipendio per l’acquisto, aggravando ancor di più la situazione e lanciando un vero e proprio grido di allarme per uno dei problemi più seri delle famiglie italiane .

Roma, presto in vendita 13mila case popolari

Oltre la metà delle case popolari di proprietà del Comune di Roma saranno messe in vendita nei prossimi tre anni. Il Campidoglio ha infatti deciso di porre sul mercato ben 12.978 abitazioni classificate come Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) delle circa 24mila presenti sul territorio. Per facilitare l’acquisto, è stata stipulata un’apposita convenzione triennale con la Deutsche Bank per mutui agevolati.

Acquisto casa: Notai e Associazioni di consumatori spiegano il prezzo-valore

Roma, 12 luglio 2007 – Viene presentata oggi a Roma la seconda Guida per il Cittadino, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei Consumatori per informare i cittadini sulla normativa del “prezzo-valore”, introdotta con la Finanziaria 2006, che ha stabilito che sia il valore catastale la base imponibile su cui applicare le imposte delle cessioni immobiliari fra privati. “PREZZO-VALORE, I vantaggi della trasparenza nelle vendite immobiliari” è il titolo del vademecum realizzato dai notai insieme ad Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori.